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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Giapponese
RIFERIMENTO INTERNET: http://ancona.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/foto-100-¨¨-senigallia-wqcz52296946
CITTA DELL'INCONTRO: Senigallia
NAZIONALITA': Cinese
ETA': dai 25 ai 50
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 0%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBJ + FK + DATY
SERVIZI USUFRUITI:BBJ + CIM
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15min
DESCRIZIONE FISICA: vedi rece
ATTITUDINE: sottomessa
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: 3° piano con ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 36624190xx
LA MIA RECENSIONE:
Succede che, dato il mio umore altalenante (e specialmente in questi ultimi tempi), rimango sorpeso di me stesso quando mi accontento di un rapporto essenzialmente animalesco, che non vada oltre il mero sfogo fisico…io che mi sono sempre reputato uno che cerca il GFE o quanto meno un pò di sangue che scorre, ma tant’è.
Sono di ronda, è un pomeriggio scuro e piovoso, è già notte alle 17, ho come tempo limite le 18.30, sono in mezzo ai monti e tanto basterebbe per girare la macchina verso casa e andarsi a mettere sotto le coperte in attesa che la cena, magicamente, si prepari da sola (essì, è uno di quei giorni in cui l’apatia ha preso il sopravvento).
Decido invece di dirigermi verso il mare, un pò perché sono sul depresso e quindi ho voglia di guidare, un pò perché ho necessità di fare qualcosa di cui pentirmi.
Niente musica stasera, non è il caso; non saprei cosa mettere e rischierei di associare un disco ad un brutto mood, sputtanandolo per sempre.
Ho un bel pizzino fresco di stampa e mi dilungo in alcune interviste telefoniche che, ahimè, fanno scemare tutta l’eccitazione che mi era salita leggendo gli annunci, i quali fanno credere che da Marzocca a Cesano ci sia solo l’imbarazzo della scelta delle fighe le più gentili e disponibili.
Una sfilza di voci rumenoidi, toni scazzati e rifiuti di BBJ che neanche in un convento di clausura, come se il povero puttaniere, bontà sua, debba per forza accontentarsi di un rapporto fugace e distaccato senza se e senza ma, versando umilmente il frutto del duro lavoro senza fiatare.
Stocazzo….difenderò il mio diritto al BBJ con le unghie e con i denti!!
Fatto sta che, da Marzocca dove volevo andare, sono arrivato fino a Senigallia, e senza trovare niente che potenzialmente abbia i requisiti per soddisfarmi, stasera.
E ricordiamoci che sono depresso, ragion per cui potrei non apprezzare anche la più figa delle fighe che mi offre per 10 euro il più GFE dei rapporti GFE.
Mi fermo, mi fumo una paglia e ragiono.
Per far passare la depressione senza rinunciare a testare una news, alla fine, concordo con me stesso che necessito di una cosa sola: una trashata.
Non che me ne siano mancate, ultimamente, ma stasera più che mai ne ho un bisogno disperato giacchè, come ripeto, non sono in vena di apprezzare la bellezza tout court e figuriamoci se vale la pena sprecarla.
Chi, dunque, meglio di una cinese può soddisfare questa mia lacuna?
Anzi, chi dunque meglio di una cinese che si spaccia per giapponese può ecc ecc……??
Agguanto il punter telefono e ritrovo il numeretto che avevo visto in un annuncio, in cui una STRAFICA dagli occhi a mandorla promette mirabolanti rapporti spergiurando le sue origini jappo e assicurando che non riuscirò a dimenticarla (e su questo le credo fermamente).
Trovando il telefono ovviamente libero la signorina, che parlerà si e no 5 parole di italiano mi da il nome della via…e pur facendoglielo ripetere almeno 7 volte non riesco a capirlo; capisco però che sta “sopra la banca”, quindi sapendo che la zona è quella vicino alla stazione di Senigallia, collego il tutto ed identifico il palazzo (già visitato numerose volte in passato e sempre pregno di cessi da competizione).
La chiamo quando sono li sotto e, dopo essere entrato nel portone sbagliato (ce ne sono 2 che portano sopra la banca!!!), trovo la porta giusta.
Sono pronto a trovarmi di fronte la solita latrina di 1 metro e 20 dalla pelle verde e i denti a coniglio; il tutto è preannunciato dalla puzza di fritto e spezie che non può mancare in una cinesata che si rispetti (e che, ovviamente, non era presente nell’altro vano scala, quello sbagliato!!).
Mi si apre la porta e chi mi aspetta è effettivamente una latrina di 1 metro e 20, dalla pelle verde e i denti a coniglio; solo che ha pure una parte di capelli bianchi e dimostra almeno 45 anni, anche se potrebbe averne tranquillamente 20 e sembrare più anziana di quel che è (che devo fare…io a ‘ste cinesi non riesco a dargli un’età, e sinceramente poco mi importa).
Almeno è sorridente, anche se non mastica l’italiano neanche un pò.
Dopo i saluti, gli faccio gentilmente notare che lei non c’entra un beato cazzo con quella della foto, la quale sembra fregarsene di tutta la cattiveria del mondo portando in giro la sua figosità.
E’ sincera, e mi dice che la foto è falsa (e grazie al cazzo, amica mia….questo l’avevo capito anche io) ma lei “è bLava”.
Sto mentalmente pensando se girare i tacchi, giacchè non mi sembra insista molto per farmi restare, ma se trashata deve essere, che trashata sia, e fanculo allo spleen che mi affligge!
Gli dico che, senti un pò, qua di scopare non ne ho voglia, anche perché nel monolocale col grande letto al centro è freddino e proprio non mi va di prendermi un raffreddore per un cadavere del genere; sai che facciamo? Ci facciamo un bel pompino, visto che al telefono mi aveva assicurato che nel repertorio c’è anche cabrio.
Il dialogo si è svolto più o meno così:
“Senti, qua non si chiava, ok? facciamo pompino?”
“Si”
“Pompino scoperto?”
“Si”
“30?”
“Si”
“Sei brava, però?”
“Si, io bLava”
“Sei brava come quella della foto??”
“Si si, io bLava!!”
“E poi lo mettiamo in culo?”
“Culo no”
“E allora pompino sia!”
Passo in bagno per un veloce lavaggio e saldo il dovuto.
Mi sto preparando e mi stupisco di come non abbia notato prima il suo abbigliamento, che definire casalingo è un puro eufemismo: calzamaglia di lana a righe colorate, pantofole rosa, maglia di pile grigio su gonnellino nero e una fascia sulla testa che farebbe invidia alla Pina del rag. Fantozzi, che a ‘sto punto mi pare una fica da passerella rispetto a ‘sta qua.
La faccio sedere sul bordo del letto e, senza togliermi il giubbetto e la sciarpa, mi calo i pantaloni come il più lurido dei maniaci, avvicinandomi a lei che subito se lo schiaffa in bocca e comincia a pompare alla velocità della luce.
Gli acchiappo la testa da dietro e delicatamente gli do la cadenza giusta neanche fossi il buon Peppiniello di Capua che da la vogata ai fratelloni Abbagnale e lei capisce che non c’è bisogno di staccarlo, un uccello, per farlo star bene.
La tecnica della nostra amica è decente, non ottima ma comunque soddisfacente, se non fosse che ogni 30 secondi se lo toglie dalla bocca e sputa per terra, cercando di centrare un pezzo di carta ma quasi sempre acchiappando il pavimento, che dopo un pò è al limite della decenza.
Io intanto, sempre in piedi, cerco di ammazzare il tempo come posso e nell’ordine:
- mi guardo il culo nel grande specchio dietro di me (visto che sono di 3/4), pensando che non sarò il più fisicato del mondo ma alla mia età e senza fare sport mi mantengo ancora decentemente;
- gli sondo le zizze constatando che non sono affatto male, una 2a tendente alla 3a e discretamente sode;
- rispondo al telefono dicendo se mi possono richiamare più tardi che sono impegnato a collaudare una pompa;
- faccio una partita a Ruzzle;
- gli tocco il culo infilando con fatica la mano dentro gli strati di lana;
- do 2 tiri di sigaretta elettronica che, diopò, ho lasciato il pacchetto delle paglie in auto;
- scrivo su whatsupp chiedendo alla mia compagna cosa c’è per cena e se devo andare a fare la spesa, visto che se non ricordo male era finito l’aceto balsamico e a me l’insalata con l’aceto di mele mi da su i nervi.
Insomma, me la faccio prendere bene come posso, attendendo senza ansia il gran finale.
Visto che la tipa non fa una mossa e continua imperterrita in quello per cui l’ho pagata senza limiti di tempo, do per scontato che accetti di buon cuore che finisca CIM, magari senza ringraziamenti ma con un sorriso simpatico…..ed invece fa quasi un salto quando si sente riempire la bocca inaspettatamente e lesta se lo toglie, tossendo e facendosi imbrattare la faccia e i capelli.
Vabè, quelli già erano bianchi e la faccia….pure per quella possiamo solo migliorare.
Sorpresa ma non contrariata, reagisce da vera professionista, scatarrando ancora per terra e ovviamente non centrando di nuovo il povero fazzoletto messo invano a protezione del pavimento.
Senza proferir parola se ne scappa in bagno, mentre mi rivesto sentendomi come un maniaco al parco ma comunque abbastanza soddisfatto, per come si era messa.
Mi informa che partirà tra poco per Bologna dove andrà a riposarsi e che arriverà una sua amica; non ho capito se ha tentato di dirmi che è quella della foto, più probabilmente sarà un’altra chiavica ambulante come lei che però, se ciupa in questo modo, quasi quasi…..
Torno in strada tra il traffico e la pioggia incessante.
Stavolta ho bisogno di una colonna sonora…qualcosa di tranquillo e conosciuto e mi ascolto quel coglione di Morgan, che sarà pure un cazzone patentato ma ha sfornato, con “Canzoni dell’appartamento”, un piccolo capolavoro che ascolto sempre con piacere, pregno di ottime idee e di arrangiamenti sublimi come raramente se ne sentono nella musica italiana.
Certo, non servirà a rasserenarmi, come non è servita la pompa trash per un trentello, ma almeno mi sono calmato e riesco a raggiungere casa senza ansia.
Miracoli, ancora una volta, degli occhi a mandorla.
NOME INSERZIONISTA: Giapponese
RIFERIMENTO INTERNET: http://ancona.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/foto-100-¨¨-senigallia-wqcz52296946
CITTA DELL'INCONTRO: Senigallia
NAZIONALITA': Cinese
ETA': dai 25 ai 50
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 0%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBJ + FK + DATY
SERVIZI USUFRUITI:BBJ + CIM
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15min
DESCRIZIONE FISICA: vedi rece
ATTITUDINE: sottomessa
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: 3° piano con ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 36624190xx
LA MIA RECENSIONE:
Succede che, dato il mio umore altalenante (e specialmente in questi ultimi tempi), rimango sorpeso di me stesso quando mi accontento di un rapporto essenzialmente animalesco, che non vada oltre il mero sfogo fisico…io che mi sono sempre reputato uno che cerca il GFE o quanto meno un pò di sangue che scorre, ma tant’è.
Sono di ronda, è un pomeriggio scuro e piovoso, è già notte alle 17, ho come tempo limite le 18.30, sono in mezzo ai monti e tanto basterebbe per girare la macchina verso casa e andarsi a mettere sotto le coperte in attesa che la cena, magicamente, si prepari da sola (essì, è uno di quei giorni in cui l’apatia ha preso il sopravvento).
Decido invece di dirigermi verso il mare, un pò perché sono sul depresso e quindi ho voglia di guidare, un pò perché ho necessità di fare qualcosa di cui pentirmi.
Niente musica stasera, non è il caso; non saprei cosa mettere e rischierei di associare un disco ad un brutto mood, sputtanandolo per sempre.
Ho un bel pizzino fresco di stampa e mi dilungo in alcune interviste telefoniche che, ahimè, fanno scemare tutta l’eccitazione che mi era salita leggendo gli annunci, i quali fanno credere che da Marzocca a Cesano ci sia solo l’imbarazzo della scelta delle fighe le più gentili e disponibili.
Una sfilza di voci rumenoidi, toni scazzati e rifiuti di BBJ che neanche in un convento di clausura, come se il povero puttaniere, bontà sua, debba per forza accontentarsi di un rapporto fugace e distaccato senza se e senza ma, versando umilmente il frutto del duro lavoro senza fiatare.
Stocazzo….difenderò il mio diritto al BBJ con le unghie e con i denti!!
Fatto sta che, da Marzocca dove volevo andare, sono arrivato fino a Senigallia, e senza trovare niente che potenzialmente abbia i requisiti per soddisfarmi, stasera.
E ricordiamoci che sono depresso, ragion per cui potrei non apprezzare anche la più figa delle fighe che mi offre per 10 euro il più GFE dei rapporti GFE.
Mi fermo, mi fumo una paglia e ragiono.
Per far passare la depressione senza rinunciare a testare una news, alla fine, concordo con me stesso che necessito di una cosa sola: una trashata.
Non che me ne siano mancate, ultimamente, ma stasera più che mai ne ho un bisogno disperato giacchè, come ripeto, non sono in vena di apprezzare la bellezza tout court e figuriamoci se vale la pena sprecarla.
Chi, dunque, meglio di una cinese può soddisfare questa mia lacuna?
Anzi, chi dunque meglio di una cinese che si spaccia per giapponese può ecc ecc……??
Agguanto il punter telefono e ritrovo il numeretto che avevo visto in un annuncio, in cui una STRAFICA dagli occhi a mandorla promette mirabolanti rapporti spergiurando le sue origini jappo e assicurando che non riuscirò a dimenticarla (e su questo le credo fermamente).
Trovando il telefono ovviamente libero la signorina, che parlerà si e no 5 parole di italiano mi da il nome della via…e pur facendoglielo ripetere almeno 7 volte non riesco a capirlo; capisco però che sta “sopra la banca”, quindi sapendo che la zona è quella vicino alla stazione di Senigallia, collego il tutto ed identifico il palazzo (già visitato numerose volte in passato e sempre pregno di cessi da competizione).
La chiamo quando sono li sotto e, dopo essere entrato nel portone sbagliato (ce ne sono 2 che portano sopra la banca!!!), trovo la porta giusta.
Sono pronto a trovarmi di fronte la solita latrina di 1 metro e 20 dalla pelle verde e i denti a coniglio; il tutto è preannunciato dalla puzza di fritto e spezie che non può mancare in una cinesata che si rispetti (e che, ovviamente, non era presente nell’altro vano scala, quello sbagliato!!).
Mi si apre la porta e chi mi aspetta è effettivamente una latrina di 1 metro e 20, dalla pelle verde e i denti a coniglio; solo che ha pure una parte di capelli bianchi e dimostra almeno 45 anni, anche se potrebbe averne tranquillamente 20 e sembrare più anziana di quel che è (che devo fare…io a ‘ste cinesi non riesco a dargli un’età, e sinceramente poco mi importa).
Almeno è sorridente, anche se non mastica l’italiano neanche un pò.
Dopo i saluti, gli faccio gentilmente notare che lei non c’entra un beato cazzo con quella della foto, la quale sembra fregarsene di tutta la cattiveria del mondo portando in giro la sua figosità.
E’ sincera, e mi dice che la foto è falsa (e grazie al cazzo, amica mia….questo l’avevo capito anche io) ma lei “è bLava”.
Sto mentalmente pensando se girare i tacchi, giacchè non mi sembra insista molto per farmi restare, ma se trashata deve essere, che trashata sia, e fanculo allo spleen che mi affligge!
Gli dico che, senti un pò, qua di scopare non ne ho voglia, anche perché nel monolocale col grande letto al centro è freddino e proprio non mi va di prendermi un raffreddore per un cadavere del genere; sai che facciamo? Ci facciamo un bel pompino, visto che al telefono mi aveva assicurato che nel repertorio c’è anche cabrio.
Il dialogo si è svolto più o meno così:
“Senti, qua non si chiava, ok? facciamo pompino?”
“Si”
“Pompino scoperto?”
“Si”
“30?”
“Si”
“Sei brava, però?”
“Si, io bLava”
“Sei brava come quella della foto??”
“Si si, io bLava!!”
“E poi lo mettiamo in culo?”
“Culo no”
“E allora pompino sia!”
Passo in bagno per un veloce lavaggio e saldo il dovuto.
Mi sto preparando e mi stupisco di come non abbia notato prima il suo abbigliamento, che definire casalingo è un puro eufemismo: calzamaglia di lana a righe colorate, pantofole rosa, maglia di pile grigio su gonnellino nero e una fascia sulla testa che farebbe invidia alla Pina del rag. Fantozzi, che a ‘sto punto mi pare una fica da passerella rispetto a ‘sta qua.
La faccio sedere sul bordo del letto e, senza togliermi il giubbetto e la sciarpa, mi calo i pantaloni come il più lurido dei maniaci, avvicinandomi a lei che subito se lo schiaffa in bocca e comincia a pompare alla velocità della luce.
Gli acchiappo la testa da dietro e delicatamente gli do la cadenza giusta neanche fossi il buon Peppiniello di Capua che da la vogata ai fratelloni Abbagnale e lei capisce che non c’è bisogno di staccarlo, un uccello, per farlo star bene.
La tecnica della nostra amica è decente, non ottima ma comunque soddisfacente, se non fosse che ogni 30 secondi se lo toglie dalla bocca e sputa per terra, cercando di centrare un pezzo di carta ma quasi sempre acchiappando il pavimento, che dopo un pò è al limite della decenza.
Io intanto, sempre in piedi, cerco di ammazzare il tempo come posso e nell’ordine:
- mi guardo il culo nel grande specchio dietro di me (visto che sono di 3/4), pensando che non sarò il più fisicato del mondo ma alla mia età e senza fare sport mi mantengo ancora decentemente;
- gli sondo le zizze constatando che non sono affatto male, una 2a tendente alla 3a e discretamente sode;
- rispondo al telefono dicendo se mi possono richiamare più tardi che sono impegnato a collaudare una pompa;
- faccio una partita a Ruzzle;
- gli tocco il culo infilando con fatica la mano dentro gli strati di lana;
- do 2 tiri di sigaretta elettronica che, diopò, ho lasciato il pacchetto delle paglie in auto;
- scrivo su whatsupp chiedendo alla mia compagna cosa c’è per cena e se devo andare a fare la spesa, visto che se non ricordo male era finito l’aceto balsamico e a me l’insalata con l’aceto di mele mi da su i nervi.
Insomma, me la faccio prendere bene come posso, attendendo senza ansia il gran finale.
Visto che la tipa non fa una mossa e continua imperterrita in quello per cui l’ho pagata senza limiti di tempo, do per scontato che accetti di buon cuore che finisca CIM, magari senza ringraziamenti ma con un sorriso simpatico…..ed invece fa quasi un salto quando si sente riempire la bocca inaspettatamente e lesta se lo toglie, tossendo e facendosi imbrattare la faccia e i capelli.
Vabè, quelli già erano bianchi e la faccia….pure per quella possiamo solo migliorare.
Sorpresa ma non contrariata, reagisce da vera professionista, scatarrando ancora per terra e ovviamente non centrando di nuovo il povero fazzoletto messo invano a protezione del pavimento.
Senza proferir parola se ne scappa in bagno, mentre mi rivesto sentendomi come un maniaco al parco ma comunque abbastanza soddisfatto, per come si era messa.
Mi informa che partirà tra poco per Bologna dove andrà a riposarsi e che arriverà una sua amica; non ho capito se ha tentato di dirmi che è quella della foto, più probabilmente sarà un’altra chiavica ambulante come lei che però, se ciupa in questo modo, quasi quasi…..
Torno in strada tra il traffico e la pioggia incessante.
Stavolta ho bisogno di una colonna sonora…qualcosa di tranquillo e conosciuto e mi ascolto quel coglione di Morgan, che sarà pure un cazzone patentato ma ha sfornato, con “Canzoni dell’appartamento”, un piccolo capolavoro che ascolto sempre con piacere, pregno di ottime idee e di arrangiamenti sublimi come raramente se ne sentono nella musica italiana.
Certo, non servirà a rasserenarmi, come non è servita la pompa trash per un trentello, ma almeno mi sono calmato e riesco a raggiungere casa senza ansia.
Miracoli, ancora una volta, degli occhi a mandorla.