Escort Ginevra 3770881155

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25 Febbraio 2024
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Numero di telefono: 3770881155
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3770881155 - Calda ragazza cerca uomo arrapato in grado di soddisfare le mie voglie assurde
L'incontro è avvenuto Nell'ultimo mese
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Perugia

Nome della girl/escort: Ginevra
Nazionalità: Italiana
Età: 21-22
Altezza: 155-160
Descrizione fisica: Velina (magra ma atletica)

Reperibilità: Facile con messaggeria
Compenso concordato: 80
Durata dell'incontro: fino a 60 minuti
Attitudine: Girl Friend Experience (GFE, come una fidanzata)
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: FK (french kiss, bacio alla francese con lingua), DATY (dinner at the Y ovvero rapporto orale a lei), BBJ (rapporto orale scoperto), CIM (venire in bocca), Swallow (ingoio), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni)

Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Difficile, zona molto trafficata
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Non so, non rispondo
Presenza di barriere architettoniche: No

La mia recensione:
Premetto che ho incontrato la ragazza circa un mese fa. Incuriosito dall'annuncio visto su Bakeca, con particolare riferimento alla nazionalità italiana ed alla giovane età, invio messaggi WA, cui ricevo risposta qualche sera dopo, un'infrasettimanale, mediante messaggio vocale, nel quale con chiaro accento umbrotoscano accenna alla modalità carsex ed alle tariffe, spiegando che dà appuntamento la sera, in giro per Perugia, con luogo variabile a seconda del momento. La ricontatto al sabato successivo, sapendo di potermi ritrovare da solo il dopocena in zona Centro, ed abbastanza rapidamente mi conferma di attendermi al pincetto. Dirigo l'auto in zona, fermandomi sul ciglio di fronte all'ex ingresso dell'ascensore pedonale, in posizione oggettivamente scomodissima per me e per gli automobilisti transitanti. Mi informa, sempre tramite vocale, che deve solo scendere le scalette del minimetrò. Tuttavia passano molti minuti, in quella situazione di intralcio al traffico in una serata movimentatissima, ed inizio a temere la classica sola. Invece vedo sbucare, ma dalla strada di fronte a me che interseca lo sbocco della galleria, questa ragazzetta che senza indugio apre lo sportello e si presenta, con voce italianissima ed aspetto di freghettina delle scuole, vestita sdrucita coi pantaloni strappati al ginocchio, come oggi usa comunemente alla sua età, ma molto bellina in volto, spigliata e loquace, non più che ventunenne, capelli castani media lunghezza, ed un fare tutto sommato da troia che mi manda subito in durezza, mentre mi sposto dal traffico dirigendo l'auto nel luogo dove lei vorrebbe consumare il rapporto. Ho una certa perplessità che in pieno centro riusciremo effettivamente a trovare un posto idoneamente appartato al riparo da fastidi, invece la ragazza si dimostra pratica dei luoghi e mi fa abboccare una traversa di via xiv settembre, attraverso la quale scendiamo giù, ma molto giù, nel folto, fino ad infrattarci lontano dalle ultime vetture incrociate, in posizione ottimale, al riparo e con la macchina in piano. Nel frattempo mi aveva raccontato di essere originaria di una certa cittadina umbra e di studiare alla tale facoltà universitaria. Non metto i dettagli per rispetto della privacy, ed anche perchè non avrei modo di riscontrarne la corrispondenza alla realtà. Quel che è reale è invece che ci troviamo infrascati ed intenzionati a fare cose. Verso il pattuito, lei tira fuori dalla borsetta due preservativi ("perchè non si sa mai dovesse servire il ricambio"), spinge giù il sedile ed in quella serata primaverile dalla temperatura molto mite si spoglia il sopra, rimanendo completamente nuda. Ha un seno seconda misura abbondante, un po' floscio, il che è un peccato vista la giovanissima età, che lascerebbe sperare in una tonicità migliore. Si abbassa i jeans, dopo avermi mostrato, attraverso l'inguardabile strappo modaiolo all'altezza del ginocchio sinistro, delle grosse escoriazioni, che dice di essersi procurata la sera prima inciampando goffamente al buio. In un attimo toglie anche le mutande, e istantaneamente mi arriva nelle narici una zaffata di fica, un odore di sorca intenzionalmente non lavata da giorni, come parrebbe larga usanza tra le ragazzine di adesso, cui piace per eccitarsi essere puzzose, un odore al contempo insopportabile ed arrapante. La frega si volta verso di me tutta ignuda, con la pelle bianca nel buio, e senza indugi le nostre bocche si cercano ed avvinghiano, le lingue spingono profondissime, in una pomiciata vogliosa, all'inizio della quale avverto sulla sua lingua un sapore strano come di merda. Va a sapere che cazzo combina questa, mi dico (tra parentesi, il nickname del suo profilo WA è "Overdose Society" ... Mah.), ma senza interrompere il pomicio che è molto eccitante e che intercalo ficcandole le dita in bocca, il che le piace assai. Nel frattempo lei ha portato la sua mano destra sui miei boxer a quadretti per sentire il gonfiore, struffando struffando e cercando di abbassarli, nella quale azione la aiuto volentieri. Rimasto così a braghe calate, la Ginevra nostra si abbassa ed inizia un gran soffocone a crudo, facendo sparire il palo, grosso ed in tiro, tutto in bocca fino alla gola, lasciandomi un po' stupito di tanta capienza, visto che è piccolina, di viso e di tutta la corporatura. Non è piccola invece la sua maialaggine, succhia senza risparmio e con notevole capacità, trattasi di una grandissima bocchinara, ed io mi godo quegli attimi, insalivandomi due dita ed infilandogliele nella fica per inumidirla a dovere. Dopo vari minuti, per evitare di venire prima di fare il resto, le alzo la testa, cacciandole di nuovo la lingua in bocca, scambiando così aromi ed umori di cazzo, cosa che la troietta fa mostra di gradire con mugolii espliciti. Poi la sdraio sul sedile del passeggero, arrivando di fronte a lei non senza goffamente impigliarmi con una fibbia dei calzoni abbassati nella leva del cambio ... C'ho colpa io che alla mia età ancora faccio queste cazzate. La fica, oltre che non lavata, non è neppure depilata, prendo un respiro grosso e ci infilo la faccia, tra quell'odore nauseabondo ma incredibilmente eccitante ... ed inizio a leccarla da par mio su è giù dal grilletto alla fessura. Per la verità il sapore non è sgradevole, pensavo peggio, e lecco e rilecco per ricambiare il suo magnifico bocchino. Lei si contorce, geme, strilla, ed infine viene. La guardo negli occhi, ha la faccia porca e soddisfatta. A questo punto ho voglia di infilare il bastone nella fregna (prima che io passassi dal suo lato mi aveva gommato, anzi mi ero gommato da solo, visto che lei non ne era stata granché capace). Le entro dentro, ha una buca anatomicamente bassa, e per trovare il modo e la posizione adatti devo fare qualche prova di su e giù, considerato inoltre che è parecchio stretta, ma a me gli sfondamenti piacciono davvero. Si capisce che lo sente tutto, ma dopo che mi sono assestato alla giusta altezza ed ho trovato la giusta forza e frequenza nei colpi, prende a spingere a tempo verso di me, da gran maiala. Ci dà gusto a tutti e due. E sempre guardandola dritto negli occhi la chiamo Zoccola, e lei, stavolta un po' fake, risponde Sono la Tua Zoccola. Arrivo pressoché in punta di sborra, le chiedo Hai Sete ? Mi risponde di no, poi ci ripensa e capisce la domanda, e dice VOGLIO LA TUA. Allora ritorno al mio sedile, sfilo il guanto, lei ritorna sopra di me ciucciando come aveva iniziato. Nel mentre, le infilo le dita della mano destra nel buchetto posteriore, e lei non mi vieta questo su e giù che a me aumenta l'eccitazione, come se già non fosse alta, anche se dice "E' vergine", immediatamente mandando il mio pensiero ad un ipotetico secondo incontro con usufrutto dal lato b. Maiala lei, maiale io. Infine le sborro copiosamente in gola, lei resta con tutta la bocca a contorno del cazzo fino a prendere l'ultima goccia, anche se poi non ingoia e si libera del carico aprendo lo sportello ed abbassandosi verso fuori. Peccato, perché se avesse bevuto tutto sarebbe stato un voto altissimo. Non ancora pago, al suo rivolgersi nuovamente a me le ficco per l'ennesima volta la lingua in bocca, e lei a me, e così ci scambiamo lo zozzo dei nostri sessi che abbiamo raccolto sulle lingue fino a mo', in un avvinghiamento da porci che ci lascia soddisfatti ambedue, personalmente almeno stavolta evitandomi quella sensazione di sfinito avvilimento che spesso consegue all'orgasmo.
Ci rivestiamo, ritorno su verso il centro città nel luogo dell'appuntamento iniziale. E' un sabato sera movimentatissimo, e quella rotonda brulica di auto dalle quali scendono e salgono adolescenti e giovanissime accompagnate ai divertimenti serali. In quel viavai nessuno farà particolarmente caso alla macchina mia, da cui scende la freghettina Ginevra, che per pagarsi gli studi, o chissà che altro, dà fondo alla sua attitudine da troia, e congedandosi si complimenta per il mio comportamento "come persona", da cui è stata favorevolmente attratta fino a quel livello di coinvolgimento. La lascio alla pensilina dell'autobus, e riscendo verso via xiv settembre, verso la piana, portando con me l'impressione di quanto è porca la ragazzetta, e di come potrebbe essere darglielo, magari in stanza anziché sul sedile, nel buco vergine di dietro.
 

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