Qualche collega saprebbe dirmi che fine ha fatto?
Gli indizi sono pochi:
1) il riferimento internet non è più attivo
http://www.topgirlsitalia.it/home_personali.asp?id=10358,
2) ha operato per un paio di mesi tra novembre e dicembre 2011 in v. Napo Torriani, dopo piazza De lellis mettendosi spalle alla stazione, per intenderci
3) ho anche qualche foto su word ma non so come si inserisce
La cerco perchè ci avevo fatto del sesso strabiliante .
Chiedo perdono se non ho riferito prima, ma non pensavo sparisse così ...
Non so se ha senso inserire la rece a questo punto, ma comunque era questa riportata sotto. Se faccio male, mi appello alla clemenza dell'admin ...
RIFERIMENTO INTERNET http://www.topgirlsitalia.it/home_personali.asp?id=10358
CITTA DELL'INCONTRO: MILANO, Via Napo Torriani
NOME INSERZIONISTA: Giulia
NAZIONALITA': rumena
ETA': 20-22
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: sì
SERVIZI OFFERTI: FK/BbJ/oral abuse/straight sex/anal
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: fresca
ATTITUDINE: livello GFE molto elevato
REPERIBILITA': immediata
TEL. 38904310xx
SOCIAL TIME:
PAGELLA: Fisico 7.5/Sex 10/Social time 7
LA MIA ESPERIENZA
(11/11/2011)
Non so dove sia finita questa puledrina rumena, ma con uno zuccherino da 100 gr mi regala una delle più belle trombate a pagamento della mia carriera. Conclusi i panegirici di rito, avvita le sua braccia attorno al mio collo, mi guarda negli occhi e mi infila la lingua in bocca con una dolcezza che mi coglie impreparato. Rinsavisco e restituisco il favore e andiamo avanti così, in piedi davanti al talamo, per non so quanto, roteando le lingue come un cobra e la sua cobressa in calore. Il risultato è che quando la sua manina si avventura alla ricerca del mio giocattolo, trova un giocattolone, pronto all’uso. La tipina, quindi, si accomoda in punta al letto, mentre io, intuendo le sue rispettabili intenzioni, resto in piedi, nei paraggi. Con naturalezza e determinazione , sempre più sorprendente, mi apre la zip e me lo tira fuori, facendo prendere aria pure ai coglioni. Poi inizia a ciucciarlo con affondi delicati quanto decisi. La guardo estasiato e vorrei dirle: “Ma da quale pianeta arrivi?”. Non glielo dico ovviamente, preferisco cacciarglielo in gola fino a completo utilizzo del mio potenziale, non indifferente in questo caso. Oso e ottengo qualcosa che aveva sempre suscitato le proteste più o meno vibrate della mia partner contingente. Afferro e tengo in posizione la testolina della rumenina e con colpi di bacino potenti quanto repentini faccio viaggiare avanti indietro la mazza nella sua boccuccia spalancata allo spasimo, arrivando ogni volta a fine corsa. La rumenina accusa il colpo, comincia a sputacchiare, ma non molla e soprattutto accoglie agevolmente tutta la mia forza d’urto. Potrei considerarmi soddisfatto ma visto la prestanza fisica e mentale della malcapitata di oggi, azzardo l’ultimo gradino verso la deriva sessuale assoluta: con indice e medio a forbice le afferro il nasino, lo serro delicatamente per qualche interminabile secondo, poi libero. La rumenina diventa paonazza, alza gli occhi da cerbiatta, irrorati da fiotti di lacrime, per interrogare le mie intenzioni, ma non si sottrae, continuando a prendere il cazzo in bocca con stupefacente capacità. In tutto questo, abbiamo ancora praticamente tutti i vestiti indosso.
Forse è il momento di liberarsene, anche per concedere una pausa kleenex alla mia convenuta sinceramente provata dall’apnea. Mi levo camicia e tutto il resto e penso che guarda tu … certe volte … questa ragazzina di appena vent’anni sembra proprio vocata per il cinema hard. Sorride con autoironia mentre si asciuga le lacrime e si soffia il naso, poi si distende sul letto, in attesa della prossima scena, che non tarda a materializzarsi. Mi inginocchio ai piedi del letto e le sfilo mutande e reggiseno. Poi vado giù tra le sue cosce, tocca alla sua giovane fichetta riscuotere la giusta ricompensa. Incredibile, la trovo già umida e aperta, la naturalezza di questa ragazzina è davvero disarmante. Ma io non disarmo, ovvio, anzi rintuzzo con voraci scarrellate tutta lingua. La rumenina si zittisce all’improvviso, irrigidisce le gambe, solleva e abbassa il bacino con scatti improvvisi, fremiti tanto pudichi quanto inadatti a celare il suo stato di eccitazione crescente, che tuttavia hanno lo scopo di sottrarmi il godurioso pasto per qualche secondo. Alla fine una macchia larga e umida sul letto svelerà tutti i giochi.
Forse sarebbe il momento di chiavare. Una ripassatina di bocca al gingillo e via con la consueta profilassi. La rumenina mi guarda servizievole, chiedendo con gli occhi come voglia prenderla. Mi stendo supino e le dico di venir sopra. La pompo piano da sotto, tenendole saldamente il bacino, non voglio che sia lei a muoversi. Cerco la sua bocca con la mia e ottengo, nuovamente, tutta la passione di cui è capace. La sua lingua si intrufola dappertutto, invasiva e impertinente. Gliela strapperei a morsi se potessi, ma mi limito a portare a 5000 giri il ritmo del pompaggio. Poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva il pensiero guastafeste: cazzarola, stavo per scordarmi il culo. Devo assolutamente farmi queste chiappete da ventenne, non posso andar via senza. Devo interrompere l’idillio prima che la tempesta di neuroni che mi sta montando in testa prenda definitivamente il controllo delle mie sensazioni.
Non c’è altro modo, mi fermo, fermo la sua irruenza, la guardo negli occhi: “Il culetto … dobbiamo fare il culetto”. Mi aspetto che un velo delusione vada a coprire istantaneamente i suoi occhioni e invece dopo l’iniziale sorpresa viene fuori solo un soave: “Ah già… è vero!” Dopodichè la rumenina, rimanendo accovacciata su di me, lo prende in mano e cambia foro d’entrata. Non è come passare da una stanza all’altra in un appartamento e la ragazzina, per quanto audace e preparata, deve fare i conti con la dura realtà, molto dura, bisogna ammettere. Il meccanismo dei nostri corpi spasmodicamente congiunti, fino ad allora lineare e preciso, praticamente perfetto, si mette a balbettare, alla ricerca del nuovo automatismo. Che però non arriva. La rumenina aggrotta le sopracciglia, leggermente imporporata, mentre, manovrando alla cieca si concentra sulla ricerca della quadratura del mio cazzo con il suo buco di culo. “Proviamo a pecora?” butto lì. La rumenina non replica nulla, ma smonta via, dopo un ultimo tentativo di auto impalamento andato a vuoto. Rassegnata, mi porge le sue terga splendidamente modellate dalla postura a novanta gradi. Scendo dal letto a godermi meglio lo spettacolo. Mi avvento sul solco anale e con la lingua tesa ne cerco le asperità più profonde. Non incontro molti ostacoli, anzi è un buco di culo morbido ed elastico quello della rumenina. Tanto meglio: con l’orgasmo in canna non credo che avrei avuto la forza e il tempo di domare un culo asperrimo. Cede al primo tentativo appena appena dotato di convinzione, infatti, e senza particolari patimenti per la proprietaria. Sono già ampiamente gratificato e non mi va di brutalizzare più di tanto questa ragazzina che con il suo corpicino tanto acerbo quanto capace di concedersi mi ha già dato più di ogni altra. Perciò me la inculo senza assalti all’arma bianca, lasciando che il cazzo, una volta entrato, rimanga ammollo, coccolato dall’avvolgente abbraccio delle membrane rettali.
Anche così, praticamente senza muovermi, se non per il necessario assestamento dell’ancora in fondo al mare, il suggello liberatorio di questo stupendo incontro si affaccia nell’immediatezza, sublimandone gli esiti riposanti sul sottoscritto.
Gli indizi sono pochi:
1) il riferimento internet non è più attivo
http://www.topgirlsitalia.it/home_personali.asp?id=10358,
2) ha operato per un paio di mesi tra novembre e dicembre 2011 in v. Napo Torriani, dopo piazza De lellis mettendosi spalle alla stazione, per intenderci
3) ho anche qualche foto su word ma non so come si inserisce
La cerco perchè ci avevo fatto del sesso strabiliante .
Chiedo perdono se non ho riferito prima, ma non pensavo sparisse così ...
Non so se ha senso inserire la rece a questo punto, ma comunque era questa riportata sotto. Se faccio male, mi appello alla clemenza dell'admin ...
RIFERIMENTO INTERNET http://www.topgirlsitalia.it/home_personali.asp?id=10358
CITTA DELL'INCONTRO: MILANO, Via Napo Torriani
NOME INSERZIONISTA: Giulia
NAZIONALITA': rumena
ETA': 20-22
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: sì
SERVIZI OFFERTI: FK/BbJ/oral abuse/straight sex/anal
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: fresca
ATTITUDINE: livello GFE molto elevato
REPERIBILITA': immediata
TEL. 38904310xx
SOCIAL TIME:
PAGELLA: Fisico 7.5/Sex 10/Social time 7
LA MIA ESPERIENZA
(11/11/2011)
Non so dove sia finita questa puledrina rumena, ma con uno zuccherino da 100 gr mi regala una delle più belle trombate a pagamento della mia carriera. Conclusi i panegirici di rito, avvita le sua braccia attorno al mio collo, mi guarda negli occhi e mi infila la lingua in bocca con una dolcezza che mi coglie impreparato. Rinsavisco e restituisco il favore e andiamo avanti così, in piedi davanti al talamo, per non so quanto, roteando le lingue come un cobra e la sua cobressa in calore. Il risultato è che quando la sua manina si avventura alla ricerca del mio giocattolo, trova un giocattolone, pronto all’uso. La tipina, quindi, si accomoda in punta al letto, mentre io, intuendo le sue rispettabili intenzioni, resto in piedi, nei paraggi. Con naturalezza e determinazione , sempre più sorprendente, mi apre la zip e me lo tira fuori, facendo prendere aria pure ai coglioni. Poi inizia a ciucciarlo con affondi delicati quanto decisi. La guardo estasiato e vorrei dirle: “Ma da quale pianeta arrivi?”. Non glielo dico ovviamente, preferisco cacciarglielo in gola fino a completo utilizzo del mio potenziale, non indifferente in questo caso. Oso e ottengo qualcosa che aveva sempre suscitato le proteste più o meno vibrate della mia partner contingente. Afferro e tengo in posizione la testolina della rumenina e con colpi di bacino potenti quanto repentini faccio viaggiare avanti indietro la mazza nella sua boccuccia spalancata allo spasimo, arrivando ogni volta a fine corsa. La rumenina accusa il colpo, comincia a sputacchiare, ma non molla e soprattutto accoglie agevolmente tutta la mia forza d’urto. Potrei considerarmi soddisfatto ma visto la prestanza fisica e mentale della malcapitata di oggi, azzardo l’ultimo gradino verso la deriva sessuale assoluta: con indice e medio a forbice le afferro il nasino, lo serro delicatamente per qualche interminabile secondo, poi libero. La rumenina diventa paonazza, alza gli occhi da cerbiatta, irrorati da fiotti di lacrime, per interrogare le mie intenzioni, ma non si sottrae, continuando a prendere il cazzo in bocca con stupefacente capacità. In tutto questo, abbiamo ancora praticamente tutti i vestiti indosso.
Forse è il momento di liberarsene, anche per concedere una pausa kleenex alla mia convenuta sinceramente provata dall’apnea. Mi levo camicia e tutto il resto e penso che guarda tu … certe volte … questa ragazzina di appena vent’anni sembra proprio vocata per il cinema hard. Sorride con autoironia mentre si asciuga le lacrime e si soffia il naso, poi si distende sul letto, in attesa della prossima scena, che non tarda a materializzarsi. Mi inginocchio ai piedi del letto e le sfilo mutande e reggiseno. Poi vado giù tra le sue cosce, tocca alla sua giovane fichetta riscuotere la giusta ricompensa. Incredibile, la trovo già umida e aperta, la naturalezza di questa ragazzina è davvero disarmante. Ma io non disarmo, ovvio, anzi rintuzzo con voraci scarrellate tutta lingua. La rumenina si zittisce all’improvviso, irrigidisce le gambe, solleva e abbassa il bacino con scatti improvvisi, fremiti tanto pudichi quanto inadatti a celare il suo stato di eccitazione crescente, che tuttavia hanno lo scopo di sottrarmi il godurioso pasto per qualche secondo. Alla fine una macchia larga e umida sul letto svelerà tutti i giochi.
Forse sarebbe il momento di chiavare. Una ripassatina di bocca al gingillo e via con la consueta profilassi. La rumenina mi guarda servizievole, chiedendo con gli occhi come voglia prenderla. Mi stendo supino e le dico di venir sopra. La pompo piano da sotto, tenendole saldamente il bacino, non voglio che sia lei a muoversi. Cerco la sua bocca con la mia e ottengo, nuovamente, tutta la passione di cui è capace. La sua lingua si intrufola dappertutto, invasiva e impertinente. Gliela strapperei a morsi se potessi, ma mi limito a portare a 5000 giri il ritmo del pompaggio. Poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva il pensiero guastafeste: cazzarola, stavo per scordarmi il culo. Devo assolutamente farmi queste chiappete da ventenne, non posso andar via senza. Devo interrompere l’idillio prima che la tempesta di neuroni che mi sta montando in testa prenda definitivamente il controllo delle mie sensazioni.
Non c’è altro modo, mi fermo, fermo la sua irruenza, la guardo negli occhi: “Il culetto … dobbiamo fare il culetto”. Mi aspetto che un velo delusione vada a coprire istantaneamente i suoi occhioni e invece dopo l’iniziale sorpresa viene fuori solo un soave: “Ah già… è vero!” Dopodichè la rumenina, rimanendo accovacciata su di me, lo prende in mano e cambia foro d’entrata. Non è come passare da una stanza all’altra in un appartamento e la ragazzina, per quanto audace e preparata, deve fare i conti con la dura realtà, molto dura, bisogna ammettere. Il meccanismo dei nostri corpi spasmodicamente congiunti, fino ad allora lineare e preciso, praticamente perfetto, si mette a balbettare, alla ricerca del nuovo automatismo. Che però non arriva. La rumenina aggrotta le sopracciglia, leggermente imporporata, mentre, manovrando alla cieca si concentra sulla ricerca della quadratura del mio cazzo con il suo buco di culo. “Proviamo a pecora?” butto lì. La rumenina non replica nulla, ma smonta via, dopo un ultimo tentativo di auto impalamento andato a vuoto. Rassegnata, mi porge le sue terga splendidamente modellate dalla postura a novanta gradi. Scendo dal letto a godermi meglio lo spettacolo. Mi avvento sul solco anale e con la lingua tesa ne cerco le asperità più profonde. Non incontro molti ostacoli, anzi è un buco di culo morbido ed elastico quello della rumenina. Tanto meglio: con l’orgasmo in canna non credo che avrei avuto la forza e il tempo di domare un culo asperrimo. Cede al primo tentativo appena appena dotato di convinzione, infatti, e senza particolari patimenti per la proprietaria. Sono già ampiamente gratificato e non mi va di brutalizzare più di tanto questa ragazzina che con il suo corpicino tanto acerbo quanto capace di concedersi mi ha già dato più di ogni altra. Perciò me la inculo senza assalti all’arma bianca, lasciando che il cazzo, una volta entrato, rimanga ammollo, coccolato dall’avvolgente abbraccio delle membrane rettali.
Anche così, praticamente senza muovermi, se non per il necessario assestamento dell’ancora in fondo al mare, il suggello liberatorio di questo stupendo incontro si affaccia nell’immediatezza, sublimandone gli esiti riposanti sul sottoscritto.