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NEI PRESSI DI BOLOGNA, 25-12-2011: IL CIELO DI NATALE
Sono appena uscito di casa,
il cielo sopra la mia testa è un'immenso mare grigio:
sono diretto verso un'appuntamento,
ma il mio spirito é più scuro
del triste oceano sopra al mio capo.
Non dovevo più mettere piede qui dentro,
ma c'era un conto scoperto da saldare:
non posso rinnegare il mio spirito,
rinnegherei me stesso...
Questo post parte da un'uscita col punter-inside, novellino e solo-whore...
A loro é rivolto,
ma come altre mie volte lo rendo noto a tutti:
questo quanto vi devo.
In vino veritas dicevano i nostri avi,
ma anche la birra non scherza:
pub di Bologna,
quel briccone del punter-inside se n'é scolate già un tot,
al che con accento americano mi fa:
“Cosa ne pensi della morte e della reincarnazione?”
Lì per lì sono tentato di mandarlo a fare in culo:
é venerdi sera,
vorrei riposarmi,
e l'unica cosa a cui sto pensando
é come inciuciarmi la cameriera...
“E che ne so io?”: gli rispondo.
Arrivo all'appuntamento,
entro nella sua casa,
ed in anticipo sul mio stupore
c'é ad aspettarmi una SIGNORA vestita d'oro
con in braccio il figlio dell'ALTISSIMO:
è appena nato!
“Come la spada dentro il fodero arrugginisce,
così una lingua muta si atrofizza”: mi fa LEI
“Non ti ho più sentita...”:prostrato le rispondo
“Ma io vengo solo a chi mi cerca.
Oggi é nato mio figlio,
l'ALTISSIMO ve lo dona,
e chi l'accoglierà diventerà esso stesso figlio di DIO:
perché lui é il creatore del mondo e siete tutti suoi figli,
e se voi vorrete accoglierlo,
regnerete con lui.
Ho un messaggio per L...(punter-inside, nda):
l'ALTISSIMO si é incarnato nel figlio che ho generato,
così farai tu se avrai un figlio;
se il tuo corpo un giorno morirà
il tuo spirito sarà immortale:
ora mio figlio siede alla destra del padre.”
Destra...Destra...
Mi giro verso destra,
ed una dolce Venere dall'aria imbarazzata
mi allunga la mano e mi fa:
“La pace sia con te!”.
Mi rigiro,
ed un DIO bambino, sorridendomi,
mi mostra tre volte il suo volto giocando a far cucù,
e strizzandomi l'occhio,
infine mi saluta.
Esco dalla sua casa,
ed un sole dalla luce accecante
fa brillare le cose più del vero:
non so se camminerò con zingari o re
ma il cielo di Natale oggi è dentro di me.
Buon Natale a tutti, Alabai.
Sono appena uscito di casa,
il cielo sopra la mia testa è un'immenso mare grigio:
sono diretto verso un'appuntamento,
ma il mio spirito é più scuro
del triste oceano sopra al mio capo.
Non dovevo più mettere piede qui dentro,
ma c'era un conto scoperto da saldare:
non posso rinnegare il mio spirito,
rinnegherei me stesso...
Questo post parte da un'uscita col punter-inside, novellino e solo-whore...
A loro é rivolto,
ma come altre mie volte lo rendo noto a tutti:
questo quanto vi devo.
In vino veritas dicevano i nostri avi,
ma anche la birra non scherza:
pub di Bologna,
quel briccone del punter-inside se n'é scolate già un tot,
al che con accento americano mi fa:
“Cosa ne pensi della morte e della reincarnazione?”
Lì per lì sono tentato di mandarlo a fare in culo:
é venerdi sera,
vorrei riposarmi,
e l'unica cosa a cui sto pensando
é come inciuciarmi la cameriera...
“E che ne so io?”: gli rispondo.
Arrivo all'appuntamento,
entro nella sua casa,
ed in anticipo sul mio stupore
c'é ad aspettarmi una SIGNORA vestita d'oro
con in braccio il figlio dell'ALTISSIMO:
è appena nato!
“Come la spada dentro il fodero arrugginisce,
così una lingua muta si atrofizza”: mi fa LEI
“Non ti ho più sentita...”:prostrato le rispondo
“Ma io vengo solo a chi mi cerca.
Oggi é nato mio figlio,
l'ALTISSIMO ve lo dona,
e chi l'accoglierà diventerà esso stesso figlio di DIO:
perché lui é il creatore del mondo e siete tutti suoi figli,
e se voi vorrete accoglierlo,
regnerete con lui.
Ho un messaggio per L...(punter-inside, nda):
l'ALTISSIMO si é incarnato nel figlio che ho generato,
così farai tu se avrai un figlio;
se il tuo corpo un giorno morirà
il tuo spirito sarà immortale:
ora mio figlio siede alla destra del padre.”
Destra...Destra...
Mi giro verso destra,
ed una dolce Venere dall'aria imbarazzata
mi allunga la mano e mi fa:
“La pace sia con te!”.
Mi rigiro,
ed un DIO bambino, sorridendomi,
mi mostra tre volte il suo volto giocando a far cucù,
e strizzandomi l'occhio,
infine mi saluta.
Esco dalla sua casa,
ed un sole dalla luce accecante
fa brillare le cose più del vero:
non so se camminerò con zingari o re
ma il cielo di Natale oggi è dentro di me.
Buon Natale a tutti, Alabai.