La vita non è poi così brutta, ma definirla bella lo trovo poco corretto.
Se l’essenza delle cose sta nei dettagli, a me capita troppo spesso di trovarmi di fronte a dettagli sbagliati.
Perché se vado al self service per fare benzina l’unico stramaledetto pezzo da 10 euro che ho in tasca è anche l’unico stramaledetto pezzo da 10 euro che la macchinetta non accetta?
E perché se voglio prendermi una coca al distributore delle bibite che c’è in metropolitana, il suddetto funziona solo a moneta se ho banconote e solo a banconote se ho moneta?
E perché se servono 2 euro in moneta io ho solo 1 euro e 95 ? E perché se ho 2 euro esatte in moneta una merdosissima monetina da 5 centesimi continuerà a scendere senza possibilità che il distributore la accetti?
E perché questa dannata monetina si rivela solo quando ho già infilato l’ euro e novantacinque?
Perché lavoro intrippato al computer per un’ora di fila continuando a pensare “adesso salvo” “adesso salvo” e quando sto davvero per salvare il computer va in palla e devo riavviare?
Perché se indosso una cosa bianca si sporca nei dieci minuti seguenti?
Perché se c’è una sola pozzanghera nel raggio di un chilometro io ci parcheggio la macchina proprio di fianco, lato guida, e ci atterro fino alle caviglie quando scendo?
Perché se c’è un tempo di merda e dico “-rischio-” uscendo senza ombrello appena sono abbastanza lontano da casa arriva il diluvio universale? E perché se invece l’ombrello lo prendo poi esce il sole e mi devo tenere l’ombrello tra i coglioni per tutto il giorno?
Perché se esco con il cellulare non mi chiama nessuno e se me lo dimentico a casa mi telefonano in cento?
E perché se finisco il linquido lavavetri dieci piccioni mi cagano sul vetro e inizierà a piovigginare acqua terrosa?
Perché se finisce l’acqua calda mentre faccio la doccia finisce proprio quando sono insaponato e non un attimo prima o un attimo dopo?
E perché se vado al cinema, anche se fossimo SOLO IN DUE quello più alto di noi due si siederà davanti a me?
Perché i carrelli dei supermercati hanno le rotelline che vanno per i cazzi loro e quando ho il carrello pieno devo sembrare un povero rincoglionito per riuscire a portarlo fino alla macchina?
Perché d’estate in metropolitana o sul treno non riesco mai ad abbassare un solo finestrino e d’inverno sono tutti spalancati e non riesco ad alzarli?
Perché posso passare le mani per due ore sotto a quei soffioni d’aria calda che sostituiscono l’asciugamano e non si asciugeranno mai?
E perché le fotocellule dei lavandini sono nascoste in un posto segreto e devo fare una sega al rubinetto per riuscire a fare uscire dell’acqua?
E perché gli sciacquoni delle turche devono essere settati a “cascata del niagara” e ogni volta che tiro l’acqua il getto mi inonda fino alla cintola?
E perché se vado nel cesso di un locale pubblico quando mi lavo le mani l’acqua mi schizza sempre e solo sulla patta dei calzoni?
Perché in tutte le macchine che ho avuto il portacenere è sempre nel posto più scomodo in assoluto e per buttare la cenere posso scegliere tra: spargerla per l’abitacolo, fare un incidente mortale o scalare in seconda per levarmi il manico del cambio dai coglioni e individuare il posacenere?
Perché l’acqua calda, dal rubinetto, inizia ad uscire calda quando ormai ho finito di lavarmi le mani?
Perché appena ho le mani unte di qualcosa (crema, grasso, olio) mi prudono gli occhi o le orecchie o il naso?
Se l’essenza delle cose sta nei dettagli, a me capita troppo spesso di trovarmi di fronte a dettagli sbagliati.
Perché se vado al self service per fare benzina l’unico stramaledetto pezzo da 10 euro che ho in tasca è anche l’unico stramaledetto pezzo da 10 euro che la macchinetta non accetta?
E perché se voglio prendermi una coca al distributore delle bibite che c’è in metropolitana, il suddetto funziona solo a moneta se ho banconote e solo a banconote se ho moneta?
E perché se servono 2 euro in moneta io ho solo 1 euro e 95 ? E perché se ho 2 euro esatte in moneta una merdosissima monetina da 5 centesimi continuerà a scendere senza possibilità che il distributore la accetti?
E perché questa dannata monetina si rivela solo quando ho già infilato l’ euro e novantacinque?
Perché lavoro intrippato al computer per un’ora di fila continuando a pensare “adesso salvo” “adesso salvo” e quando sto davvero per salvare il computer va in palla e devo riavviare?
Perché se indosso una cosa bianca si sporca nei dieci minuti seguenti?
Perché se c’è una sola pozzanghera nel raggio di un chilometro io ci parcheggio la macchina proprio di fianco, lato guida, e ci atterro fino alle caviglie quando scendo?
Perché se c’è un tempo di merda e dico “-rischio-” uscendo senza ombrello appena sono abbastanza lontano da casa arriva il diluvio universale? E perché se invece l’ombrello lo prendo poi esce il sole e mi devo tenere l’ombrello tra i coglioni per tutto il giorno?
Perché se esco con il cellulare non mi chiama nessuno e se me lo dimentico a casa mi telefonano in cento?
E perché se finisco il linquido lavavetri dieci piccioni mi cagano sul vetro e inizierà a piovigginare acqua terrosa?
Perché se finisce l’acqua calda mentre faccio la doccia finisce proprio quando sono insaponato e non un attimo prima o un attimo dopo?
E perché se vado al cinema, anche se fossimo SOLO IN DUE quello più alto di noi due si siederà davanti a me?
Perché i carrelli dei supermercati hanno le rotelline che vanno per i cazzi loro e quando ho il carrello pieno devo sembrare un povero rincoglionito per riuscire a portarlo fino alla macchina?
Perché d’estate in metropolitana o sul treno non riesco mai ad abbassare un solo finestrino e d’inverno sono tutti spalancati e non riesco ad alzarli?
Perché posso passare le mani per due ore sotto a quei soffioni d’aria calda che sostituiscono l’asciugamano e non si asciugeranno mai?
E perché le fotocellule dei lavandini sono nascoste in un posto segreto e devo fare una sega al rubinetto per riuscire a fare uscire dell’acqua?
E perché gli sciacquoni delle turche devono essere settati a “cascata del niagara” e ogni volta che tiro l’acqua il getto mi inonda fino alla cintola?
E perché se vado nel cesso di un locale pubblico quando mi lavo le mani l’acqua mi schizza sempre e solo sulla patta dei calzoni?
Perché in tutte le macchine che ho avuto il portacenere è sempre nel posto più scomodo in assoluto e per buttare la cenere posso scegliere tra: spargerla per l’abitacolo, fare un incidente mortale o scalare in seconda per levarmi il manico del cambio dai coglioni e individuare il posacenere?
Perché l’acqua calda, dal rubinetto, inizia ad uscire calda quando ormai ho finito di lavarmi le mani?
Perché appena ho le mani unte di qualcosa (crema, grasso, olio) mi prudono gli occhi o le orecchie o il naso?