quello che non mi è mai andato giù è che mi sono scopato no pay trans spettacolari: che mi hanno cercato e ricercato e ancora ricercato (scene di gelosia da non credere) ma nulla di simile nel campo delle donne no pay (solo qualche scaldabagno

) . E questo proprio non mi và giù, e il solo pensiero che se le prime (le trans) erano nate donne biologiche non sarei esistito per loro mi deprime (essere stato un ripiego, essendo schifate dagli uomini dei loro sogni).
Ma no!!!!!
Io avevo una immagine di te che controllavi la piazza femminile più esclusiva di Prati,San Giovanni, Piazza Bologna, Palocco e poi sceglievi di bissare con le Trans più per snobbismo (verso le prime) che non per necessità (delle seconde)!!!!!!
(Non ho messo Parioli, Olgiata, Monti, Fiume in quanto una certa "esclusività" è irraggiungibile).
L'uomo che aveva fatto missione della sua vita il risucchiare diligente degli estrogeni dalle migliori mucose umide femminili, per poi di notte iniettarli dentro androgine carni maschili ossessivamente dirette verso il cambio di identità.
L'eroe che, allo stesso modo in cui Robin Hood rubava denari ai ricchi per darli ai poveri, rubava femminilità biologica per donarla alla femminilità chirurgica.
Ah, come non vorrei aver mai letto queste tue parole. Io che
on my own mi pregiavo di aver sepolto quel mondo femminile, che nel privilegio della vulva disprezzava uomini dall'orgogliosa schiettezza sociale, sotto montagne di tras-gressione, transesso, trans-promiscuità, trans-feticismo raggiungendo vette che loro sognavano nel segreto dei tamponi vaginali e dei bidet a PH neutro.
Loro, che dispensavano ingiustizia sessuale facendoci sognare
il fiore delle mille ed una notte, che avevano in mano il martello delle sentenze che condannava l'orgoglio virile di testosteroni affamati, loro che con un ammiccamento lasciavano intravedere intrighi e intrecci di passioni alla corte di Re Sole, che sceglievano il maschio come segno di distinzione ed approvazione sociale, loro cosi attente al preservare la flora intestinale dalla contaminazione del meno figo, loro cosa mai avrebbero saputo delle notti insonni ad inseguire figurine all'ombra degli oleandri di Caracalla, delle calze strappate dalle panchine del Fungo, dei tacchi infangati dagli spartitraffico del Flaminio.
Cosa ne avrebbero mai saputo dei preservativi di importazione, delle creme lubrificanti improvvisate, degli ani dilatati allo sfinimento, dei sapori sovrapposti di pelle fazzolettini lattice sudore e ancora alcool fumo ano sperma e poi fazzolettini lattice sudore ... , delle brandine malconce, degli alveari dei due ponti, delle tutine tirate fuori dalla borsa ed indossate prima di risalire nei residence di via Cavour.
Quanto avrebbero intuito dei pollici "ignoti" che si alzavano al primo albeggiare, degli esasperati "ammorre perché non ciai mmai ssoldi", ai nascondigli (uguali per tutti) dei pochi valori gelosamente occultati per non essere sacrificati sull'altare del "basta seghe a letto".
Ecco l'angelo della notte che toglie l'ipocrisia del corteggiamento borghese per illuminare la verità dei primitivi impulsi carnali .
Delle ispezioni sotto ai sedili dell'auto per raccogliere l'ultima traccia, delle pulizie improvvisate "fazzoletto e fontanella", ai chilometri finali percorsi a finestrini aperti il 2 febbraio per togliere l'odore di sigarette e profumi da bancarella, a quella sensazione di unto e sporco che permaneva nell'intimità anche dopo frequenti lavaggi, al timore di lasciarsi scappare qualche parola compromettente nel sonno, alla paura che dietro quella porta uscisse un conoscente mentre ne aspettavamo l'apertura.
Delle 10milalire messe al notturno di Piazzale della Radio, con le occhiaie ormai visibili, e il benzinaio che ti guarda come se dicesse "ma lo so che voi tutti state qui per farvi ancora un'ora di giri a mignotte", e ti guardi intorno e vedi altrettanti uomini, con altrettante pistole della benzina in mano, che altrettanto dissimulano imbarazzo atteggiandosi a coloro che "no no sto facendo benzina alle 4 di domenica mattina perché adesso corro al lavoro, io che ho bisogno di andare a lavorare di domenica all'alba" (ma 'ndo vai? me voi fa crede che vai a lavorare con quella camicia e quei pantaloni? Si vede bene che hai fatto tardi in discoteca correndo dietro alla biondina di Monteverde che poi non te l'ha data!!!)
(... il notturno di piazzale della radio ... sogno che l'Unesco lo faccia diventare Patrimonio Mondiale dell'Umanità ....)
La pietra scartata dalla biondina di buona famiglia è diventata sostegno delle notti
nelle strade mercenarie del sesso.
Ecco, il mio Olimpo a cui ispiravo i ricordi di 15 intensi anni di pratica, l'Olimpo dove avevo collocato le statue di epici combattenti delle pulsioni più primitive, adesso rischia di ritrovarsi con un piedistallo vuoto e macerie a terra.
Ah, se solo ammettessi anche io che era un ripiego ...