Vittima dell'insonnia post uscita mi trovavo, sabato scorso, a vagare nei viali del vizio fra GS e Navigatori e, d'improvviso, l'occhio allenato del t-puttaniere scorge, saran state le tre/tre e un quarto, questo fenomeno paranormale in latex che mi esce dalle fratte. E gira, gira, gira, con gran circospezione, mi accosto alla Dea dell'Amore: figa, strafiga, strafighissima, seno abbondante che scoppia dentro il completino di latex, chiappa soda che sboccia da sotto la minigonna inguinale, stivalotto tipo Pleaser d'ordinanza con zeppa di plexiglass e viso d'angelo. Voce femminile e sguardo da puttana: sa che è stupenda e lo fa pesare. Purtroppo solo in car e io sono allergico alla camporella, preferisco i letti sotto un tetto, letti cui non si accede, bontà sua, manco al doppio della velocità urbana, ché l'infratto dice "ne prendo cinquenta" e le conviene di più.
Però, aò, da girare il volante senza mani sta Dea dell'Amore, anche solo a guardarla. Davanti al Bancomat dopo la stradina dei taxi. Chi s'è fatto la camporella parli. Chi se l'è portata a casa pure: non altissima minuta, fetishvestita, capello lungo leggermente ondulato sulle spalle e nero, sospetta argentina/colombiana di sicuro non brazil, megabocce, megachiappe, latina come carnagione, caliente come un tizzo d'inferno e meretrice fino all'ultima piega delle protesi in soluzione salina...
Però, aò, da girare il volante senza mani sta Dea dell'Amore, anche solo a guardarla. Davanti al Bancomat dopo la stradina dei taxi. Chi s'è fatto la camporella parli. Chi se l'è portata a casa pure: non altissima minuta, fetishvestita, capello lungo leggermente ondulato sulle spalle e nero, sospetta argentina/colombiana di sicuro non brazil, megabocce, megachiappe, latina come carnagione, caliente come un tizzo d'inferno e meretrice fino all'ultima piega delle protesi in soluzione salina...