Trovo decisamente off topic questa sentenziosità non accompagnata dal racconto di esperienze concrete e, sembrerebbe, non vissute. E trovo la demonizzazione del denaro troppo cattolica. Ma siccome non sono un sociologo mi astengo da ulterieri commenti per non andare off topic anch’io.
Dunque l’esperienza: ho incontrato oltre una trentina di ragazze e ognuna per molti aspetti diversa. Prendiamo appunto il rapporto col denaro: non c’è dubbio che un’ampia maggioranza stia sui siti principalmente per fare soldi. E qui sarebbe il caso di distinguere: per necessità, per togliersi qualche sfizio e perfino per provare il proprio “valore” a seguito di una delusione sentimentale. Quindi già il “principalmente” assume un significato diverso, che varia da ragazza a ragazza. Volendo si potrebbero raggruppare in alcune tipologie, ma non è il caso adesso.
Di certo, una maggioranza di queste ragazzine, come la diciottenne che mi ha detto “non c’è niente di male”, fanno un uso del loro corpo che noi più attempati non abbiamo conosciuto alla loro età. E questo a volte è difficile da capire.
In ogni incontro ho cercato una potenziale “relazione”. Il potenziale è stato pari a zero in molti di essi, e infatti è finita lì. In altri si è esaurito in uno o più incontri e in quattro casi è durato mesi. La relazione non consisteva in solo sesso, come è stato fatto ampiamente notare in queste quasi duecento pagine, ma in mille altre cose, altrimenti l’equazione sesso per denaro sarebbe più che legittima. Ho perfino ricevuto anch’io regali, proporzionati al loro reddito, e qualche volta superiori.
Ho ricevuto attenzioni che mai mi sarei aspettato. Ho visitato posti in cui non sarei mai andato. Non ho preteso né offerto rapporti esclusivi, ma solo che la “relazione” avesse un posto caso per caso adeguato nella loro vita, come l’aveva nella mia. Le ho incontrate anche senza “regalo” o sentendomi dire che avevo già speso troppo.
Era amore? Certamente no, e chi lo pensasse avrebbe davvero bisogno di uno psicologo. Ma è così difficile ammettere che fra il disinteresse totale (o meglio interesse puramente economico) ci siano infinite sfumature intermedie? Ad esempio la “connessione mentale” di cui parla @marapapa, che ringrazio del suo racconto, come quello di altri, perchè perlomeno aiuta a capire le nostre motivazioni. E comunque a me non è mai finita “molto ma molto male”. Anzi.