Invito della Moderazione non accolto

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Secondo me finché una ragazza paga l ingresso, l hotel e si fa pagare da bere dal pollastro di turno… al locale poco frega se in stanza è un missile o se cerca soldi per extra inesistenti.
Con la “ scusa “ delle libere professioniste non si intromettono nel rapporto tra ragazza e cliente se non in casi eclatanti come qualche settimana fa con la cinesotta
Siamo perfettamente in linea!
 
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Condivido al 100 % il pensiero per cui non è possibile assimilare la posizione di una ragazza che lavora al Wellcum a quella di un dipendente operaio o impiegato che sia. Potrei dire che siamo agli antipodi, per svariati motivi.

Tuttavia credo che il collega @Fotter69 non volesse dire questo ma, se ho ben interpretato, esprimere il concetto che non appena queste ragazze acquisiscono un po’ di sicurezza tendono a prendersi delle libertà che all’inizio non si sarebbero assolutamente permesse. Egli ha usato una metafora (quella del lavoratore interinale che poi diventa assunto a tempo indeterminato) per esprimere il concetto perché credo che questa sia quella più affine alla sua quotidianità. Se fosse stato un allevatore, chesso’, avrebbe usato una metafora inerente le “manze da latte” (e magari tutti la avremmo percepita di gran lunga più azzeccata 🤣🤣🤣🤣🤣).

Detto questo, concordo con il suo pensiero. Posso citare un caso che trovo in linea con il tema.

Alcuni anni fa arrivò al club una bambolina di nome Bella. La incontrai il suo primo giorno di lavoro. Stava in disparte, sulle sue e si vedeva che era impacciata, ma attirava l’attenzione, eccome, per via delle curvette sinuose sopra e sotto. Parlava solo inglese e quando capi’ che io lo parlavo in modo disinvolto, manifestò un certo sollevato entusiasmo.

Le prime camere furono un disastro. Pompino appena accennato, no questo, no quello, etc. , credo anche perché aveva iniziato a fare sesso da poco. Disastro assoluto, ma nonostante questo era diventata una mia tappa fissa (a proposito di “clienti zerbini” 😊). Questo perché mi piaceva fisicamente, capivo che con me stava volentieri (se non altro per questioni inerenti la lingua parlata) e soprattutto perché ad ogni camera mi chiedeva riscontro di quello che faceva invitandomi a correggerle gli errori. Mi sentivo una “nave scuola”, o meglio “un battello scuola” (un battellone a dire il vero) 😂😂😂. Non ultimo se gli davi 150 euro per l’ora e non aveva il resto subito, ti rincorreva in sala per restituirti i 10 euro.

Le camere migliorarono ad ogni incontro: pompini sempre più profondi e salivosi, leccatine delicate al frenulo, leccata di palle, cenni di deep throat, AR, e ad un certo punto crollò anche l’off limit del lato B. Anni dopo (anni, non mesi, anni) aveva raggiunto per me, per le mie esigenze, un livello di servizio che definirei senza esitazioni top assoluto. Tutto, ma proprio tutto quello che mi piaceva.

Ciò nonostante avevo notato dai momenti social che cresceva continuamente la sua insofferenza verso alcuni clienti, verso le imposizioni del locale, etc etc. Infatti poi ha cambiato.

Credo che il collega @Fotter69 volesse dire questo e, ribadisco, condivido ma …. noi dobbiamo sempre tenere presente che il lavoro che fanno queste ragazze è davvero molto difficile. Bella in pochi anni si era acquistata un bell’appartamento sul Mar Nero, in centro a Costanza, una bella macchina, un bel guardaroba ed aveva anche iniziato a fare investimenti significativi. Ciò nonostante stava cercando in ogni modo di dissuadere la sorella più giovane dal fare il suo stesso percorso.

Scusate, mi sono dilungato ma sentivo il bisogno di scrivere anche per dare sfogo ad un pizzico di nostalgia.

PS: gli operai e gli impiegati in Italia sono sottopagati ? In base a quale criterio ? Sottopagati rispetto ai Rumeni ? Ai Polacchi ? Agli Ungheresi ? Cosa si intende per paga ? Il costo annuale o il netto percepito ? In Germania (ad esempio) esiste il trattamento di fine rapporto ? Il costo orario ? Tenendo conto delle ore effettivamente lavorate (netto ferie, mutue, etc.) annuali ? Ci sarebbe un lungo discorso da fare ma non si può e quindi mi fermo qui.
Replico brevemente e chiudo quì:
Hai capito esattamente cosa intedevo dire metaforicamente e mi hai anche fornito uno o più spunti su cui riflettere.
Grazie per la condivisione e buone trombate!
 
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