"Io le pago" - Chester Brown

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5 Maggio 2008
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per gli amici punter è uscito questo lbro: memorie a fumetti di un cliente di prostitute, dello scrittore canadese Chester Brown.


http://www.coconinopress.it/io-le-pago.html

Recensione
Un graphic novel vietato ai minori, un libro che farà discutere. È la lunga, dettagliata confessione in forma di diario di un cliente abituale di prostitute: lo stesso Chester Brown, maestro del fumetto autobiografico nordamericano che si mette in scena in prima persona senza sconti né omissioni o indulgenze. Piantato in asso dalla fidanzata, reduce da ormai troppe delusioni amorose, il 40enne Chester decide di dire addio per sempre a rapporti di coppia e legami sentimentali stabili. Resta però il sesso, come desiderio e bisogno fisico da soddisfare: che fare, se non si ha la vocazione alla castità e al tempo stesso si è troppo timidi per cercare avventure da una notte nei single bar? Semplice: si pagano le donne. Chester Brown lo decide a mente fredda, in modo sistematico e razionale. Stanzia il suo budget mensile, ed entra da cliente fisso nel mercato delle escort. Consulta annunci su giornali e siti web, confronta le “recensioni” di altri clienti, ci racconta e disegna in modo esplicito – ma mai volgare e gratuito – la cronistoria dei suoi incontri e appuntamenti “a luci rosse” con donne giovani e meno giovani, canadesi o immigrate straniere, gentili e comprensive o sbrigative e insofferenti.L’autore non nasconde nulla: anzi difende il sesso a pagamento da un punto di vista etico e ideologico, invocando la completa depenalizzazione della prostituzione. Il libro è anche il resoconto di lunghe discussioni di Chester con amiche e amici, tra cui altri artisti come Seth e Joe Matt, che invece disapprovano il suo comportamento.Alla fine del racconto a fumetti, in un vero e proprio saggio scritto in appendice, l’autore mette in fila e prova a confutare tutti i più comuni argomenti contro la prostituzione: per Chester Brown non si tratta di sfruttamento o mercificazione degradante del corpo, ma di libera e consapevole scelta, di tutte le parti in causa, di fare del sesso un “servizio” e un oggetto di mercato. Negli Usa il libro è stato salutato dagli elogi di Robert Crumb, il padre del fumetto underground, e di molte rappresentanti dei movimenti per i diritti delle prostitute e delle sex workers. Appena uscito, ha scalato le classifiche americane suscitando dibattiti e forti polemiche: un’accesa discussione certo destinata a proseguire
 
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