NOME INSERZIONISTA: Iris
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/IRIS_-63874?from=regular_list
RIFERIMENTO INTERNET: http://catania.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/iris-super-n0vita-128286-8yht173613799
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Rumena
ETA': Sui 35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ o BBJ, FK, Rai1 e Rai2 ecc
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, FK, Leccata di palle, Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: È ampiamente descritta nella recensione
ATTITUDINE: Almeno per me, difficile da dire. Diciamo tra il quasi sufficiente e il sufficiente. Nella prestazione, troppo loft; quando vedeva che non ne volevo sapere di verminene, s'è messa molto d'impegno per concludere degnamente l'incontro.
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Una rampa di scale per il soppalco
TELEFONO: 3294284425 (32942844xx) - 3286905699 (32869056xx)
LA MIA RECENSIONE: Mi viene difficile scrivere questa discussione perché, col senno di poi, non so come catalogare la ragazza. L’incontro ha avuto i suoi alti e i suoi bassi, le pecche come gli slanci d’entusiasmo, quindi non so se impostare la storia come ‘una mezza inculata’ o come ‘sufficiente, ma poteva andare meglio’. L’arduo compito del censore, solo ora lo capisco! Ovviamente racconterò i fatti come sono andati, poi toccherà a voi farvi un’idea. Se ci fosse qualcuno che scrivesse una sua versione sarebbe una cosa molto gradita, ma lo so che è chiedere troppo. Alla fine sono sempre i soliti gli stronzi che scrivono, me compreso, e ormai ho smesso di sperarci su! E sorvolerò di dire che me ne stavo in auto quando l’ho chiamata, fermo da qualche parte dalle parti del tribunale, e che alla radio c’era Orietta Berti che cantava ‘Finché la barca va’... Non che mi piaccia il genere balera romagnola, che sia chiaro, è solo che stavo cambiando disco, e alla radio, stranamente ferma su Radio Margherita, c’era lei. «Vorrei aprire in fretta il mio cancello, mi uccide la curiosità!» cantava. Solo io ci vedo una non tanto fine metafora al trombaggio sfrenato, in questa canzone? mi dicevo io. Al farsi insifonare senza tante remore in attesa nel ganzo da accalappiare. Del farsi per bene asfaltare la strada in attesa che l’amore giungesse al suon di campanelli? Giuro che è a questo che pensavo! Secondo me da giovane ci doveva avere il fuoco alla fica, l’Orietta, come minimo, ma di quelle che non le bastano mai, di cazzi ad espansione, del tipo del poliuretano espanso che dove trova un buco ci fa trincea!.. Ma comunque... tutto contento di aver fatto questa incredibile scoperta avevo chiamato Alena (la ragazza da cui in effetti volevo andare), ma lei non poteva per motivi legati al trombodomo e altro; mi viene in mente Iris, allora, che, non lo nego, non poche curiosità aveva suscitato in me, e la chiamo. Risponde una voce molto giovanile, allegra, che già da subito mi fa sperare per il meglio. Mi indica il posto (il trombodomo è uno di quelli famosi, quello in una traversa di via Ventimiglia, dalle parti quasi di piazza della Repubblica) e il cucuzzario. Vado.
L’appartamento è in ordine, pulito, quando entro. C’è una scala per un soppalco subito a destra dell’entrata, ma lei va verso il fondo della stanza, verso la cucina e il bagno poco prima. Lì c’è una seconda scala per un secondo soppalco. Prima di salire le chiedo se posso passare dal bagno, tanto per darmi una rinfrescata, coi trenta e passa gradi che ci sono fuori, ma è occupato, c’è un’amica. Lei la chiama, risponde una voce. Subito dopo esce una stangona bionda in reggiseno e perizoma, mi saluta. Il soppalco è simile a una cripta: piccolo, non una luce, se non quella che viene dal piano di sotto. Lei è giunonica, alta, non grassa né formosa, solo con quel po’ di carne che fra un paio di anni farà di lei una milf niente male, non so se ho reso l’idea. È sulla trentina passata e il fisico, sebbene non sia dei miei preferiti, è, almeno a mio avviso, molto piacevole. Burrosa, i fianchi larghi, il seno abbondante, morbido. A una prima occhiata ispira simpatia: ha la faccia simpatica, un bel sorriso, gli occhioni. Indossa una mise trasparente, non eccessivamente sexy. Una mise da camera, sul rosa scuro, canotta e shorts.
Come già detto il posto è piuttosto angusto, molto piccolo, il letto, a una piazza e mezzo, una sedia sulla quale mi spoglio, un comò. Scambiamo tre o quattro frasi, pago le cento cucuzze. Il lenzuolo, del letto, è stranamente umido. Lei mi si mette in mezzo le gambe e comincia a leccarmi le palle (cosa giustamente apprezzata), Il pompino uncovered dura un minuto, massimo un minuto e mezzo. Comincia subito ad andare su e giù con la mano, gliela tolgo. Passato questo minuto-e-qualcosa l’incappuccia e lo succhia per un altro po’. Pompino niente di che, come dico quando capita, col solo scopo di farlo inalberare, niente di più. Mi unge con una dose molto abbondante di lubrificante e si mette a pecora. La prendo prima così, poi alla missionaria. Ha la partecipazione tipica delle loft che lasciano sia tu a fare tutto il lavoro. Se ne sta prima a pecora, ferma, poi sdraiata sul letto, le gambe aperte, e basta. In un primo momento non ci faccio caso, ma c’è davvero un caldo fottuto. Il sudore mi comincia a gocciolare per la schiena, m’imperla la fronte, la nuca. Mi sto facendo stare uno schifo. Ecco il perché del lenzuolo umido! penso. Qualche povero stronzo come me si sarà sciolto pure lui, lì, dal gran caldo, che sembra di stare in una sauna. Lei è sempre sull’immobile, la partecipazione sotto gli standard consentiti. Se avessi saputo che avrei sudato come un porco e fatto tutto io, sarei andato al lavoro, mi dico io. Ma niente, più mi concentro, più focalizzo, più la meta la sento lontana. Tento allora un altro approccio. Sulla scheda di EF c’è messo che concede il Rai2 quindi busso a quella porta, ma lei subito si ritira accampando la scusa del 'è troppo grosso'. Lo so che è la frase che ogni uomo sogna di sentirsi dire, ma al momento la cosa m’ammoscia più ancora del caldo e dell’eccessiva lubrificazione che s’era data, che ci sarei potuto entrare io per intero, scivolando tipo gli acquascivoli degli acquapark. Torno sul Rai1 e continuo lì, ma la cosa va incredibilmente per le lunghe. Smetto, alla fine, anche perché davvero sto sudando da fare schifo. Non uno spiffero d’aria. Pure lei è umida, sulle spalle, è inevitabile. Mi sdraio sul letto, quindi, mi scappuccio. Allora lei comincia a segarlo, nel mentre che mi bruca le palle, in una sorta di rusty trombone ma senza il rusty; ed è stato questo, sicuro, che ha fatto sì che di lì a qualche minuto venissi, mettendo fine a tutto.
Lei scende giù, a darsi una lavata. I vestiti mi si incollano addosso, la maglietta, i boxer. Per fortuna non sono uno di quelli che puzzano come una fogna quando sudano, a me mi si sente appena, ma tutto sommato, vi starete certamente dicendo: ma a noi che ce ne fotte? E c’avete pure ragione, per carità!.. era così, per chiarezza... per non dare l’idea che me stavo lì come un arbre magique all’aroma di cadavere putrefatto, uno di quei profumini che ti riempiono la stanza, come un topo morto schiattato in un angolo...
NOTE A PIE' DEL PUNTER: Prima che me lo chiedate, l'amica è tal Marissa (http://catania.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/128149-novita-marissa-bomba-i7nc174039503)
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/IRIS_-63874?from=regular_list
RIFERIMENTO INTERNET: http://catania.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/iris-super-n0vita-128286-8yht173613799
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Rumena
ETA': Sui 35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ o BBJ, FK, Rai1 e Rai2 ecc
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, FK, Leccata di palle, Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: È ampiamente descritta nella recensione
ATTITUDINE: Almeno per me, difficile da dire. Diciamo tra il quasi sufficiente e il sufficiente. Nella prestazione, troppo loft; quando vedeva che non ne volevo sapere di verminene, s'è messa molto d'impegno per concludere degnamente l'incontro.
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Una rampa di scale per il soppalco
TELEFONO: 3294284425 (32942844xx) - 3286905699 (32869056xx)
LA MIA RECENSIONE: Mi viene difficile scrivere questa discussione perché, col senno di poi, non so come catalogare la ragazza. L’incontro ha avuto i suoi alti e i suoi bassi, le pecche come gli slanci d’entusiasmo, quindi non so se impostare la storia come ‘una mezza inculata’ o come ‘sufficiente, ma poteva andare meglio’. L’arduo compito del censore, solo ora lo capisco! Ovviamente racconterò i fatti come sono andati, poi toccherà a voi farvi un’idea. Se ci fosse qualcuno che scrivesse una sua versione sarebbe una cosa molto gradita, ma lo so che è chiedere troppo. Alla fine sono sempre i soliti gli stronzi che scrivono, me compreso, e ormai ho smesso di sperarci su! E sorvolerò di dire che me ne stavo in auto quando l’ho chiamata, fermo da qualche parte dalle parti del tribunale, e che alla radio c’era Orietta Berti che cantava ‘Finché la barca va’... Non che mi piaccia il genere balera romagnola, che sia chiaro, è solo che stavo cambiando disco, e alla radio, stranamente ferma su Radio Margherita, c’era lei. «Vorrei aprire in fretta il mio cancello, mi uccide la curiosità!» cantava. Solo io ci vedo una non tanto fine metafora al trombaggio sfrenato, in questa canzone? mi dicevo io. Al farsi insifonare senza tante remore in attesa nel ganzo da accalappiare. Del farsi per bene asfaltare la strada in attesa che l’amore giungesse al suon di campanelli? Giuro che è a questo che pensavo! Secondo me da giovane ci doveva avere il fuoco alla fica, l’Orietta, come minimo, ma di quelle che non le bastano mai, di cazzi ad espansione, del tipo del poliuretano espanso che dove trova un buco ci fa trincea!.. Ma comunque... tutto contento di aver fatto questa incredibile scoperta avevo chiamato Alena (la ragazza da cui in effetti volevo andare), ma lei non poteva per motivi legati al trombodomo e altro; mi viene in mente Iris, allora, che, non lo nego, non poche curiosità aveva suscitato in me, e la chiamo. Risponde una voce molto giovanile, allegra, che già da subito mi fa sperare per il meglio. Mi indica il posto (il trombodomo è uno di quelli famosi, quello in una traversa di via Ventimiglia, dalle parti quasi di piazza della Repubblica) e il cucuzzario. Vado.
L’appartamento è in ordine, pulito, quando entro. C’è una scala per un soppalco subito a destra dell’entrata, ma lei va verso il fondo della stanza, verso la cucina e il bagno poco prima. Lì c’è una seconda scala per un secondo soppalco. Prima di salire le chiedo se posso passare dal bagno, tanto per darmi una rinfrescata, coi trenta e passa gradi che ci sono fuori, ma è occupato, c’è un’amica. Lei la chiama, risponde una voce. Subito dopo esce una stangona bionda in reggiseno e perizoma, mi saluta. Il soppalco è simile a una cripta: piccolo, non una luce, se non quella che viene dal piano di sotto. Lei è giunonica, alta, non grassa né formosa, solo con quel po’ di carne che fra un paio di anni farà di lei una milf niente male, non so se ho reso l’idea. È sulla trentina passata e il fisico, sebbene non sia dei miei preferiti, è, almeno a mio avviso, molto piacevole. Burrosa, i fianchi larghi, il seno abbondante, morbido. A una prima occhiata ispira simpatia: ha la faccia simpatica, un bel sorriso, gli occhioni. Indossa una mise trasparente, non eccessivamente sexy. Una mise da camera, sul rosa scuro, canotta e shorts.
Come già detto il posto è piuttosto angusto, molto piccolo, il letto, a una piazza e mezzo, una sedia sulla quale mi spoglio, un comò. Scambiamo tre o quattro frasi, pago le cento cucuzze. Il lenzuolo, del letto, è stranamente umido. Lei mi si mette in mezzo le gambe e comincia a leccarmi le palle (cosa giustamente apprezzata), Il pompino uncovered dura un minuto, massimo un minuto e mezzo. Comincia subito ad andare su e giù con la mano, gliela tolgo. Passato questo minuto-e-qualcosa l’incappuccia e lo succhia per un altro po’. Pompino niente di che, come dico quando capita, col solo scopo di farlo inalberare, niente di più. Mi unge con una dose molto abbondante di lubrificante e si mette a pecora. La prendo prima così, poi alla missionaria. Ha la partecipazione tipica delle loft che lasciano sia tu a fare tutto il lavoro. Se ne sta prima a pecora, ferma, poi sdraiata sul letto, le gambe aperte, e basta. In un primo momento non ci faccio caso, ma c’è davvero un caldo fottuto. Il sudore mi comincia a gocciolare per la schiena, m’imperla la fronte, la nuca. Mi sto facendo stare uno schifo. Ecco il perché del lenzuolo umido! penso. Qualche povero stronzo come me si sarà sciolto pure lui, lì, dal gran caldo, che sembra di stare in una sauna. Lei è sempre sull’immobile, la partecipazione sotto gli standard consentiti. Se avessi saputo che avrei sudato come un porco e fatto tutto io, sarei andato al lavoro, mi dico io. Ma niente, più mi concentro, più focalizzo, più la meta la sento lontana. Tento allora un altro approccio. Sulla scheda di EF c’è messo che concede il Rai2 quindi busso a quella porta, ma lei subito si ritira accampando la scusa del 'è troppo grosso'. Lo so che è la frase che ogni uomo sogna di sentirsi dire, ma al momento la cosa m’ammoscia più ancora del caldo e dell’eccessiva lubrificazione che s’era data, che ci sarei potuto entrare io per intero, scivolando tipo gli acquascivoli degli acquapark. Torno sul Rai1 e continuo lì, ma la cosa va incredibilmente per le lunghe. Smetto, alla fine, anche perché davvero sto sudando da fare schifo. Non uno spiffero d’aria. Pure lei è umida, sulle spalle, è inevitabile. Mi sdraio sul letto, quindi, mi scappuccio. Allora lei comincia a segarlo, nel mentre che mi bruca le palle, in una sorta di rusty trombone ma senza il rusty; ed è stato questo, sicuro, che ha fatto sì che di lì a qualche minuto venissi, mettendo fine a tutto.
Lei scende giù, a darsi una lavata. I vestiti mi si incollano addosso, la maglietta, i boxer. Per fortuna non sono uno di quelli che puzzano come una fogna quando sudano, a me mi si sente appena, ma tutto sommato, vi starete certamente dicendo: ma a noi che ce ne fotte? E c’avete pure ragione, per carità!.. era così, per chiarezza... per non dare l’idea che me stavo lì come un arbre magique all’aroma di cadavere putrefatto, uno di quei profumini che ti riempiono la stanza, come un topo morto schiattato in un angolo...
NOTE A PIE' DEL PUNTER: Prima che me lo chiedate, l'amica è tal Marissa (http://catania.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/128149-novita-marissa-bomba-i7nc174039503)