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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Italiana
RIFERIMENTO INTERNET: http://macerata.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/italiana-mpy953144832
CITTA DELL'INCONTRO: Jesi
NAZIONALITA': italiana
ETA': 40-43
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj + rai1
SERVIZI USUFRUITI: bbj+rai1
COMPENSO RICHIESTO: 200
COMPENSO CONCORDATO: 200
DURATA DELL'INCONTRO: dalle 16:00 alle 18:23
DESCRIZIONE FISICA: è quella della foto, signora italiana classica, capelli corti e castani, non una silfide, figa depilata
ATTITUDINE: ottima
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: camera di hotel, per entrare e per uscire devi fare il James Bond.
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34015199xx
LA MIA RECENSIONE:
Premessa iniziale: questo incontro avvenne più di un anno fa, ma siccome non ero ancora registrato a questo forum, non ho mai fatto una rece. Adesso invece il suo annuncio è ricomparso su Macerata, ma poiché io la incontrai a Jesi, ho messo la recensione su Ancona. Anche all'epoca dell'incontro il suo annuncio era su Macerata, ma poi al telefono mi disse che incontrava a Jesi.
Altra premessa iniziale: se mentre leggete la mia recensione pensate che abbia fatto qualcosa di veramente stupido, ebbene sappiate che sono d'accordo con voi. Una persona dovrebbe sempre tenere il sangue freddo e non farsi trasportare così facilmente dagli eventi. Purtroppo a me è successo, ma fortunatamente non ne ho subito alcuna conseguenza. Sappiate tuttavia che quello che ho fatto me lo sono rimproverato più e più volte come cosa estremamente cretina, pericolosa e da non fare mai più.
Leggo il suo annuncio e non esito un minuto: la chiamo immediatamente perché troppo grande è la voglia di una vera italiana. Mi risponde una persona molto gentile nei modi, accento romano (mi dirà poi di essere di fuori Roma) che non si affretta ad espormi il menù, ma inizia a conversare come fossimo vecchi amici. La chiacchierata è stata molto piacevole e in poche parole mi dice che prende 200 fiorellini per una cosa tranquilla, massimo un'ora, all covered, in un hotel di Jesi. Lei viene ogni tanto dalle nostre parti per "arrotondare", dice che non è la sua professione principale e aggiunge che non si muove se non gli viene pagato il biglietto del treno per il viaggio, da far scontare poi al momento del saldo.
Dapprima non mi fido, ma poi lei mi convince dandomi il suo vero nome e cognome, il suo codice fiscale e mi da' tutte le istruzioni per acquistarle un biglietto sul sito di Trenitalia. Faccio come detto e prendo appuntamento per un pomeriggio infrasettimanale di due giorni dopo.
Nei due giorni successivi si è tenuta in contatto con me con un paio di messaggi, con cui mi comunica che è in partenza, che è arrivata e così via.
Il giorno dell'incontro mi da' l'indirizzo dell'hotel, l'orario in cui dovrei arrivare e la stanza in cui devo entrare.
La fase "dall'auto alla stanza" si trasforma quindi in una scena degna del miglior film di spionaggio. L'hotel ovviamente non sa che nei 3-4 giorni di permanenza la donna incontrerà più clienti, quindi devo entrare senza dare nell'occhio, salire ai piani superiori e trovare la sua camera nella massima naturalezza, per evitare al personale di farmi imbarazzanti domande su chi fossi e dove stessi andando.
Personalmente queste cose mi piacciono parecchio, quindi mi armo di entusiasmo e con italica indifferenza entro, passo la reception, salgo al piano superiore ed entro diretto nella sua camera, la cui porta viene aperta al volo mentre ero a non più di 2 metri.
Entro e mi trovo davanti una signora sulla quarantina, vestita solo con reggiseno e perizoma, non fresca come una ventenne, ma a mio avviso una bella donna, una di quelle che il pensiero di fartela ti verrebbe spontaneo.
Presentazioni di rito e mi chiede subito di saldare e poi di andare in bagno a lavarmi (non che fossi sporco, ma è una cosa a cui tiene tantissimo), cosa che faccio immediatamente. Lei è già docciata, si sente da come profuma, dai capelli bagnati e dall'enorme quantità di vapore acqueo che aleggia in bagno.
Ci distendiamo sul letto, con la tv accesa sul televideo RAI: l'orologio segna le 16:00 in punto.
Abbozza un timido GFE e poi inizia ad accarezzarmi e a sbaciucchiarmi sul collo e sul corpo, le sue mani ogni tanto accarezzano il bimbo e io non mi tiro indietro, toccandola a mia volta.
Ad un certo punto mi fa una richiesta che non avevo mai sentito da una pay, mi dice "ti va di strofinarmelo sul clitoride prima di incappucciarlo?".
Dando per scontato che adesso abbiate capito a cosa mi riferissi nelle premesse iniziali, acconsento e comincio a strofinare la cappella dapprima sul grilletto e poi sulle labbra, alternando movimenti continui prima sopra e poi un po' più sotto. Tuttavia siamo uomini, non esseri perfetti, e l'eccitazione sempre crescente mi fa perdere la testa, anzi, ci fa perdere la testa e, in men che non si dica, glielo infilo tutto quanto senza protezione alcuna!
Come nulla fosse inizio a pomparla e lei, del tutto impassibile, si "limita" ad incitarmi e quindi a non fermarmi.
Quello che è successo in seguito non è altro che una cavalcata lunga, eccitante ed appagante. Cambiamo le posizioni di continuo: missionaria, smorzacandela, pecorina e poi di nuovo da capo con la missionaria, lo smorza e la pecora, come fosse una sequenza ripetitiva da portare avanti finché c'è stato il fiato di farlo. Ogni tanto lascia la presa e si concede nell'arte della pompa, ovviamente cabrio, ma la maggior parte del tempo la passiamo a trombare a rotta di collo. Nel mentre gradisce autoproclamarsi "troia", "puttana" e a farmi domande più o meno retoriche del tipo "sono una troia vero?", "ma quanto sono puttana?" e "ma secondo te mi piace tanto il cazzo a me?".
Perdiamo la cognizione del tempo e andiamo avanti un bel po' in quel loop che sembra infinito: missionaria, smorza, pecora, missionaria, smorza, pecora, finché, sfinita, mi implora di venire perché non gliela fa più, ha perso il conto degli orgasmi, il letto è un lago e sebbene vorrebbe andare avanti fino a notte tarda, sa che prima o poi dovrà dire stop. L'accontento, ma per non rischiare finisco con un lavoro di mano.
In televisione l'orologio del televideo segna le 18:23.
Pulizia finale, mi rivesto, la saluto velocemente, fuori è buio pesto.
CONSIDERAZIONI: inadatta a chi cerca modelle e veline; se poi con altri non farà lo stesso, non è colpa mia.
Ovviamente è tutto frutto della mia fervida immaginazione.
NOME INSERZIONISTA: Italiana
RIFERIMENTO INTERNET: http://macerata.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/italiana-mpy953144832
CITTA DELL'INCONTRO: Jesi
NAZIONALITA': italiana
ETA': 40-43
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj + rai1
SERVIZI USUFRUITI: bbj+rai1
COMPENSO RICHIESTO: 200
COMPENSO CONCORDATO: 200
DURATA DELL'INCONTRO: dalle 16:00 alle 18:23
DESCRIZIONE FISICA: è quella della foto, signora italiana classica, capelli corti e castani, non una silfide, figa depilata
ATTITUDINE: ottima
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: camera di hotel, per entrare e per uscire devi fare il James Bond.
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34015199xx
LA MIA RECENSIONE:
Premessa iniziale: questo incontro avvenne più di un anno fa, ma siccome non ero ancora registrato a questo forum, non ho mai fatto una rece. Adesso invece il suo annuncio è ricomparso su Macerata, ma poiché io la incontrai a Jesi, ho messo la recensione su Ancona. Anche all'epoca dell'incontro il suo annuncio era su Macerata, ma poi al telefono mi disse che incontrava a Jesi.
Altra premessa iniziale: se mentre leggete la mia recensione pensate che abbia fatto qualcosa di veramente stupido, ebbene sappiate che sono d'accordo con voi. Una persona dovrebbe sempre tenere il sangue freddo e non farsi trasportare così facilmente dagli eventi. Purtroppo a me è successo, ma fortunatamente non ne ho subito alcuna conseguenza. Sappiate tuttavia che quello che ho fatto me lo sono rimproverato più e più volte come cosa estremamente cretina, pericolosa e da non fare mai più.
Leggo il suo annuncio e non esito un minuto: la chiamo immediatamente perché troppo grande è la voglia di una vera italiana. Mi risponde una persona molto gentile nei modi, accento romano (mi dirà poi di essere di fuori Roma) che non si affretta ad espormi il menù, ma inizia a conversare come fossimo vecchi amici. La chiacchierata è stata molto piacevole e in poche parole mi dice che prende 200 fiorellini per una cosa tranquilla, massimo un'ora, all covered, in un hotel di Jesi. Lei viene ogni tanto dalle nostre parti per "arrotondare", dice che non è la sua professione principale e aggiunge che non si muove se non gli viene pagato il biglietto del treno per il viaggio, da far scontare poi al momento del saldo.
Dapprima non mi fido, ma poi lei mi convince dandomi il suo vero nome e cognome, il suo codice fiscale e mi da' tutte le istruzioni per acquistarle un biglietto sul sito di Trenitalia. Faccio come detto e prendo appuntamento per un pomeriggio infrasettimanale di due giorni dopo.
Nei due giorni successivi si è tenuta in contatto con me con un paio di messaggi, con cui mi comunica che è in partenza, che è arrivata e così via.
Il giorno dell'incontro mi da' l'indirizzo dell'hotel, l'orario in cui dovrei arrivare e la stanza in cui devo entrare.
La fase "dall'auto alla stanza" si trasforma quindi in una scena degna del miglior film di spionaggio. L'hotel ovviamente non sa che nei 3-4 giorni di permanenza la donna incontrerà più clienti, quindi devo entrare senza dare nell'occhio, salire ai piani superiori e trovare la sua camera nella massima naturalezza, per evitare al personale di farmi imbarazzanti domande su chi fossi e dove stessi andando.
Personalmente queste cose mi piacciono parecchio, quindi mi armo di entusiasmo e con italica indifferenza entro, passo la reception, salgo al piano superiore ed entro diretto nella sua camera, la cui porta viene aperta al volo mentre ero a non più di 2 metri.
Entro e mi trovo davanti una signora sulla quarantina, vestita solo con reggiseno e perizoma, non fresca come una ventenne, ma a mio avviso una bella donna, una di quelle che il pensiero di fartela ti verrebbe spontaneo.
Presentazioni di rito e mi chiede subito di saldare e poi di andare in bagno a lavarmi (non che fossi sporco, ma è una cosa a cui tiene tantissimo), cosa che faccio immediatamente. Lei è già docciata, si sente da come profuma, dai capelli bagnati e dall'enorme quantità di vapore acqueo che aleggia in bagno.
Ci distendiamo sul letto, con la tv accesa sul televideo RAI: l'orologio segna le 16:00 in punto.
Abbozza un timido GFE e poi inizia ad accarezzarmi e a sbaciucchiarmi sul collo e sul corpo, le sue mani ogni tanto accarezzano il bimbo e io non mi tiro indietro, toccandola a mia volta.
Ad un certo punto mi fa una richiesta che non avevo mai sentito da una pay, mi dice "ti va di strofinarmelo sul clitoride prima di incappucciarlo?".
Dando per scontato che adesso abbiate capito a cosa mi riferissi nelle premesse iniziali, acconsento e comincio a strofinare la cappella dapprima sul grilletto e poi sulle labbra, alternando movimenti continui prima sopra e poi un po' più sotto. Tuttavia siamo uomini, non esseri perfetti, e l'eccitazione sempre crescente mi fa perdere la testa, anzi, ci fa perdere la testa e, in men che non si dica, glielo infilo tutto quanto senza protezione alcuna!
Come nulla fosse inizio a pomparla e lei, del tutto impassibile, si "limita" ad incitarmi e quindi a non fermarmi.
Quello che è successo in seguito non è altro che una cavalcata lunga, eccitante ed appagante. Cambiamo le posizioni di continuo: missionaria, smorzacandela, pecorina e poi di nuovo da capo con la missionaria, lo smorza e la pecora, come fosse una sequenza ripetitiva da portare avanti finché c'è stato il fiato di farlo. Ogni tanto lascia la presa e si concede nell'arte della pompa, ovviamente cabrio, ma la maggior parte del tempo la passiamo a trombare a rotta di collo. Nel mentre gradisce autoproclamarsi "troia", "puttana" e a farmi domande più o meno retoriche del tipo "sono una troia vero?", "ma quanto sono puttana?" e "ma secondo te mi piace tanto il cazzo a me?".
Perdiamo la cognizione del tempo e andiamo avanti un bel po' in quel loop che sembra infinito: missionaria, smorza, pecora, missionaria, smorza, pecora, finché, sfinita, mi implora di venire perché non gliela fa più, ha perso il conto degli orgasmi, il letto è un lago e sebbene vorrebbe andare avanti fino a notte tarda, sa che prima o poi dovrà dire stop. L'accontento, ma per non rischiare finisco con un lavoro di mano.
In televisione l'orologio del televideo segna le 18:23.
Pulizia finale, mi rivesto, la saluto velocemente, fuori è buio pesto.
CONSIDERAZIONI: inadatta a chi cerca modelle e veline; se poi con altri non farà lo stesso, non è colpa mia.
Ovviamente è tutto frutto della mia fervida immaginazione.