Un unico incontro, un solo, breve passaggio durante una settimana della moda di Milano in quell'indimenticabile Febbraio 2006 con questa Inglesina, ma Francese di adozione, che per l'occasione si era fatta ospitare nell'alcova di una simpatica fanciulla magrebina che riceveva all'epoca in Panfilo Castaldi. Il nome d'arte ovviamente per via della somiglianza con la ben più famosa Angelina e sebbene per arrivare a tale somiglianza era più che palese qualche ritocco qua e là tra labbra e seno, nel complesso era facilmente credibile la sua presunta attività di fotomodella (niente passerelle per lei, ma solo servizi fotografici). Castana con capello liscio, pelle ambrata perfetta, un fisico magro e tonico per me bellissimo come il suo sorriso ed il feeling instaurato in pochissimi secondi. Scrivo ed intanto mi passa d'avanti tutto come un film... io che mi spoglio in silenzio nella penombra della camera arredata con suppellettili esotiche di ogni tipo ed appena illuminata per l'occasione da un paio di abat-jour ricoperte da qualche indumento intimo, lei che mi aspetta con un abitino sexy a pochi metri di distanza sul lettone, sdraiata su un fianco e con le sue bellissime gambe liscie come la seta unite e leggermente piegate in avanti. E poi quel classico tepore che si può avvertire nelle vecchie case di Milano mai così rassicurante come in quel momento, mentre fuori imperversava un tempaccio da cani tra pioggia e freddo. Le sue prime parole per rompere il ghiaccio furono di stupore nel constatare la mia giovane età, non sapendo che in realtà avevo già superato la trentina da qualche anno, e poi per il fisico asciutto ed allenato facendomi intendere come anch'io le piacessi quanto lei piaceva a me. Non ricordo esattamente se concedesse il BJ cabrio oppure il DATY, servizi che ad inizio della mia attività di punter potevo anche tranquillamente fare a meno a cospetto di creature di siffatta bellezza, e sebbene anche le sue labbra carnose erano tabù per le mie, mi è sempre piaciuto pensare che lo fossero per delle regole che ella stessa si era autoimposta. Invece quello che ricordo benissimo era il fuoco che ardeva nel suo corpicino e che sprigionava durante l'atto sessuale vero e propio... la potevi sentire fremere ad ogni affondo, con lei che si stringeva ed avvinghiava a te e con il suo modo particolarissimo di emettere gemiti di piacere facendo quasi schioccare la lingua sul palato cosa che non ho mai più riscontrato in nessun'altra. Fu una scopata indimenticabile, un alternarsi di momenti dolci ad altri più irruenti in tutte le posizioni in cui la presi riuscendo inequivocabilmente a farla venire almeno un paio di volte. Ricordo ancora adesso l'intensità degli ultimi istanti di quell'incredibile session con lei quasi in estasi mentre spingeva sopra di me in verticale con me seduto sotto a lasciarmi finire in quel modo così selvaggio ed appagante allo stesso tempo. Ci accasciammo entrambi sul materasso, sfiniti e col fiatone... la ringraziai con un tenero bacino sulla guancia per poi avviarmi tremolante verso il bagno. Durante la vestizione, avemmo un brevissimo social-time con lei che esordì dicendo: "Come scopi bene" che mi strappò un sorriso ed un brevissimo attimo di orgoglio classico da maschio italiano, poi la conversazione scivolò su argomenti tra il banale ed il privato. Quella sera non potetti immaginare che non l'avrei più rivista... non vidi mai più i suoi annunci, contattai persino la sua amica un paio di volte con lei che mi disse che per quel che ne sapeva Jolie non sarebbe più tornata in Italia. Chissà... forse è stato meglio così... forse in altri incontri non saremmo riusciti a replicare l'intensità di quella volta. Addio Jolie... rimarrai sempre nei miei ricordi e un pò nel mio cuore.
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