Numero di telefono: 3509617566
Link (collegamento) alla pagina dell'annuncio:
3509617566 - Cagliari: KAROL
BELLA E UNICA
NEW 
❤ BELLISSIMA RAGAZZA ❤❤ PICCANTISSIMA
MAESTRA DEL POMPINO
FOTO REALI
L'incontro è avvenuto Nell'ultimo mese
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Cagliari (Selargius)
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100% - Foto realistiche
Nome della girl/escort: Karol
Nazionalità: Brasiliana
Età: Intorno ai 25, lei dice 23 anni
Altezza: 1,75 circa
Descrizione fisica: Normotipo
Reperibilità: Difficile, non sempre reperibile
Compenso concordato: 120
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto), CIM (venire in bocca), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni), Anal Sex (rapporto anale), Anal Rimming (dato)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Difficile, zona molto trafficata
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulito e ordinato
Presenza di barriere architettoniche: Si
La mia recensione:
E’ risaputo che Oblomov avesse in grande simpatia le brasiliane e così quando Karol sbarcò in città, Egli era già là nell’area Arrivi, pronto a prenderle i bagagli.
La sera stessa del suo arrivo, dopo sfiancanti accordi via messaggio, Oblomov raggiunse la ridente cittadina e col favore delle tenebre si intrufolò nell’atrio del palazzo dove abitava Karol.
Gli aprì la porta una ragazzona bella e florida, apparentemente intorno ai venticinque. Lei successivamente gli dirà di avere 23 anni.
Alta circa 1,75 centimetri, il seno turgido e piccolo, un bel viso, meno acerbo di quanto le foto dicessero e, ad ulteriore differenza, privo di trucco. I fianchi appena più larghi del girovita fecero storcere un po’ il naso di Oblomov, ma quella smorfia di disappunto fu cancellata dalla visione del profilo dei glutei, lisci, spessi, duri e alti. Poi scorse il solco centrale profondo e pensò che sarebbe stato un piacere divaricarlo, intruforarcisi e grufolare all’interno fino al suo epicentro caldo.
Ribaditi gli accordi, Karol si svestì di quel poco che indossava e gli occhi di Oblomov confermarono ciò che il suo istinto aveva precedentemente percepito.
Si spogliò anch’Egli e dopo qualche rapido bacio con un po’ di lingua e un po’ no, la fece appecorare sul letto per la canonica sessione di leccate, rimming e daty assortiti.
Trovò là in mezzo, nel tanto agognato epicentro, quel bollore che si aspettava e un inaspettato bouquet di odori corporei che non fecero altro che alimentare la sua già preoccupante eccitazione. Si spinse anche più giù, guidato da quegli effluvi femminili e lavò via tutto con poderose linguate.
Poi tornò al suo sfintere preferito e cercò profondità duodenali, al che Karol per agevolargli il compito, si spalmò sul lenzuolo e contemporaneamente divaricò i glutei con entrambe le mani. Quel gesto provocò una crepa nella spessa corazza che Oblomov aveva costruito intorno al proprio cuore e per una volta, dopo tanti anni, una stilla di sentimento vi fece breccia. Oblomov provò amore.
Nel mentre Egli scavò e scavò, dando a sé stesso e alla bella Karol prova delle proprie abilità linguali. Lingua a cuneo, lingua a scalpello, lingua a spatola, lingua a pennello e così via, tutto il repertorio fu messo in mostra per un tempo indefinito.
Quando Oblomov fu sazio di quel pasto, ancora inginocchiato sul letto, invitò Karol a ruotare di centottanta gradi e offrì alla sua bocca membro e palle.
Iniziò un orale lento. Il contatto pieno con l’interno delle labbra, la giusta quantità di saliva per poter scorrere agevolmente su glande e asta, la lingua generosa quasi come volesse limonare con il membro di Oblomov, quell’uso della bocca era mortale per lui. Le labbra turgide e le delicate suzioni di Karol stavano infatti per far capitolare Oblomov, che ormai da qualche minuto appariva trasfigurato nella stessa posizione epica del Giglioli trafitto, una scena del film La Notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani.
A questo pensiero Oblomov subito si destò e si ricordò del suo compito, della suprema missione per cui era lì, in quella casa, su questa Terra.
Fece ruotare Karol di novanta gradi, entrambi sempre nella stessa posizione, lei appecorata, lui inginocchiato.
Ora Egli era dietro Karol ed entrò facilmente in lei, facendo scorrere il suo membro nella sua figa e beandosi della vista delle striature biancastre con cui Ella dipingeva l’asta di Oblomov.
Passarono i minuti e gli incitamenti di Karol risultarono sempre più eccitanti e pericolosi. Oblomov temeva di non riuscire a portare a termine la propria missione.
Subito si levò da quell’anfratto e cercò di aprirsi una strada nel culo di Karol che non diede l’impressione di volersi lubrificare. Oblomov vagò con lo sguardo alla ricerca dell’ampolla di lubrificante, ma dopo averne constatato l’assenza, un sorriso sinistro gli segnò il viso.
Si piegò e per qualche minuto omaggiò Karol di un rimming liquido, poi si bagnò abbondantemente il cazzo ed entrò nel suo culo.
Diede spinte delicate, cercò di guadagnare centimetri con delle lente progressioni, finché trovò una sufficiente profondità ed un buon ritmo. Notò che più di tanto non poteva osare e lasciò che i propri movimenti rimanessero tranquilli e misurati.
Purtroppo dopo un po’ Karol diede segni di fastidio, allora Oblomov che aveva nel cazzo un ulteriore organo sensoriale, capì che quell’orifizio non era più disposto ad accoglierlo e si ritirò.
Senza essere del tutto fuori dal suo culo, ma col solo glande ancora ancorato in lei, dall’alto della sua esperienza Egli barattò con Karol il fatto di sfilarsi definitivamente dal suo culo con una sborrata in bocca. Quella, per nulla sorpresa, acconsentì e dopo aver ruotato nuovamente di novanta gradi prese in bocca il membro di Oblomov, opportunamente denudato del preservativo.
Karol riposizionò le labbra tumide sul glande di Oblomov e riprese con le sue suzioni sempre più profonde.
Quella bocca guadagnava centimetri e Oblomov al contatto pieno con la lingua di Karol iniziò a sgorgare ambrosia, nel mentre Ella si prodigava in un sapiente massaggio testicolare per agevolare il totale svuotamento dello scroto. Finito tutto Oblomov, sorridente e trasognato, si distese sul letto ed iniziò a declamare poesie sconosciute in lingue sconosciute, mentre in bagno Karol scatarrava sul lavandino
Oblomov quella notte tornò a casa felice e decise che avrebbe rivisto Karol nei giorni a seguire.
Link (collegamento) alla pagina dell'annuncio:
3509617566 - Cagliari: KAROL






L'incontro è avvenuto Nell'ultimo mese
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Cagliari (Selargius)
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100% - Foto realistiche
Nome della girl/escort: Karol
Nazionalità: Brasiliana
Età: Intorno ai 25, lei dice 23 anni
Altezza: 1,75 circa
Descrizione fisica: Normotipo
Reperibilità: Difficile, non sempre reperibile
Compenso concordato: 120
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto), CIM (venire in bocca), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni), Anal Sex (rapporto anale), Anal Rimming (dato)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Difficile, zona molto trafficata
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulito e ordinato
Presenza di barriere architettoniche: Si
La mia recensione:
E’ risaputo che Oblomov avesse in grande simpatia le brasiliane e così quando Karol sbarcò in città, Egli era già là nell’area Arrivi, pronto a prenderle i bagagli.
La sera stessa del suo arrivo, dopo sfiancanti accordi via messaggio, Oblomov raggiunse la ridente cittadina e col favore delle tenebre si intrufolò nell’atrio del palazzo dove abitava Karol.
Gli aprì la porta una ragazzona bella e florida, apparentemente intorno ai venticinque. Lei successivamente gli dirà di avere 23 anni.
Alta circa 1,75 centimetri, il seno turgido e piccolo, un bel viso, meno acerbo di quanto le foto dicessero e, ad ulteriore differenza, privo di trucco. I fianchi appena più larghi del girovita fecero storcere un po’ il naso di Oblomov, ma quella smorfia di disappunto fu cancellata dalla visione del profilo dei glutei, lisci, spessi, duri e alti. Poi scorse il solco centrale profondo e pensò che sarebbe stato un piacere divaricarlo, intruforarcisi e grufolare all’interno fino al suo epicentro caldo.
Ribaditi gli accordi, Karol si svestì di quel poco che indossava e gli occhi di Oblomov confermarono ciò che il suo istinto aveva precedentemente percepito.
Si spogliò anch’Egli e dopo qualche rapido bacio con un po’ di lingua e un po’ no, la fece appecorare sul letto per la canonica sessione di leccate, rimming e daty assortiti.
Trovò là in mezzo, nel tanto agognato epicentro, quel bollore che si aspettava e un inaspettato bouquet di odori corporei che non fecero altro che alimentare la sua già preoccupante eccitazione. Si spinse anche più giù, guidato da quegli effluvi femminili e lavò via tutto con poderose linguate.
Poi tornò al suo sfintere preferito e cercò profondità duodenali, al che Karol per agevolargli il compito, si spalmò sul lenzuolo e contemporaneamente divaricò i glutei con entrambe le mani. Quel gesto provocò una crepa nella spessa corazza che Oblomov aveva costruito intorno al proprio cuore e per una volta, dopo tanti anni, una stilla di sentimento vi fece breccia. Oblomov provò amore.
Nel mentre Egli scavò e scavò, dando a sé stesso e alla bella Karol prova delle proprie abilità linguali. Lingua a cuneo, lingua a scalpello, lingua a spatola, lingua a pennello e così via, tutto il repertorio fu messo in mostra per un tempo indefinito.
Quando Oblomov fu sazio di quel pasto, ancora inginocchiato sul letto, invitò Karol a ruotare di centottanta gradi e offrì alla sua bocca membro e palle.
Iniziò un orale lento. Il contatto pieno con l’interno delle labbra, la giusta quantità di saliva per poter scorrere agevolmente su glande e asta, la lingua generosa quasi come volesse limonare con il membro di Oblomov, quell’uso della bocca era mortale per lui. Le labbra turgide e le delicate suzioni di Karol stavano infatti per far capitolare Oblomov, che ormai da qualche minuto appariva trasfigurato nella stessa posizione epica del Giglioli trafitto, una scena del film La Notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani.
A questo pensiero Oblomov subito si destò e si ricordò del suo compito, della suprema missione per cui era lì, in quella casa, su questa Terra.
Fece ruotare Karol di novanta gradi, entrambi sempre nella stessa posizione, lei appecorata, lui inginocchiato.
Ora Egli era dietro Karol ed entrò facilmente in lei, facendo scorrere il suo membro nella sua figa e beandosi della vista delle striature biancastre con cui Ella dipingeva l’asta di Oblomov.
Passarono i minuti e gli incitamenti di Karol risultarono sempre più eccitanti e pericolosi. Oblomov temeva di non riuscire a portare a termine la propria missione.
Subito si levò da quell’anfratto e cercò di aprirsi una strada nel culo di Karol che non diede l’impressione di volersi lubrificare. Oblomov vagò con lo sguardo alla ricerca dell’ampolla di lubrificante, ma dopo averne constatato l’assenza, un sorriso sinistro gli segnò il viso.
Si piegò e per qualche minuto omaggiò Karol di un rimming liquido, poi si bagnò abbondantemente il cazzo ed entrò nel suo culo.
Diede spinte delicate, cercò di guadagnare centimetri con delle lente progressioni, finché trovò una sufficiente profondità ed un buon ritmo. Notò che più di tanto non poteva osare e lasciò che i propri movimenti rimanessero tranquilli e misurati.
Purtroppo dopo un po’ Karol diede segni di fastidio, allora Oblomov che aveva nel cazzo un ulteriore organo sensoriale, capì che quell’orifizio non era più disposto ad accoglierlo e si ritirò.
Senza essere del tutto fuori dal suo culo, ma col solo glande ancora ancorato in lei, dall’alto della sua esperienza Egli barattò con Karol il fatto di sfilarsi definitivamente dal suo culo con una sborrata in bocca. Quella, per nulla sorpresa, acconsentì e dopo aver ruotato nuovamente di novanta gradi prese in bocca il membro di Oblomov, opportunamente denudato del preservativo.
Karol riposizionò le labbra tumide sul glande di Oblomov e riprese con le sue suzioni sempre più profonde.
Quella bocca guadagnava centimetri e Oblomov al contatto pieno con la lingua di Karol iniziò a sgorgare ambrosia, nel mentre Ella si prodigava in un sapiente massaggio testicolare per agevolare il totale svuotamento dello scroto. Finito tutto Oblomov, sorridente e trasognato, si distese sul letto ed iniziò a declamare poesie sconosciute in lingue sconosciute, mentre in bagno Karol scatarrava sul lavandino
Oblomov quella notte tornò a casa felice e decise che avrebbe rivisto Karol nei giorni a seguire.