INSERZIONISTA: Katia
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.rosa-rossa.com/annunci/girls/milano/katya-girls-accompagnatrice--MTU0NDktZGRlZjY1.html
CITTA' DELL'INCONTRO: Milano
NAZIONALITA': La coinquilina che risponde al posto di Katia riferisce che quest'ultima è di etnia russa (io la ritengo invece moldava)
ETA': Circa 20
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sì
SERVIZI OFFERTI: Bocca-fica con relative variabili quali baci e pompino scoperto
SERVIZI USUFRUITI: Bocca-fica più baci
COMPENSO RICHIESTO: Propone 50 per bocca-fica senza baci
COMPENSO CONCORDATO: Rilancio a 70 per bocca-fica con baci
DURATA DELL'INCONTRO: Una quarantina di minuti
DESCRIZIONE FISICA: Le foto sono rappresentative della realtà. Fisicamente ci troviamo di fronte a una bella ragazzina di circa 20 anni (non credo ne abbia di più) con un visino carino (occhi neri e profondi), un sorriso dolce e timido, due tette (una terza) con aureole rosa e capezzoli goduriosi, un culetto che sta in un palmo, gambine, braccine, manine e piedini confacenti alla statura (senza tacchi non arriva a 160 cm), struttura muscolo-scheletrica adolescenziale, pelle da fanciulla (lattea e liscia)
ATTITUDINE: Si sforza di essere controllata (ti infila il preservativo alla prima erezione) ma un energico e a tratti machista dominio su di lei ha fatto emergere tutta la sua inesperienza-naturalezza (ripetuto rossore sul viso, cazzo che mi spingeva nella fichetta, apriva la bocca, si toccava i seni, bagnata come una fontanella, etc.)
REPERIBILITA': Immediata
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Primo piano
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 38897198xx
La prima impressione, varcata la soglia, è buona sebbene la prescelta odierna non spiaccichi una parola dell'italico idioma come precisato correttamente dalla collega (la nota Oxana di Affori). Versato il pattuito nelle mani della giovane europea dell'est (trattasi di moldava?), mi chiede (a gesti) se ho bisogno del bagno e dato che declino i suo invito mi offre in cambio delle salviettine umidificate che utilizzo per lindarmi il pene. Ci accarezziamo sulle gambe e sulle braccia e già dai primi sguardi e ammiccamenti sento che la dominerò senza alcuna pietà. I primi bacetti sul collo lasciano presto spazio a una gran bella limonata. Senza sforzo alcuno (peserà una cinquatina di chili scarsi) la pongo sul letto (capiente e pulito come la stanza), le tolgo le mutandine e la lecco sulla fica (piccola e profumata) mostrandole espressioni di insana sconcezza. E' minuta, la nostra tamagotchi d'oltre cortina! La lingua viene affiancata da un dito che spinge trovando poca profondità sia in lunghezza che in larghezza (vagina stretta...mmm). Le dita diventano subito due (nessuna resistenza da parte tua). Arriviamo a tre estremità e lei si inarca tentando di farmi togliere almeno il medio ma dato che tre è il numero perfetto non cedo e continuo a masturbarla. Dopo due minuti di lingua e di triplice ditalino il suo pube è già un laghetto dentro e fuori. Nel mentre la guardo sul volto ed è rossa sulle delicate guancette. Chiude gli occhi e si lascia andare. Viene, palesemente. Siamo a dieci minuti di preliminari, per me già troppi. I seni, davvero morbidi e adolescenziali con aureole di un rosa raro a vedersi, li soppeso, palpo, stringo e insalivo. Il pompino è scolastico (l'inesperienza esce tutta in questo frangente pur risultando persino eccitante).
Esaurito il primo quarto d'ora introduttivo diamo finalmente un senso all'utilizzo del preservativo aprendo le danze con una classica smorzacandela. I suoi lunghi capelli, neri e setosi, le coprono il viso mentre mi monta sopra con grazia e passione. Glieli sposto di lato e rilevo un deciso aumento del rossore che contrasta ulteriormente col suo bianco incarnato. Il godimento da parte sua è continuo e inconfutabile (tasto la vagina per la fradicia conferma). Ansima: non vuole (credo) che la sua inesperienza si tramuti nella (tuttavia inevitabile) naturalezza ben plasmata dall'esperienza dello scrivente (è come se il Boca giocasse alla Bombonera contro il Catania argentino: non ci sarebbe partita). La accarezzo come all'inizio un po' dappertutto e senza fatica perché le mani in movimento coprono ogni volta larga parte del suo corpicino. Chiamo "pecorina", capisce e si mette in posizione. Dopo dieci minuti di scudisciate dentro-fuori con pacche sul sederino accompagnate da strizzate di fianchi (le ho lasciato il segno) e seni (davvero superbi nella loro freschezza), si accascia letteralmente sul letto quasi assopita. La sua pelle, che annuso, ha un odore buonissimo e acerbo. Le allargo le gambe (solo leggermente più grandi delle mie braccia), le infilo per l'ultima volta la lingua in bocca, le giro la fronte che bacio e cagnescamente la penetro da sdraiata venendo con una sborrata lunga quanto il mio ululato. Lascio il mio uccello in ammollo nel suo ridotto pertugio per un minuto abbondante mentre lei, ridestatasi e non più ansimante, mi sorride compita. Rapida vestizione, bacetti e promessa di un mio ritorno. Social time inesistente ma futuribile quando apprenderà almeno i rudimenti della nostra lingua.
70/40/8
matrice:
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.rosa-rossa.com/annunci/girls/milano/katya-girls-accompagnatrice--MTU0NDktZGRlZjY1.html
CITTA' DELL'INCONTRO: Milano
NAZIONALITA': La coinquilina che risponde al posto di Katia riferisce che quest'ultima è di etnia russa (io la ritengo invece moldava)
ETA': Circa 20
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sì
SERVIZI OFFERTI: Bocca-fica con relative variabili quali baci e pompino scoperto
SERVIZI USUFRUITI: Bocca-fica più baci
COMPENSO RICHIESTO: Propone 50 per bocca-fica senza baci
COMPENSO CONCORDATO: Rilancio a 70 per bocca-fica con baci
DURATA DELL'INCONTRO: Una quarantina di minuti
DESCRIZIONE FISICA: Le foto sono rappresentative della realtà. Fisicamente ci troviamo di fronte a una bella ragazzina di circa 20 anni (non credo ne abbia di più) con un visino carino (occhi neri e profondi), un sorriso dolce e timido, due tette (una terza) con aureole rosa e capezzoli goduriosi, un culetto che sta in un palmo, gambine, braccine, manine e piedini confacenti alla statura (senza tacchi non arriva a 160 cm), struttura muscolo-scheletrica adolescenziale, pelle da fanciulla (lattea e liscia)
ATTITUDINE: Si sforza di essere controllata (ti infila il preservativo alla prima erezione) ma un energico e a tratti machista dominio su di lei ha fatto emergere tutta la sua inesperienza-naturalezza (ripetuto rossore sul viso, cazzo che mi spingeva nella fichetta, apriva la bocca, si toccava i seni, bagnata come una fontanella, etc.)
REPERIBILITA': Immediata
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Primo piano
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 38897198xx
La prima impressione, varcata la soglia, è buona sebbene la prescelta odierna non spiaccichi una parola dell'italico idioma come precisato correttamente dalla collega (la nota Oxana di Affori). Versato il pattuito nelle mani della giovane europea dell'est (trattasi di moldava?), mi chiede (a gesti) se ho bisogno del bagno e dato che declino i suo invito mi offre in cambio delle salviettine umidificate che utilizzo per lindarmi il pene. Ci accarezziamo sulle gambe e sulle braccia e già dai primi sguardi e ammiccamenti sento che la dominerò senza alcuna pietà. I primi bacetti sul collo lasciano presto spazio a una gran bella limonata. Senza sforzo alcuno (peserà una cinquatina di chili scarsi) la pongo sul letto (capiente e pulito come la stanza), le tolgo le mutandine e la lecco sulla fica (piccola e profumata) mostrandole espressioni di insana sconcezza. E' minuta, la nostra tamagotchi d'oltre cortina! La lingua viene affiancata da un dito che spinge trovando poca profondità sia in lunghezza che in larghezza (vagina stretta...mmm). Le dita diventano subito due (nessuna resistenza da parte tua). Arriviamo a tre estremità e lei si inarca tentando di farmi togliere almeno il medio ma dato che tre è il numero perfetto non cedo e continuo a masturbarla. Dopo due minuti di lingua e di triplice ditalino il suo pube è già un laghetto dentro e fuori. Nel mentre la guardo sul volto ed è rossa sulle delicate guancette. Chiude gli occhi e si lascia andare. Viene, palesemente. Siamo a dieci minuti di preliminari, per me già troppi. I seni, davvero morbidi e adolescenziali con aureole di un rosa raro a vedersi, li soppeso, palpo, stringo e insalivo. Il pompino è scolastico (l'inesperienza esce tutta in questo frangente pur risultando persino eccitante).
Esaurito il primo quarto d'ora introduttivo diamo finalmente un senso all'utilizzo del preservativo aprendo le danze con una classica smorzacandela. I suoi lunghi capelli, neri e setosi, le coprono il viso mentre mi monta sopra con grazia e passione. Glieli sposto di lato e rilevo un deciso aumento del rossore che contrasta ulteriormente col suo bianco incarnato. Il godimento da parte sua è continuo e inconfutabile (tasto la vagina per la fradicia conferma). Ansima: non vuole (credo) che la sua inesperienza si tramuti nella (tuttavia inevitabile) naturalezza ben plasmata dall'esperienza dello scrivente (è come se il Boca giocasse alla Bombonera contro il Catania argentino: non ci sarebbe partita). La accarezzo come all'inizio un po' dappertutto e senza fatica perché le mani in movimento coprono ogni volta larga parte del suo corpicino. Chiamo "pecorina", capisce e si mette in posizione. Dopo dieci minuti di scudisciate dentro-fuori con pacche sul sederino accompagnate da strizzate di fianchi (le ho lasciato il segno) e seni (davvero superbi nella loro freschezza), si accascia letteralmente sul letto quasi assopita. La sua pelle, che annuso, ha un odore buonissimo e acerbo. Le allargo le gambe (solo leggermente più grandi delle mie braccia), le infilo per l'ultima volta la lingua in bocca, le giro la fronte che bacio e cagnescamente la penetro da sdraiata venendo con una sborrata lunga quanto il mio ululato. Lascio il mio uccello in ammollo nel suo ridotto pertugio per un minuto abbondante mentre lei, ridestatasi e non più ansimante, mi sorride compita. Rapida vestizione, bacetti e promessa di un mio ritorno. Social time inesistente ma futuribile quando apprenderà almeno i rudimenti della nostra lingua.
70/40/8
matrice: