Escort Keun Gae 3296462339

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Numero di telefono: 3296462339
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3296462339 - Bologna: Bella ragazza coreana ti aspetta
L'incontro è avvenuto Nell'ultima settimana
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Castel San Pietro (BO)
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 0% - Fake!

Nome della girl/escort: Keun Gae
Nazionalità: coreana
Età: 25 dichiarati 45-50 reali
Altezza: 1,70
Descrizione fisica: Normotipo

Reperibilità: Difficile, non sempre reperibile
Compenso concordato: 50-70
Durata dell'incontro: fino a 60 minuti
Attitudine: Pessima, truffaldina
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: DATY (dinner at the Y ovvero rapporto orale a lei), BJ covered (rapporto orale coperto), BBJ (rapporto orale scoperto), HJ (ricevere masturbazione), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni), Anal Rimming (dato)

Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Si, molto facile
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulito e ordinato
Presenza di barriere architettoniche: No

La mia recensione:
Giornata uggiosa, mi dirigo nei pressi della stazione ferroviaria di Castel San Pietro Terme. Chiamo indi la signora che mi invita a parcheggiare la vettura nel cortile interno, ma ormai ho già provveduto 30-40 mt più distante. Le dico gentilmente che più del suo parcheggio sarei interessato al suo porcheggio. Per evitare che io mi sbagli esce nello stesso cortile agitando un braccio urlando:”Sono qui!”

Saluto a mia volta gli eventuali vicini curiosi ed entro nel loco.

Le faccio i complimenti più per gentilezza che per convinzione. Mi dice che anch’io sono un bel uomo, ma lei ammette di non sentirsi esattamente attraente. Le dico di non preoccuparsi, è piuttosto importante che sappia essere maiala!

Sul tavolo della cucina vi è apposto un cartello con scritto: ”Per favore pagare prima.” Le chiedo se svolge lavori di cucito o se prepara pasta fresca. Mi risponde che alla sera dorme a Imola e che vive in Svizzera!?

Mi mostra la sua fornitura di bagnoschiuma e mi mostra il divano, il letto da massaggi e il letto matrimoniale, chiedendomi dove preferisco possederla? Le rispondo ovviamente che preferirei il letto, ma lei insisterà per il lettino da massaggi. Mi conferma che è davvero coreana e non cinese e che parla anche inglese. Purtroppo della lingua britannica pare invece capire pochissime parole.

Mi chiede di seguirla in bagno dove mi laverà la sporgenza idraulica. Segue ancora una discussione su dove consumare l’atto ginnico, ma cercherà sempre di dirottarmi sul lettino da massaggi.

Comincio a percepire che la maialaggine sperata ed insita in molte orientali qui non emergerà.

Sul lettino mi lecca vorticosamente le palle massaggiandomi la cappella. L’inizio pare assai promettente, ma purtroppo il proseguo non sarà altrettanto esaltante. Mi ripete che a parte il culo possiamo fare tutto quello che voglio, ma non sarà affatto vero.

Mi invita suol letto dove prima di penetrarla decido di lapparle la fagiana.

<<No, ti prego, se me la lecchi, vengo subito!>>

Ignoro quello che mi dice e proseguo nel mio intento. Dopo qualche minuto urla e dice di essere venuta. Mi chiede di non continuare altrimenti viene di nuovo. Mi spinge via e l’accontento penetrandola. Mi riempe di complimenti, dicendomi ripetutamente che ho un cazzo eccezzionale e che la faccio godere tantissimo. Questa pseudo farsa viene corredata dai suoi movimenti convulsi che mi rendono difficile la cavalcata nella sua superingellata patata. Continua a urlare molto forte non curandosi evidentemente dei vicini. Ma il suo forsennato dimenarsi mi rende difficile evitare che il pene scivoli continuamente fuori da lei. Durante un momento in cui pare calmarsi la pompo col ritmo a me più consono. Lei butta la testa all’indietro, spalanca la bocca. Gli occhi rovesciati all’indietro. O gode alla grande o più probabilmente finge con impegno. Sono vicino a venire. La signora riprende a urlare:<<Cazzo, vengo...ancora!!! Il tuo cazzo mi fa impazzire! Vengo...vengooooo, aaaahhhhhh!>> Riprende a dimenarsi rovinandomi il momento più bello. Si agita convulsamente in tutti gli angoli del giaciglio mettendo in difficoltà il mio pene che vorrebbe invece rimanere ancora all’interno della sua vagina.

<<Io sono venuta più volte e tu?>>

Le chiedo gentilmente una pecorina ma ella finge di non capire. La convinco infine, ma come mi avvicino mi sfugge.

Mi propone un 69 che si rivelerà pressochè subdolo ed inutile. Mi si butta sopra tenendo le gambe chiuse, rendendomi difficilissimo lapparle i pertugi e procurandomi alla fine un fastidioso dolore al collo. Lei non mi succhia l’augello, si limita solo a segarlo. Mi invita a breve ad accomodarmi nuovamente sul lettino da massaggi per farmi una sega. Le faccio notare che la sega posso anche farmela da solo! Fatta meglio, senza percorrere tanti km e a costo zero! Lei mi chiede: <<Tu lungo a venire? Perché? Io venuta tante volte!>>

Me lo ripeterà diverse volte, contribuendo a farmi scemare la voglia di stare con lei.

La signora ha comunque la buona abitudine di silenziare il telefono durante le sedute, evitando di essere disturbata e di disturbare il visitatore. Ma purtroppo tra di noi non mancano coloro privi di senso logico, come la persona che non ottenendo nessuna risposta telefonica ha pensato di attaccarsi al campanello.

Keun Gae mi guarda smarrita. Il campanello suona ancora. Le dico che non penso che sia il postino. Il campanello smette di suonare e il disturbatore si allontana. Ella si alza velocemente e pur essendo completamente nuda esce due o tre metri oltre la porta e urla al tizio di tornare tra cinque minuti.

Classe, descrizione, nonché riservatezza fanno forse non parte del suo background culturale.

Torna a ripetermi che lei è venuta più volte (come non crederle) e io invece sono lento a farlo. Cerco di spiegarmi in inglese, ma mi risponde imprecando in coreano. Le chiedo di togliersi, perché ormai sono ampiamente saturo di lei e della situazione.

Dice di essere dispiaciuta che non sia andata come volevo io. Aggiungo che senza troppa insistenza il disturbo può scendere a 50 valute del vecchio continente.

Esco evitando di guardare il simpatico avventore nascosto tra le auto in cortile, per la privacy di entrambi.

Sono sotto la pioggia e mentre fuggivamente vedo la stazione dei treni mi sovviene un vecchio successo degli Electric Light Orchestra “Last Train To London”. Ma molto difficilmente su queste rotaie di treni per Londra ne passeranno, mentre per quello che mi riguarda io (NON) ripasserò.
 

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