"LA CITTA' VECCHIA" - Recensione di Immenso

immenso

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Titano
"Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
Ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi
Una bimba canta la canzone antica della donnaccia
Quel che ancor non sai, tu lo imparerai solo qui fra le mie braccia
E se alla sua età lei difetterà la competenza
Presto affinerà le capacità con l'esperienza
Dove sono andati i tempi d'una volta, per Giunone
Quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione
Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino

Quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
Li troverai là col tempo che fa estate e inverno
A stratracannare, a stramaledir le donne, il tempo ed il governo
Loro cercan là la felicità dentro a un bicchiere
Per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
Porteran sul viso l'ombra d'un sorriso fra le braccia della morte
Vecchio professore, cosa vai cercando in quel portone?

Forse quella che sola ti può dare una lezione
Quella che di giorno chiami con disprezzo "pubblica moglie"
Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie
Tu la cercherai, tu la invocherai più d'una notte
Ti alzerai disfatto, rimandando tutto al 27
Quando incasserai, delapiderai mezza pensione
Diecimila lire per sentirti dire "micio bello" e "bamboccione"
Se t'inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli

In quell'aria spessa, carica di sale, gonfia di odori
Lì ci troverai i ladri, gli assassini e il tipo strano
Quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano
Se tu penserai se giudicherai da buon borghese
Li condannerai a cinquemila anni più le spese
Ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
Se non sono gigli, son pur sempre figli, vittime di questo mondo"
(FDA)

INTRO

Recentemente mi è stato riportata la contrarietà manifestata in un post da qualcuno in ordine ad una mia osservazione sull'atmosfera propria degli FKK, che a mio avviso sarebbe oramai presente solo nel Club guidato da Cristiano.
Fortunatamente non l'avevo visto, essendo chi l'ha formulata tra quelli della lunga lista degli ignorati, non meritando la mia attenzione. Magari mi fosse ricambiata la cortesia.
E fortunatamente è intervenuta la Moderazione, essendo certi utenti sotto monitoraggio.
Dalla latitanza, butto giù qualche riflessione cumulativa sulle ultime salite a Villach, insieme ad altri pensieri in ordine sparso circa dove, personalmente ritengo, siamo con i Club.
Sarebbe infatti ora di smettere di chiamare FKK, salvo l'eccezione di apertura, questa roba qua.
Che si inventino un'altra parola.
Una formula senza forma che si smarrisce nell'aria e che pare un accendino che non ha più fiato.

***

Prima del notturno di Alcmane, prima che il mondo si svegli accaldato, con ancora gli avanzi della cena di piatti da asporto della sera prima, prima di tutto esiste ancora questo momento.

Dedico questo attimo di felicità seriale a buon mercato a qualche Arconte dell'etere che mi ha riportato le immagini ed i pensieri che cercherò di tradurre in lettere, e ovviamente ai miei MaestrI, che ringrazio per il recente ed illuminante confronto sul tema. E' bello ogni tanto sentire parlare la propria lingua, anche se sovente si è lontani, mentre si discute della posta sbagliata...della scommessa perduta...mentre si epicureggia del vivere.

Per Villach soliti eterni lavori e cambi di carreggiata, ma tutto sommato i viaggi scorrono.

Il pranzo di questa giornata tersa di primavera, con uno dei primi soli in alta risoluzione, inizia con degli spaghetti alla puttanesca memorabili.
Al buffet anche broccoli, riso e un diabolico maiale in salsa, oltre ai consueti dolci (non provati) e a frutta già pulita.
Nulla da eccepire sul versante culinario nelle varie trasferte, incluse le estive, se non forse una volta in cui l'ottimo Martin, non vedendomi convinto, si è prodigato nel prepararmi qualcosa di semplice al volo, come accadeva anni fa.
Fuori, aliti di vento che rendono l'aria azzurra e lucente, tra il grezzo cemento.
Altri giorni belle mattine che si fingono già estate.

Presenti, tra le altre, le più note Claudia (rossa), Maya, Angela, Amira, Daniela, Mihaela, Soraya, Roberta, Amba, Daniela, Mimi, Amalia, Maya, Liv, Flavia, Ella, Teona e Celine.

Le mie camere nel corso delle salite, sono state con Freya e Flavia, oramai onnipresenti nel mio personale TGSP se presenti e Mihaela - i cui sguardi sono più di una promessa - come sempre meritevole della scalinata, quando il cielo impallidisce in aurora e tutto resta in ascolto. Di loro già scrissi, e chi vuole cerchi.

Con Celine una camera favolosa insieme, una (per me rara) ora old school che meriterebbe di per sè un romanzo breve. In quel periodo all'apice, lavorava senza pausa e quindi bisognava essere fortunati o esperti per beccarla.
Spezzo una lancia in suo favore, perché è una giovane 23enne con un bel carattere e non è una macchina, quindi non vanno stigmatizzati certi episodi isolati ma, al contrario, ne va evidenziata la correttezza se non in forma.
Ha fatto combaciare ogni cosa, lasciandomi un ottimo sapore.
E poi mi piace perchè - mia opinione personale, sia chiaro - penso che se ne fotta alla grande di cosa scrive chicchessia su di lei, incluso il sottoscritto. Ma anch'io me ne fotto, e lo scrivo ugualmente.

Poi due menzioni particolari: una per Anastasia - giovanissima new entry di Costanza - tattoo a corona con scritta sulla sterno sinistro e veramente notevole esteticamente, ma ahimè non proprio portata nonostante il non lesinato impegno e - non poteva essere diversamente - divenuta meteora, ma che non mi dispiacerebbe ritentasse l'avventura, dato che con qualche piccolo accorgimento potrebbe farci scrivere delle belle pagine.
L'altra per tale Paola, milf nuova arrapante, occhi azzurri. Moracciona con aria da sexy segretaria. Rumena quasi ucraina,zona Carpazi, validissima con "lingua e scalpello", che mi auguro di rivedere.
Entrambe con potenziale notevole. Ma si sa che alcune ragazze dureranno il tempo dell'ombrellone aperto nella bella stagione.

Cosa dire poi su Iza che non sia stato scritto? Sa di fresco bucato, avvolta in microabitini e GPS in tinta - che non so dove reperisca - e personalità in arena e nel proporsi. Incluso chi scrive si è passata tutto il gruppo, nella stessa giornata, con sommo gaudio. Ottima prestazione - come per le altre a tariffa standard - e gran bel giocattolino.

Per il resto, le mie impressioni sulla line up sono le seguenti: boiler in numero sopportabile, livello medio in crescita costante e diverse perle, presenti in numero variabile e con alterne fortune. Ma almeno c'è ancora chi prova a scovarle. Nonostante la dipartita di Debra ex Inna, Ella è forse la ragazza più figa che si possa trombare in Europa per 70 euro (quando sono salito, poi formulerò la mia impressione sull'aumento della tariffa standard), che economicamente è ancora un bell'andare, specie se si passa nei giorni di promo a 49 euro.

I mercoledì infatti meritano particolarmente, con ottima affluenza di pubblico anche recentissimamente e comunque costante presenza di nuove leve, tra cui segnalo tra le testate Bea, bella manza con occhio azzurro che mi ha offerto mezz'ora sportiva e con Vivien, esuberante sudafricana new entry ad alto tasso di maialaggine, incluso introduzione allo squirting...insomma pochi fronzoli e molta sostanza. Selvaggia e inumana. Due incantesimi ben riusciti.

Angela, poi, si ricorda lei di un nostro incontro allo Sharks di anni prima, in cui addirittura la recensii, mentre gira in TN con solo una borsetta al collo. E' ancora performante come allora, a riprova che non sono gli anni che passano a intaccare il mestiere, se ce l'hai. E che in certi frangenti è come se il tempo trattenesse il respiro.

Questo per chi si lamenta dei "soliti nomi". Cercare il nuovo sembra apparentemente complicato, ma in realtà è così semplice...


L'abnegazione di Cristiano, poi, rasenta la commovenza.
Pulizia del locale interna e dell'area esterna impeccabile, e clima tranquillo con musica a volume ragionevole. Nessun - ripeto nessun - approccio fuori dalle righe. Atmosfere rarefatte.
Questo giusto per confermare le mie impressioni di apertura. Più che altro qualche interruzione da parte di clienti che volevano introdursi in conversazioni altrui mentre ero con il mio ospite, che mi fa pensare a come ci si possa lamentare degli attacchi di certe ragazze, quando il modus operandi di certi clienti è lo stesso. Cortocircuiti.
E un ottimo feedback da due ragazzi sardi entusiasti, alla loro prima esperienza, al Direttore.

Oramai a leggere in giro siamo ubriachi che annegano in acqua di notte, e si dibattono nel lamento per afferrare qualsiasi cosa.
Presi dall'ansia dell'obbligo della giornata nel bordello, con disperazione dell'essere e da pensieri che si sciolgono con il caldo.
Forse abbiamo scavalcato l'atto finale e siamo in una fase nuova, quella che ci vede abituarci al peggio, mentre va in scena l'immagine del teatro del vivere.

Ma se volete ascoltare altre campane, fate la valigia e prendete il volo/hotel/auto per la Germania. Cosa aspettate? Può andarvi bene. Può andarvi male.

Ora andrò a parlare di qualcosa che, forse, potreste conoscere. Se voi foste al posto mio, adesso, scrivereste di questi fazzoletti di tempo...dei ricordi, che sono quello che resta di ciò che abbiamo amato...una traccia che rimane perché non tutto si perde nel mare.

Seduti davanti al vino, parliamo dell'Acapulco Gold, un postaccio gremito da turchi e zingarame, imbattibile per qualità-prezzo se si hanno poche pretese, con FK molto raro. Se si riflette in ottica costi-benefici, o si ha un barlume di lucidità pensando al GT Bruggen - una spanna sugli altri e a Oase e World con massa infinita vivente di clienti - con gine che "non fatemici pensare o mi commuovo", allora che senso ha la gita oggi in Germania a respirare altri odori?

Consiglio per i naviganti: dati gli accadimenti degli ultimi tempi, se partite portatevi un accappatoio ignifugo. Non si sa mai. Tutto nasce e muore per caso...oppure proprio per niente.

Cosa salvare in terra teutonica?
Ce lo siamo chiesti seduti a cena, con amici che frequentavano esclusivamente la Germania da almeno 20 anni, ora "in quota Austria", orfani anche loro di punti di riferimento.
Al limite, ma al limite, come detto Acapulco Gold (quantità-prezzo), Sharks (tanta figa, ma oramai più di 100 € mezz'ora, perché anche 100 € è tariffa standard con prestazione standard al ribasso...giusto per quelli cui stava bene l'aumento a 80 € in Carinzia, che oramai vale per entrambi i Club oltreconfine; e con le migliori che oramai sono milf mediamente in fase di veloce deterioramento) e forse il Babylon, ma con molte riserve (numero basso di ragazze in settimana e qualità estetica ampiamente migliorabile, seppure ridotto rischio di prestazioni mediocri/scadenti). Aggiungete i costi fissi della gita. Mescolate. E vedete se servire.

Poi, a leggere i Forum, sono tutte medesime impressioni - salvo appunto isolati contestatori - condivise da chi ancora cerca l'avventure per quelle lande.
Basta quindi per i costi di volo/hotel/auto per la Germania, senza certezza alcuna?
Valutate.

Il resto raso al suolo, e di quel passato non restano che, letteralmente in alcuni casi, "le bianche ceneri".
Insomma, un tempo avrei detto "fate le valigie e partite senza indugio".
Aria di sesso libero respirabile ovunque, quando gli approcci erano lingua in bocca e mano a ravanare sotto il telo.
Se la libertà si potesse vedere, avrebbe quelle immagini.
Questa notte mi commuovo, accarezzando le coincidenza... Hana, dove sei? Ceca biondo platino che all'Oase addentava una mela e nel frattempo mi limonava con la mela ancora in bocca...e Ina, albanese dell'Artemis, mentre saltandomi al collo mi metteva gli occhiali di plastica a forma di cuore che indossava presi dai cinesi?
"Ah memoria, nemica mortale del mio riposo" (cit.)
Questo quando le tappe valevano i voli. Ed i costi.
Oggi non lo dico per nulla. Prezzi assurdi e scarsa qualità generalizzata. Non si risparmia per nulla nè vi è certezza di nulla...e di certo non troverete il favore delle Direzioni.
Poi, per carità, per le persone cui logisticamente costa meno della Carinzia o per chi è cultore dell'AO, avrà ancora un senso.

Chiuso anche Bernd's, infine, pietra sopra.

Teniamoci stretto Cristiano, dunque, l'ultimo baluardo per noi, perché non credo altrove troverete chi ha la medesima attenzione verso i clienti e si prodighi per cercare comunque di rimediare ad un sempre possibile evento negativo. Talmente grande da essere quasi inavvicinabile.

Questione rate.
Come per l'aumento della tariffa base al Wellcum mi spiace che ora tocchi all'Andiamo.
Ne abbiamo parlato a lungo con lui, nel locale e fuori, ed era nell'aria da tempo... la resistenza è durata finché si è potuto.
Non c'è da stracciarsi le vesti, ma non mi aspetto, così come non è accaduto al Wellcum, nessun miglioramento di servizio da parte delle ragazze.
Solo un aumento fine a sè stesso.
Chi lavorava bene a 70 € continuerà a farlo, e chi non lo faceva prima non lo farà di certo ora. Quello che scrissi allora vale anche oggi.
Di sicuro sarà un deterrente alla fuga di ragazze da Villach verso il Wellcum perché era difficile giustificare la differenza di rate tra due locali limitrofi, e chissà che magari qualcuna, come sta accadendo, non ritorni a Villach. O si risparmi la fuga in Germania dove oramai 100 € è la tariffa di fatto, salvo pochissime eccezioni.

Peraltro, da quel che si legge qui e da quanto mi dice chi ci (anda)va spesso, neppure in Svizzera va meglio, e quindi neppure rates più elevati garantiscono nulla, con buona pace dei favorevoli agli aumenti. E se pure il Globe è scalfito, è veramente dura.
Certo, poi alcune fuggono anche da certa clientela, oramai sempre più infestante, che abbisognerebbe di psicologi, anzichè di prostitute, considerando che si lamentano che i turchi o i tedeschi non le tengono a parlare ore prima di salire a farsi una scopata.
Anche il concetto di "breve intervista", che pure io pratico, assume nuove connotazioni spaziotemporali con questi soggetti: come per la durata del famoso minuto, che dipende dalla lato della porta del bagno in cui ti trovi, in caso di bisogno.
E da quel che mi arriva dai social, ahimé, in cui impera il "buongiornissimocaffè" e i "sei bellissima", non le biasimo.

Poi ci si chiede perché sia meglio preferire i Forum.
Qui non capita che qualcuno si offenda al posto delle dirette interessate, cosa che poi è il politicamente corretto nella sua espressione più alta, purtroppo.

Termino la disquisizione sul gineceo con Valery, ritrovata dopo altre gite colme della sua assenza.
E rimando alla mia precedente recensione per capire come ci eravamo lasciati.
Vicino ai frigoriferi, stese sui divanetti, Mihaela e Flavia parlottano con un paio di giovani clienti con cui - il finale è già noto a leggere il linguaggio del corpo - saliranno, ma le due ragazze lanciano comunque qualche occhiata alla colonna antistante, dove parliamo tra amici.
Lei staziona sugli sgabelli sotto la scalinata, e poi si alza per andare verso lo spogliatoio.
"Ti sono ancora antipatica?", mi fa voltandosi ma continuando a camminare, memore del recente passato.
Rientra dallo spogliatoio e tocca a me.
Sapeva benissimo cosa avevo scritto - grazie ai soliti strilloni - e insisteva per sederci a parlare.
Come sapete, regole e disciplina, tra gli altri argomenti.
Cerca il contatto con le mani, e sottinteso nel gesto il significato nascosto.
Per il resto, frasi che celo e non dico, perché sono sue e ora mie, e restano dove le ha volute lasciare.
Le sue parole volteggiano nell'aria e si posano sulle mie mani.
Le chiedo di compiere un atto di fede, di fare un passo indietro per farne due in avanti, affidandomi alla leggerezza dell'attimo.
Sorride come chi sa che, comunque, è tutto deciso..."Io sono pronta".
Non indossa altro se non un perizomino nero ed un piccolo tacco, ma indimenticabile è la posa che assume per prendere gli asciugamani caldi appena portati, ancora nel cesto e non riposti... come Betty Boop, con schiena dritta, sedere in fuori e ginocchia leggermente piegate.
D'altronde ha vinto la lotteria genetica, ed è di una bellezza e potenza disumane.
In camera si leva quel poco che c'è da levare e si appoggia allo specchio della doccia, spalancando le braccia come fossero ali che afferrano il vento.
E' stato come riappendere un capolavoro trafugato alla parete del suo museo. Stava bene lì.
Mi offre una generosissima sessione caleidoscopica, rammagliando la mia speranza, che attendeva sul comodino.
Pacta sunt servanda, e io non mancherò di fare altrettanto.

Scendo e mi sovviene l'immagine dei giocatori di calcio quando alla fine della partita si scambiano la maglietta, e tornano verso lo spogliatoio, non più nemici perchè ora è scoccato il novantesimo.

Lascerò queste righe come briciole, assieme alla speranza, nelle tasche degli accappatoi di domani. Sul sentiero che sale.
Quanto a me, ritorno nel ripiano della libreria, sciupato e stropicciato. Colmo di ricordi e nostalgia.
Tutto il resto va sciolto nell'acqua degli occhi e del tempo.
 
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