Sicuramente l'ultimo punto è quello piu rilevante. I problemi relazionali sorti durante quei mesi hanno portato a questo, unito al fatto che tante pay hanno avviato la loro attività online, tenendo cosi i vecchi clienti e facendone di nuovi.
Chiaramente poi ne hanno approfittato, perfezionando le tecniche di aggancio e pubblicitarie, nonché giocando sul fatto della comodità, praticità e immediatezza dei contenuti
Non c'è dubbio che il periodo di isolamento abbia fatto esplodere il fenomeno e l'abbia anche sdoganato.
Non sottovaluterei però anche gli altri due aspetti: mentre fra i giovani - ansiosi e avversi al rischio come mai prima - la scelta del virtuale surroga l'incapacità di relazionarsi con le ragazze, fra le persone più stagionate surroga la frequentazione pay con qualcosa di più accessibile e sicuro.
Mi metto nei panni di un 50enne accasato che vive in provincia e ha poco spazio di manovra: le pay sono costose e lontane, farsi l'amante è fuori portata, e il porno dopo un po' stufa. L'instagrammina fregna che per 20 euro ti manda il video mentre si sgrilletta è un'alternativa facile e interessante.
Secondo me poi la grandissima parte dei fruitori di sesso virtuale lo fa per curiosità o in modo molto saltuario. Credo (spero) che i fruitori accaniti siano davvero pochi e la maggior parte compri solo un paio di video e qualche foto per provare.
Detto questo vado ot e mi sfogo un attimo dicendo che il mondo pay ha un po' stufato. I prezzi sono altissimi a fronte di prestazioni tutt'altro che garantite, le ragazze davvero belle sono poche (quasi tutte rientrano nella medietà e non poche sono rifattone inguardabili), e c'è sempre il latente timore di un missile o qualche ist... insomma un po' passa la voglia.
Non mi stupisco che qualcuno abbia ridotto la frequentazione reale per sostituirla con contenuti virtuali.
Io non compro virtuale, ma già a inizio anno avevo deciso che le escort le avrei riservate a fantasie particolari perché altrimenti meglio una sega...