Beh.... lei era lì che piangeva, seduta seminuda sulla sponda del letto, io imbarazzato,
cercavo parole di circostanza, parole che mi suonavano false come i soldi del monopoli.
E' che non mi aspettavo la piega che stavano prendendo gli avvenimenti, ero entrato nel
loft per passare una serata di sesso pay, la ragazza era di mio gradimento,
carina e simpatica all'approccio, avevo già "espletato", come dicono molti, il rito delle
abluzioni e delle "roselline", non rimaneva che consumare, ennesimo giro di giostra,
ma....ma quei singhiozzi,quella brutta storia familiare, mi avevano bruscamente
riportato alla realtà.
Mi domandavo perchè avesse deciso di raccontare proprio a me le tristi vicissitudini
che l'hanno portata a prostituirsi.
Non è che ci tenessi particolarmente, ma forse il mio aspetto, la gentilezza, più
probabilmente il caso, magari era il primo giorno che lo faceva, anche se mi pare di
ricordare che quell'inserzione c'era da un pezzo.
Sta di fatto che la frittata era fatta, anche se, resasi conto dell'uscita infelice,
in seguito fu carinissima, concedendomi un'ora di sesso dolce e sensuale, come solo
le brasiliane sanno dare.
Da allora,e sono passati un paio d'anni, ricordo spesso questo spiacevole episodio.
Lo ricordo perchè mi fa riflettere sul genere di rapporti che negli anni ho
maturato con le escort.
Per prima cosa mi atterrisce la forza mentale di queste donne : io non sarei mai
in grado di farmi una scopatona dopo aver pianto ed aperto il mio cuore a un
perfetto sconosciuto. Mah....sarà la loro indole mutitasking.
Seconda cosa, e questo riguarda me, questa "professione", hobby, questo
spazio di libertà e trasgressione, oltre ad avermi dato tanto in esperienza ed
emozioni, mi ha anche tolto tanto.
Mi ha tolto l'empatia, la condivisione,l'umana pietas, per farmi divenire una
macchina del sesso, così diverso dal ragazzo di un tempo, tutta votata al
soddisfacimento dei propri bisogni,senza avere il minimo interesse per l'altro,
che non sia in termini di prestazione.
Ma forse è la vita che è così, sono dentro ad un ruolo, penso di essere libero,
ma sono solo un piccolo granellino in un meccanismo che mi ha stritolato
e non me ne sono neanche accorto.
Lei piangeva, davanti ad un po' di autenticità non so mai che fare.
Prima di un puttaniere bisognerebbe ricordarsi di essere un uomo.
http://www.youtube.com/watch?v=UEEc3vONXbs
cercavo parole di circostanza, parole che mi suonavano false come i soldi del monopoli.
E' che non mi aspettavo la piega che stavano prendendo gli avvenimenti, ero entrato nel
loft per passare una serata di sesso pay, la ragazza era di mio gradimento,
carina e simpatica all'approccio, avevo già "espletato", come dicono molti, il rito delle
abluzioni e delle "roselline", non rimaneva che consumare, ennesimo giro di giostra,
ma....ma quei singhiozzi,quella brutta storia familiare, mi avevano bruscamente
riportato alla realtà.
Mi domandavo perchè avesse deciso di raccontare proprio a me le tristi vicissitudini
che l'hanno portata a prostituirsi.
Non è che ci tenessi particolarmente, ma forse il mio aspetto, la gentilezza, più
probabilmente il caso, magari era il primo giorno che lo faceva, anche se mi pare di
ricordare che quell'inserzione c'era da un pezzo.
Sta di fatto che la frittata era fatta, anche se, resasi conto dell'uscita infelice,
in seguito fu carinissima, concedendomi un'ora di sesso dolce e sensuale, come solo
le brasiliane sanno dare.
Da allora,e sono passati un paio d'anni, ricordo spesso questo spiacevole episodio.
Lo ricordo perchè mi fa riflettere sul genere di rapporti che negli anni ho
maturato con le escort.
Per prima cosa mi atterrisce la forza mentale di queste donne : io non sarei mai
in grado di farmi una scopatona dopo aver pianto ed aperto il mio cuore a un
perfetto sconosciuto. Mah....sarà la loro indole mutitasking.
Seconda cosa, e questo riguarda me, questa "professione", hobby, questo
spazio di libertà e trasgressione, oltre ad avermi dato tanto in esperienza ed
emozioni, mi ha anche tolto tanto.
Mi ha tolto l'empatia, la condivisione,l'umana pietas, per farmi divenire una
macchina del sesso, così diverso dal ragazzo di un tempo, tutta votata al
soddisfacimento dei propri bisogni,senza avere il minimo interesse per l'altro,
che non sia in termini di prestazione.
Ma forse è la vita che è così, sono dentro ad un ruolo, penso di essere libero,
ma sono solo un piccolo granellino in un meccanismo che mi ha stritolato
e non me ne sono neanche accorto.
Lei piangeva, davanti ad un po' di autenticità non so mai che fare.
Prima di un puttaniere bisognerebbe ricordarsi di essere un uomo.
http://www.youtube.com/watch?v=UEEc3vONXbs