L'immigrazione clandestina: un problema, una risorsa.

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Gli italiani, od almeno una parte di essi, non vuole immigrati clandestini in Italia.

Però sono contenti di acquistare i pomodori pelati a pochi centesimi la scatola nell'hard discount, e non si chiedono come sia possibile.

Non vogliono vedere le prostitute sul marciapiede, ma se si tratta di dare in fitto a nero un appartamento ad una ragazza sono subito pronti, e non si fanno troppe domande, soprattutto se paga puntuale ed in contanti.

Massicce operazioni delle forze dell'ordine, distanti l'una dall'altra cinque giorni e cinque chilometri:


(fonte: http://napoli.repubblica.it/cronaca...igrati_nell_hotel_di_francia_park_-120604496/ )
Licola, la rivolta degli immigrati nell'hotel “Di Francia Park”

Ammassano materassi all'interno della struttura. La protesta rientra dopo quattro ore grazie all'intervento della polizia di Giugliano
“Il tuo sogno…è realtà”. La scritta campeggia come una beffa all’ingresso dell’hotel “Di Francia Park”. Sotto la scritta materassi ammassati uno sull’altro. E’ la protesta dei 350 immigrati che da qualche mese sono stati alloggiati nella struttura ubicata dalle parti di Licola, lungo la domiziana, nel comune di Giugliano. Sono sistemati in camerate adattate alle circostanze, con decine di letti, uno vicino all’altro. Lamentano condizioni di vita precarie: Niente visite mediche, niente ricambi di vestiti, pasti immangiabili, bagni otturati e, soprattutto, niente “ticket money” (2,50 euro al giorno che la Prefettura passa ogni mese ai migranti).
A sedare gli animi ci provano per i responsabili della “New family” la cooperativa sociale di Giugliano che ha vinto la gara in Prefettura per sistemare i migranti e che poi ha fittato la struttura del “Di Francia Park”, un hotel che in passato ha vissuto giorni migliori. Ma l’opera di mediazione fallisce. Sul posto arrivano gli agenti del commissariato di polizia di Giugliano in assetto antisommossa, coordinati dal primo dirigente Pasquale Trocino. La protesta, che resta circoscritta all’interno della struttura alberghiera, rischia di spostarsi in strada, lungo l’arteria che collega l’entroterra giuglianese con il litorale di Licola.



Gli immigrati, poco più che ventenni, si esprimono in inglese e francese, ma si fanno capire: “Ho ancora addosso la maglietta di quando sono sbarcato - dice un ragazzo nigeriano – guarda, guarda queste scarpe”. Se le toglie e mostra un buco sotto una delle scarpe. Altri non hanno scarpe ma solo pantofole infradito. “Protestano – spiega da parte sua un appartenente della cooperativa sociale “new family” – perché guardano a come sono sistemati altri immigrati ospitati nelle strutture che si trovano qui vicino. Quattro o cinque per stanza in alberghi a cinque stelle”. “No – dice Eduard, un ragazzo del Gambia – vogliamo vivere con dignità. Qui ci hanno abbandonato. Ci fanno vivere come le bestie. Uno addosso all’altro. Non è giusto”. Mostrano le docce che funzionano a malapena. Mostrano le camerate adattate e divise solo da pannelli di plastica. Una distesa di un centinaio di letti. I bagni otturati. Un ragazzo che sta male da alcuni giorni e non viene visitato da nessun medico. Poi ci sono quelli che si lamentano che gli altri hanno il volume della musica elevato anche di notte. E, soprattutto, fa caldo, molto caldo. La protesta rientra intorno alle 13, grazie anche all’opera di mediazione delle forze dell’ordine.

Nel pomeriggio gli assistenti sociali e i responsabili della “New family” sono ancora al lavoro per calmare gli animi. “Si comprende la loro esasperazione – afferma uno dei responsabili – i permessi per motivi umanitari si discutono nelle apposite commissioni che si riuniscono presso le prefetture di Salerno e a Caserta. I lavori sono lentissimi. Adesso stanno esaminando le domande degli immigrati arrivati nell’agosto dello scorso anno. Per quanto riguarda i “ticket money” la prefettura non li ha ancora erogati. A giorni dovrebbe risolversi anche questo problema. Per le altre cose

cerchiamo di coinvolgerli nelle attività che promuoviamo, dai corsi di italiano fino alle attività ludiche. Molti ci seguono. Altri preferiscono uscire per conto loro, hanno anche amici in altre strutture. Qualcuno ha trovato lavoro in zona e non se ne sta con le mani in mano”.

“Non possiamo vivere così – dice con insistenza un altro giovane – Non vogliamo arrecare danno a nessuno, ma fateci vivere con dignità”.

(fonte: http://questure.poliziadistato.it/Caserta/articolo-6-113-85272-1.htm )

POLIZIA DI STATO BLITZ ANTI PROSTITUZIONE SUL LITORALE DOMITIO

POLIZIA DI STATO BLITZ ANTI PROSTITUZIONE SUL LITORALE DOMITIO E’ scattata nella tarda serata di ieri una vasta operazione della Polizia di Stato, lungo tutto il litorale Domitio contro l’ immigrazione clandestina, il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. Il servizio, disposto con ordinanza del Questore di Caserta, ha visto l’ impiego di 100 agenti che hanno svolto una capillare attività di controllo del territorio lungo la Domitiana, nel territorio dei Comuni di Castel Volturno, Mondragone, Sessa Aurunca e Cellole. L’ esito della massiccia operazione, cui hanno preso parte gli agenti della locale Squadra Mobile, dei Commissariati di P.S. di Castel Volturno, Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca, Marcianise, Maddaloni, del Reparto Prevenzione Crimine Campania, del Reparto Mobile di Napoli e dei Carabinieri, portava al controllo ed alla identificazione di 30 cittadini extracomunitari di diverse nazionalità. Diverse cittadine extracomunitarie sono state sorprese ad esercitare il meretricio lungo la Domitiana. Due prostitute albanesi sono state tratte in arresto poichè, già espulse dal territorio nazionale, rientravano in Italia senza alcuna autorizzazione e prima dei 5 anni previsti dalla normativa sull’ immigrazione e sprovviste di documenti utili all’identificazione. Nei confronti di undici giovani donne dedite alla prostituzione, di cui sette nigeriane e quattro albanesi, sono stati adottati i conseguenti provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale ed accompagnate presso il C.I.E. “Ponte Galeria” di Roma . Mentre nei confronti di due cittadini brasiliani transessuali è stato notificato l’ ordine di lasciare il territorio nazionale. Rimane sempre alta l’ attenzione per il contrasto delle attività illecite lungo il litorale domitio. Caserta 13.8.2015


Insomma, questi immigrati non vogliono proprio capire che non è che noi non li vogliamo: sono loro che non accettano abbastanza di farsi sottopagare e di diventare trasparenti.
 

smith

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Diciamo che il topic sarebbe mal posto (come anche lo mal pongono politici, giornalisti e cittadini in genere).

La domanda sarebbe metaforicamente "Si può ordinare alla marea che sale di fermarsi a nostro comando? (Specie se per fermare la marea che sale dovremmo ritornare a livelli di vita dell'ottocento?)"

Secondo me no.
Specie perchè, oltre forse a non essere possibile, alla fin fine forse non è neanche auspicabile...
 
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La Serenissima utlizzava la marea come sistema di eliminazione delle immondizie e degli scarichi fognari.
l'italia la utilizza al contrario.

QUESTI migranti (il che non significa "I migranti") ci servono come ci servirebbe una metastasi.

E' ovvio che una metastasi fa guadagnare un intero sistema (dai medici, agli imprenditori della sanita', ai santuari, agli impresari di pompe funebri). Ma da qui a dire che sia una risorsa ce ne corre,

UAE, Arabia, Australia etc etc mi sembra che stiano gestendo benissimo i loro problemi di migranti.

Ribadisco pero' che questo thread mi sembra fatto apposta per scatenare flames.
 
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smith

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Non è il problema che il thread sembra fatto apposta per scatenare flames, il problema è che, di fatto, è un thread di politica.

E i thread di politica e religione sarebbero vietati, andrebbero chiusi e cestinati.

Su quest'ultimo concetto vi ho messo parecchio tempo a capir perchè, forse un intero decennio, ma ora ho capito il perchè e sono completamente d'accordo.

Anche perchè, semplicemente, le persone non sono in grado di discutere civilmente nè di politica nè di religione.
O meglio, non nè vogliono affatto discutere (per carità, cosa peraltro rispettabilissima) ma rimanere convinti della proprie opinioni ("giuste" o "sbagliate" che siano, "vere" o "false" che siano, condivisibili o inaccettabili che siano, giustificate e verificate che siano oppure che non lo siano affatto).
Tutto qui.
 
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le persone non sono in grado di discutere civilmente nè di politica nè di religione.
O meglio, non nè vogliono affatto discutere
Perché alla base delle scelte politiche non ci sono idee ma interessi e uno i propri non li può cambiare così, solo perché è ragionevole.

Sull'intervento ho da notare l'approssimazione.
Inizia male. Da dove? Dall'inizio:
L'immigrazione clandestina: un problema, una risorsa
Insomma, capisco che siamo in Italia e il senso della legalità è quello che abbiamo ma le risorse clandestine andrebbero riordinate ancor prima di apprezzarle.
Come si fa con le prostitute sul marciapiede, che difatti sono lecite. Insomma un minestrone ben organizzato.
Per il resto qualche concetto è anche condivisibile ma estrapolarlo sarebbe troppo complicato, meglio aprire un altro thread.
 
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L'immigrazione non si fermera mai, mafia capitale ci spiega il perche non si fermera mai ci mangiano tutti grazie all'immigrazione, non sono mica scemi ad andare contro i loro stessi interessi.
Noi per tv vediamo un barcone pieno di persone, loro vedono un barcone pieno di soldi.
Una volta parlando con un eritreo venuto qui con il barcone 15 anni fa mi disse, che ando li un'italiano vestito bene con la mercedes a dire che in italia c'è lavoro e si sta bene.
Si sono una risorsa.
 
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smith

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L'immigrazione non si fermera mai, mafia capitale ci spiega il perche non si fermera mai ci mangiano tutti grazie all'immigrazione, non sono mica scemi ad andare contro i loro stessi interessi.
Noi per tv vediamo un barcone pieno di persone, loro vedono un barcone pieno di soldi.
Una volta parlando con un eritreo venuto qui con il barcone 15 anni fa mi disse, che ando li un'italiano vestito bene con la mercedes a dire che in italia c'è lavoro e si sta bene.
Si sono una risorsa.

Giancarlo Marocchino! Quello di Ilaria Alpi!
 
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Confondere politica e legge e' una prassi assai diffusa in italia. DI questo dobbiamo ringraziare politicanti e PM. Tuttavia giova riportare quanto segue (dal sito della polizia di stato):

"L'ingresso nel territorio italiano è consentito soltanto allo straniero o apolide che:


  • si presenta attraverso un valico di frontiera
  • sia in possesso di un passaporto o di altro documento di viaggio equivalente riconosciuto valido per l'attraversamento delle frontiere
  • abbia un visto valido di ingresso o di transito, nei casi in cui è richiesto
  • esibisce documenti che giustifichino lo scopo e le condizioni del soggiorno
  • non sia segnalato al sistema informativo Schengen ai fini della non ammissione
  • non deve essere espulso o non è segnalato, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore in Italia, ai fini del respingimento o della non ammissione per gravi motivi di ordine pubblico, di sicurezza nazionale e di tutela delle relazioni internazionali
  • non è considerato una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali l'Italia ha sottoscritto accordi per la soppressione dei controlli alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone
  • dimostri la disponibilità di mezzi di sussistenza sufficienti per la durata del soggiorno e, tranne che per i soggiorni per motivi di lavoro, anche per il ritorno nel Paese di provenienza dimostrabile con l'esibizione del biglietto di ritorno
  • non risulta condannato, anche a seguito di patteggiamento o con sentenza non definitiva, per i reati previsti dall'articolo 380, commi 1 e 2, del codice di procedura penale, ovvero per reati inerenti gli stupefacenti, la libertà sessuale, il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina verso l'Italia e dell'emigrazione clandestina dall'Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite
  • impedisce l'ingresso in Italia anche la condanna, con sentenza irrevocabile, per uno dei reati previsti in tema di tutela del diritto d'autore o per i reati di cui agli articoli 473 e 474 del codice penale
  • siano decaduti gli effetti di una precedente espulsione, avendo ottenuto la speciale autorizzazione del ministro dell'Interno a rientrare in Italia prima della scadenza del divieto di reingresso ovvero la revoca dello stesso da parte della prefettura competente [....]"

Ora anche raccontandoci la barzelletta della "fuga dai Paesi in guerra", e' innegabile che chi arriva con un barcone sta violando la legge.
Con questa premessa, di che parliamo?

Poi, se volete, possiamo anche discutere sull'ingresso della Romania ed ex-compagni nella UE (che molto ha a che fare su chi ci guadagna con le metastasi...)
 
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smith

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Tutto vero.

Il sito della PS però si dimenticata di dirci quale procedura (automatica?) debba scattare qualora si verifichi la violazione di uno o più punti precedentemente citati.

Perchè mi sovvengono subito alcune considerazioni/dubbi.

Uno formale.
Si parla di frontiere. Al che, l'italiano medio quale io sono, pensa subito, ingenuamente, parzialmente e quindi anche erroneamente a quella linea di confine che si snoda tra Ventimiglia fino a Trieste, passando per Bardonecchia, Courmayeur, "Lugano", Vipiteno, Tarvisio e Gorizia (più volendo, ironicamente, San Marino e Città del Vaticano).
Ma l'Italia è un paese in gran parte circondato dal mare.
Ora, a occhio e croce, anche tutti i porti (o la linea del bagnasciuga) di fatto diventano frontiera.
Ma fin qui ancora quasi "tutto a posto". Se per sbaglio, io straniero, mi dovessi presentare al porto di Civitavecchia direi che la Capitaneria di Porto ha tutto il diritto di chiedermi tutti i documenti e intenzioni secondo quanto elencato dal sito della PS, essendo io di fatto ad una frontiere italiana.
E a quel punto, se io "manco" anche ad uno solo dei punti elencati, hanno tutto il diritto, anzi il dovere di agire di conseguenza.

Detto ciò, ripeto, a quel punto cosa succede?

Perchè a quel punto, secondo me, i casi sono a grandi linea due.
O mi rimpatri, o mi trattieni (in prigione?).

Il problema è che se mi vuoi rimpatriare devi sapere/scoprire chi sono.
E se non ho documenti, o ti fidi di quello che dico, o ti metti a far gli accertamenti per conto tuo.
Nel mentre comunque mi devi tener lì.
Così come ti dovrai sobbarcare l'onore del mio rimpatrio, perchè è facile che se sono lì illegalmente, mica ce li ho i mezzi per tornare da solo da dove son venuto.

Altrimenti, come detto, mi devi mettere in prigione, per il semplice motivo che, giustamente, non ti fidi a lasciarmi scorrazzare per il tuo paese, visto che non si sa bene chi io sia e cosa di fatto sono venuto a cercare in Italia.
Ma anche qui, se mi metti in prigione, mi devi mantenere.
Perchè io vorrei anche che in Italia i carcerati lavorassero (o meglio lavorassero un po' di più, non solo quando sono a fine pena e/o per buona condotta) ma per tutto il resto, vitto e alloggio, il sistema carcerario italiano deve provvedere.

Quindi, il sito della PS mi fa notare una cosa fantastica e sacrosanta, ma non mi sta affatto dicendo come mi devo, anzi come loro stessi (quelli della PS) si devono comportare per "gestire il problema".

A parte che a me viene sempre un dubbio.
Ma se anche i 5 milioni di stranieri che ci sono in Italia fossero tutti perfettamente regolari (e ci aggiungo anche che avessero un lavoro e non delinquessero affatto, va) ma noi italiani, lo vorremmo lo stesso?
Oppure se la quota di stranieri in Italia fosse esattamente 0 (zero) persone, saremmo invece più contenti?
Perchè se la risposta invece è quest'ultima (saremmo più contenti) allora il problema non è mica se gli stranieri sono clandestini piuttosto che regolari...
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Si parla di frontiere. Al che, l'italiano medio quale io sono, pensa subito, ingenuamente, parzialmente e quindi anche erroneamente a quella linea di confine che si snoda tra Ventimiglia fino a Trieste, passando per Bardonecchia, Courmayeur, "Lugano", Vipiteno, Tarvisio e Gorizia (più volendo, ironicamente, San Marino e Città del Vaticano).
Ma l'Italia è un paese in gran parte circondato dal mare.
Ora, a occhio e croce, anche tutti i porti (o la linea del bagnasciuga) di fatto diventano frontiera.

La frontiera, oltre a percorrere la terraferma, si sviluppa ininterrottamente anche in mare.
La frontiera esiste anche lì ed è la cosiddetta linea delle acque territoriali, all'interno della quale "lo Stato esercita la propria sovranità territoriale in modo del tutto analogo al territorio corrispondente alla terraferma, con alcuni limiti" legati ai transiti militari e commerciali (utilissima wikipedia).

37(1).gif


Ergo, viola la legge italiana non soltanto chi sbarca sul suolo ma anche chi soltanto attraversi quella linea immaginaria.
 
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smith

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Perfetto.
Ripeto, cosa prevede il nostro codice penale, in caso di violazione delle nostre frontiere?
Perchè io ho il sospetto, dubbio, timore che preveda proprio quello che stiamo già facendo: alias CPT ecc. ecc.
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Il fenomeno si è evoluto rapidamente... oggi come oggi quasi non sussiste più la questione della violazione delle frontiere e dell'ingresso illecito nel territorio nazionale. L'obiettivo degli ultimi flussi migratori è soltanto quello far mettere piede ai loro trasportati su una nave battente una bandiera della UE. Qualsiasi bagnarola, arrugginita o fallata che sia, va bene pur di mettersi in mare e poter gridare "Aiuto! Soccorso!"...
La speranza – e direi la certezza se non si cola a picco prima – è quella di essere ripescati e condotti in un porto italiano... e il gioco è fatto. Più semplice, economico e sicuro che affrontare l'intera traversata... si possono impiegare le navi sinora inutilizzate perché troppo malmesse, non si deve fare il pieno di carburante e si possono stipare più passeggeri perché si stima che la loro permanenza in mare sarà breve.
Tanto per dire, uno degli ultimi salvataggi (e ci hanno rimesso la pelle in parecchi per aver confidato troppo - ma proprio troppo - nella brevità del viaggio) è stato effettuato a 20 miglia dalle coste libiche che, in soldoni, vuol dire poco più di 30 km... mezzo giro di Raccordo Anulare... e molto meno di quello che mi faccio in macchina ogni giorno per andare al lavoro. Di questo passo, basterà loro infilarsi una ciambella gonfiabile e farsi un pediluvio sulla spiaggia di Tripoli per essere prelevati da una nave militare italiana e portati qui...
...perché il problema sta proprio nell'impossibilità della marineria italiana di sottrarsi al soccorso sia per ragioni di umanità sia - soprattutto - per indicazione politica dato che Malta, ad esempio, lascia i barconi in balia della corrente persino nelle sue acque territoriali guardandosi bene dal soccorrerli... e difatti non è più una destinazione appetibile.
Come stroncarono gli Stati Uniti il problema dei balseros? Semplicemente stabilendo che si sarebbero occupati soltanto dei cubani che avessero messo piede autonomamente sul territorio americano (dopo averli esposti a mo' di emblema della superiorità americana sul sistema castrista, chiaro). Il risultato non fu una corsa spasmodica alle zattere ma, al contrario, la dileguazione del fenomeno perché se si aveva bisogno e si riceveva aiuto si era, per così dire, "squalificati" e si veniva rispediti a casa.
Nel Mediterraneo no, non funziona così. Si viene soccorsi, certo, e si vagliano a terra le immancabili richieste di asilo. Tutti allora si trasformano con certezza o in poveri siriani anti-Assad (che odiano il laicismo imposto ma detestano pure il fondamentalismo religioso, ovvio no?) o in eritrei vessati dal loro regime. Somali non lo si può essere perché lì non c'è neanche più uno Stato da cui dirsi calpestati e, da quando il Sud Sudan ha ottenuto la sua indipendenza di cartapesta, essere cristiani darfuriani è passato di moda.
Questo per dire che tecnicamente non sussiste nessun reato di immigrazione clandestina perché i nuovi arrivati vengono tratti a bordo nel corso di operazioni di salvataggio mentre si trovano in acque internazionali. E' la nostra legislazione sul diritto d'asilo che poi funziona da capestro.
 
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tra il Tevere e i loft.
Non li fermerà nessuno questi qui.. Scrivete tutte cose giuste per carità.

Ma che praticamente non porteranno a nulla.

Un continente che vive nella più assoluta ignoranza, quasi allo stato animale, dove lo stato sociale, la scolarizzazione, il controllo delle nascite.. Non sanno nemmeno cosa siano.

Un continente di milioni di persone dove l'Europa al confronto e' una caccola.

E noi europei evoluti e civilizzati, affezionati al benessere, e forse proprio per questo in deficit demografico, troppo umani per non soccorrere vite in mare .. Semplicemente soccomberemo.

Tra 30 anni saranno più loro che noi.

La storia ogni tanto si diverte a rimescolare le carte in tavola. L'ultima fu 1500 anni fa, con la caduta dell'impero, da parte dei popoli ad est. Ora tocca a noi.

Non posso scrivere di più, senza incorrere in sanzioni dei moderatori.

Beh no.. Forse un merito ce l'hanno.. La pianta di caffè che beviamo tutti i giorni a tazze e tazzine e' originaria dell' Etiopia..

Ma cara ce la stanno a fa paga sta' invenzione..:prankster2:
 
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Un continente che vive nella più assoluta ignoranza, quasi allo stato animale, dove lo stato sociale, la scolarizzazione, il controllo delle nascite.. Non sanno nemmeno cosa siano.
L'Italia non è un continente!

troppo umani per non soccorrere vite in mare
I naufragi in mare sono un trucco. Han capito che in quel modo li portiamo di qua e allora naufragano ma non ti illudere che smettendo cambi qualche cosa. Preferisci che facciano il giro via terra? Che fai li cannoneggi? Cannoneggi un milione di persone che si muovono a piedi in colonna? E poi i corpi dove li metti, quanti predatori servono per rimuoverli, dove li trovi in Turchia o in Albania?
Non voglio scandalizzare nessuno, voglio provare ad essere pratico. Immaginiamo di trattarli da animali scomodi, vediamo facilmente che sarebbe lo stesso un problema liberarsene: sarebbero animali troppo ben organizzati e in numero superiore a quello gestibile.
Ha sempre funzionato così: se la tribu vicina ha la ruota ci sono due soluzioni: o abbiamo entrambi la ruota oppure nessuno avrà più la ruota. Perché mai è crollata Roma e l'Europa dovrebbe resistere? Ah si, perché Roma era unita e l'Europa è un guazzabuglio.
Teniamo presente, infine, che tutte queste considerazioni sono state fatte senza tener in alcun conto che ci servono, che vogliamo continuare a depredare i loro territori, che abbiamo bisogno di gente che vada giù a prendere i diamanti (inutili, peraltro).
Io evito le risse per due motivi: principalmente perchè sono civile, educato, elegante, signorile e secondariamente perché sono anche piccoletto.
 
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tra il Tevere e i loft.
Per continente mi riferivo evidentemente all'Africa, in particolare quella subsahariana, da dove vengono gran parte di questi, ( tolti logicamente i siriani).

Lore diamine!! ma come interpreti, staremo sempre peggio qui in Italia , ma dentro una capanna ancora non ci viviamo.

Per il resto dici quello che ho detto io con altre parole.

Semplicemente il nostro livello di civilizzazione, ci IMPONE, di aiutarli.

E quindi ce la prenderemo nel culo, per essere sintetici.
 
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dentro una capanna ancora non ci viviamo.
Perché il clima non lo permette. Abbiamo inventato i mattoni perché servivano non perché è figo.
Il particolare che fa la differenza tra civiltà è la struttura sociale, che in Italia si sta frantumando.

Semplicemente il nostro livello di civilizzazione, ci IMPONE, di aiutarli.
Discordiamo sulle motivazioni. Io credo che quella di comportarsi civilmente sia una giustificazione di comodo per evitare di mettersi in condizione di subire dei danni nei conflitti.
 
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smith

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Beh finalmente, almeno, siete arrivati alla conclusione reale della faccenda. Quella che la maggioranza delle persone non vuole o non é in grado di ammettere o capire.

Ossia che la situazione, in altre parole siamo obbligati, di soccorrerli e gestirli per il semplice motivo che il problema lo abbiamo creato noi con piú di 100 anni di colonialismo e societá industriale, di fatto, fisicamente insostenibile (se non a prezzo di depauperamento di risorse e vite altrui).

Quindi, visto che a me han insegnato che chi rompe paga e i cocchi sono suoi (e si sta anche muti), mi sa che ci tocca proprio prenderli, tenerceli e anche trattarli da essere umani.

Se ci riuscite spingatelo anche agli altri 60 milioni di italiani.

Quando non c'era ancora il colonialismo europeo in Africa mica venivano. E le loro condizioni di vita non erano mica tanto diverse, quindi, perché a quel tempo non venivano?
Perché noi non andavamo a creare casini lá
 
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