Qualche tempo fa, sono andato a ritirare delle foto per la pubblicazione di un annuncio in quel di Piazza Plebiscito a Rimini. Chi conosce la location, sa che periodicamente si alternano ragazze di origine latino americana. Il posto è vicino all'università degli studi e quei i due"sfigatelli" che ho visto probabilmente appartenevano a alla categoria di studentello svogliato che passa il pomeriggio davanti al pc.
Fatto sta che, strano a dirsi, avevo un poco di tempo a disposizione così ho parcheggiato l'auto in una posizione defilata ma che mi consentiva comunque di avere una buona visuale su tutta la piazzetta ed in particolare sull'ingresso dell'appartamento sede delle ragazze. Ma torniamo ai due amici: in pratica erano lì che sghignazzavano tra loro come due comari che hanno appena visto il vicino di casa con l'amante, telefonavano e mentre uno parlava, l'altro si avvicinava con l'orecchio per sentire che cosa si diceva dall'altra parte dell'apparecchio.
Insomma era abbastanza facile seguire la linea del dialogo visto che le comunicazioni duravano poche decine di secondi. Poi uno dei due, un tipetto con gli occhialini che probabilmente aveva perso 8 gradi di vista per troppo utilizzo di playstation (o di sollazzo davanti alle foto di DDC con il suo amico al piano di sotto ), si è fatto coraggio e si è diretto al portoncino d'ingresso... morale della favola? Dopo un po' di esitazione dovuta forse alla "prima volta", ha sospinto il portoncino ed è entrato. Beh... ho iniziato a contare lentamente, forse un po' meno del secondo alla volta. Ricordo di essere arrivato a centoottanta. Dopodichè il portoncino si è riaperto e l'omino è uscito con un sorriso a ventiquattrodenti stampato in volto mentre si sistemava i pantaloni, segni inequivocabili dell'atto appena consumato. Dopo una rapida occhiata a destra e a sinistra per verificare la presenza di occhi indiscreti, si è avviato verso l'amico che nel frattempo si sganasciava dalle risate... e non era il solo... che quei punterini mi stiano leggendo in questo momento? Mah...
Fatto sta che, strano a dirsi, avevo un poco di tempo a disposizione così ho parcheggiato l'auto in una posizione defilata ma che mi consentiva comunque di avere una buona visuale su tutta la piazzetta ed in particolare sull'ingresso dell'appartamento sede delle ragazze. Ma torniamo ai due amici: in pratica erano lì che sghignazzavano tra loro come due comari che hanno appena visto il vicino di casa con l'amante, telefonavano e mentre uno parlava, l'altro si avvicinava con l'orecchio per sentire che cosa si diceva dall'altra parte dell'apparecchio.
Insomma era abbastanza facile seguire la linea del dialogo visto che le comunicazioni duravano poche decine di secondi. Poi uno dei due, un tipetto con gli occhialini che probabilmente aveva perso 8 gradi di vista per troppo utilizzo di playstation (o di sollazzo davanti alle foto di DDC con il suo amico al piano di sotto ), si è fatto coraggio e si è diretto al portoncino d'ingresso... morale della favola? Dopo un po' di esitazione dovuta forse alla "prima volta", ha sospinto il portoncino ed è entrato. Beh... ho iniziato a contare lentamente, forse un po' meno del secondo alla volta. Ricordo di essere arrivato a centoottanta. Dopodichè il portoncino si è riaperto e l'omino è uscito con un sorriso a ventiquattrodenti stampato in volto mentre si sistemava i pantaloni, segni inequivocabili dell'atto appena consumato. Dopo una rapida occhiata a destra e a sinistra per verificare la presenza di occhi indiscreti, si è avviato verso l'amico che nel frattempo si sganasciava dalle risate... e non era il solo... che quei punterini mi stiano leggendo in questo momento? Mah...