Valutazione sintetica della mia esperienza:
(4,5/5) ★★★★★
(1 stella di penalty per FK poco convincente, 0,5 stella bonus per incontro perfetto sotto ogni altro aspetto)
INSERZIONISTA: Luana Top
RIFERIMENTO INTERNET:
EF ID: 67814
CITTA': Salerno
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 30 su per giù
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: le foto sono amatoriali, selfie perfettamente corrispondenti al vero.
SERVIZI OFFERTI: ho chiesto solo per non sembrare troppo informato, comunque bbj a-side b-side e extraball in 60 minuti, fk if good chemistry.
SERVIZI USUFRUITI: BOOKING, FK, HJ, BBJ, DT, BL, AR, DATY, 69, QUEENING, MASSAGE, FINGERING, PROSTATE MASSAGE, SQUIRTING, TOYS, A-SIDE, B-SIDE, CIM, COB, EXTRABALL, SHOWER SERVICE.
COMPENSO RICHIESTO: 100 per 30’ o 200 per 60’
COMPENSO CONCORDATO: 200
DURATA DELL'INCONTRO: 60 più breve social time.
DESCRIZIONE FISICA: 165 di pura manza brasiliana, burrosa e soda da prenderla a morsi, Luana si ammazza di palestra, il culo e le cosce lo denotano chiaramente, l’addome è tenero ma tonico e non pronunciato, ha due tette morbide e nature con grossi capezzoli perfettamente tondi e scuri, bottoncini importanti e sensibili. Ha un taglio d’occhi che mi ha ammaliato in particolar modo. Gli occhi verdi, a riflessi grigi, talvolta azzurri. Il viso è espressivo e piacevole.
ATTITUDINE: Luana è una ragazza dolce e paziente, la sua attitudine penso sia ciò che la rende un’esperienza unica. È una di quelle persone simpatiche e dal carattere affabile. È ospitale e genuina, sorridente e loquace nel social time. È riuscita a farmi perdere la cognizione del tempo e ciò avviene raramente in un incontro a pagamento: non mette fretta alcuna e non fa né dice nulla che possa rimandare a quel pensiero, il tempo.
A letto è una safada esagerata, di quella porcaggine spontanea, complice, partecipe e imprevedibile. Maiala certificata.
REPERIBILITA': difficile, ho provato due volte a prendere appuntamento durante la mattina per il pomeriggio ma senza successo, era in overbooking. Poi ho capito il perché... Sono riuscito al terzo tentativoprenotando un incontro per il giorno successivo.
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: palazzo con ascensore
NUMERO DI TELEFONO: 3488462509
INDEX: 34884625xx
PREMESSA:
Luana perché propone una tariffa onnicomprensiva, come qualunque professionista del sesso dovrebbe fare, senza clausole scritte in piccolo.
Luana perché dopo un missile di proporzioni epiche, meglio ripiegare su lidi ben esplorati (ringrazio i conosci).
Luana perché è così dolce e non poteva mancare nel mio personalissimo album di figurine.
Lei che ha involontariamente attirato la mia attenzione, in maniera discreta, senza fare la attention queer, replicando alle sue recensioni in maniera sempre composta anche quando critiche e polemiche, e comunque partecipando alla vita di questa comunità con il suo entusiasmo sornione e un po’ svampito.
QUISQUILIE:
Luana riceve in un appartamento in centro a Salerno in contesto signorile. La casa è molto accogliente, ordinata e pulita, il bagno ampio e dotato di tutto ciò che un courtesy kit possa comprendere, dal collutorio con bicchierini monouso, al gel disinfettante, saponi e docciaschiuma dello stesso brand che uso abitualmente, teli candidi e stirati così come le lenzuola.
Dopo le varie misure di sicurezza mi ha dato indicazioni precise. Poco dopo mi sono infilato nella porta dietro la quale si nascondeva. Mi ha accolto puntandomi una pistola, ho alzato le mani in segno di resa: era il termometro con il quale ha rilevato in silenzio la mia temperatura. Indossava della lingerie dalla quale trasparivano le sue belle forme, i tacchi la slanciavano al punto giusto (altezza bacino) e mente me la prefiguravo a pecora, mi accorgevo che qualcosa non andava. Io ero emozionato, sì, mi emoziono ancora come un bambino al luna park. Anche lei però era taciturna e un po’ distaccata. Le ho fatto sinceri complimenti per poi chiederle se ero passabile. Ha risposto affermativamente ma per riprova mi sono avvicinato lentamente per baciarla. Mi ha posto la guancia e mi è balenata subito in mente la busta da mezz’ora...
PRELIMINARI:
Mi ha invitato in camera. Con la luce soffusa e la struggente melodia di Gavin James, si e mostrata a me in tutta la sua sinuosità.
Gattonava come una tigressa su quel letto, esibiva il culo come una felina in calore, avrei voluto morderle il collo per tenerla ferma e ingropparla. Mi fissava negli occhi con un’intensità tale che presagivo la prestazione da eiaculatore precoce che mi apprestavo a rappresentare. Per fortuna non è andata così. In questo clima molto girlfriend mi ha mollato un bacio in bocca. Dolce e lento ma non molto convincente, un po’ come tutti gli altri. Alla vista di tanta grazia, nonostante le precedenti intenzioni, ho appoggiato sulla consolle la busta da 60 minuti e sono andato in bagno.
Al mio ritorno si è inginocchiata ai miei piedi portando la bocca al mio membro. Ha mangiato quasi tutta l’asta, cominciando a baciarla per finire a strozzarcisi mentre mi guardava con i suoi occhi languidi e cangianti dal basso.
Siamo finiti a letto e dedicavo i miei baci al collo e al seno apprezzando i capezzoli che crescevano sotto gli stimoli.
Poco dopo brandiva una confezione di olio per massaggi ma l’ho invitata a stendersi per farne cavia da laboratorio. Per quanto abbia letto i primi volumi al riguardo, che mi ha consigliato una gentilissima signorina pay qui sul forum, per quanto ero perfettamente consapevole che bisognasse cominciare dai piedi e dalle caviglie per poi salire gradualmente fino alle tempie, nonostante tutte le nozioni teoriche, mi ha preso l’oblomovismo (da non intendersi come accidia, trattasi invece di rara e nota patologia di cui è affetto
@oblomov ): ho intriso le mani di olio, le ho strofinate fino a riscaldarlo ed ho cominciato a pastugnarle il culo, che in quella posa, pareva un’opera d’arte. Ci ho affondato la faccia dentro mangiandola da dietro, leccando tutto ciò che quella posizione consentiva. La situazione deve essermi sfuggita di mano e pure la boccetta d’olio: poco dopo la sua pelle ambrata era tutta intrisa e scivolosa. Rifletteva la poca luce in uno scintillio abbagliante. Mentre le massaggiavo la schiena il mio pene scorreva nel suo solco così come tutto il mio corpo sul suo. Era così arrapante a livello tattile da indurmi a fermare quel gioco poco dopo per cominciare a fare un po’ sul serio.
PRIMO ROUND:
Era in ginocchio sul letto e io dietro di lei, mi ha calzato un condom senza nemmeno girarsi a guardare, mentre le palpavo il seno e le baciavo un orecchio. Infoiati e infuocati abbiamo unito i nostri corpi mente lei indirizzava il mio pene con una mano. Ho spinto dolcemente per realizzare solo dopo che aveva puntato la cappella al culo senza nemmeno passare dalla fica. Dritto e diretto nel didietro e già per questo, a mio avviso, Luana, ha vinto in partenza! Si è messa a sfinge consentendomi una penetrazione totale, profonda e molto goduriosa. Poi i ricordi si fanno confusi e non in sequenza, la ricordo in piedi, con le mani appoggiate alla consolle e il culo proteso all’infuori. Poco dopo eravamo alla missionaria, ho eretto eretto il busto, stando accovacciato sugli stinchi e mentre pompavo delicatamente, le massaggiavo il clitoride con il pollice. Ad un certo punto ho estratto dal culo, ho tolto il condom e mi sono spostato di lato per imboccarla. Ho infilato medio e anulare nella sua vagina mentre lei ciucciava dolcemente il biberon. Ho cominciato a ravanare facendo aderire il palmo al suo bottoncino. Ha cominciato a contorcersi, le accarezzavo il viso, ha assunto un’espressione di stupore, quasi di timore, ha tentato di serrare le gambe, di ritrarsi ma era tardi e da sopra riuscivo a tenerla ferma: tenui, delicati zampilli hanno cominciato a fuoriuscire dalla sua fica. Non ha raggiunto l’apice, ma ha squirtato timidamente lasciando un piccolo test di Rorschach sul letto. Ho avuto come l’impressione che si fosse meravigliata di se stessa o almeno quello era ciò che mi aveva trasmesso.
Mi sono steso al suo posto e ha ripreso a succhiarmelo avidamente stando a pecora. Segava l’asta mettendo tutto lo scroto in bocca infondendomi sensazioni celestiali. La lingua molesta scendeva in basso a lubrificarmi lì dove poco dopo ha fatto capolino un suo dito molesto. Con la prostata in brodo di giuggiole e la cappella gonfia nella sua bocca, temevo di godere e volevo scopare ancora un po’. Abbiamo proseguito a scosciagallina, mani in faccia, dita in bocca. Poi di nuovo lei a quattro zampe: ero in piedi e affondavo dall’alto finché ho retto con le gambe. Mi sono messo in ginocchio, lei era rimasta a pecora, posa in cui assecondava i colpi venendomi in contro per aumentare la violenza dell’impatto, nonostante la tirassi a me tenendola dalle spalle, talvolta mettendole leggermente le mani al collo. Era in una posizione fetale, su un fianco, con tutte e due ginocchia piegate, vedevo la sua brioche far capolino, compressa tra le cosce. Il suo buchino posteriore era ormai morbido e dischiuso. Le ero di fianco a godere del suo sedere, avevo già rallentato il ritmo quando ho sentito chiaramente le scariche dal perineo pervadermi il corpo in tutte le direzioni. Ho fatto appena in tempo ad estrarre, a spostarmi verso il suo volto, a togliere il guanto per affidare il mio piacere alla sua abile bocca. Luana non lo molla, succhia finché non è sicura di aver estratto tutto il godimento del procurato orgasmo. Ed era così bello subire quel trattamento di lingua che manco mi è venuta la tipica refrattarietà. Ho lasciato che continuasse fino a darle un bacio di ringraziamento, a stampo sulle labbra, prima che sgattaiolasse via.
SECONDO ROUND:
Pit stop in bagno, mi ha offerto da bere, e siamo tornati in camera da letto. Ha ricambiato il massaggio premettendo:
“io non brava come te ma io ci provo” (chiara presa per culo, è un’abile massaggiatrice).
Mi sono goduto quel momento finché le sue mani non sono diventate troppo intraprendenti, aveva cominciato ad esplorare ogni anfratto procurandomi un’altra erezione. Aveva un plug di metallo nel borsello dei condom, di quelli che si vendono in kit da tre, della misura più grande:
Le ho chiesto di prenderlo e me lo ha consegnato con un sorrisetto safadinho. Si è messa a pecora, di nuovo olio sulla schiena e sul culo, le dita che scorrevano sulla sua pelle dorata, sui suoi glutei, nel suo solco, nel suo culo. Ho puntato il plug e ho cominciato a pistonare la punta, ogni volta un millimetro più dentro, lentamente finché non ne era entrato quasi metà. L’ultima spinta ha vinto la resistenza della sua muscolatura anale, tonica e perfetta, che ha risucchiato voracemente il gingillo all’interno. Ha tirato un sospiro, come se fosse stata una liberazione anziché un’occlusione.
“Stai comoda con il tappo al culo?”
Annuiva. L’ho invitata a stendersi, a rilassarsi, a cosce aperte, all’insù. Le palpavo le tette mentre ero con la faccia tra le sue cosce a leccarne la fica. Cominciava a secernere i primi pochi umori. L’indice e il medio dentro che toccavano con mano quella grossa pera nell’altro canale. Baciavo, succhiavo e leccavo avidamente il clitoride, intanto avevo afferrato lo stop del plug con due dita per muoverlo dentro e fuori estraendolo ogni tanto del tutto, per poi affondarglielo di nuovo dentro. Sentivo la sua muscolatura cedere e dilatarsi mentre la sua vulva pulsava e si bagnava della mia saliva e della sua broda. Ci ho infilato il cazzo dentro e l’ingombro del plug, che era bello grosso, comprimeva il mio membro così agguantato dalle pareti vaginali. Che invenzione grandiosa i plug anali. Ma Luana aveva altre intenzioni, pertanto ha estratto il plug di sua iniziativa e si è impalata in culo a reverse cowgirl. Spettacolo. Di nuovo l’olio tra le mani, le ho innaffiato la schiena vedendolo scorrere giù, nel solco della spina dorsale, fino al culo, per poi finire a lubrificare la nostra congiunzione. Mi cavalcava furiosamente mentre con le mani stendevo quell’olio sulle natiche e sul dorso. L’apice della lussuria penso di averlo raggiunto un quel momento, quando l’ho abbracciata da dietro e me la sono stesa addosso come un geco. Col cazzo piantato dietro, una mano a massaggiarle la fica, l’altro braccio a cingerla, la mammella opposta strizzata e il suo volto girato verso di me a baciarmi in bocca. Penso di aver toccato il paradiso con un dito, ma era il suo clitoride che impazzava.
Si è girata a smorzacandela, il rapporto era sempre anale, complice tutto quell’olio, ha cominciato a strofinarsi sul mio addome trovando il giusto stimolo. Il ritmo era in crescendo, come il suo affanno e il suo ansimare. Tenevo quelle tette morbide ben salde e pinzavo i capezzoli senza esagerare. Gli aneliti sono diventati una sinfonia finché non ha rallentato in preda al fiatone e agli spasmi (veri?finti?Stikazzy). Vibrava tutta. Mi si è accasciata addosso teneramente, con un evidente sorriso. Sentivo lo scroto tutto madido di olio, ho allungato una mano tra le sue cosce ed ho trovato un lago più fluido, ma al contatto con le dita si è subito ritratta per scansare la mia mano.
“Stenditi, sarai stanco, lascia fare a me!”
Con la schiena sui cuscini a cosce aperte, ha cominciato a darmi piacere con la bocca. Di nuovo quel dito, poi due, meno delicata stavolta, poi tre, li affondava e li ruotava mentre segava e succhiava il cazzo. Lo sentivo accrescere ad ogni affondo della sua mano e ritrarsi quando liberava. Mi stava facendo il culo, restituiva la pariglia e penso debba essersi infoiata. Ogni tanto mi raggiungeva con le labbra per baciarmi e guardarmi compiaciuta negli occhi mentre le dita trapanavano le mie terga. Ormai aveva la mia prostata in pungono e spingeva sempre più forte. In preda al terrore che affondasse il resto della mano, in preda agli spasmi che mi procurava la sua bocca, ho chiuso gli occhi e mentre mi segava, le sue tette continuavano a ballonzolarmi nella mente. Sono esploso la seconda volta, con lo sfintere che si contraeva stringendole le dita. Ha continuato a segarmi, non avevo nemmeno la forza di fermarle la mano, ero totalmente estasiato, paralizzato, incantato, deliziato. Finita la musica, si cala il sipario.
CONCLUSIONE:
Mi ha offerto l’uso del bagno che ho accettato di buon grado, la doccia era immacolata oltre che enorme. In cucina un po’ d’acqua e io che che non mi faccio mai i cazzi miei, ho chiesto cosa ci fosse sigillato nella pentola a pressione. Non ha voluto sentire ragioni, si sarebbe offesa se non avessi assaggiato la sua feijolada e
@tabakko 51 mi è testimone che condividere la fagiolata è un atto molto intimo, che ho apprezzato molto, preludio di “vero amore”. Non avevo pranzato, aveva un profumino delizioso, che dovevo fa? Mi sono spazzolato tutto fino a leccarmi i baffi e le dita. Seduto alla sua tavola, con lei che mi fissava con sguardo dolce e compiaciuto, mentre mi rifocillavo e recuperavo energie, tra una chiacchiera e un boccone, mi sembrava di vivere una situazione surreale. Sono uscito da quel loft con una sensazione di benessere CULInario a 360 gradi, benessere che sento tangibile ancora oggi che scrivo. Proclamo
la cozinera goiana, vincitrice assoluta di Masterchef: ha saputo cuocermi davvero a puntino.