Lucciole new life style

DoctorJ

OTR warrior
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La nuova vita delle "lucciole":
ora si adesca col biglietto da visita





ROMA (14 dicembre) - Niente più ingorghi notturni lungo le arterie periferiche della capitale. Le lucciole stanno abbandonando la campagna per migrare in massa nel centro storico di Roma. Effetto dell'ordinanza del sindaco Gianni Alemanno, che per battere il fenomeno della prostituzione ha disposto multe salate per clienti e per chi è sorpreso a esercitare il mestiere per strada.

Fatta la legge, dunque, trovato l'inganno. Le prostitute hanno così abbandonato le vecchie strade ad alta percorrenza per far ritorno ai marciapiedi della città: via Cavour, la zona del Pantheon, Piazza Navona. E, mutati i luoghi, è mutato anche lo stile. Per adescare i clienti niente più schiamazzi. Uno sguardo rapido, un movimento degli occhi, un cenno. La prostituta urbana non parla, contratta con lo sguardo, controllata a vista dal suo protettore, limitandosi a porgere un bigliettino da visita con il numero di telefono, non appena capiscono di avere qualche chances.

Naturalmente anche il look delle ragazze è velocemente cambiato. Il decreto di Alemanno infatti dice chiaramente che è vietato «indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l'intenzione di adescare o esercitare l'attività di meretricio». Abiti senza eccessi volgari, ma che sembrano tagliati addosso, tacchi altissimi e molto trucco. Le prostitute ormai si confondono tra romani, turisti, zingare, mendicanti, giovani che fanno volantinaggio.

«Siamo state protagoniste di un incredibile salto di qualita», assicura all'Adnkronos Olga, nome d'arte di una ventenne moscovita dai capelli biondi e lunghissimi, che fino a pochi mesi fa lavorava sulla Salaria. «In questo modo - spiega - sento di rispettare la legge. Non più abiti discinti, minigonne inguinali e reggiseni trasparenti. Adesso mi sento anche più seducente». Ma come funziona il «gioco» del bigliettino? «È molto semplice -spiega- Su, c'è scritto il mio nome e il numero di telefonino. Lo consegno, proprio come si fa con un biglietto da visita, alla persona interessata,che al momento non può seguirmi nel mio appartamento ma che invece può chiamarmi quando ha tempo».

«La zona - aggiunge - è frequentata da turisti e da professionisti, che magari sono impegnati nelle loro attività, ma che però chiameranno non appena saranno un pò più liberi. E chiamano, ti assicuro, chiamano in tanti». E le tariffe? «Adesso sono un po' più alte. Ci sono gli appartamenti da pagare. Prima l'incontro avveniva in macchina. Il lavoro in tandem con una mia collega polacca. E ci alterniamo tra casa e strada. Molto più sicuro di prima».

Intanto ai margini delle periferie, dopo il giro di vite iniziale, le ragazze sono tornate a lavoro, anche se con più riserbo e attenzione di una volta. Sotto l'occhio vigile dei loro protettori o di qualche collega più anziana, passata dall'altra parte della barricata, si nascondono nel buio delle tante strade consolari o del litorale pronte a mostrarsi non appena si avvicina un'auto. La trattativa ha tempi più rapidi di una volta. E se lui sceglie un luogo diverso dall'auto in un parcheggio sicuro e controllato, la ragazza viene accompagnata da una compagna.

Le nigeriane, invece, al contrario delle prostitute dell'est, spesso lavorano vicino a dove vivono, in prossimità delle campagne attorno al raccordo o nelle pinete a ridosso del mare. E se prima lavoravano in modo molto appariscente adesso cercano di occultarsi tra i cespugli, gli alberi. Le loro tariffe restano le più basse: 20 euro contro i 30 richiesti dalle europee. I trans invece si sono adattati a esercitare nelle tenebre che di notte avvolgono le strade che tagliano la pineta di Castelfusano. Ma come segnalano la loro presenza? Ogni venti metri fanno roteare una insolita luce viola. Lo sanno i vecchi clienti e lo hanno imparato in fretta i nuovi.

Le lucciole resistono anche sulla Cristoforo Colombo. Sono le più a buon mercato. Si radunano nella macchia che costeggia la fine la strada. È qui che gli automobilisti in cerca di compagnia si fermano. Le ragazze sbucano veloci dal buio e se la trattativa va a buon fine salgono in macchina. Infine c'è la prostituzione cinese. Le ragazze non esercitano per strada ma ricevono in casa, a colpi di inserzioni sui quotidiani locali. Di solito l'appartamento non è altro che il freddo retro di un garage

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=38352&sez=HOME_ROMA
 
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Safarà
DoctorJ ha scritto:
ora si adesca col biglietto da visita

Strabello il bigliettino da visita... :biggrin:
...fossi una girl darei libero spazio alla fantasia per inventarmi il mio "personalizzato"... :biggrin:
 
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biglucky

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Dylan ha scritto:
DoctorJ ha scritto:
ora si adesca col biglietto da visita

Strabello il bigliettino da visita... :biggrin:
...fossi una girl darei libero spazio alla fantasia per inventarmi il mio "personalizzato"... :biggrin:


Ricordo della Vanessa otr sui viali bolognesi alla fine anni '80 che ti lasciava i bigliettini da visita

Collegamento alla pagina web non disponibile

come riportato in amarcord,cmq come detto dal doc e ribadito dal torinese

fatta la legge trovato l'inganno :biggrin:
 
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A me in estate sul lungomare di Rimini sono già due anni che a volte la mattina trovo appeso al tergicristallo della macchina un biglietto da visita con numero di cellulare di qualche girl che offre compagnia ( sempre meglio che trovarsi una multa ).
Facendo poi una ricerca su google con il numero di cellulare ho trovato l' annuncio su internet che confermava che tipo di compagnia si trattasse, escort o loft.
 
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Gomez

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gig ha scritto:
A me in estate sul lungomare di Rimini sono già due anni che a volte la mattina trovo appeso al tergicristallo della macchina un biglietto da visita con numero di cellulare di qualche girl che offre compagnia

E' vero.
Quando parcheggio il Cayenne trovo il tergi pieno
quando vado in Panda no....
 
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Gomez ha scritto:
gig ha scritto:
A me in estate sul lungomare di Rimini sono già due anni che a volte la mattina trovo appeso al tergicristallo della macchina un biglietto da visita con numero di cellulare di qualche girl che offre compagnia

E' vero.
Quando parcheggio il Cayenne trovo il tergi pieno
quando vado in Panda no....



Verissimo !
 
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Bè, il biglietto da visita della "professionista" non è poi così una novità. Il primo l'ho visto nel lontano 1984, proprio agli albori della mia carriera, poi sospesa.

Alla ripresa, nel 2001 è capitato altre volte. A Londra li trovi tranquillamente nelle cabine telefoniche.
 
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Gomez ha scritto:
gig ha scritto:
A me in estate sul lungomare di Rimini sono già due anni che a volte la mattina trovo appeso al tergicristallo della macchina un biglietto da visita con numero di cellulare di qualche girl che offre compagnia

E' vero.
Quando parcheggio il Cayenne trovo il tergi pieno
quando vado in Panda no....


Chissà perchè. :lol: :lol: :lol:
 
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Gomez ha scritto:
E' vero.
Quando parcheggio il Cayenne trovo il tergi pieno
quando vado in Panda no....

Tu insisti ad andare in giro senza parabrezza, passa da carglass fattene mettere uno nuovo e poi vedrai... :rofl:
 
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biglucky

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attorno a Bologna.....
Power ha scritto:
Gomez ha scritto:
E' vero.
Quando parcheggio il Cayenne trovo il tergi pieno
quando vado in Panda no....

Tu insisti ad andare in giro senza parabrezza, passa da carglass fattene mettere uno nuovo e poi vedrai... :rofl:

Ma no....non è il Cayenne.....la jeep militare AR con il parabrezza che si ribalta verso il cofano motore :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
 
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Il_Magico_Merlin ha scritto:
... A Londra li trovi tranquillamente nelle cabine telefoniche.
A Londra sono in uso da più di 15 anni, le cabine telefoniche ne erano tapezzate: dico ne erano perchè l'anno scorso ho notato che il fenomeno era quasi scomparso!!
Il brutto è che con questa scusa della repressione, come già qualcuno aveva ipotizzato, i prezzi sono in aumento e come sempre l'indigente lo prende in quel posto e ciò è assolutamente ingiusto.Hola :smile:
 
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