G
Guest
Ospite
Ospite
un decennio quasi di frequentazioni, transmigrando di nido in nido, raccontando e ascoltando raccontare, intorno a un confortevole caminetto, le storie clandestine
questo almeno fintantoché mi è stato concesso, perché all’improvviso, inopinatamente, l’età del piombo ha preso il posto di quella dei lumi e tutto sembra oramai relegato alla struggenza del ricordo
finite le esaltanti scorribande in compagnia dei pensieri, nel pulsare magico della braghetta, il luccichio rutilante della strada che lascia il posto al lugubre deserto, senza più concedere il sollievo intellettuale e irresponsabile
e dunque l’oblio dei sensi, la dispersione di una cultura del selvaggiamente essenziale
muto, inebetito mi lecco le ferite
in altri tempi, le avrei lenite con un poderoso OTR
questo almeno fintantoché mi è stato concesso, perché all’improvviso, inopinatamente, l’età del piombo ha preso il posto di quella dei lumi e tutto sembra oramai relegato alla struggenza del ricordo
finite le esaltanti scorribande in compagnia dei pensieri, nel pulsare magico della braghetta, il luccichio rutilante della strada che lascia il posto al lugubre deserto, senza più concedere il sollievo intellettuale e irresponsabile
e dunque l’oblio dei sensi, la dispersione di una cultura del selvaggiamente essenziale
muto, inebetito mi lecco le ferite
in altri tempi, le avrei lenite con un poderoso OTR