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Fa freddo
Un freddo da alcune parti del nostro paese quasi siberiano.
E quando fa così freddo penso spesso alle ragazze, agli angoli di strade dove cani da slitta batterebbero i denti supplicando l’eschimese di riportarli all’igloo ..
Povere peccatrici castigate dall’inclemenza dell’inverno e condannate al destino di battere i piedi e fregarsi le braccia, fin quando un’anima buona non le accolga al tepore di un auto con il riscaldamento a palla …
Non scherzo. Scelgo toni lievi, ma le compatisco e penso che tutti i soldi che intascano in alcune sere come quelle gelide di cui parlo, sono ben guadagnati e nessuno può obiettare su come siano spiacevoli certi aspetti del loro mestiere.
Io sono del sud e non sono abituato a certi eccessi climatici, quindi capisco bene la sofferenza di chi patisce il freddo, quello cattivo, doloroso, accentuato dalla durata alla sua esposizione e da una forzosa immobilità.
Una volta si riscaldavano bruciando vecchi copertoni e il fumo tossico e puzzolente era il male minore, un prezzo bene accetto per un il calore persino eccessivo che riusciva a procurare.
Oggi si affidano al vestiario. Magari le più tecnologiche a qualche diavoleria che produce chimicamente un caldo localizzato. Ma il freddo, comunque se le mangia.
E nei cosiddetti “trombatoi”, non è che la cosa migliori più di tanto. Sono quasi sempre delle ghiacciaie, dove quando ti spogli anche se sei ben messo il tuo pisello si rattrappisce in maniera imbarazzante, chiedendoti almeno una decina di gradi in più. Dove lei ti chiede supplichevole “ti dispiace se mi tengo la maglia?” o magari ti promette di spogliarsi un po’ più tardi.
Tutto questo perché si va così di fretta che anche se accendono la classica stufetta, manca il tempo perché l’ambiente si riscaldi. Ci sono addirittura quelle che quando entrano attivano pateticamente la caldaia, probabilmente incuranti o ignoranti del fatto che i radiatori saranno appena tiepidi quando ci si rivestirà per andarsene.
Allora io tempo fa giravo con un termoconvettore piccolissimo, ma molto, molto potente e senza alcuna remora me lo mettevo a bordo letto, sfidando possibili sfottò sulla mia poco mascolina freddolosità. In realtà il mio senso pratico mi ha garantito scopate a temperature accettabili, procurandomi non poca gratitudine, da parte delle mie amiche.
Poi le riportavo al loro angolo, magari quando la neve cominciava a fioccare o quando il vento quasi impediva loro di chiudere lo sportello della mia macchina.
Le salutavo, guardandole stringersi nelle spalle ed affondare le mani dentro le tasche e pensavo che la vita, qualsiasi vita, molto spesso non è decisamente facile …
A tutte le OTR : stringete i denti … tornerà l’estate ….
Un freddo da alcune parti del nostro paese quasi siberiano.
E quando fa così freddo penso spesso alle ragazze, agli angoli di strade dove cani da slitta batterebbero i denti supplicando l’eschimese di riportarli all’igloo ..
Povere peccatrici castigate dall’inclemenza dell’inverno e condannate al destino di battere i piedi e fregarsi le braccia, fin quando un’anima buona non le accolga al tepore di un auto con il riscaldamento a palla …
Non scherzo. Scelgo toni lievi, ma le compatisco e penso che tutti i soldi che intascano in alcune sere come quelle gelide di cui parlo, sono ben guadagnati e nessuno può obiettare su come siano spiacevoli certi aspetti del loro mestiere.
Io sono del sud e non sono abituato a certi eccessi climatici, quindi capisco bene la sofferenza di chi patisce il freddo, quello cattivo, doloroso, accentuato dalla durata alla sua esposizione e da una forzosa immobilità.
Una volta si riscaldavano bruciando vecchi copertoni e il fumo tossico e puzzolente era il male minore, un prezzo bene accetto per un il calore persino eccessivo che riusciva a procurare.
Oggi si affidano al vestiario. Magari le più tecnologiche a qualche diavoleria che produce chimicamente un caldo localizzato. Ma il freddo, comunque se le mangia.
E nei cosiddetti “trombatoi”, non è che la cosa migliori più di tanto. Sono quasi sempre delle ghiacciaie, dove quando ti spogli anche se sei ben messo il tuo pisello si rattrappisce in maniera imbarazzante, chiedendoti almeno una decina di gradi in più. Dove lei ti chiede supplichevole “ti dispiace se mi tengo la maglia?” o magari ti promette di spogliarsi un po’ più tardi.
Tutto questo perché si va così di fretta che anche se accendono la classica stufetta, manca il tempo perché l’ambiente si riscaldi. Ci sono addirittura quelle che quando entrano attivano pateticamente la caldaia, probabilmente incuranti o ignoranti del fatto che i radiatori saranno appena tiepidi quando ci si rivestirà per andarsene.
Allora io tempo fa giravo con un termoconvettore piccolissimo, ma molto, molto potente e senza alcuna remora me lo mettevo a bordo letto, sfidando possibili sfottò sulla mia poco mascolina freddolosità. In realtà il mio senso pratico mi ha garantito scopate a temperature accettabili, procurandomi non poca gratitudine, da parte delle mie amiche.
Poi le riportavo al loro angolo, magari quando la neve cominciava a fioccare o quando il vento quasi impediva loro di chiudere lo sportello della mia macchina.
Le salutavo, guardandole stringersi nelle spalle ed affondare le mani dentro le tasche e pensavo che la vita, qualsiasi vita, molto spesso non è decisamente facile …
A tutte le OTR : stringete i denti … tornerà l’estate ….