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RIFERIMENTO INTERNET: http://www.rosarossa.com/annunci/girls/milano/maddalena e la sua amica-girls-accompagnatrice--MTE1ODUtNTdhNTFi.html
CITTA DELL'INCONTRO: Milano, Certosa
NOME INSERZIONISTA: Maddalena
NAZIONALITA': braz
ETA': 35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: le foto nascondono ad arte il giro-vita
SERVIZI OFFERTI: fk, bbj, daty, 69, rai2 in digitale e rai1 multiposition
RATE: 50 per ½h
DESCRIZIONE FISICA: manzetta “nature” scarsa di seno.
ATTITUDINE: 50%gfe/50%porcellina
REPERIBILITA' discreta, magari vi tocca richiamare
Avete presente quelle vecchie trattorie in zone periferiche della città, dove ci devi andare di proposito e, nonostante non hai prenotato un posto lo trovi sempre, e quando te ne vai non resti mai insoddisfatto? Ecco, oramai il condominio di via Luciano, rappresenta per me la vecchia osteria dove, mal che vada trovo sempre qualcosa che mi soddisfa. E questa mattina mi balza all’occhio questo nuovo duo di brazze, una + in carne e l’altra asciutta. Chiamo e trovo una voce timida, tranquilla che mi propone un doppio, cosa che declino, salvo offrire un servizio decente a fronte di un impegno finanziario di 50fiori. Toh, mi dico, questa è una giornata magnifica per fare un giretto in Certosa alla vecchia osteria!
Confermo e di li a mezz’ora parcheggio. Chiamo 1, 2 alla 3^ mi rispondono e mi invitano al 4^ piano. Il fermo dell’ascensore da il segnale e sento la porta a fianco che si apre. Una testolina bionda mi sorride e mi invita a varcare la soglia. È l’amica, tale Sara se non sbaglio. Si presenta con una vestaglia rosa trasparente da cui si può ammirare il suo 2 pezzi che lascia assaporare un bel corpicino magro. Anche di viso è carina, sopra i 35 ma ben portati. Capelli lisci biondi. È frizzante e ciarliera, fa gli onori di casa. Mi presenta la Maddy che è meno loquace e accenna un timido sorriso per ricambiare il mio saluto. Lei è fasciata con vestaglia di raso nera che chiusa copre il suo giro vita importante. Entrambe su taccazzo (>10cm) d’ordinanza mi conducono all’alcova pulita e in ordine: la maestra di cerimonie, la Sara mi invita a mettermi comodo. Capita l’antifona, chiarisco che il match sarebbe stato 1 a 1; senza tanta insistenza le ragazze mi chiedono quale sia la mia scelta. Il musetto simpatico di Maddy mi ha incuriosito, ma prometto alla Sara che la prossima volta tocca a lei.
Passaggio in bagno, anch’esso pulito e in ordine, e sono pronto alla gara.
Partiamo con baci e abbracci: a dir la verità i baci inizialmente sono solo a stampo. Faccio presente che bisogna approfondire con la lingua e nonostante qualche residua resistenza, con il passare dei minuti si è lasciata andare. Se la lingua, almeno la sua, è partita con il freno a mano, le mani, di entrambi, erano ben avviate sin dalle prime battute. Le sue sul pacco - gradite – e le mie sulle suchiappe – altrettanto gradite – hanno dato il la ad una chiavata di tutto rispetto.
Ma andiamo con ordine.
Le sfilo il reggi e ahime, ne esce una prima di misura ma colto morbida con un bel capezzolo gustoso. Mi sono consolato. Ci siamo stesi sul letto e, senza la fretta che in genere caratterizza la singola corsa, giochiamo un po’. Mi propone anche il massaggio: normalmente declino, in quanto è solo un modo per perdere tempo e poi metterti fretta in corrispondenza della mezz’ora. Ma ho avuto l’impressione, e non mi sbagliavo, che fosse come un piccolo cadeau, per cui ho accettato di buon grado, chiedendole di usare poco olio. È stato bello perché nel mentre che mi massaggiava la schiena ed ero disteso, potevo giocare con la mano in mezzo alle sue gambe.
In questa fase sembravamo due fidanzatini. Anche lei si è lasciata andare del tutto. Mentre eravamo stesi abbracciati mi chiede: “qual è la tua fantasia?” Barone: “metterti la testa in mezzo alle gambe!?!” Mi sorride e mi si siede sulla bocca appoggiandosi al muro. Mi sento come un meccanico sotto la scocca di una Ferrari: mi godo in crescendo la sua patata, pulita, profumata e con leggero accenno di ricrescita che non disturba. Lei gradisce il trattamento e mi ampia libertà: tant’è che gradualmente impegno la mano destra che fa da spola tra il suo capezzolo sinistro e la sua bocca, lubrificando il primo grazie a quest’ultima. Nel frattempo, con l’indice della mia sinistra mi faccio strada nel suo buchetto libero. Gradisce e non tradisce. Io chiudo gli occhi e mi sembra quasi di vedere i 3 punti che sto solleticando come tre stelle brillanti nel firmamento (bocca-figa-culo) e resto incantato mentre traccio con la fantasia una linea che li congiunge. Chiedo scusa se vi tedio con queste mie proiezioni, ma cosa ci volete fare, resto un inguaribile romantico!
Torno alla realtà e la faccio scendere per prendere la mia dose di piacere dalla sua bocca. Penso, ho dato e quindi…
Ma qui si conferma una nota dolente che si era palesata prima: il pompino, se vogliamo usare questo eufemismo, è più che altro un giocare e strusciare con le sue labbra dal momento che manca di un vero e proprio succhiaggio. Magari è timida. Andiamo di 69: magari si lascia andare. Una volta in posizione, non ho resistito a rimmarle l’ano, pulito e profumato e ad infilarci dentro di nuovo l’indice. Stavolta è entrato al primo colpo, come imburrato. L’ho lavorato con gusto, fino a tentare anche di infilare il medio, ma il fatto che scuotesse il bacino l’ho interpretato come un diniego. Nel frattempo, non riuscivo a capire il lavoro che mi stava facendo di bocca: di sicura nemmeno stavolta succhiava. La invito a stendersi, mi alzo io e a cavalcioni tento di imboccarla con il mio sistema di puntamento laser. Ma non era un problema di allineamento, semplicemente non imbocca. Ma nonostante ciò tra il ciucciarle i capezzoli, fk come si deve e qualche sua slabbrata, diciamo che la fase di riscaldamento è completata.
Gommiamo e partiamo di mission. Una volta finito il rodaggio mi alzo di busto e mi carico le gambe con tanto di scarpe con tacco con taccazzo sulle spalle e parto con affondi decisi. Il ritmo della gara si alza. Cambio per pecos da cui ne nasce una session che rappresenta l’apice dell’incontro per intensità e qualità. La pompo con ritmo e forza, tenendola di vola in volta per i fianchi, per le spalle fino a prenderle la testa per fk. Lei oppone quel tanto di resistenza che basta per farti capire che in fondo le piace. Le chiedo di cambiare e nelle operazioni di posizionamento si accorge che il gommino era bucato e si alza tirandomelo via. Non me ne ero accorto e le prendo la mano perché pensavo che volesse finirmi di mano o peggio lasciarmi a mezzo servizio perché ero andato lungo. Fortunatamente l’equivoco si chiarisce e mi tranquillizzo. Ma il break ha ripercussioni sul turgore del mio membro, per cui dopo la ri-vestizione, ci posizioniamo con lei in piedi poggiata sul letto e io che la prendo da dietro, ma ho bisogno di nuovo del calore del suo corpo per riprendere consistenza. Riprendiamo in mission abbracciati e con fk in punta di lingua fino al mio gran finale.
Ci alziamo e dopo complimenti reciproci, io per la sua dolcezza e lei per la mia “fuerza”, ci si da una sistemata. Giro in bagno, e mi accompagna fin sulla porta con bacino finale, non prima di aver salutato l’amica e darle appuntamento al prossimo giro.
Morale della favola: la Maddalena non è una figa e molto probabile che tra lei e l’amica la maggior degli avventori avrebbero scelto per l’amica. Ma, come si evince dalla rece, l’incontro è stato + che soddisfacente. Non nei canoni standard: infatti la mancanza di bbj, seppur oltremodo compensata da altri servizi, è di fatto un dato oggettivo e che può far desistere vaste platee. Nella parte di pompaggio siamo su ottimi livelli di partecipazioni, per un rapporto servizi/prezzo superiori alla media.
Segnalo come plus la sua pelle ambrata, liscia e profumata.
36652251xx
Foto:
CITTA DELL'INCONTRO: Milano, Certosa
NOME INSERZIONISTA: Maddalena
NAZIONALITA': braz
ETA': 35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: le foto nascondono ad arte il giro-vita
SERVIZI OFFERTI: fk, bbj, daty, 69, rai2 in digitale e rai1 multiposition
RATE: 50 per ½h
DESCRIZIONE FISICA: manzetta “nature” scarsa di seno.
ATTITUDINE: 50%gfe/50%porcellina
REPERIBILITA' discreta, magari vi tocca richiamare
Avete presente quelle vecchie trattorie in zone periferiche della città, dove ci devi andare di proposito e, nonostante non hai prenotato un posto lo trovi sempre, e quando te ne vai non resti mai insoddisfatto? Ecco, oramai il condominio di via Luciano, rappresenta per me la vecchia osteria dove, mal che vada trovo sempre qualcosa che mi soddisfa. E questa mattina mi balza all’occhio questo nuovo duo di brazze, una + in carne e l’altra asciutta. Chiamo e trovo una voce timida, tranquilla che mi propone un doppio, cosa che declino, salvo offrire un servizio decente a fronte di un impegno finanziario di 50fiori. Toh, mi dico, questa è una giornata magnifica per fare un giretto in Certosa alla vecchia osteria!
Confermo e di li a mezz’ora parcheggio. Chiamo 1, 2 alla 3^ mi rispondono e mi invitano al 4^ piano. Il fermo dell’ascensore da il segnale e sento la porta a fianco che si apre. Una testolina bionda mi sorride e mi invita a varcare la soglia. È l’amica, tale Sara se non sbaglio. Si presenta con una vestaglia rosa trasparente da cui si può ammirare il suo 2 pezzi che lascia assaporare un bel corpicino magro. Anche di viso è carina, sopra i 35 ma ben portati. Capelli lisci biondi. È frizzante e ciarliera, fa gli onori di casa. Mi presenta la Maddy che è meno loquace e accenna un timido sorriso per ricambiare il mio saluto. Lei è fasciata con vestaglia di raso nera che chiusa copre il suo giro vita importante. Entrambe su taccazzo (>10cm) d’ordinanza mi conducono all’alcova pulita e in ordine: la maestra di cerimonie, la Sara mi invita a mettermi comodo. Capita l’antifona, chiarisco che il match sarebbe stato 1 a 1; senza tanta insistenza le ragazze mi chiedono quale sia la mia scelta. Il musetto simpatico di Maddy mi ha incuriosito, ma prometto alla Sara che la prossima volta tocca a lei.
Passaggio in bagno, anch’esso pulito e in ordine, e sono pronto alla gara.
Partiamo con baci e abbracci: a dir la verità i baci inizialmente sono solo a stampo. Faccio presente che bisogna approfondire con la lingua e nonostante qualche residua resistenza, con il passare dei minuti si è lasciata andare. Se la lingua, almeno la sua, è partita con il freno a mano, le mani, di entrambi, erano ben avviate sin dalle prime battute. Le sue sul pacco - gradite – e le mie sulle suchiappe – altrettanto gradite – hanno dato il la ad una chiavata di tutto rispetto.
Ma andiamo con ordine.
Le sfilo il reggi e ahime, ne esce una prima di misura ma colto morbida con un bel capezzolo gustoso. Mi sono consolato. Ci siamo stesi sul letto e, senza la fretta che in genere caratterizza la singola corsa, giochiamo un po’. Mi propone anche il massaggio: normalmente declino, in quanto è solo un modo per perdere tempo e poi metterti fretta in corrispondenza della mezz’ora. Ma ho avuto l’impressione, e non mi sbagliavo, che fosse come un piccolo cadeau, per cui ho accettato di buon grado, chiedendole di usare poco olio. È stato bello perché nel mentre che mi massaggiava la schiena ed ero disteso, potevo giocare con la mano in mezzo alle sue gambe.
In questa fase sembravamo due fidanzatini. Anche lei si è lasciata andare del tutto. Mentre eravamo stesi abbracciati mi chiede: “qual è la tua fantasia?” Barone: “metterti la testa in mezzo alle gambe!?!” Mi sorride e mi si siede sulla bocca appoggiandosi al muro. Mi sento come un meccanico sotto la scocca di una Ferrari: mi godo in crescendo la sua patata, pulita, profumata e con leggero accenno di ricrescita che non disturba. Lei gradisce il trattamento e mi ampia libertà: tant’è che gradualmente impegno la mano destra che fa da spola tra il suo capezzolo sinistro e la sua bocca, lubrificando il primo grazie a quest’ultima. Nel frattempo, con l’indice della mia sinistra mi faccio strada nel suo buchetto libero. Gradisce e non tradisce. Io chiudo gli occhi e mi sembra quasi di vedere i 3 punti che sto solleticando come tre stelle brillanti nel firmamento (bocca-figa-culo) e resto incantato mentre traccio con la fantasia una linea che li congiunge. Chiedo scusa se vi tedio con queste mie proiezioni, ma cosa ci volete fare, resto un inguaribile romantico!
Torno alla realtà e la faccio scendere per prendere la mia dose di piacere dalla sua bocca. Penso, ho dato e quindi…
Ma qui si conferma una nota dolente che si era palesata prima: il pompino, se vogliamo usare questo eufemismo, è più che altro un giocare e strusciare con le sue labbra dal momento che manca di un vero e proprio succhiaggio. Magari è timida. Andiamo di 69: magari si lascia andare. Una volta in posizione, non ho resistito a rimmarle l’ano, pulito e profumato e ad infilarci dentro di nuovo l’indice. Stavolta è entrato al primo colpo, come imburrato. L’ho lavorato con gusto, fino a tentare anche di infilare il medio, ma il fatto che scuotesse il bacino l’ho interpretato come un diniego. Nel frattempo, non riuscivo a capire il lavoro che mi stava facendo di bocca: di sicura nemmeno stavolta succhiava. La invito a stendersi, mi alzo io e a cavalcioni tento di imboccarla con il mio sistema di puntamento laser. Ma non era un problema di allineamento, semplicemente non imbocca. Ma nonostante ciò tra il ciucciarle i capezzoli, fk come si deve e qualche sua slabbrata, diciamo che la fase di riscaldamento è completata.
Gommiamo e partiamo di mission. Una volta finito il rodaggio mi alzo di busto e mi carico le gambe con tanto di scarpe con tacco con taccazzo sulle spalle e parto con affondi decisi. Il ritmo della gara si alza. Cambio per pecos da cui ne nasce una session che rappresenta l’apice dell’incontro per intensità e qualità. La pompo con ritmo e forza, tenendola di vola in volta per i fianchi, per le spalle fino a prenderle la testa per fk. Lei oppone quel tanto di resistenza che basta per farti capire che in fondo le piace. Le chiedo di cambiare e nelle operazioni di posizionamento si accorge che il gommino era bucato e si alza tirandomelo via. Non me ne ero accorto e le prendo la mano perché pensavo che volesse finirmi di mano o peggio lasciarmi a mezzo servizio perché ero andato lungo. Fortunatamente l’equivoco si chiarisce e mi tranquillizzo. Ma il break ha ripercussioni sul turgore del mio membro, per cui dopo la ri-vestizione, ci posizioniamo con lei in piedi poggiata sul letto e io che la prendo da dietro, ma ho bisogno di nuovo del calore del suo corpo per riprendere consistenza. Riprendiamo in mission abbracciati e con fk in punta di lingua fino al mio gran finale.
Ci alziamo e dopo complimenti reciproci, io per la sua dolcezza e lei per la mia “fuerza”, ci si da una sistemata. Giro in bagno, e mi accompagna fin sulla porta con bacino finale, non prima di aver salutato l’amica e darle appuntamento al prossimo giro.
Morale della favola: la Maddalena non è una figa e molto probabile che tra lei e l’amica la maggior degli avventori avrebbero scelto per l’amica. Ma, come si evince dalla rece, l’incontro è stato + che soddisfacente. Non nei canoni standard: infatti la mancanza di bbj, seppur oltremodo compensata da altri servizi, è di fatto un dato oggettivo e che può far desistere vaste platee. Nella parte di pompaggio siamo su ottimi livelli di partecipazioni, per un rapporto servizi/prezzo superiori alla media.
Segnalo come plus la sua pelle ambrata, liscia e profumata.
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