MANIFESTAZIONE CONTRO IL DDL CARFAGNA SULLA PROSTITUZIONE.

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Non sono sicuro che la notizia non sia già stata data qui, comunque segnalo la
manifestazione, sabato 13 dicembre a Roma contro il DDL Carfagna (Piazza Farnese, ore 15:00-20:00; in mattinata ci sarà una conferenza stampa a San Lorenzo alle ore 11.30).

(vedi il sito del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute: http://www.lucciole.org/content/view/419/2/)

Credo che i "punter" che abbiano la possibilità di andare a Piazza Farnese farebbero bene ad andarci, anche solo per fare atto di presenza e dare più forza alla manifestazione.
O, se non possono, almeno diffondere la notizia, che probabilmente verrà occultata dalla cricca mediatica (già adesso la notizia della pianificata manifestazione, a pochi giorni di distanza, è quasi introvabile!).
A mio parere, in un momento come questo chi si tira indietro non ha poi il diritto di lamentarsi ...

E questo non vale solo per chi va ad OTR, visto che contemporaneamente al dispiegarsi delle conseguenze dell'annuncio (solo l'annuncio!) del Carfagnum sta crescendo anche l'attacco contro la prostituzione di appartamento (cosa che era più che prevedibile, visto che se si inducono le OTR a spostarsi anarchicamente negli appartamenti privati i problemi di convivenza con i cittadini si spostano immediatamente nei condominii stessi, con conseguenti "misure" repressive da parte delle autorità, sindaci-sceriffi in testa ...).

Peraltro, per essere contro il Ddl Carfagna non serve neppure essere un "punter", basta essere intelligenti e capire le conseguenze negative di quella proposta di legge rozza e puramente repressiva, anche per la tranquillità dei cittadini.
Per inciso, qualche personaggio "pubblico" ha già aderito: Camilleri, Vauro e Paolo Rossi.

Ho messo ulteriori informazioni sul forum che curo: http://jonathanx.forumup.com/viewtopic.php?t=740

Grazie e saluti.

Jonathan
 
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Io personalmente ci andrei di corsa, secondo me deve essere una giornata memorabile e molto divertente. Ci andrei se fossi più giovane e libero, andrei anche con il cartello "Io sono un cliente".
esterne161845161605184748_big.jpg

Adesso se qualcuno trova una bella giustificazione da dare a parenti (moglie e figli) e a tutte le persone con cui ho rapporti di lavoro quasi quasi ci vado. Hola :smile:
 
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Si ci vado e ci porto pure la moglie ... imparasse il mestiere almeno mi sistemerei con il mutuo. :biggrin:
 
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A parte gli scherzi oltre che la manifestazione ci vorrebbe ma un bel referendum li si che ci sarebbe l'adesione.
Puoi sempre dire che voti in un maniera e poi sulla scheda fai la x dove sai bene e non ci lasci la faccia. :w00t:
 
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Egregio Jonathan, personalmente questo tuo intervento non mi piace. E non soltanto per questioni di formalismo (sta, in quanto argomento politico, dentro i termini della policy? Probabilmente sta borderline, sul filo).
Se poi dovessi entrare nel merito della questione: negativo il mio giudizio sulla ministra e la sua compagine, ma non del tutto negativo il mio giudizio sul provvedimento. Male, malissimo, l'idea repressiva che sta dietro le motivazioni dello pseudo-decreto; ma non certo negativo il mio giudizio su questo giro di vite rispetto alla piaga della prostituzione stradale. Dico di più: benissimo tutto ciò che complica la vita al racket della malavita e dello sfruttamento! A patto, ovviamente, non si tratti soltanto di spostare quello stesso sfruttamento dalla strada ai luoghi chiusi, e allora saremmo al solito trionfo di uno sterile perbenismo di facciata, tipicamente all'italiana.
Credo che la manifestazione da te segnalata abbia comunque un suo importante valore. E, proprio per questo, figuriamoci se possa e debba diventare una specie di chiamata alle armi corporativa dei fruitori del meretricio. Rifiuto tra l'altro questa logica di irregimentazione coatta: i puttanieri, occasionali estemporanei o abituali (alcuni milioni, peraltro!), tutti in piazza con distintivo e cartello. E chi tace ora, taccia per sempre. Ma stiamo per caso scherzando? E tu, per inciso, a che gioco vorresti giocare? Una manifestazione come questa di Roma ha senso, se ha senso, quando pone al centro dell'attenzione un problema civile generale di libertà e di diritti minacciati. Ha senso se chiede e presidia una maggiore libertà per tutti, per la legalità e dentro la legalità. Portarvi linfa unicamente quasi fosse una pseudo-rivendicazione di tipo sindacale, mi pare una cosa da miserabili. Se poi essa dovesse anche solo implicitamente alimentare il dubbio che sia fatta per "lavorare per il re di prussia" (fuori di metafora: perché, contestando il provvedimento, si debba diventare proprio malgrado conniventi con la realtà criminale dello sfruttamento!), dico forte e chiaro il mio No. Non ci sto, non mi sta bene, non mi sta bene per niente!

Ma, più complessivamente, il tema è delicato perché gravato da molte sfumature. Tu intervieni all'improvviso e quasi facendo irruzione nel forum, tu che non ha i mai postato messaggi in passato (questo è il quarto in totale!). Sospetto, per questo la cosa non mi piace, si tratti di una provocazione. Lascio a chi di dovere di giudicare e valutare.
:big_boss:
 
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danton ha scritto:
Egregio Jonathan, personalmente questo tuo intervento non mi piace. E non soltanto per questioni di formalismo (sta, in quanto argomento politico, dentro i termini della policy? Probabilmente sta borderline, sul filo).
Se poi dovessi entrare nel merito della questione: negativo il mio giudizio sulla ministra e la sua compagine, ma non del tutto negativo il mio giudizio sul provvedimento. Male, malissimo, l'idea repressiva che sta dietro le motivazioni dello pseudo-decreto; ma non certo negativo il mio giudizio su questo giro di vite rispetto alla piaga della prostituzione stradale. Dico di più: benissimo tutto ciò che complica la vita al racket della malavita e dello sfruttamento! A patto, ovviamente, non si tratti soltanto di spostare quello stesso sfruttamento dalla strada ai luoghi chiusi, e allora saremmo al solito trionfo di uno sterile perbenismo di facciata, tipicamente all'italiana.
Credo che la manifestazione da te segnalata abbia comunque un suo importante valore. E, proprio per questo, figuriamoci se possa e debba diventare una specie di chiamata alle armi corporativa dei fruitori del meretricio. Rifiuto tra l'altro questa logica di irregimentazione coatta: i puttanieri, occasionali estemporanei o abituali (alcuni milioni, peraltro!), tutti in piazza con distintivo e cartello. E chi tace ora, taccia per sempre. Ma stiamo per caso scherzando? E tu, per inciso, a che gioco vorresti giocare? Una manifestazione come questa di Roma ha senso, se ha senso, quando pone al centro dell'attenzione un problema civile generale di libertà e di diritti minacciati. Ha senso se chiede e presidia una maggiore libertà per tutti, per la legalità e dentro la legalità. Portarvi linfa unicamente quasi fosse una pseudo-rivendicazione di tipo sindacale, mi pare una cosa da miserabili. Se poi essa dovesse anche solo implicitamente alimentare il dubbio che sia fatta per "lavorare per il re di prussia" (fuori di metafora: perché, contestando il provvedimento, si debba diventare proprio malgrado conniventi con la realtà criminale dello sfruttamento!), dico forte e chiaro il mio No. Non ci sto, non mi sta bene, non mi sta bene per niente!

Ma, più complessivamente, il tema è delicato perché gravato da molte sfumature. Tu intervieni all'improvviso e quasi facendo irruzione nel forum, tu che non ha i mai postato messaggi in passato (questo è il quarto in totale!). Sospetto, per questo la cosa non mi piace, si tratti di una provocazione. Lascio a chi di dovere di giudicare e valutare.
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Rispondo a Danton perchè credo che ci sia un problema di interpretazione. Jonatan ha fatto un post sulla manifestazione, post serio e fatto con tutti i crismi dove dubito che qualcuno di noi avrà il coraggio di partecipare. Io confermo che se avessi vent'anni ci andrei, perchè potrebbe essere una "giornata memorabile" ed indimenticabile per chi avrà il coraggio di viverla. Ritengo che non sia un topic politico e di parte, ed ognuno lo prende come vuole, scherzosamente o seriamente. Io lo preso scherzosamente, tu seriamente: hai fatto un ragionamento serio ed apprezzabile, dici un sacco di cose vere e da me personalmente condivise, con una conclusione aimè giusta, aimè perchè alla fine c'è sempre qualcuno che si approfitta della debolezza altrui. L'unica cosa che ritengo ingiusta è l'accusa a Jonatan di provocare, lui ha semplicemente divulgato una notizia perchè ritiene che una folta partecipazione possa modificare una decisione per lui sbagliata. Questo è quanto, un saluto a tutti :smile:
 
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positcor

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conte ha scritto:
Io personalmente ci andrei di corsa, secondo me deve essere una giornata memorabile e molto divertente. Ci andrei se fossi più giovane e libero, andrei anche con il cartello "Io sono un cliente".
esterne161845161605184748_big.jpg

Adesso se qualcuno trova una bella giustificazione da dare a parenti (moglie e figli) e a tutte le persone con cui ho rapporti di lavoro quasi quasi ci vado. Hola :smile:

Eheheh... questa foto la conosco.... :biggrin:
E' stata fatta a maggio 2007 nel piazzale della stazione di Padova, punto di partenza della manifestazione contro l'ordinanza anti-prostituzione voluta dal sindaco. Ero là, anche se per lavoro....
Corteo in cui sfilarono alcune prostitute e clienti.
Dall'attenzione mediatica che lo aveva preceduto e accompagnato, pareva dovesse parteciparvi un popolo.
In realtà tutto si risolse a 'tarallucci e vino', con poche decine di prostitute e un gruppetto sparuto di clienti che portarono avanti argomentazioni personali piuttosto che visioni propositive d'insieme del problema.

http://www.repubblica.it/2007/05/sezion ... itute.html

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... iole.shtml

http://news.kataweb.it/item/309458/cort ... ns-kristal

Questo per dire che occasioni del genere è molto difficile riescano a vedere ampia partecipazione, anche se la causa potrebbe essere nobile o almeno civile.
Per un semplice motivo: l'identificazione dei partecipanti.
Considerando che la maggior parte di noi punter è sposata o ha morosa, la vedo difficile... :umnik2:

A mio parere l'unica 'arma' che abbiamo è, senza assolutamente voler qui accendere flame politici, scegliere bene i nostri rappresentanti istituzionali a tutti i livelli. :umnik2:
 
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  • #8
danton ha scritto:
Egregio Jonathan, personalmente questo tuo intervento non mi piace.
...

Egregio danton, quando discutendo in rete vedo menare il can per l'aia tirando in ballo cose del tutto secondarie e prive di rapporto con l'argomento trattato, in questo caso il mio "fare irruzione nel forum" (grazie della concessione del "quasi" ...) ed il limitato numero di miei post, mi rendo subito conto che dall'altra parte ci sono ben pochi argomenti (in molti casi, non so se pure in questo, scatta spesso anche una buffa "sindrome del Club", ovvero "ma chi è questo che osa entrare nel nostro spazio?").

Comunque, tu una cosa giusta la dici: lascia giudicare a chi di dovere. Peraltro a suo tempo mi pare che io scrissi (mi pare anche all'Admin) che probabilmente per carenza di tempo non avrei frequentato molto e comunque non mi lamento certo se adesso ho un profilo di accesso ridotto. E' l'Admin che decide e fa bene.

Per quanto riguarda la "provocazione", o addirittura la "pseudo-rivendicazione sindacale" (!), confermi di avere ben poco acume.
Sono sei anni che mi occupo, pubblicamente sul mio sito, degli aspetti legislativi della questione e non sarai certo tu a poter dimostrare che lo faccio per provocazione, per interessi corporativi o per qualsivoglia interesse personale.
Respingo quindi al mittente, e con corposi interessi, il "miserabile".

Sorvolo per carità di patria sul tuo livello di analisi del problema, temo esplicitato dal "bene perchè complica la vita al racket" e dal "diventare conniventi con la realtà criminale dello sfruttamento" (grazie per la concessione del "proprio malgrado" ...), visto che i magnaccia non stanno aspettando altro che le stradali, in particolare le rumene (ovvero il grosso della prostituzione stradale) che diventate comunitarie erano ormai sempre più indipendenti da loro, siano prima cacciate dalla strada grazie al Carfagnum, poi cacciate dagli appartamenti (perchè ormai qui ogni giorno di più stanno prendendo di mira anche chi affitta a prostitute) e quindi costrette a rivolgersi ad affittuari "molto interessati", ovvero i magnaccia stessi ed i loro prestanome.
Ricadendo quindi tutte sotto le loro grinfie.

Il tema è "delicato perchè gravato da molte sfumature"? Vero.
Lo so così bene, che tante sono le sfumature, che la mia personalissima proposta di soluzione legislativa consta di ben 28 punti! (perfino troppi, lo so ...)
Però, consentimi, questo mi sembra tanto un atteggiamento del tipo "la questione è complessa", frase che, assieme a "il problema è ben altro" e simili, viene di solito detta dai cultori dell'immobilismo.

Ma forse la verità è semplicemente che uno che parla di "piaga della prostituzione stradale", vedendo la prostituzione di strada non come l'unica modalità di "esercizio in luogo pubblico" che la sciagurata Legge Merlin ha lasciato all'Italia (modalità che copre, con molto meno efficace controllo di polizia, lo stesso spazio coperto in altri paesi dagli Eros Center di basso costo al chiuso, stesso livello di mercato e di rapporto prezzo/prestazioni), ma come se si trattasse di spaccio di eroina, ecco, dubito che uno che la pensa così possa davvero essere contro quel provvedimento.
Mi viene da pensare, insomma, che tu sia uno di quelli che identificano la prostituzione stradale non tanto e non solo con lo sfruttamento (che c'è proprio perchè non c'è la legalizzazione, tantomeno al chiuso), ma addirittura con la tratta forzata.
Atteggiamento che sarebbe, mi permetto di dire, niente affatto "smart" ...
 
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Senza continuare una polemica che è già andata troppo oltre, preciso soltanto due cose. Sbagli ad attribuirmi, facendoti prendere dal risentimento, una serie di idee concetti e retropensieri che non mi appartengono (mi attribuisci una filza di banalità e assurdità in cui certamente non mi riconosco). E sbagli anche a vedere il mio ragionamento come un attacco personale. Forse ho usato un aggettivo troppo forte, è vero, ma di certo non volevo applicarlo alla tua persona. Niente di personale. Non posso sapere chi tu sia, cosa sia il tuo blog, cosa sia una tua... proposta di legge in ventotto punti. Ma questo, concedimi, non è volontà di offesa o atteggiamento snobistico da "membro di un club".
 
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Anche per quel che mi riguarda, soprattutto dopo queste precisazioni, la questione è chiusa.
Volevo dare una notizia, l'ho data, ognuno utilizzerà l'informazione come meglio crede.

Saluti.

Jonathan
 
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Jonathan ha scritto:
Anche per quel che mi riguarda, soprattutto dopo queste precisazioni, la questione è chiusa.
Volevo dare una notizia, l'ho data, ognuno utilizzerà l'informazione come meglio crede.

Saluti.

Jonathan

Esprimo il mio parere, senza alcun desiderio di rinfocolare una querelle (che, peraltro, mi sembra già chiusa e comunque ben gestita da Danton e Jonathan in prima persona, :good:).

La manifestazione “contro” secondo me è sempre perdente, meglio sarebbe proporre manifestazioni “pro”. Ad esempio, se facciamo una manifestazione “contro le tasse ingiuste”, credo che potremmo riempire gli stadi di tutta Italia per settimane. Ciò non toglie che la maggior parte delle tasse siano invece necessarie. Alle manifestazioni “contro” insomma possono partecipare per svariati motivi anche persone che seguono logiche completamente differenti tra loro, e le manifestazioni stesse sono più facilmente strumentalizzabili. Se invece la manifestazione fosse “a favore” di qualcosa, l'adesione sarebbe in un certo senso più vincolante. Se Sabato ci fosse una manifestazione “a favore” delle ragazze che si prostituiscono all'aperto, una manifestazione che mirasse a proporre dei disegni di legge per fare un po' di chiarezza in questo settore, forse molte più persone aderirebbero, perchè si tratterebbe di difendere dei diritti civili. Purtroppo l'Italia è malata di ipocrisia, e difficilmente guarirà.
In questi ultimi anni, basandosi su alcuni argomenti più o meno fondati (minacce terroristiche in primis), il mondo occidentale ha abdicato ad alcuni diritti civili che prima erano riconosciuti.
Non so voi, ma in aeroporto vedere le mie valigie perquisite davanti a tutti mi ha sempre dato fastidio, indipendentemente dal fatto che sia necessario per la sicurezza globale. Purtroppo se comincia a venir meno lo stato di diritto, un giorno potremmo vedere limitate anche le nostre libertà fondamentali, tra le quali quella di andar a puttane. E come disse qualcuno, questo non è giusto: se il mondo va a puttane, vengo anch'io (è inutile, ho provato a fare un discorso serio, ma l'anima cazzara che è in me spunta sempre... :biggrin:)
Insomma, la questione “prostituzione sulle strade” si inserisce nel contesto più ampio della “prostituzione” tout-court. Se gli Italiani sono davvero così ipocriti da voler continuare a nascondere la testa sotto la sabbia, temo che un confronto serio su questo tema non verrà mai aperto e ci ritroveremo con proposte che definirei eufemisticamente “zoppicanti” come il Carfagnum.
Se invece tutti (il mondo cattolico innanzitutto) prendessero atto che la prostituzione esiste, e forse regolamentarla porterebbe anche dei benefici (IMHO, più benefici che danni , :biggrin:), allora potremmo avviarci a diventare un paese “civile” come altri paesi europei che hanno strutture regolamentate, che pagano le tasse, che tutelano le ragazze e i clienti. Accipicchia, un sogno!

Vabbè, scusate lo sfogo, ciao
 
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lucignolo35f ha scritto:
Esprimo il mio parere, senza alcun desiderio di rinfocolare una querelle (che, peraltro, mi sembra già chiusa e comunque ben gestita da Danton e Jonathan in prima persona, :good:).

La manifestazione “contro” secondo me è sempre perdente, meglio sarebbe proporre manifestazioni “pro”.

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Vabbè, scusate lo sfogo, ciao

Se tutti gli "sfoghi" fossero così razionali e così ben argomentati, questo paese andrebbe avanti molto meglio! :good:

Io sono d'accordissimo con te: ci vorrebbe una manifestazione "a favore" della regolamentazione, più che "contro" un provvedimento, per quanto sciaguratamente superficiale, repressivo e pilatesco come il Ddl Carfagna-Maroni.

Ma sai qual'è il guaio?
Che a tanta gente, anche di quelli che sono contro la criminalizzazione della prostituzione e che quindi sono contro il Ddl Carfagna, lo "status quo" che c'era prima del Carfagnum va benissimo.

Dove tale "status quo" è espresso dalla contemporaneità del divieto di organizzare la prostituzione al chiuso ed alla tolleranza (ormai sparita ...) verso la prostituzione stradale ed a quella (che rischia di sparire presto o almeno di ridursi drasticamente ...) verso quella di appartamento.
Ovvero: a tanta gente (dalle organizzazioni di assistenza che seguono le prostitute di strada a molte tra le stesse prostitute italiane) che le prostitute della fascia bassa del mercato (leggi: immigrate) stiano in strada va, sostanzialmente, benissimo.

Da una parte, infatti, le organizzazioni guardano al loro "business dell'assistenza": se sparisce la "strada", sparisce anche il loro business ...
Atteggiamento squallidetto ma sempre più evidente.

Dall'altra, le prostitute italiane (le uniche che hanno la possibilità di farsi ascoltare, per quanto poco), attraverso le loro rappresentanti sembrano tuttora terrorizzate dalla prospettiva che si legalizzino gli Eros Center, come hanno fatto in Germania, in Olanda e (magari con semplice oculata decriminalizzazione, come in Spagna) in parecchi altri paesi.
Sembrano cioè terrorizzate dal fatto che il mercato si possa spostare verso forme di "imprenditoria del sesso", dove loro (fortunate prostitute italiane libere ed indipendenti, solitamente proprietarie del loro appartamento) si vedrebbero se non costrette almeno indotte (semplicemente dal successo di quel modello di legalizzazione, concorrente a quello individuale in casa) ad andare a lavorare come "dipendenti dei bordelli", magari sotto il tallone di loschi figuri che decidono per loro tempi e modi della loro attività.
E quando parlano di legalizzazione di solito intendono "legalizzare l'attività individuale delle prostitute" o al massimo in "cooperative di prostitute", chiedendo il riconoscimento individuale come lavoratrici del sesso, la pensione, ecc., ma giammai la "riapertura delle case chiuse", in nessuna forma.

Dichiarano di temere un revival delle vecchie "case chiuse", insomma, cosa che contrastano spesso con affermazioni molto discutibili, che danno per scontata l'identificazione tra "imprese del sesso" e "luoghi di isolamento e segregazione delle sex workers", se non addirittura di "sfruttamento" (una delle leader del movimento delle prostitute italiane, Carla Corso, che è persona intelligente, è purtroppo responsabile pure in questi mesi di alimentare spesso tale equazione, inconsistente anche alla luce delle migliori esperienze estere).
E questo nonostante che la parte davvero "critica" del mercato, ovvero le straniere, troverebbe nella possibilità di lavorare in Eros Center legali la risposta a gran parte, se non a tutti, i propri problemi (e contemporaneamente a quelli dei cittadini!). Togliendo allo stesso tempo l'acqua nella quale nuotano i magnaccia: la precarietà e la necessità di avere "appoggi" in Italia.
Legalizzazione che inoltre, se fatta in modo intelligente ed adeguato all'Italia (per esempio in modo "leggero", alla spagnola, senza considerare la prostituzione come un lavoro a tutti gli effetti, con tanto di permesso di lavoro, ma non criminalizzando i locali pubblici dove la si esercita), sarebbe attuabile in tempi molto rapidi (basterebbe consentire ai tanti night-club e locali italiani di lap-dance di essere, senza pericolo di essere chiusi per "favoreggiamento" o peggio per "sfruttamento", ritrovi dove si può fare anche vero sesso tra clienti e ragazze e non solo "show" e "toccamenti" nei privè ...).

E così, gli "attori" pubblici più visibili contro il Carfagnum sono anche quelli che hanno come obiettivo primario (se non unico) il mero ritorno alla situazione pre-Carfagnum, ovvero la Merlin così come è o al massimo con qualche ritocco che vada a favore delle prostitute italiane (e che ben poco può interessare a quelle straniere: la pensione dallo Stato Italiano, figuriamoci ...) e, nel migliore dei casi, con la proposta di legalizzare e regolamentare la "zonizzazione" di strada.
Una situazione che ormai critico con la stessa frequenza, se non indignazione, che rivolgo a coloro che stanno "dall'altra parte", ovvero ai fautori donbenziani della repressione.

Da questa sconfortante situazione ne deriva che adesso si fa una manifestazione che è molto più "contro" un progetto repressivo che non "pro" una proposta alternativa.
Ma visto l'attuale clima generale di moralismo repressivo e questo Ddl in particolare, secondo me è più che opportuna anche una manifestazione sia pure solo "contro".
Perchè se passa questo Ddl, che tende a far "sparire dalla vista" la prostituzione, visto il ponziopilatismo della classe politica italiana (e dico tutta, da sinistra a destra) poi ce lo teniamo per altri cinquant'anni ...

Jonathan
 
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torinese1972 ha scritto:
Dylan ha scritto:
conte ha scritto:

Io vorrei dire solo una cosa:quest uomo è un mito... :biggrin:

Un uomo coraggioso. :good:

Io per primo ammetto che non avrei il coraggio di farmi vedere. :sorry:

Io c'ero nel corteo, dall'altra parte del cartello c'era la scritta "FACCIO SEMPRE LA SPESA ALLA COOP"

che coraggio....! :rofl:
 
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Io mi ricordo ancora dell’anno 2002 quando in Germania finalmente hanno sistemato sta cosa, anche noi come Mistress, Domina, Lady ecct. eravamo in regola. E' importante anche per noi che facciamo il mestiere uno e l'altra nel suo modo di essere protette, nel senso pagare le tasse, essere coperte di un servizio di sanità, avere una cassa dei pensionistici ecct.. Sarà ora che si apre anche l'Italia, ormai siamo nel 21 secolo.

Miss Jane

E poi il mestiere l'abbiamo scelto noi, io almeno parlando per me non mi pento di niente è la mia scelta.
 
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Miss Jane ha scritto:
Io mi ricordo ancora dell’anno 2002 quando in Germania finalmente hanno sistemato sta cosa, anche noi come Mistress, Domina, Lady ecct. eravamo in regola. E' importante anche per noi che facciamo il mestiere uno e l'altra nel suo modo di essere protette, nel senso pagare le tasse, essere coperte di un servizio di sanità, avere una cassa dei pensionistici ecct.. Sarà ora che si apre anche l'Italia, ormai siamo nel 21 secolo.

Miss Jane

E poi il mestiere l'abbiamo scelto noi, io almeno parlando per me non mi pento di niente è la mia scelta.



Pienamente d'accordo con te. :good:

Purtroppo qui in Italia c'è una forte ipocrisia per cui si tende a negare il problema o fare leggi inutili.
 
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