CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Marcella Ferrari
CITTA DELL'INCONTRO: Viterbo
NAZIONALITA': Portoghese
ETA': 25/30 anni
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: piena
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBJ, Deep throat, CIM, Rimming, Anal, Bondage, Fetish, Pissing
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 1 h
DESCRIZIONE FISICA: Magra, soda, armoniosa
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): L
ATTITUDINE: dominatrice perversa
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 38838466xx
LA MIA RECENSIONE:
Marcella Ferrari: me la ritrovo l'altro ieri su Piccole Trasgressioni (dove non aveva mai pubblicato inserzioni prima, pur essendo una presenza pressoché fissa a Viterbo). Non potevo crederci: ci sono stato più e più volte, sempre convinto che si trattasse di una trans, per giunta estremamente femminile; e invece, Piccole Trasgressioni la qualifica come trav! Poco importa, perché tra tutte le trans/trav che ho frequentato, Marcella ha un pregio impagabile: ha saputo esattamente cogliere la mia esigenza di sottomissione sessuale e soddisfarla nel modo più naturale possibile, senza forzature o atteggiamenti posticci. Marcella è fredda e superba, Marcella è una vera dominatrice: ti guarda fin dal principio come se fossi una merda, ti tratta a letto di conseguenza, ma sempre con una forma di benevola condiscendenza, da vera regina, che per qualche strana ragione ti riconcilia con te stesso. Quando mi sento depresso, la perversa freddezza di Marcella è una specie di esorcismo, sicché, dopo essere stato da lei, mi sento subito meglio.
La prima volta è stata per me memorabile. La contatto di pomeriggio, sul tardi, e mi dà appuntamento per una ventina di minuti dopo (rompe sempre un po' le palle con la questione di dirglielo con qualche anticipo, ci tiene tanto). Sta in centro, in via Garibaldi, ma ora deve essersi trasferita (non so dove: è da un po' che non mi concedo più questo tipo di lussi).
Mi arrampico sulle scale ripidissime di questa casa del centro, e mi accoglie in un appartamento davvero ben curato, rifinito e pulito. Mi fa entrare in camera: mi chiede 100 per un incontro completo e senza fretta; non mi ero informato prima al telefono su quanto fosse il suo compenso, accetto e le dico che mi piace essere sottomesso. Niente di più semplice per lei. Mi ordina di spogliarmi, mentre lei si trastulla con i suoi cellulari seduta ai bordi del letto. Quando sono nudo come un verme, mi squadra, si alza e subito mi fa inginocchiare per leccarle i piedi inguainati dentro splendide scarpe con tacco vertiginoso. Marcella è vanitosa e pulitissima, il che mi rende l'adorazione dei piedi estremamente appagante ed eccitante. Poi, mi prende per i capelli e mi sbatte la faccia sul perizoma in coincidenza del suo cazzo, che è già duro. Quindi, lo tira fuori e mi trovo davanti un notevole manganello, largo, dritto, venoso, cappella dalla forma superba, duro dal primo all'ultimo momento. Me lo infila in gola senza misericordia, provocandomi conati di vomito che suscitano in lei una sola reazione: sputi ripetuti in faccia accompagnati da turpiloquio umiliante.
Poi, si mette a pecora e mi fa leccare a fondo anche il culo, liscio e senza peli. Infine, mi fa sdraiare a pancia in sotto sul letto, mi ammanetta e mi mette un bavaglio in bocca. Dopodiché inizia a frustarmi senza pietà su schiena e glutei, e quando è stanca, prima mi allarga il culo con un vibratore e poi, indossato il preservativo, mi sfonda lo sfintere con il suo cazzo marmoreo che fa male, perché è davvero largo. Spinge con forza nonostante i miei lamenti. Il culo mi va letteralmente a fuoco e non posso nemmeno farglielo presente, perché ho la bocca chiusa. Il vibratore con cui mi ha preparato il culo è sul letto vicino alla mia faccia: conoscendola, credo che abbia curato anche questo particolare nella misura in cui le è sembrato suggestivo e umiliante. Dopo un quarto d'ora si toglie: non prova altre posizioni, perché forse ha capito che non le sopporterei (Marcella è sadica, non incosciente). Piuttosto, mi fa di nuovo inginocchiare, leva a me il bavaglio e al suo cazzone il condom. Sempre ammanettato, sono sottoposto ad un'altra sezione di gola profonda estrema. Dopo un po', "Apri la bocca e tira fuori la lingua, troia!" mi dice, io eseguo e il premio è una abbondante sborrata, densa come crema, sulla lingua. Quando mi ordina d’ingoiare il carico, io faccio finta di non volerlo fare. Lei allora mi dà uno schiaffo sulla guancia e mi chiude bocca e naso, al che il suo sperma non può che scendermi tutto in gola.
Non è finita, però. A questo punto, mi prende per i capelli, mi guida in bagno a quattro zampe, mi fa sedere a terra davanti alla tazza e, come da me richiesto in precedenza, mi piscia in bocca comandandomi di bere ogni goccia di urina. Con mia grande sorpresa, inizia a segarsi di nuovo e mi sborra una seconda volta in bocca (cosa, per la verità, che non si è mai più ripetuta negli incontri successivi: forse uno speciale trattamento di benvenuto). Segue, per finire, mia oceanica sborrata lì sul pavimento del bagno, osservata da lei con un ghigno di glaciale soddisfazione.
NOME INSERZIONISTA: Marcella Ferrari
3883846633 Trans
Depravata e sensuale per etero curiosi, annoiati ed in cerca di vizio. Pornografiche emozioni e fantasie particolari che vanno oltre il freddo e schematico rapporto sessuale programmato. Realizzo…
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NAZIONALITA': Portoghese
ETA': 25/30 anni
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: piena
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBJ, Deep throat, CIM, Rimming, Anal, Bondage, Fetish, Pissing
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 1 h
DESCRIZIONE FISICA: Magra, soda, armoniosa
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): L
ATTITUDINE: dominatrice perversa
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 38838466xx
LA MIA RECENSIONE:
Marcella Ferrari: me la ritrovo l'altro ieri su Piccole Trasgressioni (dove non aveva mai pubblicato inserzioni prima, pur essendo una presenza pressoché fissa a Viterbo). Non potevo crederci: ci sono stato più e più volte, sempre convinto che si trattasse di una trans, per giunta estremamente femminile; e invece, Piccole Trasgressioni la qualifica come trav! Poco importa, perché tra tutte le trans/trav che ho frequentato, Marcella ha un pregio impagabile: ha saputo esattamente cogliere la mia esigenza di sottomissione sessuale e soddisfarla nel modo più naturale possibile, senza forzature o atteggiamenti posticci. Marcella è fredda e superba, Marcella è una vera dominatrice: ti guarda fin dal principio come se fossi una merda, ti tratta a letto di conseguenza, ma sempre con una forma di benevola condiscendenza, da vera regina, che per qualche strana ragione ti riconcilia con te stesso. Quando mi sento depresso, la perversa freddezza di Marcella è una specie di esorcismo, sicché, dopo essere stato da lei, mi sento subito meglio.
La prima volta è stata per me memorabile. La contatto di pomeriggio, sul tardi, e mi dà appuntamento per una ventina di minuti dopo (rompe sempre un po' le palle con la questione di dirglielo con qualche anticipo, ci tiene tanto). Sta in centro, in via Garibaldi, ma ora deve essersi trasferita (non so dove: è da un po' che non mi concedo più questo tipo di lussi).
Mi arrampico sulle scale ripidissime di questa casa del centro, e mi accoglie in un appartamento davvero ben curato, rifinito e pulito. Mi fa entrare in camera: mi chiede 100 per un incontro completo e senza fretta; non mi ero informato prima al telefono su quanto fosse il suo compenso, accetto e le dico che mi piace essere sottomesso. Niente di più semplice per lei. Mi ordina di spogliarmi, mentre lei si trastulla con i suoi cellulari seduta ai bordi del letto. Quando sono nudo come un verme, mi squadra, si alza e subito mi fa inginocchiare per leccarle i piedi inguainati dentro splendide scarpe con tacco vertiginoso. Marcella è vanitosa e pulitissima, il che mi rende l'adorazione dei piedi estremamente appagante ed eccitante. Poi, mi prende per i capelli e mi sbatte la faccia sul perizoma in coincidenza del suo cazzo, che è già duro. Quindi, lo tira fuori e mi trovo davanti un notevole manganello, largo, dritto, venoso, cappella dalla forma superba, duro dal primo all'ultimo momento. Me lo infila in gola senza misericordia, provocandomi conati di vomito che suscitano in lei una sola reazione: sputi ripetuti in faccia accompagnati da turpiloquio umiliante.
Poi, si mette a pecora e mi fa leccare a fondo anche il culo, liscio e senza peli. Infine, mi fa sdraiare a pancia in sotto sul letto, mi ammanetta e mi mette un bavaglio in bocca. Dopodiché inizia a frustarmi senza pietà su schiena e glutei, e quando è stanca, prima mi allarga il culo con un vibratore e poi, indossato il preservativo, mi sfonda lo sfintere con il suo cazzo marmoreo che fa male, perché è davvero largo. Spinge con forza nonostante i miei lamenti. Il culo mi va letteralmente a fuoco e non posso nemmeno farglielo presente, perché ho la bocca chiusa. Il vibratore con cui mi ha preparato il culo è sul letto vicino alla mia faccia: conoscendola, credo che abbia curato anche questo particolare nella misura in cui le è sembrato suggestivo e umiliante. Dopo un quarto d'ora si toglie: non prova altre posizioni, perché forse ha capito che non le sopporterei (Marcella è sadica, non incosciente). Piuttosto, mi fa di nuovo inginocchiare, leva a me il bavaglio e al suo cazzone il condom. Sempre ammanettato, sono sottoposto ad un'altra sezione di gola profonda estrema. Dopo un po', "Apri la bocca e tira fuori la lingua, troia!" mi dice, io eseguo e il premio è una abbondante sborrata, densa come crema, sulla lingua. Quando mi ordina d’ingoiare il carico, io faccio finta di non volerlo fare. Lei allora mi dà uno schiaffo sulla guancia e mi chiude bocca e naso, al che il suo sperma non può che scendermi tutto in gola.
Non è finita, però. A questo punto, mi prende per i capelli, mi guida in bagno a quattro zampe, mi fa sedere a terra davanti alla tazza e, come da me richiesto in precedenza, mi piscia in bocca comandandomi di bere ogni goccia di urina. Con mia grande sorpresa, inizia a segarsi di nuovo e mi sborra una seconda volta in bocca (cosa, per la verità, che non si è mai più ripetuta negli incontri successivi: forse uno speciale trattamento di benvenuto). Segue, per finire, mia oceanica sborrata lì sul pavimento del bagno, osservata da lei con un ghigno di glaciale soddisfazione.
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