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3513598358 - Urbino:
Tornata bellissima bielorussa

tutta per TE
L'incontro è avvenuto Nell'ultima settimana
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Marotta
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 50% - Molto approssimativa
Nome della girl/escort: Olga
Nazionalità: Bielorussa
Età: 25
Altezza: 165
Descrizione fisica: BBW (molto formosa, decisamente sovrappeso)
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 70
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Timida e inesperta
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: FK (french kiss, bacio alla francese con lingua), DATY (dinner at the Y ovvero rapporto orale a lei), BBJ (rapporto orale scoperto), HJ (ricevere masturbazione), CIM (venire in bocca)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Si, molto facile
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulizia accettabile, disordine
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Dopo una scorpacciata di fregna cinese e un paio di sudamericane (Sandra e Saray quest'ultima recensita ma non è stata accolta la recensione poiché ho violato le regole del forum), decido che è ora di papparmi un po' di patata bionda. Nel mio carniere di puttaniere, la percentuale di donne dell'Est è piuttosto bassa, questo perché non mi attizzano molto e ho il timore di scoparmi dei ghiaccioli. Tuttavia tenevo d'occhio la ragazza in questione perché le recensioni che avevo letto la reputavano attorno alla sufficienza e la descrivevano come timida, inesperta ma golosa di cazzo. Le foto nell'annuncio mostravano un fisico abbastanza longilineo con due discrete pere, così,quando è riapparso l'annuncio sul portale che consulto quotidianamente, mi sono deciso. Prendo un pomeriggio libero dall'ufficio, passo a casa a docciarmi, moglie e figli sono fuori così posso agire con calma. Uscito al casello di Marotta accosto e chiamo la ragazza. Dopo alcuni squilli risponde, le chiedo se è libera e lei in un italiano stentato e con marcato accento russo mi dice di sì, ma di aspettare 5 minuti. Le chiedo l'indirizzo e scopro essere un residence ben noto a coloro che nell'ultimo periodo hanno frequentato le tettone cinesi. Le dico che sarò lì in un quarto d'ora e che richiamerò giunto a destinazione. E così faccio, ma la ragazza mi chiede di aspettare ancora. Questo è stato il primo segnale d'allarme che ho ignorato. Richiamo dopo 10 minuti ma non risponde. Richiama lei dopo poco dicendomi che mi avviserà quando potrò salire. La cosa mi disturba e mi fisso un tempo limite, scaduto il quale toglierò le tende. Seduto in auto non posso non notare la fervente attività del circondario: un viavai di loschi figuri, gente dietro le siepi che contratta, telefonate concitate dai toni astiosi...e sono le 16 di un pomeriggio qualsiasi. Pochi secondi prima della scadenza Olga richiama e mi dice di salire al secondo piano fornendo anche il civico. Entro nel residence e prendo l'ascensore e mi piazzo davanti alla porta. La privacy è pressoché nulla. Dall'interno arriva un vociare in russo. Si apre la porta ed entro. Olga è dietro la porta...in vestaglia. Mi cadono le braccia! La ragazza è tracagnotta, con un viso tondo e corti capelli biondi. Mi accompagna in camera. Il letto è ancora sfatto e porta i segni di una recentissima chiavata. Olga mi dice subito che parla poco italiano, così le propongo l'Inglese. Ci capiamo subito. Parte da 50 fino a 70. Le do 70 perché voglio fare una cosa calma. Olga ridacchia, prende i soldi e poco prima di uscire dalla stanza mi indica una sedia su cui poggiare i vestiti. Rimango nudo ad eccezione dei calzini, perché va bene tutto, ma rischiare di prendere i funghi o pestare una sborrata fresca non mi pare il caso. Di là Olga parlotta. Ma con chi? Il protettore? Rientra e impacciata non sa cosa fare, le chiedo il bagno, anche se sono docciato e ho il cazzo che profuma di mughetto. Olga esce nuovamente e mi lascia da solo. Parlotta, ride. Rientra e mi accompagna in bagno. Qualcuno è uscito dalla doccia da poco e per terra c'è un lago d'acqua. Rifiuto, mi scuso e lei ride. Mi prende per mano e mi porta in cucina dove c'è l'inquilina in accappatoio che si sta asciugando i capelli. Le due parlano in russo e ridono. Torniamo in camera, penso che ora Olga mi detergera' il cazzo con la solita salvietta e invece niente. Si toglie la vestaglia si siede sul letto. Olga è semplicemente obesa. Con bracciotte, gambotte, cosciotte, panciotta e tettone grosse che pendono verso il basso. Mi prende l'uccello in bocca e inizia a pompare. Alterna manovella a carezze sulle palle, così rischio di venire subito. La fermo è le faccio capire che ora tocca a me. Olga si spaparanza sul letto a gambe aperte e mi offre una figa carnosa, profumata e invitante. Inizio a leccare, ma ad ogni colpo di lingua sulla clitoride lei sobbalza come se avesse preso la scossa. Al ventesimo sobbalzo mi fermo e le chiedo se è tutto ok. Alza i pollici e mi dice che le piace. Mi aggrappo alle tettone e riprendo il daty finché lei viene in un lago di umori. Ho la bocca e la barba fradici di succo di fregna. Olga ride, soddisfatta e prende a baciarmi con foga, scende sul collo e mi accorgo troppo tardi che mi sta facendo un succhiotto. La fermo chiedendo che cazzo stia facendo, le mostro la fede per farle capire che sono sposato e un livido sospetto sul collo è un grave problema, ma lei ride. Tutto questo ridere mi ha dato sui nervi. La faccenda mi ha smontato e ho il cazzo mezzo moscio. La invito a lavorare un po' di bocca per ottenere vigore, lo fa controvoglia ribattendo che il tempo scorre. L'uccello non è ancora del tutto in tiro quando lei decide di gommarmi, è impacciata e cerca di infilarmi il condom con la forza, ma io soffro di fimosi e la manovra è dolorosa. Tenta ancora, ma in maniera maldestra. Le spiego che deve allargare l'apertura del condom, ma lei rinuncia e mi da il preservativo ormai srotolato e forse girato, senza traccia di lubrificante. Cerco di infilarmi il condom sul cazzo mezzo moscio, ma non riesco a srotolarlo fino in fondo. Col preservativo a metà cerco di infilarlo nella figa, ma è come mettere un bastone di liquirizia morbido nella toppa di una porta. Olga continua a ridacchiare. Al secondo tentativo andato a vuoto capisco che insistere è inutile. Le propongo un 69 che lei accetta di buon grado. Mi piazza il culone in faccia e si fa leccare mentre mi gratifica di una pompa bella profonda. Lei sussulta e io sborro. Non riesco a capire se ha ingoiato. So solo che continua a ridacchiare. Mi lancia un paio di strappi di rotolone e una salvietta appollottolata. Mi asciugo alla bell'e meglio. Mi rivesto. Mi domanda se è andata bene. Faccio spallucce. Mi accompagna alla porta, mi bacia e mi chiede di tornare. Uscito dal locale mi trovo faccia a faccia con un tizio. Un cliente? Il pappone? Arrivo in macchina e mi dileguo. Che dire? Pessima esperienza! Il continuo ridacchiare, la presenza non eccellente, l'inesperienza, il succhiotto, la scarsa igiene, la poca attenzione verso il cliente...sono punti a sfavore della ragazza. Non tornerò. Per la cronaca ho un vistoso livido sul collo, ho dovuto inventarmi una cazzata con la mia famiglia. Se ci ripenso mi viene un giramento di coglioni e non posso credere che la ragazza sia stata così incauta.