- Espulso
- #1
NOME INSERZIONISTA: MARINA ITALIANA
RIFERIMENTO INTERNET: MARINA ITALIANA Bologna escort girl
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NAZIONALITA': Italiana
ETA': 42
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO):
SERVIZI USUFRUITI: FK RAi1 BBJ DATY cim
COMPENSO RICHIESTO: 300
COMPENSO CONCORDATO: 300
DURATA DELL'INCONTRO: un'ora
DESCRIZIONE FISICA: super tettona
ATTITUDINE: perfetta
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
TELEFONO: 3512531472
Cazzeggiando sui soliti tre siti di escort incontro tal Marina Italiana, sponsorizzata dall'icona "ragazza del giorno". Gli occhi mi schizzano fuori dalle orbite e vanno a sbattere contro quei 15 kili di carne che questa ragazza si porta in grembo, anzi, in pectore. Chiamo subito e lei risponde subito, ci accordiamo per di lì a un ora, mi fiondo in doccia e parto a testa bassa. Durante il tragitto mi viene in mente che avrei anche potuto dare un'occhiata al rate anziché solo alle tette, quindi al primo semaforo rosso, mi vado ad informare. Mannaggia la miseria, 300 bombe?!?!?! Faccio per disdire quando ricevo un suo messaggio chiedendomi dove sono perché ne ha voglia... se, va beh, penso io, meglio che faccio inversione a U e me ne torno a casa, a meno che non riceva un segno dal cielo. Alzo gli occhi dal volante per guardare una figa sul marciapiede, ma ad attirare la mia attenzione è un bancomat che chiama il mio nome a gran voce come le sirene con Ulisse. Fanculo, è natale, mi faccio un regalo. Prelevo 500 che non si sa mai. Arrivo, la location è la classica puttanhouse al piano terra dei palazzi, proprio di fianco al portone d'ingresso all'ora di punta con un gran via vai di gente dalla quale mi sento osservato insistentemente. Mi apre avvolta in un baby doll trasparente, alta 1,80 coi tacchi, 2 tette grosse come le mie cosce, bella di viso, dolce, soave, simpatica mi mette subito a mio agio. Io non ne volevo mezza di social, volevo solo le sue tette in bocca. Lavaggi di rito (miei), lei dice di essere a posto. Partiamo con dei lunghi baci profondi, sembra che io le piaccia perché non mi molla un attimo. Mi stacco io per concentrarmi sulle tette. Lei, tutta orgogliosa mi chiede se ne avevo mai viste di più grandi. Per non deluderla le ho detto di no, ma ho mentito. Scendo verso il triangolino che ci esalta, rasato, chiaro, ma io un refresh al bidet, fossi stato in lei, glielo avrei dato... non puzzava, per carità, diciamo che sapeva abbastanza di fica, ecco, anche piacevole, se vogliamo. Attacco a leccare e questa impazzisce. Finge? Boh, credo di si, ma ad un certo punto mi scosta e si infila sotto al culo un telo assorbente tipo quello che si mette nei letti degli anziani e mi esorta a continuare. È venuta tre volte, un lago, avevo il mento che gocciolava. Inizio a giocare coi suoi piedi, belli, un buon odore, lei apprezza e tra un mugolio e l altro mi invita a fingerizzarla. Infilo UN dito, mi va di culo, tocco il punto magico e questa mi fa una squirtata addosso inarcandosi come la bambina dell'esorcista. Io ero più perplesso che eccitato, tant'è che tutto quel suo godere mi soddisfaceva più sul piano dell'autostima che su quello sessuale. Sono lì da venti minuti a giocare con quel corpo da film porno e questa ha già gridato quattro volte "sborro, sborro, sborro, sborro". Minchia. Alla quarta venuta mi dice che vuole il cazzo (io ero ancora in mutande). Mi strappa le mutande (non in senso figurato, mi ha fatto proprio un buco dalla foga) e inizia a succhiarlo. Minchia che bocchino. Io inizio a pensare alla Meloni e alla Merkel perché non mi tengo più, ma iniziano ad arraparmi pure loro. Getto la maschera e le dico che sto per venire. Lei: "no, eh! Io con te voglio scopare. Trattieniti". "Minchia" penso io "questa è peggio della mia tipa che se non la scopo almeno venti minuti si incazza". Finalmente si stacca e mi fa una spagnola. Peggio che andar di notte. La fermo perché sto per lavarla. Guardo l'ora: 18:30, avevo varcato la soglia alle 18 precise. Mi complimento da solo visto che sono con la dea delle dee e non ho ancora sborrato. Mi gomma dicendomi che una volta goldonato non sento più un cazzo e posso scoparla per ore. Se... viene sopra, mi cavalca 30 secondi e poi mi dice di scoparla io per bene. Le do quattro botte e questa mi lava il cazzo ululando. Io sono al limite, approfittando della sua venuta mi sgancio, ripasso dalle tette, dai piedi, dalla figa, lecco di tutto di più e lei mi incita. Le dico che io non duro più di 10 pompate e che il suo giochetto di liberarsi di me, dopo che ho cacciato tutti quei soldi, se lo sogna. Ho pagato un'ora, e un'ora sto! Lei mi dice che non intende lasciarmi andare e che sa come rivitalizzarmi dopo il primo sparo. "Minchia" penso io "questo non lo avevo calcolato anche perché non ho mai fatto un multishot con una pay". E allora via di pecos. Il panorama: gran culone tondo e sodo, tetta gigante che balla (siamo intorno ad una settima/ottava NATURALISSIMA), capello nero corvino su pelle candida liscia come la seta, belle gambe, piante dei piedi perfetti, urla di godimento come non ne ho mai sentite in vita mia, incitamenti che manco al San Paolo ai tempi di Maradona, io a testa bassa resisto quel minuto e mezzo finché la tipa inizia a tremare e sento le pareti dell'utero sbattere contro il mio cazzo come il musicista della banda della Munucipale coi piatti di ottone. Cedo con sommo godimento e mentre la mia cappella si gonfia e vibra inondando il goldone, la nostra Marina viene per la settima volta. Testuali parole: "il tuo cazzo è come una calamita per la mia figa, vatti a lavare che ricominciamo". Qui io inizio a riflettere: "il mio record è stato far venire sei volte la mia ragazza. L'ho appena infranto. Ma sarà stato tutto vero? Se non lo era, questa si merita un oscar". Passo dal bagno, sciacquo, bevo un po' d'acqua e torno sul letto. Coccole, chiacchiere, lei che mi racconta un po' di lei e chiede un po' di me. Io resto sul vago e penso che per quel che me ne frega, potremmo anche finirla lì, ma lei no, continua a parlarmi e ad accarezzarmi offrendomi quelle tette giganti. Appena si accorge del gonfiore subaddominale mi cavalca a 69 e attacca a succhiarmelo. Io appoggio la lingua al clitoride, questa lancia un grido, si alza, prende il solito telo assorbente e me lo mette sotto a testa chiedendomi se mi piace essere squirtato in faccia. Ammetto che a me è successo solo due volte che mi squirtassero in bocca, e, per lo più, giusto una spruzzatina. Faccio la cazzata di dirle che mi piace e lei mi dice che allora si lascia andare (come se fino a quel momento si fosse trattenuta). Accetto di buon grado e, nel riprendere la posizione, rischio di rimanere soffocato da una tetta, giuro! Via, ripartiamo: due minuti di leccaggio con lei che mi dice che ritmo tenere, quando aumentare, quando diminuire, quando concentrarmi sul clitoride, quando affondare con la lingua, come mettere le braccia, come toccarle il culo. Io sto al gioco, che, tutto sommato, mi diverte anche. Eccola che inizia a tremare e al grido "sborrooooooo" mi riempie la bocca e il naso tanto da farmi tossire e mandarmi i suoi liquidi di traverso. Pazzesco. "Continua, continua" mi grida, e io continuo. 3-2-1 oooooleeeeè, nona venuta. Esige che io le venga in bocca, ma onestamente credo di non farcela e continuo con la lingua. Dieci! Esausta si butta sul letto di schiena, io mi giro, mi gommo e vado di mission. Me la godo un bel po' di fronte, con quelle due mongolfiere che ballano su e giù. Lei oramai ha raggiunto la pace dei sensi, non fa neanche più finta di godere. Forse dorme. Io, che nel frattempo, pur se rinvigorito, non sarei più venuto manco a pagamento, glielo do e ridò a ritmo allegro, leccandole le belle dita dei piedi. Minchia, i piedi sono un'altra sua zona erogena! Si ribecca, si sditalina mentre la chiavo e le lecco i piedi e viene un'altra volta. Basito mi sfilo e la bacio. Brava, cazzo. BRAVA. Sono le 19, l'ora per cui ho pagato è finita, glielo faccio notare dicendole anche che con me ho solo quei 300 € (mentendole una seconda volta). Lei non fa una piega e si rimette a 69. Ma allora questa è veramente indemoniata come la bambina dell'esorcista! Dice che vuole che io le venga in bocca e parte a succhiare voracemente e a segarmi con foga mentre lecca la cappella, le palle, l'asta, poi torna a succhiare. E io giù di lingua con lei che grida (e mi immagino la figura di merda quando dovrò uscire da lì) e inizia ad imbarcarsi e a tremare un'altra volta. Ad un certo punto sento che sto per venire pure io, lei si carica come una molla chiedendomi di non smettere di leccarla. Inizio una sborrata senza senso, come se non sborrassi da 2 mesi, lei non perde una goccia, emette un urlo e mi dona un ultimo schizzetto suo, dritto nella narice destra. Tredici! Le ho fatto fare tredici e penso che chi ha goduto di più sia stata lei e che i 300 € me li dovrei riprendere. Va a sputare, io sono fradicio. Mentre mi rivesto mi invita a rilassarmi ancora con lei, ma io contavo di uscire dopo mezz'ora maledicendomi e invece sono lì da un'ora e dieci a compiere l'impresa della vita. Social post coito a senso unico visto che io volevo solo andarmene. Baci, controbaci e ancora baci di addio. Che dire? A questo aggiungo che il telefono le è squillato tre volte e non mai nemmeno fatto finta di rispondere. Io una roba così non la rivivrò mai più. Buonanotte.
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VIOLA TETTONA | Megaescort
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CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NAZIONALITA': Italiana
ETA': 42
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO):
SERVIZI USUFRUITI: FK RAi1 BBJ DATY cim
COMPENSO RICHIESTO: 300
COMPENSO CONCORDATO: 300
DURATA DELL'INCONTRO: un'ora
DESCRIZIONE FISICA: super tettona
ATTITUDINE: perfetta
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
TELEFONO: 3512531472
Cazzeggiando sui soliti tre siti di escort incontro tal Marina Italiana, sponsorizzata dall'icona "ragazza del giorno". Gli occhi mi schizzano fuori dalle orbite e vanno a sbattere contro quei 15 kili di carne che questa ragazza si porta in grembo, anzi, in pectore. Chiamo subito e lei risponde subito, ci accordiamo per di lì a un ora, mi fiondo in doccia e parto a testa bassa. Durante il tragitto mi viene in mente che avrei anche potuto dare un'occhiata al rate anziché solo alle tette, quindi al primo semaforo rosso, mi vado ad informare. Mannaggia la miseria, 300 bombe?!?!?! Faccio per disdire quando ricevo un suo messaggio chiedendomi dove sono perché ne ha voglia... se, va beh, penso io, meglio che faccio inversione a U e me ne torno a casa, a meno che non riceva un segno dal cielo. Alzo gli occhi dal volante per guardare una figa sul marciapiede, ma ad attirare la mia attenzione è un bancomat che chiama il mio nome a gran voce come le sirene con Ulisse. Fanculo, è natale, mi faccio un regalo. Prelevo 500 che non si sa mai. Arrivo, la location è la classica puttanhouse al piano terra dei palazzi, proprio di fianco al portone d'ingresso all'ora di punta con un gran via vai di gente dalla quale mi sento osservato insistentemente. Mi apre avvolta in un baby doll trasparente, alta 1,80 coi tacchi, 2 tette grosse come le mie cosce, bella di viso, dolce, soave, simpatica mi mette subito a mio agio. Io non ne volevo mezza di social, volevo solo le sue tette in bocca. Lavaggi di rito (miei), lei dice di essere a posto. Partiamo con dei lunghi baci profondi, sembra che io le piaccia perché non mi molla un attimo. Mi stacco io per concentrarmi sulle tette. Lei, tutta orgogliosa mi chiede se ne avevo mai viste di più grandi. Per non deluderla le ho detto di no, ma ho mentito. Scendo verso il triangolino che ci esalta, rasato, chiaro, ma io un refresh al bidet, fossi stato in lei, glielo avrei dato... non puzzava, per carità, diciamo che sapeva abbastanza di fica, ecco, anche piacevole, se vogliamo. Attacco a leccare e questa impazzisce. Finge? Boh, credo di si, ma ad un certo punto mi scosta e si infila sotto al culo un telo assorbente tipo quello che si mette nei letti degli anziani e mi esorta a continuare. È venuta tre volte, un lago, avevo il mento che gocciolava. Inizio a giocare coi suoi piedi, belli, un buon odore, lei apprezza e tra un mugolio e l altro mi invita a fingerizzarla. Infilo UN dito, mi va di culo, tocco il punto magico e questa mi fa una squirtata addosso inarcandosi come la bambina dell'esorcista. Io ero più perplesso che eccitato, tant'è che tutto quel suo godere mi soddisfaceva più sul piano dell'autostima che su quello sessuale. Sono lì da venti minuti a giocare con quel corpo da film porno e questa ha già gridato quattro volte "sborro, sborro, sborro, sborro". Minchia. Alla quarta venuta mi dice che vuole il cazzo (io ero ancora in mutande). Mi strappa le mutande (non in senso figurato, mi ha fatto proprio un buco dalla foga) e inizia a succhiarlo. Minchia che bocchino. Io inizio a pensare alla Meloni e alla Merkel perché non mi tengo più, ma iniziano ad arraparmi pure loro. Getto la maschera e le dico che sto per venire. Lei: "no, eh! Io con te voglio scopare. Trattieniti". "Minchia" penso io "questa è peggio della mia tipa che se non la scopo almeno venti minuti si incazza". Finalmente si stacca e mi fa una spagnola. Peggio che andar di notte. La fermo perché sto per lavarla. Guardo l'ora: 18:30, avevo varcato la soglia alle 18 precise. Mi complimento da solo visto che sono con la dea delle dee e non ho ancora sborrato. Mi gomma dicendomi che una volta goldonato non sento più un cazzo e posso scoparla per ore. Se... viene sopra, mi cavalca 30 secondi e poi mi dice di scoparla io per bene. Le do quattro botte e questa mi lava il cazzo ululando. Io sono al limite, approfittando della sua venuta mi sgancio, ripasso dalle tette, dai piedi, dalla figa, lecco di tutto di più e lei mi incita. Le dico che io non duro più di 10 pompate e che il suo giochetto di liberarsi di me, dopo che ho cacciato tutti quei soldi, se lo sogna. Ho pagato un'ora, e un'ora sto! Lei mi dice che non intende lasciarmi andare e che sa come rivitalizzarmi dopo il primo sparo. "Minchia" penso io "questo non lo avevo calcolato anche perché non ho mai fatto un multishot con una pay". E allora via di pecos. Il panorama: gran culone tondo e sodo, tetta gigante che balla (siamo intorno ad una settima/ottava NATURALISSIMA), capello nero corvino su pelle candida liscia come la seta, belle gambe, piante dei piedi perfetti, urla di godimento come non ne ho mai sentite in vita mia, incitamenti che manco al San Paolo ai tempi di Maradona, io a testa bassa resisto quel minuto e mezzo finché la tipa inizia a tremare e sento le pareti dell'utero sbattere contro il mio cazzo come il musicista della banda della Munucipale coi piatti di ottone. Cedo con sommo godimento e mentre la mia cappella si gonfia e vibra inondando il goldone, la nostra Marina viene per la settima volta. Testuali parole: "il tuo cazzo è come una calamita per la mia figa, vatti a lavare che ricominciamo". Qui io inizio a riflettere: "il mio record è stato far venire sei volte la mia ragazza. L'ho appena infranto. Ma sarà stato tutto vero? Se non lo era, questa si merita un oscar". Passo dal bagno, sciacquo, bevo un po' d'acqua e torno sul letto. Coccole, chiacchiere, lei che mi racconta un po' di lei e chiede un po' di me. Io resto sul vago e penso che per quel che me ne frega, potremmo anche finirla lì, ma lei no, continua a parlarmi e ad accarezzarmi offrendomi quelle tette giganti. Appena si accorge del gonfiore subaddominale mi cavalca a 69 e attacca a succhiarmelo. Io appoggio la lingua al clitoride, questa lancia un grido, si alza, prende il solito telo assorbente e me lo mette sotto a testa chiedendomi se mi piace essere squirtato in faccia. Ammetto che a me è successo solo due volte che mi squirtassero in bocca, e, per lo più, giusto una spruzzatina. Faccio la cazzata di dirle che mi piace e lei mi dice che allora si lascia andare (come se fino a quel momento si fosse trattenuta). Accetto di buon grado e, nel riprendere la posizione, rischio di rimanere soffocato da una tetta, giuro! Via, ripartiamo: due minuti di leccaggio con lei che mi dice che ritmo tenere, quando aumentare, quando diminuire, quando concentrarmi sul clitoride, quando affondare con la lingua, come mettere le braccia, come toccarle il culo. Io sto al gioco, che, tutto sommato, mi diverte anche. Eccola che inizia a tremare e al grido "sborrooooooo" mi riempie la bocca e il naso tanto da farmi tossire e mandarmi i suoi liquidi di traverso. Pazzesco. "Continua, continua" mi grida, e io continuo. 3-2-1 oooooleeeeè, nona venuta. Esige che io le venga in bocca, ma onestamente credo di non farcela e continuo con la lingua. Dieci! Esausta si butta sul letto di schiena, io mi giro, mi gommo e vado di mission. Me la godo un bel po' di fronte, con quelle due mongolfiere che ballano su e giù. Lei oramai ha raggiunto la pace dei sensi, non fa neanche più finta di godere. Forse dorme. Io, che nel frattempo, pur se rinvigorito, non sarei più venuto manco a pagamento, glielo do e ridò a ritmo allegro, leccandole le belle dita dei piedi. Minchia, i piedi sono un'altra sua zona erogena! Si ribecca, si sditalina mentre la chiavo e le lecco i piedi e viene un'altra volta. Basito mi sfilo e la bacio. Brava, cazzo. BRAVA. Sono le 19, l'ora per cui ho pagato è finita, glielo faccio notare dicendole anche che con me ho solo quei 300 € (mentendole una seconda volta). Lei non fa una piega e si rimette a 69. Ma allora questa è veramente indemoniata come la bambina dell'esorcista! Dice che vuole che io le venga in bocca e parte a succhiare voracemente e a segarmi con foga mentre lecca la cappella, le palle, l'asta, poi torna a succhiare. E io giù di lingua con lei che grida (e mi immagino la figura di merda quando dovrò uscire da lì) e inizia ad imbarcarsi e a tremare un'altra volta. Ad un certo punto sento che sto per venire pure io, lei si carica come una molla chiedendomi di non smettere di leccarla. Inizio una sborrata senza senso, come se non sborrassi da 2 mesi, lei non perde una goccia, emette un urlo e mi dona un ultimo schizzetto suo, dritto nella narice destra. Tredici! Le ho fatto fare tredici e penso che chi ha goduto di più sia stata lei e che i 300 € me li dovrei riprendere. Va a sputare, io sono fradicio. Mentre mi rivesto mi invita a rilassarmi ancora con lei, ma io contavo di uscire dopo mezz'ora maledicendomi e invece sono lì da un'ora e dieci a compiere l'impresa della vita. Social post coito a senso unico visto che io volevo solo andarmene. Baci, controbaci e ancora baci di addio. Che dire? A questo aggiungo che il telefono le è squillato tre volte e non mai nemmeno fatto finta di rispondere. Io una roba così non la rivivrò mai più. Buonanotte.
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