NOME INSERZIONISTA: Melissa Manti
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': Italiana
ETA': dichiara 22, direi che ci siamo
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si, anche se appare più “adulta” di quello che è
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): la sua scheda
SERVIZI USUFRUITI: FK, BBj, Rai1, cim
COMPENSO RICHIESTO: 500
COMPENSO CONCORDATO: 500
DURATA DELL'INCONTRO: 2 ore
DESCRIZIONE FISICA: Bella gnappetta mediterranea, bei seni ottimamente rifatti, bel culetto abbondante ma non eccessivo
ATTITUDINE: cordiale e sorridente, disponibile ma senza eccessi
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: qualche scalino
TELEFONO: 3278325634
La mia recensione:
Dopo alcuni mesi dedicati a sollazzar il regale augello con una biondissima figlia della Terza Roma non dedita ufficialmente alla nobile arte del meretricio, e quindi assai più onerosa di qualsivoglia meretrice, m’apprestai a tornare sugli usati passi. Ma ahimè, la mia splendida Lavinia è al momento in altri lidi, e quindi fui costretto a cercare consolazione da altra consolatrice. E cercai tra le italiane, sia per dimenticare più in fretta la biondissima, sia perché la parola resta l’intrattenimento erotico da me preferito. Ah, quante turgidezze furono frutto delle parole giuste pronunciate da labbra turgide anch’esse! Più della tetta sovente poté il sospiro.
Scelgo ordunque questa fanciulletta senza recensioni, decidendo di porre la prora verso l’inconosciuto, di esplorare nuovi recessi del corpo e dell’anima.
Lei corrisponde alle foto: una piccola, assai piccola italica, del sud, con un accento marcato che m’evoca contadinotte lascive nelle aie, pronte a deliziare i padroni del latifondo. Peccato che la contadinotta non conoscerà mai tanto immaginario, perché figlia del suo tempo. E non del mio.
Porto come sempre una bottiglia, questa volta un bordeaux di buona lena, atto a facilitare chiacchiere e sorrisi. Ma ella non possiede un cavatappi, la bottiglia rimane chiusa e con essa anche i sogni che conteneva. E questo forse corromperà la serata.
Lei è simpatica e sorride, e già in questi tempi orribili è qualcosa. Una ode particolare la debbo all’artista che si occupò dei suoi grandi e giocosi seni: davvero una opera di creatività ed ingegno, tanto m’apparirono perfetti, naturali, per quanto forse eccessivi considerata la piccolezza fisica dell’entraneuse.
Una piacevole giovinetta, che si prestò ai giochi con buona volontà, ma ahimè con scarsa creatività ed esperienza. A lungo ebbi però modo di suggere l’abbondante nettare dalla fonte del suo piacere, segno di una genuina predisposizione, dal profondo della sua natura. E se i giochi furono semplici e senza perversioni particolari, la spontaneità ed il sorriso mi fecero trascorrere comunque due ore liete.
Purtroppo però la semplicità non è tra le mie virtù, e sopratutto la parola fu tra le perversioni quella più assente. Non che non interloquisse, ma purtroppo la moretta non è dotata di quella arte deliziosa che spesso completa ed esalta l’atto erotico. Sopratutto quando mi confessò di non aver praticamente mai letto nulla, ‘che fin dalla più tenera età non avesse mai sopportato più di due pagine scritte. Ne mai ebbe modo di sedere in un teatro, fosse pure per uno spettacolo leggero. Ne di ascoltare una musica che non fosse quella dell’ultimo Sanremo. E non fu abbastanza scaltra da inventare qualche storia mirabolante, di quelle di cui sovente le nostre comuni frequentazioni sono costellate. Ah, i racconti teatrali di Joli! I verismi neorealisti di Francesca! Ah sopratutto lo champagne perverso di Lavinia! Eppure la giovane età avrebbe potuto prestarsi a mille immaginari. E senza immaginario anche il tutto sommato piacevole piacere delle sue labbra sul mio membro, pure irrorato da saliva e reso stuzzichevole dal birichino pearcing sulla linguetta, rese meno di quanto pure avrebbe potuto.
I giochi comunque proseguirono fino al loro compimento, godendo comunque d’ogni posizione e d’ogni pratica aspettata.
Purtroppo, quando un uomo è troppo intriso d’esperienze, di libri, di musiche, di altezze, ecco che perde il gusto per le cose semplici, che gli appaiono banali. E la contadinotta moretta, onesta lavoratrice, deliziosa gnappetta mediterranea con un bel sorriso, seppur animata da buona volontà non può comprendere. Pur volendo non può comprendere.
Rimetto così il mio cappello a falde larghe, che tanto suscitò stupore nella giovinetta, riassesto l’impermeabile, riaccendo il toscano e torno nella notte alla ricerca di un gin tonic.
3278325634 Girl - Melissa ITALIANA
Ciao sono Melissa, 25 anni,escort di alto livello, disponibile per appuntamenti di breve o lunga durata. Le MIE FOTO SONO REALI, Recenti E VERIFICATE AL 100%, di conseguenza NON INVIO FOTO! Il…
escorthub.info
NAZIONALITA': Italiana
ETA': dichiara 22, direi che ci siamo
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si, anche se appare più “adulta” di quello che è
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): la sua scheda
SERVIZI USUFRUITI: FK, BBj, Rai1, cim
COMPENSO RICHIESTO: 500
COMPENSO CONCORDATO: 500
DURATA DELL'INCONTRO: 2 ore
DESCRIZIONE FISICA: Bella gnappetta mediterranea, bei seni ottimamente rifatti, bel culetto abbondante ma non eccessivo
ATTITUDINE: cordiale e sorridente, disponibile ma senza eccessi
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: qualche scalino
TELEFONO: 3278325634
La mia recensione:
Dopo alcuni mesi dedicati a sollazzar il regale augello con una biondissima figlia della Terza Roma non dedita ufficialmente alla nobile arte del meretricio, e quindi assai più onerosa di qualsivoglia meretrice, m’apprestai a tornare sugli usati passi. Ma ahimè, la mia splendida Lavinia è al momento in altri lidi, e quindi fui costretto a cercare consolazione da altra consolatrice. E cercai tra le italiane, sia per dimenticare più in fretta la biondissima, sia perché la parola resta l’intrattenimento erotico da me preferito. Ah, quante turgidezze furono frutto delle parole giuste pronunciate da labbra turgide anch’esse! Più della tetta sovente poté il sospiro.
Scelgo ordunque questa fanciulletta senza recensioni, decidendo di porre la prora verso l’inconosciuto, di esplorare nuovi recessi del corpo e dell’anima.
Lei corrisponde alle foto: una piccola, assai piccola italica, del sud, con un accento marcato che m’evoca contadinotte lascive nelle aie, pronte a deliziare i padroni del latifondo. Peccato che la contadinotta non conoscerà mai tanto immaginario, perché figlia del suo tempo. E non del mio.
Porto come sempre una bottiglia, questa volta un bordeaux di buona lena, atto a facilitare chiacchiere e sorrisi. Ma ella non possiede un cavatappi, la bottiglia rimane chiusa e con essa anche i sogni che conteneva. E questo forse corromperà la serata.
Lei è simpatica e sorride, e già in questi tempi orribili è qualcosa. Una ode particolare la debbo all’artista che si occupò dei suoi grandi e giocosi seni: davvero una opera di creatività ed ingegno, tanto m’apparirono perfetti, naturali, per quanto forse eccessivi considerata la piccolezza fisica dell’entraneuse.
Una piacevole giovinetta, che si prestò ai giochi con buona volontà, ma ahimè con scarsa creatività ed esperienza. A lungo ebbi però modo di suggere l’abbondante nettare dalla fonte del suo piacere, segno di una genuina predisposizione, dal profondo della sua natura. E se i giochi furono semplici e senza perversioni particolari, la spontaneità ed il sorriso mi fecero trascorrere comunque due ore liete.
Purtroppo però la semplicità non è tra le mie virtù, e sopratutto la parola fu tra le perversioni quella più assente. Non che non interloquisse, ma purtroppo la moretta non è dotata di quella arte deliziosa che spesso completa ed esalta l’atto erotico. Sopratutto quando mi confessò di non aver praticamente mai letto nulla, ‘che fin dalla più tenera età non avesse mai sopportato più di due pagine scritte. Ne mai ebbe modo di sedere in un teatro, fosse pure per uno spettacolo leggero. Ne di ascoltare una musica che non fosse quella dell’ultimo Sanremo. E non fu abbastanza scaltra da inventare qualche storia mirabolante, di quelle di cui sovente le nostre comuni frequentazioni sono costellate. Ah, i racconti teatrali di Joli! I verismi neorealisti di Francesca! Ah sopratutto lo champagne perverso di Lavinia! Eppure la giovane età avrebbe potuto prestarsi a mille immaginari. E senza immaginario anche il tutto sommato piacevole piacere delle sue labbra sul mio membro, pure irrorato da saliva e reso stuzzichevole dal birichino pearcing sulla linguetta, rese meno di quanto pure avrebbe potuto.
I giochi comunque proseguirono fino al loro compimento, godendo comunque d’ogni posizione e d’ogni pratica aspettata.
Purtroppo, quando un uomo è troppo intriso d’esperienze, di libri, di musiche, di altezze, ecco che perde il gusto per le cose semplici, che gli appaiono banali. E la contadinotta moretta, onesta lavoratrice, deliziosa gnappetta mediterranea con un bel sorriso, seppur animata da buona volontà non può comprendere. Pur volendo non può comprendere.
Rimetto così il mio cappello a falde larghe, che tanto suscitò stupore nella giovinetta, riassesto l’impermeabile, riaccendo il toscano e torno nella notte alla ricerca di un gin tonic.
Allegati
Ultima modifica di un moderatore: