SCHEDA TECNICA La scheda tecnica altresì definita scheda recensione, è il riepilogo sintetico dei dati oggettivi relativi all'annuncio, alla inserzionista e al luogo dell'incontro. Rappresenta la raccolta dei dati fondamentali per l'individuazione del soggetto del racconto. E' indispensabile compilare tutti i campi proposti. Pubblica il racconto della tua esperienza seguendo QUESTA GUIDA
RIFERIMENTO INTERNET: trovata su bakeca ma l'annuncio è stato rimosso
CITTA DELL'INCONTRO: Ospedaletto (Pisa)
NOME INSERZIONISTA: Melyssa
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': Dichiarata 33, in realtà qualche annetto in più
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si, foto un po' ritoccate ma è lei (qualche anno fa)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Penso un po' tutti
SERVIZI USUFRUITI: Rai 1, BBJ, CID, FK
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: circa 1:45
DESCRIZIONE FISICA: Formosa
ATTITUDINE: Simpatica e partecipe
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: una rampa di scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 33957709xx
Ho incontrato la ragazza per due volte. La prima è avventuta circa un mese e mezzo fa ed è stata la mia prima esperienza con una loft girl, il secondo incontro è avvenuto un paio di settimane dopo.
Era da un po’ di tempo che meditavo di provare l’esperienza con una loft e così, in un noioso lunedì sera, decido di fare il grande passo. Inizio a guardare un po’ di siti alla ricerca della tipa giusta e ne individuo tre, tutte peraltro già recensite su questo forum, provo a chiamarle ma senza successo. Ormai intestardito e preso dalla foga inizio a telefonare a destra e manca fino a che non risponde Melyssa.
Al telefono le dico che ho visto il suo annuncio su internet, che non sono molto pratico e le chiedo di spiegarmi come si sarebbe svolto l’incontro. Lei non parla molto bene l’italiano, durante la conversazione ho pure avuto il dubbio che si trattasse di un trans (forse per colpa dell’accento sud americano e il tono basso della voce), alchè le chiedo se è effettivamente una femmina, lei ridendo mi assicura che è la bella ragazza della foto e chi mi avrebbe fatto divertire, mi dice qual è il suo compenso e mi fornisce l’indirizzo, decido di accettare e concordo l’incontro per le 22:15.
Arrivato ad ospedaletto ho dovuto richiamarla per tre o quattro volte perché non riuscivo a trovare l’appartamento (alla fine mi vede lei dalla finestra, ci avrò girato intorno per una buona ventina di minuti).
Quando salgo su mi apre la porta questa sorridente e procace venezuelana in tacchi, gonna e con una maglietta che metteva in risalto le sue belle poppe. Devo dire che all’inizio ero un po’ spaventato, come ho già detto questa è stata la mia prima esperienza, ma la ragazza mi mette subito a mio agio. È simpatica: la prima cosa che fa subito dopo essersi presentata è aprire la bocca e indicare il suo apparecchio ortodontico, chiedondomi se questo rappresenta un problema. Gli sorrido e gli dico che non c’è nessun problema.
Mi conduce nella sua stanza che è molto pulita ed ordinata, mi chiede gentilmente di versare quanto dovuto e mi offre il bagno ma, essendomi docciato prima di partire, declino l’offerta. Anche lei mi dice di essersi già lavata (in effetti durante le telefonate intercorse mentre cercavo l’appartamento, ho avuto l’impressione che si stesse lavando) e così entriamo nel vivo dell’incontro.
Ancora in piedi lei mi si avvicina e mi stampa un profondo e lungo bacio sulla bocca durante il quale mi aiuta a spogliarmi. Mi siedo in mutante sul fianco del letto, lei mi monta sopra offrendomi con le mani quelle stupende tette. Accetto di buon grado ed inizio a leccarle mentre con le mani gli palpo il culo. La pelle è profumata ed i capezzoli molto reattivi. Dopo qualche minuto mi spinge delicatamente all’indietro facendomi sdraiare, mi sfila le mutande e comincia con un pompino scoperto molto profondo e salivoso (procedeva con attenzione, forse per paura dell’apparecchio), dopo un po’ mi monta sopra e, in maniera molto delicata, mi prende le mani, accarezzandole in modo da passarci sopra il gel antibatterico che si era preventivamente passato sulla sue. Colgo il gesto come un invito a sgrillettarla e così faccio, rigirandola in varie posizioni. In particolare la faccio mettere sdraiata di schiena sopra di me, in modo da poterla vedere riflessa nello specchio che ha nell’armadio di fronte al letto mentre la sditalino. Lei è molto partecipe e sembra apprezzare, ogni tanto pronuncia qualche parola in spagnolo, l’accento che poco prima al telefono mi aveva fatto dubitare della sua femminilità adesso mi arrapa da morire. Prima di farmi incapucciare mi concedo un altro pompino, nella maniera che piace a me: mettendogli il cuscino dietro la testa, salendo io sopra di lei e mettendogli l’uccello in bocca con le mani. Quando sento che è il momento di rallentare scendo giù, lei mi incapuccia e cominciano le danze. Iniziamo con lei sopra, ed è un piacere vedere quelle belle tette andare su e giù mentre con le mani accompagni il movimento del suo culo bello pieno, nel quale si lascia infilare un dito. Dopo un po’ cambiamo posizione, passando alla missionaria, mentre ci diamo dentro le chiedo se gradisce il secondo canale, lei mi dice sorridendo che il suo culo è molto stretto e che ci sarebbe voluto un extra. Da lì inizia a giocare un po’, provocandomi con frasi del tipo “anche mia fica è molto stretta non ti basta?” , “a me piace il tuo uccello nella mia piccola fica” ecc. sentirla parlare mi eccitava tantissimo tant’è che ho dovuto rallentare e cambiare posizione per prolungare un po’ quella piacevole scopata. Mi sembra di ricordare che a quel punto abbia preso lei l’iniziativa mettendosi di spalle seduta sopra, la posizione è buona per godersi il culo e toccargli le tette ma alla lunga la trovo fastidiosa: se hai una bella erezione ti piega troppo l’uccello. La metto quindi su di un fianco e poi a pecorina, dove concludo nel gommino.
Ci fumiamo un paio di sigarette abbracciati nel letto, dove conversiamo del più e del meno, lei è molto affettuosa: durante la conversazione continua ad accarezzarmi e sbaciucchiarmi fino a prenderlo di nuovo in mano e farmi venire di nuovo con una sega.
Che dire, penso che la ragazza sappia proprio fare il suo mestiere, non mette fretta, è simpatica e molto partecipativa. Esteticamente è sicuramente peggio dal vivo che in foto ma insomma, ci si puo’ stare, s’è trombato di molto peggio.
RIFERIMENTO INTERNET: trovata su bakeca ma l'annuncio è stato rimosso
CITTA DELL'INCONTRO: Ospedaletto (Pisa)
NOME INSERZIONISTA: Melyssa
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': Dichiarata 33, in realtà qualche annetto in più
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si, foto un po' ritoccate ma è lei (qualche anno fa)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Penso un po' tutti
SERVIZI USUFRUITI: Rai 1, BBJ, CID, FK
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: circa 1:45
DESCRIZIONE FISICA: Formosa
ATTITUDINE: Simpatica e partecipe
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: una rampa di scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 33957709xx
Ho incontrato la ragazza per due volte. La prima è avventuta circa un mese e mezzo fa ed è stata la mia prima esperienza con una loft girl, il secondo incontro è avvenuto un paio di settimane dopo.
Era da un po’ di tempo che meditavo di provare l’esperienza con una loft e così, in un noioso lunedì sera, decido di fare il grande passo. Inizio a guardare un po’ di siti alla ricerca della tipa giusta e ne individuo tre, tutte peraltro già recensite su questo forum, provo a chiamarle ma senza successo. Ormai intestardito e preso dalla foga inizio a telefonare a destra e manca fino a che non risponde Melyssa.
Al telefono le dico che ho visto il suo annuncio su internet, che non sono molto pratico e le chiedo di spiegarmi come si sarebbe svolto l’incontro. Lei non parla molto bene l’italiano, durante la conversazione ho pure avuto il dubbio che si trattasse di un trans (forse per colpa dell’accento sud americano e il tono basso della voce), alchè le chiedo se è effettivamente una femmina, lei ridendo mi assicura che è la bella ragazza della foto e chi mi avrebbe fatto divertire, mi dice qual è il suo compenso e mi fornisce l’indirizzo, decido di accettare e concordo l’incontro per le 22:15.
Arrivato ad ospedaletto ho dovuto richiamarla per tre o quattro volte perché non riuscivo a trovare l’appartamento (alla fine mi vede lei dalla finestra, ci avrò girato intorno per una buona ventina di minuti).
Quando salgo su mi apre la porta questa sorridente e procace venezuelana in tacchi, gonna e con una maglietta che metteva in risalto le sue belle poppe. Devo dire che all’inizio ero un po’ spaventato, come ho già detto questa è stata la mia prima esperienza, ma la ragazza mi mette subito a mio agio. È simpatica: la prima cosa che fa subito dopo essersi presentata è aprire la bocca e indicare il suo apparecchio ortodontico, chiedondomi se questo rappresenta un problema. Gli sorrido e gli dico che non c’è nessun problema.
Mi conduce nella sua stanza che è molto pulita ed ordinata, mi chiede gentilmente di versare quanto dovuto e mi offre il bagno ma, essendomi docciato prima di partire, declino l’offerta. Anche lei mi dice di essersi già lavata (in effetti durante le telefonate intercorse mentre cercavo l’appartamento, ho avuto l’impressione che si stesse lavando) e così entriamo nel vivo dell’incontro.
Ancora in piedi lei mi si avvicina e mi stampa un profondo e lungo bacio sulla bocca durante il quale mi aiuta a spogliarmi. Mi siedo in mutante sul fianco del letto, lei mi monta sopra offrendomi con le mani quelle stupende tette. Accetto di buon grado ed inizio a leccarle mentre con le mani gli palpo il culo. La pelle è profumata ed i capezzoli molto reattivi. Dopo qualche minuto mi spinge delicatamente all’indietro facendomi sdraiare, mi sfila le mutande e comincia con un pompino scoperto molto profondo e salivoso (procedeva con attenzione, forse per paura dell’apparecchio), dopo un po’ mi monta sopra e, in maniera molto delicata, mi prende le mani, accarezzandole in modo da passarci sopra il gel antibatterico che si era preventivamente passato sulla sue. Colgo il gesto come un invito a sgrillettarla e così faccio, rigirandola in varie posizioni. In particolare la faccio mettere sdraiata di schiena sopra di me, in modo da poterla vedere riflessa nello specchio che ha nell’armadio di fronte al letto mentre la sditalino. Lei è molto partecipe e sembra apprezzare, ogni tanto pronuncia qualche parola in spagnolo, l’accento che poco prima al telefono mi aveva fatto dubitare della sua femminilità adesso mi arrapa da morire. Prima di farmi incapucciare mi concedo un altro pompino, nella maniera che piace a me: mettendogli il cuscino dietro la testa, salendo io sopra di lei e mettendogli l’uccello in bocca con le mani. Quando sento che è il momento di rallentare scendo giù, lei mi incapuccia e cominciano le danze. Iniziamo con lei sopra, ed è un piacere vedere quelle belle tette andare su e giù mentre con le mani accompagni il movimento del suo culo bello pieno, nel quale si lascia infilare un dito. Dopo un po’ cambiamo posizione, passando alla missionaria, mentre ci diamo dentro le chiedo se gradisce il secondo canale, lei mi dice sorridendo che il suo culo è molto stretto e che ci sarebbe voluto un extra. Da lì inizia a giocare un po’, provocandomi con frasi del tipo “anche mia fica è molto stretta non ti basta?” , “a me piace il tuo uccello nella mia piccola fica” ecc. sentirla parlare mi eccitava tantissimo tant’è che ho dovuto rallentare e cambiare posizione per prolungare un po’ quella piacevole scopata. Mi sembra di ricordare che a quel punto abbia preso lei l’iniziativa mettendosi di spalle seduta sopra, la posizione è buona per godersi il culo e toccargli le tette ma alla lunga la trovo fastidiosa: se hai una bella erezione ti piega troppo l’uccello. La metto quindi su di un fianco e poi a pecorina, dove concludo nel gommino.
Ci fumiamo un paio di sigarette abbracciati nel letto, dove conversiamo del più e del meno, lei è molto affettuosa: durante la conversazione continua ad accarezzarmi e sbaciucchiarmi fino a prenderlo di nuovo in mano e farmi venire di nuovo con una sega.
Che dire, penso che la ragazza sappia proprio fare il suo mestiere, non mette fretta, è simpatica e molto partecipativa. Esteticamente è sicuramente peggio dal vivo che in foto ma insomma, ci si puo’ stare, s’è trombato di molto peggio.