Probabilmente il tema sarà stato già trattato in altri post magari in altre forme o in altri contesti, ma dopo quello che ho appreso ieri stavo riflettendo di quanto la menzogna intesa propio come "Dichiarazione contraria a ciò che viene fatto, sentito, visto ecc. oppure alterazione del vero" vada a braccetto con l'attività delle nostre care amichette pay. E' chiaro che non mi riferisco al "fingere" oppure al sembrare gentile e carina durante un incontro, ma propio alle cose che ci si racconta durante quei brevi, ma alle volte anche lunghi, momenti che da infatuati dei termini anglosassoni definiamo "social time". Premetto che, vuoi per carattere o vuoi perchè in fondo consapevole della futilità della cosa, non sono mai stato tendenzialmente un gran chiaccherone quando mi dedico ad uno dei miei hobby preferiti, soprattutto durante "la prima volta", ed anzi molto spesso sono più le girls a voler approcciare un discorso per conoscere chi hanno di fronte dalle domande più semplici tipo "cosa fai nella vita" a quelle (che mi lasciano sempre un pò perplesso) tipo "sei fidanzato o sposato?" . La cosa credo capiti alla maggior parte di noi... tuttavia ci sono state occasioni dove persino nelle già citate "prime volte" e dove non sussistono problemi di incomunicabilità verbale, dalle semplici e più banali discussioni si è arrivati a delle vere e propie confidenze. Ragazze che di loro iniziativa mi hanno raccontato della loro vita, di come si vive nel loro Paese, delle loro aspirazioni, dei loro "amori" e che mi hanno chiesto anche una mano per trovargli una "normale" occupazione (un paio ma ci sono state). E' ovvio che la fidelizzazione aiuti molto questi momenti di intimità verbale che erodono quel muro quasi invalicabile che esiste nel rapporto escort-punter. Ma come dicevo all'inizio, soltanto ieri scopro che una pay che frequentavo ad intervalli piuttosto irregolari da quasi 7 anni, con la quale avevo sempre avuto un'intesa perfetta sul materasso, si è sempre un pò divertita a prendermi per i fondelli quando si parlava delle nostre vite private. Da buon crocerossina mi diceva sempre che faceva il mestiere, per cui a sentire lei non era per nulla portata, per aiutare la sorellina a laurearsi e per il sostentamento della madre dato che la sua famiglia era molto povera. Quando si toccavano argomenti del tipo: "Sei innamorata di qualcuno?" mi rispondeva sempre "Amo soltanto mia sorella e mia madre e non sono fidanzata con nessuno"... " Un giorno voglio avere dei figli, ma non un compagno fisso" e via di questo passo. Adesso la signorina non mette più annunci, il suo cellulare risulta staccato, non so esattamente se abbia smesso o abbia lasciato Milano. In questi casi si sa: o si chiede ai "nostri colleghi" o alle "loro colleghe" come ho fatto io circa 24 ore fa. Sapevo che la collega ha praticato nella medesima location, viene dallo stesso Paese e che la conosce come si conosce un propio vicino di casa o appunto un collega di lavoro. Quello che non sapevo è che la stessa (non la collega, ma la fidelizzata) è in reltà sposata (comunque senza figli) e che tutte queste ragazze quando vengono in Italia arrivano con i loro fidanzatini a cui non importa una cippa se si mettono a praticare l'antica arte. Che dire... da una parte la cosa mi ha in effetti sorpreso pur non essendo propio uno sprovveduto, dall'altra capisco però una sorta di difesa alla propia "privacy" (ma allora meglio il silenzio che raccontare balle). Un solo dubbio mi si insinua nella mente: l'amica mi avrà raccontato la verità?
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