Come promesso a Dolmer:
MILF DOMINICANA – 2001
Durante la terza vacanza (su sei) a S. Domingo mi capitò un episodio che mi intrigò moltissimo.
Avevo conosciuto al casinò dell’Hotel Jaragua (mega albergone di proprietà del cantante Julio Iglesias, arrapatore professionista per casalinghe in sentore di menopausa) una haitiana, tale Florence, alta 1,80, di pelle nerissima (che lei evidenziava con micro vestitini rossi o azzurri), una cavalla infinita, con la quale passai qualche notte dedicandomi intensamente alla spremitura dei miei coglioni.
Un tardo pomeriggio ero sul lungomare del Malecon, in attesa dell’ora di cena e del susseguente assalto alla nera cavallona. Nel passeggio vedo una piacevole milf mulatta sui 35 anni, viso simpatico anche se non una bellezza, rotondità da chubby, con bimbo in carrozzella, e sorrido gentilmente (davvero senza secondi fini). La sciura si ferma e mi domanda se sono turista, da dove vengo, se mi piace il posto etc. etc.. Dopo queste domande rituali mi sbilancia in un “Sei da solo in vacanza?” che mi fa drizzare l’antennino: per scherzare faccio il piangina (come si dice a Milano) dicendo che si, sono solo, roso dalla nostalgia di casa, ma va bene così, in fondo la vita non è solo sesso etc. etc. La signora, pensando “Ecco il solito deficiente italiano che si sente obbligato a seguire questo rituale penoso invece di sparare direttamente la cifra da investire per l’esplorazione di orifizi pelosi”, mi dice che si, insomma, lei è sposata, però anche no, poi guarda caso quella sera deve uscire con le amiche e ha tutto il tempo a disposizione…tempo 5 minuti e avevo già combinato l’incontro (in cambio di 80 dollari, per il corredino del bimbo, ovvio), con grande scorno della haitiana che giustamente da quella sera non si fece più vedere.
Insomma ceno, passeggio un po’ e vado in albergo ad aspettare la mammina: la trovo già nella hall vestita da mignottone in libera uscita. Andiamo in camera limonando in ascensore: fk con risucchio, mano sotto la gonna e dita in entrambi i buchi, lei mi tira via la mano e mi lecca le dita!!!
In corridoio le do le chiavi della stanza, lei si piega ad arte a 90° per infilarle nella toppa mentre io le alzo la gonna e le lecco il culo. Entrati in camera, ci buttiamo a letto a limonare e a leccarci tutto il leccabile: mi apre le chiappe e infila la lingua dentro il mio buchetto (praticamente mi ha inculato), poi io la monto sull’angolo del letto mentre le lecco i piedi. La storia va avanti un paio d’ore, con due venute mie (una COF e un CIM, bevuto tutto) e lei che mi infradicia tutte le lenzuola con il sugo della sua pussy.
Finita la battaglia, la signora si sbevazzò un po’ di roba del frigo bar, si rivestì, bacio e saluto. Mi diede il numero di telefono pregandomi di chiamarla solo dopo le 15, quando il marito usciva di casa. Purtroppo non lo feci perché già l’indomani trovai altri puttanoni che la rimpiazzarono degnamente.
Speriamo che adesso stia bene, era una bella persona, allegra e simpatica. Sono ovviamente convinto che il marito sapesse tutto, anzi si sarà mangiato i miei 80 dollari scommettendo sulle partite di baseball…
Ciao a tutti
MILF DOMINICANA – 2001
Durante la terza vacanza (su sei) a S. Domingo mi capitò un episodio che mi intrigò moltissimo.
Avevo conosciuto al casinò dell’Hotel Jaragua (mega albergone di proprietà del cantante Julio Iglesias, arrapatore professionista per casalinghe in sentore di menopausa) una haitiana, tale Florence, alta 1,80, di pelle nerissima (che lei evidenziava con micro vestitini rossi o azzurri), una cavalla infinita, con la quale passai qualche notte dedicandomi intensamente alla spremitura dei miei coglioni.
Un tardo pomeriggio ero sul lungomare del Malecon, in attesa dell’ora di cena e del susseguente assalto alla nera cavallona. Nel passeggio vedo una piacevole milf mulatta sui 35 anni, viso simpatico anche se non una bellezza, rotondità da chubby, con bimbo in carrozzella, e sorrido gentilmente (davvero senza secondi fini). La sciura si ferma e mi domanda se sono turista, da dove vengo, se mi piace il posto etc. etc.. Dopo queste domande rituali mi sbilancia in un “Sei da solo in vacanza?” che mi fa drizzare l’antennino: per scherzare faccio il piangina (come si dice a Milano) dicendo che si, sono solo, roso dalla nostalgia di casa, ma va bene così, in fondo la vita non è solo sesso etc. etc. La signora, pensando “Ecco il solito deficiente italiano che si sente obbligato a seguire questo rituale penoso invece di sparare direttamente la cifra da investire per l’esplorazione di orifizi pelosi”, mi dice che si, insomma, lei è sposata, però anche no, poi guarda caso quella sera deve uscire con le amiche e ha tutto il tempo a disposizione…tempo 5 minuti e avevo già combinato l’incontro (in cambio di 80 dollari, per il corredino del bimbo, ovvio), con grande scorno della haitiana che giustamente da quella sera non si fece più vedere.
Insomma ceno, passeggio un po’ e vado in albergo ad aspettare la mammina: la trovo già nella hall vestita da mignottone in libera uscita. Andiamo in camera limonando in ascensore: fk con risucchio, mano sotto la gonna e dita in entrambi i buchi, lei mi tira via la mano e mi lecca le dita!!!
In corridoio le do le chiavi della stanza, lei si piega ad arte a 90° per infilarle nella toppa mentre io le alzo la gonna e le lecco il culo. Entrati in camera, ci buttiamo a letto a limonare e a leccarci tutto il leccabile: mi apre le chiappe e infila la lingua dentro il mio buchetto (praticamente mi ha inculato), poi io la monto sull’angolo del letto mentre le lecco i piedi. La storia va avanti un paio d’ore, con due venute mie (una COF e un CIM, bevuto tutto) e lei che mi infradicia tutte le lenzuola con il sugo della sua pussy.
Finita la battaglia, la signora si sbevazzò un po’ di roba del frigo bar, si rivestì, bacio e saluto. Mi diede il numero di telefono pregandomi di chiamarla solo dopo le 15, quando il marito usciva di casa. Purtroppo non lo feci perché già l’indomani trovai altri puttanoni che la rimpiazzarono degnamente.
Speriamo che adesso stia bene, era una bella persona, allegra e simpatica. Sono ovviamente convinto che il marito sapesse tutto, anzi si sarà mangiato i miei 80 dollari scommettendo sulle partite di baseball…
Ciao a tutti