Mio nonno mi raccontava sempre che...

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L'infanzia... che bei ricordi.
Tra i tanti ricordi che affollano i pensieri di un giovane uomo ci sono quelli degli insegnamenti dei nostri nonni.

Quando ero piccolo, mio nonno mi raccontava sempre di un suo amico ciclista. Era un suo amico di gioventù che si dilettava nel nobile sport del pedale. Sport duro e faticoso. Sport che premia la costanza e l'allenamento. Uno sport per chi sa veramente metterci la passione.
A quei tempi non si parlava di dopping o di premi milionari. Non c'erano sponsor che staccavano assegni a sei zeri. Il prestinaio all'angolo donava qualche bastone di pane e il macellaio regalava qualche mortadella. Un bel bicchiere di rosso in compagnia e tutto si risolveva lì.

Dicevamo di mio nonno che mi raccontava di questo amico.
Un ragazzo poco più che ventenne che aveva una gran forza nelle gambe. Riusciva a partire per ultimo, dietro a tutti gli altri e con la sua forza e la sua disciplina, riusciva a sorpassare tutti gli altri, non appena avessero avuto un momento di difficoltà.
Quindi, dopo qualche kilometro in sordina, aveva il dono di riuscire sempre a mettersi alle spalle tutti gli altri concorrenti.
L'unico problema era che non riusciva a gestire il vantaggio. Arrivava lì davanti e si autoconvinceva che avesse vinto, che ora bastasse continuare così.

Diceva che la disciplina e la tolleranza zero l'avrebbero portato alla vittoria, ma inesorabilmente, quando meno se lo aspettava, i corridori che erano stati superati mentre erano in difficoltà si rifacevano sotto più agguerriti che mai.
L'amico di mio nonno continuava a pedalare e ad andare per la sua strada, ma gli inseguitori erano ormai ad un palmo dalla sua ruota.
Egli continuava a pedalare con il suo dogma ben stampato in testa. A suo avviso non esisteva altra regola di vita: quella era quella vincente e non ne esistevano altre.
Il traguardo si avvicinava sempre di più e, inesorabilmente, il giovane ciclista veniva ripreso dal gruppo e sorpassato mestamente.

Quel giovane di belle speranze, si limitava a vedere i suoi avversari tagliare il traguardo prima di lui, ma se sue convinzioni non si incrinavano mai.
Gli amici cercavano di stimolarlo a cambiare o almeno a prendere in considerazioni una visione meno rigida della sua disciplina e di farlo ragionare, ma il giovane rispondeva che se non avessero apprezzato il suo modo di correre avrebbero potuto liberamente tifare per un altro concorrente o addirittura comprarsi una bici e correre loro in prima persona.

Gli amici più fedeli non lo abbandonarono mai. L'amicizia era un valore vero e sincero. Altri decisero di continuare a seguire le corse in maniera meno appassionata, altri ancora non le seguirono più e molti altri decisero di tifare per un altro concorrente.
Il giovane ciclista era ferreo e non accettava insegnamenti da nessuno. Lui continuava per la sua strada.

Qualche anno dopo, l'amico di mio nonno terminò la sua dilettantistica carriera senza aver mai vinto un titolo e avendo perso molti amici. Egli confessò a mio nonno che forse sarebbe stato meglio ascoltare le osservazioni degli amici. Magari avrebbe corso nella stassa maniera e non avrebbe vinto nulla lo stesso, ma probabilmente a fine carriera avrebbe avuto con se ancora tutti gli amici che lo seguivano nei primi anni o magari di più....


Mio nonno mi chiedeva sempre se avessi capito la morale di quel racconto, ed io ogni volta ne trovavo una diversa, ma quella che mi raccontava mio nonno, era per me la più giusta:
"...segui sempre la tua strada" mi diceva, "ma ascolta sempre un consiglio da un amico. Magari non ti servirà, magari non sarà intelligente o non ti aiuterà...ma sarà sempre utile ascoltarlo.
Un consiglio si ascolta sempre!"

Ahhh... La saggezza... :mda:
 
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Scusatemi...mio nonno mi ha appena comunicato di aver ricevuto un ban di 15 giorni... :rofl:
 
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Non ho capito se era una parabola o un'iperbole, ma ora vado a sfogliare qualche annuncio, cosa che mio nonno si risparmiava perchè con la bicicletta andava al casino e lì sfogliava il catalogo senza sforzarsi troppo la vista...
 
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farlatta ha scritto:
Non ho capito se era una parabola o un'iperbole, ma ora vado a sfogliare qualche annuncio, cosa che mio nonno si risparmiava perchè con la bicicletta andava al casino e lì sfogliava il catalogo senza sforzarsi troppo la vista...

Metafora? :spiteful:
 
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(raga, ve lo dico a bassa voce, perché non voglio che ci sentano. sapete, io sono abbastanza nuovo e non conosco i boss di persona e neppure i senatori. magari mi bannano, se dico delle stronzate. ma ho pure io l'impresione che, insomma, ci sia qualcosina che "stride", qui. niente di grave, su, succede in ogni forum. e capisco anche che, visto l'argomento un pochetto "delicato", una certa dose di "fermezza" nel governare il tutto sia necessaria. ma, concordo, forse si potrebbe fare un poco di dialettica sui "modi". se non fossi tanto modesto, arrischierei una proposta di meta-forum, ma poi, come andrebbe a finire? cazzarola, i cambiamenti sono sempre fonte di stress. tra l'altro, mi sto affezionando a questo posto, e ci vengo abbastanza spesso. ma ci sono un sacco di cose che ancora non capisco bene. dai, qui su bologna ormai recensiscono praticamente solo gli otr warriors. e le info, insomma, boh! sembra quasi che le mettano per ritualismo. poi, ogni tanto, leggo due righe di qualcuno che "conta" e perplimo. altre volte, uno mai visto posta e mi stronca una che so carinissima. boh! vabbé, succede. ma quando per sbaglio ricevo le rece in MP, allora mi chiedo: che non sia meglio tornare alle metafore?)

anche mio padre mi parlava qualche volta di un suo amico, tonino, che aveva la passione per la bicicletta. correva nei primi anni 50 e dalle nostre parti si era fatto un discreto nome.
i suoi speravano facesse fortuna correndo e, nonostante le precarie condizioni economiche (il padre era bracciante), cercavano di incoraggiarlo.
a luglio di quell'anno doveva esordire come professionista in una gara regionale.
così, fin dalla primavera, tonino prendeva la bici di prima mattina e si andava ad allenare.
insomma, allenare.
diciamo che saliva sulla bici, faceva qualche chilometro per le valli intorno a ferrara e poi si fermava da una giovane vedova. mangiavano insieme le vivande che sua madre amorevolemente gli aveva messo in un cartoccio e poi andavano a letto.
quando tornava a casa, sudato e felice, diceva che era stanco morto, che quegli allenamenti erano durissimi. ma che andava subito a lavorare nell'orto.
i suoi annuivano comprensivi e orgogliosi del figlio tanto volenteroso. e gli dicevano di lasciar perdere, che la carriera di ciclista era più importante. si andasse a lavare e a riposare.
la sera, ovviamente, usciva con i fratelli e gli amici, tra cui quel mascalzone di mio padre. e prima di tornare a casa, faceva una seconda visita alla giovane vedova.
ma arrivò luglio. e arrivò la gara che avrebbe dovuto lanciarlo nel mondo del ciclismo professionista. il giornale locale gli dedicò anche un breve articolo, con una foto mentre si allenava sull'argine del po, in cui si diceva che era una grande promessa del ciclismo nazionale.
i suoi erano orgogliosissimi. sua madre aveva ritagliato l'articolo e lo teneva sulla specchiera in camera da letto.
ma tonino sapeva di non essere pronto. aveva un buon scatto, certo, ma non si era abbastanza allenato per tenere un ritmo sostenuto per tutta la gara.
doveva inventarsi qualcosa. non poteva deludere tutti.
la notte prima della gara, dopo essere stato a trovare la solita giovane vedova, prese una decisione. il caso, si fa per dire, gli sarebbe venuto in aiuto. un caso funesto.
il giorno dopo, partì di gran carriera. e per qualche chilometro riuscì a staccare tutti gli avversari. la folla assiepata sul ciglio della strada lo osannava incredula. uno del posto che tutti conoscevano e che stava vincendo!
poi cadde. lo fece apposta. lo fece per non deludere la sua famiglia e i suoi amici. per non deludere tutti. lo fece per avere ancora un anno di tempo per riprovarci, forse. lo fece soprattutto per provocare una delusione meno concreta.
scelse una curva in leggera discesa. frenò appena, lasciò che la ruota dietro slittasse un filo e poi scivolò lateralmente storcendo una ruota.
la gente che si trovava sul posto accorse per aiutarlo. ma lui si rialzò sudato e ansimante. zoppicante e con una smorfia di dolore.
dopo qualche secondo tutto il gruppo che lo inseguiva arrivò, qualcuno gli lanciò un sardonico sorriso, e sparì velocemente dietro una curva.
era fuori, ma era stato il caso. un caso funesto.
la gente gli si assiepava intorno per consolarlo e sincerarsi che non avesse nulla di grave.
niente, minimizzava lui, solo una contusione al ginocchio.
ma la ferita più grossa, aggiunse all'arrivo di un giornalista, è nel mio cuore. la sfortuna è stata perfida con me.
questo fu il titolo del giornale locale il giorno dopo. anche quell'articolo fu ritagliato dalla madre e messo sulla specchiera della camera da letto.
ma mentre lui tentava faticosamente di risalire sulla bici sbilenca, si accorse con sorpresa che il dolore al ginocchio era davvero forte.
arrivò anche il medico. e disse che quel gonfiore non gli piaceva per niente.
mannò, commentava tonino, è solo una distorsione.
andiamo a fare le lastre, decise il medico della squadra. e lo portarono al sant'anna con una macchina.
lo ingessarono. cadendo si era procurato una frattura. una frattura molto delicata.
una lesione che lo avrebbe tenuto lontano per sempre dalle gare ciclistiche.
tonino quell'inverno sposò la giovane vedova e, grazie al proprietario della squadra che lo aveva ingaggiato, trovò lavoro come guardiano di una fabbrica di biciclette.
quando ero piccolo, mio padre mi portava qualche volta con lui al bar, la sera. ormai, lui e i suoi amici avevano superato la trentina, erano tutti sposati e avevano figli. ma si sentivano giovani e non si sa bene dove si perdessero nelle notti invernali di fumana, quando uscivano con la scusa di una partita a bar con gli amici. e tornavano stanchi ma con un breve sorriso tra le labbra.
quando mi portava con lui, mi metteva sempre in un angolo con un sacchetto di liquirizie in mano, e giocava a tressette con i suoi amici. quando tornavo a casa mia madre lo rimproverava sempre, perché avevo la bocca tutta nera.
quando finivano di giocare, si alzavano un po' ubriachi di vino rosso e nazionali senza filtro e si infilavano i cappotti spinati che andavano a quei tempi.
e poi uscivano tutti insieme a respirare la nebbia umida delle nostre parti. una nebbia che si mescolava con il vapore caldo del nostro alito facendoci raspare la gola. una nebbia che nascondeva le cose e le rendeva inintelligibili e misteriose.
sbadigliavano quasi nostalgici accendendosi l'ultima sigaretta, sognando forse il passato.
sapevo che mio padre lo avrebbe detto. e lo diceva immancabilmente.
questo, sorrideva mio padre poggiando una mano sulla spalla di tonino, non è diventato campione del mondo solo per un caso.
e tutti ridevano, anche se quella sera avevano perso qualche decina di lire a tressette.
tutti sapevano com'erano andate veramente le cose. ma nessuno lo disse mai.
si incamminavano ingobbiti dal freddo tacendo nella nebbia.

un sogno vale più di mille soddisfazioni


(se c'è una morale, avvertitemi :preved: )
 
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fevdar ha scritto:
(se c'è una morale, avvertitemi :preved: )

:shok:
All'anima del bicarbonato di sodio...!!!

Se io sono ingegnoso tu sei a dir poco macchiavellico... :lol:

Ogni volta che rileggo il racconto trovo una morale diversa... :sorry:

Però, credo di aver intuito ciò che volevi dire... :spiteful:
 
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dènghiu, raga. ma ha ragione durevole.
ieri sera il mio racconto mi sembrava chiarissimo, ma rileggendolo adesso a mente fredda mi sono accorto che non si capisce cosa c'entri con l'argomento che ha proposto lui.
sarà che la notte amplifica le idee e moltiplica gli entusiasmi. e sarà che le storie mi scappano sempre di mano. cazzarola, la nostalgia è una gran brutta malattia.
voleva essere solo una piccola difesa di chi sappiamo. e una, come dire, esortazione a rimanere uniti, anche quando non condividiamo le reciproche scelte. a essere rispettosi dei ruoli e nel contempo dialettici (questo riferito soprattutto a chi "governa"). di dare comunque il proprio contributo, come ha fatto l'amico durevole. persona che non conosco ma che stimo molto per quello che scrive.
si può anche non diventare campioni del mondo, penso io. l'importante è non dimenticare la dimensione "umana" del nostro agire.
mi sembra che qui ci sono molte persone che la pensano in questo modo. è confortante, soprattutto se si pensa alla delicatezza dell'argomento di questo forum.
grazie per i complimenti, caro excu. li apprezzo molto. spero avremo modo di parlare ancora di queste cose in chat, come abbiamo fatto piacevolmente nei giorni scorsi.
a presto
 
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fevdar ha scritto:
dènghiu, raga. ma ha ragione durevole.
ieri sera il mio racconto mi sembrava chiarissimo, ma rileggendolo adesso a mente fredda mi sono accorto che non si capisce cosa c'entri con l'argomento che ha proposto lui.
sarà che la notte amplifica le idee e moltiplica gli entusiasmi. e sarà che le storie mi scappano sempre di mano. cazzarola, la nostalgia è una gran brutta malattia.
voleva essere solo una piccola difesa di chi sappiamo. e una, come dire, esortazione a rimanere uniti, anche quando non condividiamo le reciproche scelte. a essere rispettosi dei ruoli e nel contempo dialettici (questo riferito soprattutto a chi "governa"). di dare comunque il proprio contributo, come ha fatto l'amico durevole. persona che non conosco ma che stimo molto per quello che scrive.
si può anche non diventare campioni del mondo, penso io. l'importante è non dimenticare la dimensione "umana" del nostro agire.
mi sembra che qui ci sono molte persone che la pensano in questo modo. è confortante, soprattutto se si pensa alla delicatezza dell'argomento di questo forum.
grazie per i complimenti, caro excu. li apprezzo molto. spero avremo modo di parlare ancora di queste cose in chat, come abbiamo fatto piacevolmente nei giorni scorsi.
a presto

Quote al Fevdar pensiero...Bello il suo racconto, come del resto quello di Durevole all'inizio....Io sono Romagnol/emiliano, per cui mi trovo molto con le atmosfere basso padane di Fevdar ( di cui sono più o meno coetaneo)......E' un momento delicato per il forum e forse per il suo Fondatore, al quale dobbiamo innanzitutto gratitudine e rispetto, ed al quale chiediamo di poter partecipare anche fattivamente.........Siamo a casa sua, la democrazia è la forma migliore, però, però........... in effetti bisogna accettare di buon grado e come una conquista se si ottiene una democrazia Presidenziale con il Capo che ha comunque un potere forte...........(tipo gli Stati Uniti, dove il Presidente comanda e poche balle).......Siamo invitati, (non sudditi,è vero), e non abbiamo neanche il diritto di pretendere......direi la facoltà di chiedere in amicizia con serenità cose sensate e la speranza di essere ascoltati....... :biggrin:
 
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Big Five ha scritto:
fevdar ha scritto:
dènghiu, raga. ma ha ragione durevole.
ieri sera il mio racconto mi sembrava chiarissimo, ma rileggendolo adesso a mente fredda mi sono accorto che non si capisce cosa c'entri con l'argomento che ha proposto lui.
sarà che la notte amplifica le idee e moltiplica gli entusiasmi. e sarà che le storie mi scappano sempre di mano. cazzarola, la nostalgia è una gran brutta malattia.
voleva essere solo una piccola difesa di chi sappiamo. e una, come dire, esortazione a rimanere uniti, anche quando non condividiamo le reciproche scelte. a essere rispettosi dei ruoli e nel contempo dialettici (questo riferito soprattutto a chi "governa"). di dare comunque il proprio contributo, come ha fatto l'amico durevole. persona che non conosco ma che stimo molto per quello che scrive.
si può anche non diventare campioni del mondo, penso io. l'importante è non dimenticare la dimensione "umana" del nostro agire.
mi sembra che qui ci sono molte persone che la pensano in questo modo. è confortante, soprattutto se si pensa alla delicatezza dell'argomento di questo forum.
grazie per i complimenti, caro excu. li apprezzo molto. spero avremo modo di parlare ancora di queste cose in chat, come abbiamo fatto piacevolmente nei giorni scorsi.
a presto

Quote al Fevdar pensiero...Bello il suo racconto, come del resto quello di Durevole all'inizio....Io sono Romagnol/emiliano, per cui mi trovo molto con le atmosfere basso padane di Fevdar ( di cui sono più o meno coetaneo)......E' un momento delicato per il forum e forse per il suo Fondatore, al quale dobbiamo innanzitutto gratitudine e rispetto, ed al quale chiediamo di poter partecipare anche fattivamente.........Siamo a casa sua, la democrazia è la forma migliore, però, però........... in effetti bisogna accettare di buon grado e come una conquista se si ottiene una democrazia Presidenziale con il Capo che ha comunque un potere forte...........(tipo gli Stati Uniti, dove il Presidente comanda e poche balle).......Siamo invitati, (non sudditi,è vero), e non abbiamo neanche il diritto di pretendere......direi la facoltà di chiedere in amicizia con serenità cose sensate e la speranza di essere ascoltati....... :biggrin:
Mi associo per l'età, per le atmosfere, e per tutto l'ambaradan a seguire.
 
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Big Five ha scritto:
Quote al Fevdar pensiero...Bello il suo racconto, come del resto quello di Durevole all'inizio....Io sono Romagnol/emiliano, per cui mi trovo molto con le atmosfere basso padane di Fevdar ( di cui sono più o meno coetaneo)......E' un momento delicato per il forum e forse per il suo Fondatore, al quale dobbiamo innanzitutto gratitudine e rispetto, ed al quale chiediamo di poter partecipare anche fattivamente.........Siamo a casa sua, la democrazia è la forma migliore, però, però........... in effetti bisogna accettare di buon grado e come una conquista se si ottiene una democrazia Presidenziale con il Capo che ha comunque un potere forte...........(tipo gli Stati Uniti, dove il Presidente comanda e poche balle).......Siamo invitati, (non sudditi,è vero), e non abbiamo neanche il diritto di pretendere......direi la facoltà di chiedere in amicizia con serenità cose sensate e la speranza di essere ascoltati....... :biggrin:


Negli stati uniti il presidente comanda... ma deve rendere conto al congresso.
Forse la Russia di Putin è una democrazia più vicina al tuo concetto.
Hai fatto l'esempio sbagliato.
Per tutto il resto quoto il messaggio.
 
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fevdar ha scritto:
(raga, ve lo dico a bassa voce, (...)

(...) si incamminavano ingobbiti dal freddo tacendo nella nebbia.

un sogno vale più di mille soddisfazioni

(se c'è una morale, avvertitemi :preved: )

:clapping: :clapping: :clapping:

Che classe... davvero bello!

Per tornare al racconto, spero che Tonino abbia fatto tutto da solo... in altri termini, sarebbe ben spiacevole scoprire che qualcuno aveva sparso del brecciolino insidioso proprio su quella curva in discesa... vero?
Ma queste son storie di nonni, nebbia e nulla, sono immagini sbiadite, sono fotografie sgualcite, sono cappotti logori, con i gomiti lisi e un bottone in meno...
 
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durevole ha scritto:
Big Five ha scritto:
Quote al Fevdar pensiero...Bello il suo racconto, come del resto quello di Durevole all'inizio....Io sono Romagnol/emiliano, per cui mi trovo molto con le atmosfere basso padane di Fevdar ( di cui sono più o meno coetaneo)......E' un momento delicato per il forum e forse per il suo Fondatore, al quale dobbiamo innanzitutto gratitudine e rispetto, ed al quale chiediamo di poter partecipare anche fattivamente.........Siamo a casa sua, la democrazia è la forma migliore, però, però........... in effetti bisogna accettare di buon grado e come una conquista se si ottiene una democrazia Presidenziale con il Capo che ha comunque un potere forte...........(tipo gli Stati Uniti, dove il Presidente comanda e poche balle).......Siamo invitati, (non sudditi,è vero), e non abbiamo neanche il diritto di pretendere......direi la facoltà di chiedere in amicizia con serenità cose sensate e la speranza di essere ascoltati....... :biggrin:


Negli stati uniti il presidente comanda... ma deve rendere conto al congresso.
Forse la Russia di Putin è una democrazia più vicina al tuo concetto.
Hai fatto l'esempio sbagliato.
Per tutto il resto quoto il messaggio.

No, credo di avere fatto l'esempio giusto....Credo che Big Gun :big_boss: voglia avere una autorità forte, ma che sappia perfettamente che il forum ha senso fin che ci sta gente che pensa e che ha una personalità e delle idee, mica un branco di pecoroni, un popolo bue.....Qualche atteggiamento da ducetto può scapparci (in fondo nessuno è mai morto per un bicchiere di olio di ricino....poi si sa che le origini del Grande Capo, sono prossime a Predappio).... non credo che la maggioranza di noi tollererebbe certo comportamenti da Stalin ( che per la cronaca di innocenti ne ha massacrati più di Hitler - (30 milioni), e che quindi vedo prevalere al n° 1 - seppur di poco nella classifica dei "cattivoni").- Si tratterà al limite di ragionare, di spiegarsi........Negli USA il Congresso ha il suo potere, ma è difficile che vada contro il Presidente, soprattutto se questi ( pur comandando) si comporta con un minimo di avvedutezza.....Non voglio comunque alimentare polemiche, il mio intervento precedente era in spirto da "PACEKEEPER"........Voglio smorzare attriti e polemiche, vorrei dare il mio contributo per pacificare attriti e incomprensioni......Mi piace vedere il semaforo verde...... :good:
 
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Big Five ha scritto:
durevole ha scritto:
Negli stati uniti il presidente comanda... ma deve rendere conto al congresso.
Forse la Russia di Putin è una democrazia più vicina al tuo concetto.
Hai fatto l'esempio sbagliato.
Per tutto il resto quoto il messaggio.

No, credo di avere fatto l'esempio giusto....Credo che Big Gun :big_boss: voglia avere una autorità forte, ma che sappia perfettamente che il forum ha senso fin che ci sta gente che pensa e che ha una personalità e delle idee, mica un branco di pecoroni, un popolo bue.....Qualche atteggiamento da ducetto può scapparci (in fondo nessuno è mai morto per un bicchiere di olio di ricino....poi si sa che le origini del Grande Capo, sono prossime a Predappio).... non credo che la maggioranza di noi tollererebbe certo comportamenti da Stalin ( che per la cronaca di innocenti ne ha massacrati più di Hitler - (30 milioni), e che quindi vedo prevalere al n° 1 - seppur di poco nella classifica dei "cattivoni").- Si tratterà al limite di ragionare, di spiegarsi........Negli USA il Congresso ha il suo potere, ma è difficile che vada contro il Presidente, soprattutto se questi ( pur comandando) si comporta con un minimo di avvedutezza.....Non voglio comunque alimentare polemiche, il mio intervento precedente era in spirto da "PACEKEEPER"........Voglio smorzare attriti e polemiche, vorrei dare il mio contributo per pacificare attriti e incomprensioni......Mi piace vedere il semaforo verde...... :good:
Non sono riuscito a far luce sul mio pensiero, ma non fa nulla...
In compenso, il tuo è passato benissimo e poco (davvero poco) si interseca con il mio.
Discutiamo su due piani differenti.
:smile:
 
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durevole ha scritto:
Big Five ha scritto:
durevole ha scritto:
Negli stati uniti il presidente comanda... ma deve rendere conto al congresso.
Forse la Russia di Putin è una democrazia più vicina al tuo concetto.
Hai fatto l'esempio sbagliato.
Per tutto il resto quoto il messaggio.

No, credo di avere fatto l'esempio giusto....Credo che Big Gun :big_boss: voglia avere una autorità forte, ma che sappia perfettamente che il forum ha senso fin che ci sta gente che pensa e che ha una personalità e delle idee, mica un branco di pecoroni, un popolo bue.....Qualche atteggiamento da ducetto può scapparci (in fondo nessuno è mai morto per un bicchiere di olio di ricino....poi si sa che le origini del Grande Capo, sono prossime a Predappio).... non credo che la maggioranza di noi tollererebbe certo comportamenti da Stalin ( che per la cronaca di innocenti ne ha massacrati più di Hitler - (30 milioni), e che quindi vedo prevalere al n° 1 - seppur di poco nella classifica dei "cattivoni").- Si tratterà al limite di ragionare, di spiegarsi........Negli USA il Congresso ha il suo potere, ma è difficile che vada contro il Presidente, soprattutto se questi ( pur comandando) si comporta con un minimo di avvedutezza.....Non voglio comunque alimentare polemiche, il mio intervento precedente era in spirto da "PACEKEEPER"........Voglio smorzare attriti e polemiche, vorrei dare il mio contributo per pacificare attriti e incomprensioni......Mi piace vedere il semaforo verde...... :good:
Non sono riuscito a far luce sul mio pensiero, ma non fa nulla...
In compenso, il tuo è passato benissimo e poco (davvero poco) si interseca con il mio.
Discutiamo su due piani differenti.
:smile:

Io ho ottime amicizie e bei rapporti anche con chi non la pensa come me......Forse perchè sono abituato a rispettare le idee degli altri ( pur avendone di mie precise)........e a relazionarmi sul piano personale con apertura e tolleranza........ :biggrin:
 
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Mi piace pensare a questo come un angolo tranquillo in cui si possa rimanere un pò bambini, raccontando novelle e dissertando allegramente di balocchi, annessi e connessi.
ho letto tutto con interesse ...
Abilità ed impegno contraddistinguono gli scritti di dur e Fevdar ma, a mio avviso, al di sopra di tutto traspare da essi la voglia di continuare a giocare in questo giardino ... magari rendendolo ancora più bello e frequentabile.

Per farlo basterebbe forse ascoltare le parole del vecchio e saggio Signor Buonsenso.

A volte parla troppo il vecchio, altre volte la frenesia del quotidiano impedisce ai giovani di ascoltarlo o fa si che essi non si soffermino un attimo per cogliere appieno il significato delle sue parole.

Ma può anche succedere che alcuni non vogliano ascoltarlo, o non possano ...

Forse è per questo che sul cancello hanno messo un cartello che, se prestassimo maggiore attenzione alle parole del vecchio oppure a qualche affettuoso rimbrotto degli amici, potremmo anche non leggere più.
 
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Steve

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Questi sono thread assolutamente noiosi anche perchè non è la prima volta che se ne parla pervenendo sempre alle stesse conclusioni.

In PFI non c'è nè democrazia, nè dittatura: si trova quello che serve.

Quello che serve è attenersi alle regole che a loro volta tutelano quello che viene inserito nell'archivio del sito. Punto... tutte le altre congetture vengono interpretate in amministrazione come tentativi di destabilizzazione come succede per esempio su efit (vero durevole?) dove la stessa è nel mirino quotidianamente da parte di ciascun utente che vuole mettersi in mostra in un luogo dove il metro e la misura si sono persi da tempo per fare spazio agli interessi dei gestori.

Torno a ripetere, qui dentro ricavi=0 . A richiesta ho tolto anche i banner pubblicitari... :sad:

Se ci si sta è perchè ci si vuole rimanere nel rispetto delle regole, di chi le applica e di chi le rispetta.

Ricordo a tutti che la libertà del singolo finisce dove comincia quella del suo prossimo.

Rammento inoltre che per amministrare "la baracca" ho dovuto rinunciare all'attività che mi piaceva di più ovvero recensire.

Le discussioni generali poi, servono per unire gli utenti non per dividerli, ma se la tendenza è questa...

Insomma, morale della favola, l'amministrazione NON SI TOCCA così come da regolamento. Questo per evitare pericolosissimi precedenti e non chiedetemi esempio perchè ne siete tutti al corrente.

Tutte queste illazioni sul presidente degli Usa, sul nonno amico del ciclista, tanti messaggi in codice... se qualcuno ha un suggerimento, una critica, perchè invece di usare la forma privata come indicata dal regolamento, utilizza la forma pubblica? Provate a pensarci...

...questo thread lo tengo aperto visto che probabilmente sono molti quelli che vogliono parlare... :smile:
 
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TheBigGun ha scritto:
Questi sono thread assolutamente noiosi anche perchè non è la prima volta che se ne parla pervenendo sempre alle stesse conclusioni.

In PFI non c'è nè democrazia, nè dittatura: si trova quello che serve. Mi sta bene

Quello che serve è attenersi alle regole che a loro volta tutelano quello che viene inserito nell'archivio del sito. Punto... tutte le altre congetture vengono interpretate in amministrazione come tentativi di destabilizzazione come succede per esempio su efit (vero durevole?) dove la stessa è nel mirino quotidianamente da parte di ciascun utente che vuole mettersi in mostra in un luogo dove il metro e la misura si sono persi da tempo per fare spazio agli interessi dei gestori. Mi sta bene

Torno a ripetere, qui dentro ricavi=0 . A richiesta ho tolto anche i banner pubblicitari... :sad: Vero

Se ci si sta è perchè ci si vuole rimanere nel rispetto delle regole, di chi le applica e di chi le rispetta. Approvo

Ricordo a tutti che la libertà del singolo finisce dove comincia quella del suo prossimo. Approvo

Rammento inoltre che per amministrare "la baracca" ho dovuto rinunciare all'attività che mi piaceva di più ovvero recensire. Grazie Capo

Le discussioni generali poi, servono per unire gli utenti non per dividerli, ma se la tendenza è questa... Giusto

Insomma, morale della favola, l'amministrazione NON SI TOCCA così come da regolamento. Questo per evitare pericolosissimi precedenti e non chiedetemi esempio perchè ne siete tutti al corrente. Approvo

Tutte queste illazioni sul presidente degli Usa, sul nonno amico del ciclista, tanti messaggi in codice... se qualcuno ha un suggerimento, una critica, perchè invece di usare la forma privata come indicata dal regolamento, utilizza la forma pubblica? Provate a pensarci...

...questo thread lo tengo aperto visto che probabilmente sono molti quelli che vogliono parlare... :smile:

Non ho compreso i messaggi in codice dei miei colleghi ( o solo in parte ) è che io sono abbastanza grezzo e ottuso.......Mi sono piaciuti i racconti come tali, le atmosfere evocate....senza cercare morali (da applicare specificamente a PFI)........Per quello che mi riguarda ( o che riguarda i miei interventi) - non è una polemica, ovviamente, ma un modo per chiarire "my way" - siccome (ripeto) sono grezzo e ottuso quando devo mandare messaggi li mando in chiaro.........non sono bravo ad usare codici ne mi piace sottintendere.......In ogni caso il mio intervento era di sostanziale approvazione all'operato dello Staff di PFI :good: :clapping: ......Poi mi sono chiarito con Durevole cercando di smorzare eventuali polemiche....... :biggrin:
 
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