Mondo del lavoro in azienda: germania / austria vs Italia...differenze??

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Ciao Ragazzi!
Esco un'attimo dal tema piu importante e interessante ...per andare su un tema che a chiusura ferie e' di nuovo di attualita'..le dinamiche di lavoro
In particolare sarei interessato a capire le vostre esperienze in paesi di lingua tedesca rispetto all'italia: cambiano in meglio ( in germania; austria; svizzera tedesca ad esempio) le dinamiche aziendali che ritengo molto nocive e molto presenti invece in diverse realta' italiane? quali ad esempio: poca attenzione e valorizzazione a serieta' nel lavoro, precisione, organizzazione, rispetto degli obiettivi o addirittura overachievement degli stessi . Grande valorizzazione ahime ' a ruffiani, paraculi di vario genere e tipo, zerbinaggio aziendale...
E' una costante anche nei paesi teutonici? me lo sono sempre chiesto ma non ho mai avuto a che fare con quelle zone a livello lavorativo...
grazie a tutti ! buona serata
 
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La valorizzazione di ruffiani e paraculi non è necessariamente una costante in Italia. O meglio, voler ritenere che la differenza tra I e D consista soltanto in questo è riduttivo, oltre che semplicistico.

Posso parlarti della mia (piccola) esperienza a fianco (per varie ragioni che non mi metto qui a descrivere) di Americani, Ungheresi e Tedeschi (considera che io sono un libero professionista non un imprenditore).
1) Gli "Altri" iniziano a lavorare alle 9.00. Cioè, alle 8.50 si timbra il cartellino, si dice buongiorno ai colleghi, ci si siede e si attacca.
Non è che si timbra alle 9.00 per poi andare a prendere il caffè.
Analogamente, durante la giornata non si chiacchiera del rigore non dato da tizio nella partita della sera prima.
2) La scadenza di lavoro si rispetta. Se devo fare una consegna entro il 28 agosto e sono indietro, salto il pranzo, faccio notte e consegno il lavoro. Questo significa che se al tuo collega tedesco dici che venerdì manderai l'email con la bozza del contratto, stai pur certo che lui venerdì mattina ti verrà a cercare (al di là della serietà, direi che all'estero le parole hanno il loro giusto peso. Ma del resto qui, quando ci sono state difficoltà logistiche a rimettere all'Aquila i terremotati, c'è chi ha parlato di "genocidio culturale", quindi quale cazzo di peso possono avere le nostre parole).
3) Il lavoro è organizzato, informatizzato, perché se ho tutto sotto controllo, non perdo tempo, email o qualsiasi altra cosa. E qui entrano in gioco abilità e conoscenze manageriali, che qui ovviamente nessuno insegna, dimenticandoci che questi skills servono pure alla casalinga per organizzare i lavori di casa.

Nella mia esperienza, ho imparato che la difficoltà a premiare chi lo merita dipende dal fatto che chi è in posizione apicale ne sa meno del sottoposto. Ovviamente non è detto che il capo sia stato necessariamente raccomandato ma è indubbio che in molti casi chi sa poco (o non capisce un cazzo), premierà non le competenze ma altri fattori.

Comunque, per farla breve, io potrei riassumerti tutto in una frase.
Non ho mai sentito un tedesco od un olandese parlare di lavoro e dirmi una frase che mi sono sentito dire centinaia di volte da miei connazionali, quando si trovavano ad affrontare un lavoro/professione che richiedeva sforzi, sacrifici e fatica: "Lavorare sì ma nella vita c'è anche dell'altro".
Questa frase non l'ho mai vista in bocca ad un americano, un cèco, un ungherese od un tedesco. Ma si sa, noi siamo quelli che giudicano gli altri popoli dalla "simpatia" la quale, se non ricordo male, non ha mai dato da mangiare a nessuno.
 
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Premetto che non ho esperienza diretta e che i tedeschi (e tedescofili in generale) mi stanno proprio sulle balle, quindi potrei non essere proprio imparziale.
Conosco persone che hanno a che fare spesso con i tedeschi (tedeschi di Germania soprattutto, a volte anche austriaci) e quello che mi riportano è che sono sì più efficienti ed organizzati, ma lo sono in modo stupido. Spesso la massima organizzazione serve solo per poter distinguere chiaramente di chi è la colpa se qualcosa va storto. Ciascuno fa il proprio compitino fatto alla perfezione, ma 1 cm dopo quel compitino tocca ad un altro che ha un altro compitino che fa assolutamente bene, ma ti devi rivolgere al secondo perché il primo fa solo il suo compitino...
Senza considerare che il "menefreghismo nazista" in germania non è mai passato. E' nel loro dna, se arriva un nuovo "Signore" (vedi Merkel o simili) che invece di gassare gli ebrei condanna mezza Europa alla fame a suon di austerity e regole stupide calate dall'alto per il popolo va bene, anzi va meglio (scusate la deriva politica... se è contro la policy cancello tutto).
 
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Buongiorno a tutti/e....,dato che ci ho lavorato per circa 25 anni,posso esprimere un personale parere..
Dunque, ognuno ha il suo compito, ed è responsabile di quello che deve svolgere, generalmente in ogni lavoro, ed in ogni mansione, ognuno ha codice o simbolo per un'eventuale rintracciabilità, in caso di difetti o guasti nelle fasi di lavorazione/produzione. È vero,come ha scritto un collega precedentemente, che il singolo individuo non muove un passo oltre compito assegnatogli, ma è proprio per questo che funziona meglio il sistema, inteso come "io devo fare solo questo compito, ma lo devo fare al meglio ".
A disposizione per eventuali chiarimenti o informazioni...
 
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@Rag.Filini @dannyboy_vr
@Cjargne
Grazie mille delle chiavi di lettura!! molto molto chiare ��������
 
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Ho inviato dei pollici noi dei punti interrogativi ?, grazie ragazzi
 
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Premetto che non ho esperienza diretta e che i tedeschi (e tedescofili in generale) mi stanno proprio sulle balle, quindi potrei non essere proprio imparziale.
Conosco persone che hanno a che fare spesso con i tedeschi (tedeschi di Germania soprattutto, a volte anche austriaci) e quello che mi riportano è che sono sì più efficienti ed organizzati, ma lo sono in modo stupido. Spesso la massima organizzazione serve solo per poter distinguere chiaramente di chi è la colpa se qualcosa va storto. Ciascuno fa il proprio compitino fatto alla perfezione, ma 1 cm dopo quel compitino tocca ad un altro che ha un altro compitino che fa assolutamente bene, ma ti devi rivolgere al secondo perché il primo fa solo il suo compitino...
Senza considerare che il "menefreghismo nazista" in germania non è mai passato. E' nel loro dna, se arriva un nuovo "Signore" (vedi Merkel o simili) che invece di gassare gli ebrei condanna mezza Europa alla fame a suon di austerity e regole stupide calate dall'alto per il popolo va bene, anzi va meglio (scusate la deriva politica... se è contro la policy cancello tutto).

Che tu non abbia mai avuto esperienze con i Tedeschi si vede lontano un miglio, visto che hai fatto un'accozzaglia di luoghi comuni senza senso.
Meglio poi tralasciare su questo fantomatico Quarto Reich (strano che non ci hai messo di mezzo anche Soros), che avrebbe messo in ginocchio il Sud Europa (edit)
Ad ogni modo, per quanto riguarda la presunta stupidità dei crucchi, ricordiamoci che la D è il paese leader in EU in quanto a rilascio dei brevetti. Per non parlare di architettura e design.
E visto che si brevetta una cosa che "si inventa", questo dato da solo cancella con un tratto di penna tutto quello che hai detto circa la loro presunta stupidità.
A livello di Europa (non di EU), se non ricordo male dopo viene la CH.
Tu pensa un po': crucchi e mangia Emmental, si inventano più cose di noi (che saremmo i furbi).
Ma ovviamente a noi numeri e statistiche non interessano. Si preferisce straparlare. (edit)

Quanto alla necessità che le procedure siano chiare, questo accade in tutti i paesi industrializzati.
Ovviamente non da noi, che preferiamo andare avanti con migliaia di s.r.l. sottocapitalizzate dove l'amministratore unico fa e disfa regole e procedure a suo piacimento, tanto non rischia mai di suo, visto che la sua s.r.l. campa coi soldi della banca e di 2-3 dipendenti che magari, dopo il fallimento, non si ritrovano manco i contributi pagati.

Ma gli stupidi sono sempre gli altri. Noi invece che siamo i furbi, abbiamo il PIL che cresce allo 0,1%.
Ma la colpa non è mai nostra. Sono gli altri. Una volta la Merkel, una volta Macron, la volta dopo Soros.
Continuiamo così, a vivere questa fiction. Buona visione.

[Analisi lucida e condivisibile, ma evitiamo riferimenti politici precisi]
 
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Buonasera a tutti/e.....,ragionier Filini, concordo con lei sul discorso dei brevetti, però, mi permetta un piccolo appunto...: vediamo il costo di richiesta brevetti in Italia, e il costo in Europa. C'è una disparità enorme, senza nulla togliere all'inventiva dei "crucchi "....
 
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Che tu non abbia mai avuto esperienze con i Tedeschi si vede lontano un miglio, visto che hai fatto un'accozzaglia di luoghi comuni senza senso.
Meglio poi tralasciare su questo fantomatico Quarto Reich (strano che non ci hai messo di mezzo anche Soros), che avrebbe messo in ginocchio il Sud Europa (edit)
Ad ogni modo, per quanto riguarda la presunta stupidità dei crucchi, ricordiamoci che la D è il paese leader in EU in quanto a rilascio dei brevetti. Per non parlare di architettura e design.
E visto che si brevetta una cosa che "si inventa", questo dato da solo cancella con un tratto di penna tutto quello che hai detto circa la loro presunta stupidità.
A livello di Europa (non di EU), se non ricordo male dopo viene la CH.
Tu pensa un po': crucchi e mangia Emmental, si inventano più cose di noi (che saremmo i furbi).
Ma ovviamente a noi numeri e statistiche non interessano. Si preferisce straparlare. (edit)

Quanto alla necessità che le procedure siano chiare, questo accade in tutti i paesi industrializzati.
Ovviamente non da noi, che preferiamo andare avanti con migliaia di s.r.l. sottocapitalizzate dove l'amministratore unico fa e disfa regole e procedure a suo piacimento, tanto non rischia mai di suo, visto che la sua s.r.l. campa coi soldi della banca e di 2-3 dipendenti che magari, dopo il fallimento, non si ritrovano manco i contributi pagati.

Ma gli stupidi sono sempre gli altri. Noi invece che siamo i furbi, abbiamo il PIL che cresce allo 0,1%.
Ma la colpa non è mai nostra. Sono gli altri. Una volta la Merkel, una volta Macron, la volta dopo Soros.
Continuiamo così, a vivere questa fiction. Buona visione.

[Analisi lucida e condivisibile, ma evitiamo riferimenti politici precisi]

Ovviamente non condivido, ma credo sia inutile portare avanti polemiche.
 
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Grazie mille delle chiavi di lettura!! molto molto chiare ��������

Aggiungo un paio di cose che mi sono venute in mente oggi.
Una tra il serio ed il faceto, l'altra serissima.

La serissima.
I Tedeschi sono dei cacazzi quando si tratta di pagare (ma sul lavoro, come ti ho detto, lo sono quasi tutti all'estero, tranne forse i norvegesi, di cui ho sentito parlare non male ma malissimo).
La puntigliosità non si manifesta solo in caso di ritardo (il che è del resto anche giusto. Fortuna che io ora ho cambiato, perché altrimenti il prossimo 30/9 avrei dovuto mandare la solita relazione trimestrale alla sede tedesca di quel ns. cliente e se entro il 30/9 non l'avessi fatto, il giorno stesso mi sarebbe arrivata l'email ed il giorno dopo la telefonata da Wiesbaden).
Sono cacacazzi quando si tratta di collaudare l'opera prestata, con la conseguenza che rifiutano il pagamento.
Dopo la caduta del Muro sono state centinaia la aziende italiane che hanno avuto commesse a Berlino (e non solo). Si sono sfregate le mani sognando di avere le tasche piene di DM, si sono ritrovare 6 medi dopo coi libri in tribunale e la dichiarazione di fallimento.

In questo caso, ti posso parlare di due settori: edilizia e trasporti.
Molte imprese edili si sono viste contestare i lavoro in sede di collaudo, perché secondo il contratto la distanza tra due mattonelle la guida era, che so io, di 1,3 mm., invece di 1,1 come da contratto.
Loro sono capaci di mettersi con livella e metro di precisione a controllarti una pavimentazione di 1.500 mq, mattonella per mattonella, in attesa di trovare il pelo nell'uovo.
E quando lo trovano, ALT! Nein pagaren imprenditoren italianen.
(ovviamente lo fanno pure se l'appaltatore è francese o spagnolo).
Idem nel settore dei trasporti. Se il TIR si prevede che arrivi alle 18.00, se arrivi alle 19.45 sono capaci di invocare l'inadempimento.
Sotto questo profilo, per notizie riferitemi, gli imprenditori italiani che si sono poi rivolti alla Giustizia tedesca per avere quanto richiesto sono rimasti cornuti e mazziati.
Ovviamente non è che abbia letto le sentenze né tantomeno verificato la qualità dell'opera svolta, ma sono poi falliti. E mi pare di avere capito che i tribunali della D tendono a darla vinta alla parte tedesca e non allo straniero. Ma questo è sentito dire (sui problemi in sede di collaudo invece li ho toccati con mano).

Ora la cosa meno seria.
Se lavori da/con loro e ti viene la febbre, non fare all'italiana che con 37,2 te ne stai a casa.
Da quelle parti, con 38 di febbre ci si alza, si prendono 2 aspirine e si va a lavorare.
Ma questo lo fanno quasi tutti all'estero.
Per esperienza ti dico che fino a 38,2/38,4 ce la fai tranquillamente.
Io l'ho fatto con 38,8 e sono quasi collassato.
 
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... ma che andassero a ...
Scusatemi, mi è venuto di botto.
 
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