[2000]
Ai tempi d'oro incontrai questa Monica, una ragazza moldava che operava sulla tangenziale ovest di Prato. Era all'altezza di Via dell'Alberaccio, quando ancora si poteva fare inversione per assenza new jersey. Monica non era una ragazza appariscente. In mezzo a 10 ragazze sarebbe stata sicuramente la più anonima. Capelli corti di colore castano scuro, occhi scuri, lo stile era quello di Juliette Binoche, anche se non ci assomigliava.
Inizialmente i nostri incontri si svolgevano in auto; successivamente in camera ed esattamente al residence di Via Galileo Galilei. Dopo il residence andò in affitto in una casina dalle parti da San Paolo.
Monica era bella dentro, di poche parole e molto intelligente ed è stata questa sua caratteristica ad estasiarmi. Era universitaria e sentirla parlare di isomorfismo lineare e di vettori in R4 era impressionante. Era come sentire un eschimese che parlava toscano. Generalmente queste ragazze vengono da situazioni di miseria e ignoranza, Monica no... forse miseria e basta, ma la sua cultura era davvero superiore. Questo aspetto traspariva anche andando a casa sua. Computer in un angolo, cruciverba in cirillico, un grande puzzle in fase di costruzione su un grande tavolo, libri ovunque. Tutte cose che lasciavano intendere la cerebralità della ragazza. Era stata per un certo periodo di tempo anche in Germania. Direte voi: bischero! Quando si scopa, la figa è tutta uguale. No, per me non lo è. Sapere di farlo con un certo tipo di donna, anche se è A PAGAMENTO non è la stessa cosa. Almeno per me... che sono un bischero!
Con lei ho avuto uno degli incontri più belli, di quelli che non dimenticherò più. Ero molto giù a causa di una disavventura di lavoro; decisi di andarla a cercare mandando a fare in culo il mondo intero. Andammo a casa sua dalle parti di San Paolo. Non lo so, non mi chiese neanche il compenso "prima" come faceva di solito. Eravamo partiti per fare la solita scopata da una botta e via, e invece Iniziamo a parlare e a relazionarci per lungo tempo. Vedo una scacchiera su un ripiano. Sai giocare? Certo che sì. Passiamo un'ora a giocare a scacchi e se ci ripenso mi pento tutt'ora di essere stato un po' troppo cinico per vincere la partita. Terminai con la frase: "Un bacio a chi ha perso". E giù a fare l'amore. Tre ore insieme a lei dalle 21:30 a oltre mezzanotte. Mi è sembrato di stare con una fidanzata, evento più unico che raro. Resomi conto di averle fatto perdere tantissimo tempo mi propongo di pagarla, sentivo in cuor mio di non approfittare di chi li meritava veramente. Non voleva, finchè dietro insistenza mi disse: "Fai tu".
Scomparve all'improvviso lasciando dietro di sè la consueta scia dal sapore dolce/amaro.
Ai tempi d'oro incontrai questa Monica, una ragazza moldava che operava sulla tangenziale ovest di Prato. Era all'altezza di Via dell'Alberaccio, quando ancora si poteva fare inversione per assenza new jersey. Monica non era una ragazza appariscente. In mezzo a 10 ragazze sarebbe stata sicuramente la più anonima. Capelli corti di colore castano scuro, occhi scuri, lo stile era quello di Juliette Binoche, anche se non ci assomigliava.
Inizialmente i nostri incontri si svolgevano in auto; successivamente in camera ed esattamente al residence di Via Galileo Galilei. Dopo il residence andò in affitto in una casina dalle parti da San Paolo.
Monica era bella dentro, di poche parole e molto intelligente ed è stata questa sua caratteristica ad estasiarmi. Era universitaria e sentirla parlare di isomorfismo lineare e di vettori in R4 era impressionante. Era come sentire un eschimese che parlava toscano. Generalmente queste ragazze vengono da situazioni di miseria e ignoranza, Monica no... forse miseria e basta, ma la sua cultura era davvero superiore. Questo aspetto traspariva anche andando a casa sua. Computer in un angolo, cruciverba in cirillico, un grande puzzle in fase di costruzione su un grande tavolo, libri ovunque. Tutte cose che lasciavano intendere la cerebralità della ragazza. Era stata per un certo periodo di tempo anche in Germania. Direte voi: bischero! Quando si scopa, la figa è tutta uguale. No, per me non lo è. Sapere di farlo con un certo tipo di donna, anche se è A PAGAMENTO non è la stessa cosa. Almeno per me... che sono un bischero!
Con lei ho avuto uno degli incontri più belli, di quelli che non dimenticherò più. Ero molto giù a causa di una disavventura di lavoro; decisi di andarla a cercare mandando a fare in culo il mondo intero. Andammo a casa sua dalle parti di San Paolo. Non lo so, non mi chiese neanche il compenso "prima" come faceva di solito. Eravamo partiti per fare la solita scopata da una botta e via, e invece Iniziamo a parlare e a relazionarci per lungo tempo. Vedo una scacchiera su un ripiano. Sai giocare? Certo che sì. Passiamo un'ora a giocare a scacchi e se ci ripenso mi pento tutt'ora di essere stato un po' troppo cinico per vincere la partita. Terminai con la frase: "Un bacio a chi ha perso". E giù a fare l'amore. Tre ore insieme a lei dalle 21:30 a oltre mezzanotte. Mi è sembrato di stare con una fidanzata, evento più unico che raro. Resomi conto di averle fatto perdere tantissimo tempo mi propongo di pagarla, sentivo in cuor mio di non approfittare di chi li meritava veramente. Non voleva, finchè dietro insistenza mi disse: "Fai tu".
Scomparve all'improvviso lasciando dietro di sè la consueta scia dal sapore dolce/amaro.
