L'arte in generale, in tutte le sue forme, mi attrae (basta guardare il nick). E le nostre amiche sono artiste del sesso.
Ho letto che c'è un thread dove si elencano libri, narrativa in maggioranza, a tema sesso a pagamento.
Manca quello musicale.
Il fato vuole che una decina di giorni fa, su yt, stavo ascoltando "il cielo in una stanza" di Paoli (nemmeno ricordo perché ci sono finito ma poco importa).
Resta poesia, una delle massime espressioni di poesia in musica.
La storia narra di un amore giovanile verso una prostituta da parte di Paoli, suo cliente. È lui stesso a spiegare la vicenda in almeno una intervista, anni fa.
La sorpresa viene dopo.
La cosa che mi ha lasciato inorridito è che, leggendo i commenti, un paio sono del tipo "non sapevo raccontasse questa storia, ora non mi piace più/mi fa schifo" (metto virgolettato ma era simile, il concetto non cambia).
Va bene il bigottismo. Va l'ipocrisia. Quel che si vuole ma perché giudicare un amore messo in poesia da un punto di vista moralistico? Chi si può arrogare il diritto di giudicare un'opera d'arte in quel modo solo perché narra di un ragazzo e di una prostituta? Una musica e un testo smettono di piacere solo perché la lei di cui si parla esercita in un bordello. Come siamo ridotti male...
Ho letto che c'è un thread dove si elencano libri, narrativa in maggioranza, a tema sesso a pagamento.
Manca quello musicale.
Il fato vuole che una decina di giorni fa, su yt, stavo ascoltando "il cielo in una stanza" di Paoli (nemmeno ricordo perché ci sono finito ma poco importa).
Resta poesia, una delle massime espressioni di poesia in musica.
La storia narra di un amore giovanile verso una prostituta da parte di Paoli, suo cliente. È lui stesso a spiegare la vicenda in almeno una intervista, anni fa.
La sorpresa viene dopo.
La cosa che mi ha lasciato inorridito è che, leggendo i commenti, un paio sono del tipo "non sapevo raccontasse questa storia, ora non mi piace più/mi fa schifo" (metto virgolettato ma era simile, il concetto non cambia).
Va bene il bigottismo. Va l'ipocrisia. Quel che si vuole ma perché giudicare un amore messo in poesia da un punto di vista moralistico? Chi si può arrogare il diritto di giudicare un'opera d'arte in quel modo solo perché narra di un ragazzo e di una prostituta? Una musica e un testo smettono di piacere solo perché la lei di cui si parla esercita in un bordello. Come siamo ridotti male...
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