Nataly - Roma - Escortforum

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CARATTERISTICHE GENERALI

NOME INSERZIONISTA: Nataly
RIFERIMENTO INTERNET: Escort Forum - Accompagnatrici Annunci, Escorts a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli Firenze e tuta Italia

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CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': rumena
ETA': 25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: è lei
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj Rai1 cob. Con sovrapprezzo bbj daty fk
SERVIZI USUFRUITI:bbj fk daty rai1 cob
COMPENSO RICHIESTO: 100 di base
COMPENSO CONCORDATO:150
DURATA DELL'INCONTRO:40'
DESCRIZIONE FISICA: moretta longilinea dal viso straordinariamente interessante
ATTITUDINE: non è una porca ma a me piace così
REPERIBILITA': al volo
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):32097766xx

LA MIA RECENSIONE:

Mi hanno confessato che...

"Oh! E tu che ci fai qui?"
"Ci lavoro ma... scusa, ci siamo già visti?"
"No scusa tu... è che somigli ad una mia conoscente... anzi no, non è solo che le somigli, siete due gocce d'acqua e appena ti ho visto ti ho scambiata per lei!"
"E lei ti piace?"
"Altro che... Sono anni che mi fa impazzire e non riesco nemmeno a parlarci..."
"Allora oggi ti sembrerà di stare con lei?"
"Forse è meglio che oggi stia con te... posso entrare?"
Questo è stato il mio primo scambio di parole con Nataly.

Erano diversi giorni che cercavo l'occasione di organizzare un incontro con lei e finalmente l'ho trovata quel pomeriggio dopo il lavoro. Per la verità è stato un po' un ripiego per l'indisponibilità di Nika, un'altra inserzionista di E.F., che non poteva incontrarmi ad orari utili alle mie esigenze e tutto sommato è stato un piacevolissimo ripiego.
Nataly si è presentata proprio bene: parla un buon italiano e al telefono mi ha guidato passo passo fino al suo portone. Unico momento di empasse quello col portiere che mi ha chiesto dove stessi andando ma che subito ha intuito tutto quando ho farfugliato la lettera della scala e il cognome a cui Nataly mi aveva detto di suonare.
Lo stabile, nella via dedicata all'ammiraglio della battaglia di Lepanto, collega di quel Sebastiano Veniero che sta due traverse più in là, è di lusso, ma un lusso di altri tempi: un cortile interno con vialetti scolpiti tra le aiuole che in questa stagione si presentano tristi ma che un paio di mesi fa dovevano essere un tripudio di colori e profumi. Alberi ad alto fusto fanno bella mostra di sé e raggiungono le finestre dei secondi e terzi piani. Pure gli edifici intorno al chiostro manifestano tutta l'altezzosita' che l'architetto che li ha concepiti aveva in mente.
L'appartamento in cui sono stato accolto dimostra appieno gli anni che ha. È evidente anche al primo sguardo una concezione di altri tempi a cui si sono sovrapposti rimaneggiamenti successivi che hanno generato un pout pourry tra il pacchiano e il teneramente burino... ma è pur sempre Prati.

Nataly mi ha accolto vestita solo di un completino intimo rosso e un paio di ciabattine infradito: più una mise da relax che da meretrice professionista ma per me è decisamente meglio così. Una ragazza dai capelli lunghi lisci di un nero corvino, alta intorno al metro e 70, dal seno modesto ma con una bella linea di gambe e fianchi ma la cui prima caratteristica a colpirmi è stato il viso e mi ha colpito come un vero pugno allo stomaco. Non solo è un viso interessantissimo, almeno secondo i miei personali canoni estetici, ma ne traspare una dolcezza che mal si addice ad una operatrice del sesso. In definitiva Nataly non mi è sembrata affatto ciò che è e la cosa mi fa strano!
Mi ha condotto verso la camera da letto ciabattando su un finto parquet decapato bianco di listoni appiccicati alla meno peggio sul pavimento preesistente e mi ha illustrato il menù. Chiede 100 euro per una mezz'oretta tranquilla tutto coperto "...ma se vuoi qualcosa..."
Senza attendere che finisse la frase le ho proposto 150 per includere nel servizio bbj e daty. Ha sorriso compiaciuta e mi ha offerto un asciugamano bianco indicandomi la via per il bagno.
Sono tornato in stanza cinto dell'asciugamano e l'ho trovata piazzata davanti alla bocchette del climatizzatore che aveva appena acceso. È davvero bellina, molto più che in foto e la somiglianza con la mia conoscente, che tante volte ha visitato i miei sogni, quasi mi turba.
Abbiamo scambiato due chiacchiere sui suoi studi e sul caldo di quei giorni poi abbiamo iniziamo a baciarci, o meglio a slinguacciarci, davanti allo specchio. L'ho sdraiata sul letto e ho continuato l'opera scendendo mano mano dalle sue labbra, al collo, al seno, all'ombelico simpaticamente adorno di piercing, alla sua piccola patatina. Mi è piaciuto, mi sono goduto quei momenti ma, tranne l'alito di colluttorio, tutto era completamente inodore e insapore, preludio a tutta una prestazione nel complesso insipida. Due evidenti cicatrici deturpano la sua zona pelvica e forse sarebbe da prendere in considerazione una depilazione meno integrale.
Quando è giunto il suo momento orale mi ha sorpreso con una tecnica quantomeno inusuale: il grosso del lavoro è stato svolto lateralmente, nel senso che non ha inserito la verga in bocca, se non solo per il primo tratto, ma ha operato facendosela scorrere tra le labbra e la lingua con la testa girata di fianco. Tutto è stato salivato, salivatissimo, e accompagnato da carezze alla cappella che, almeno nel mio caso, hanno generato una sensazione inprecisabile tra il dolore e il solletico. Ho provato a chiedere un affondo ma non mi è stato concesso.
Incartato il salame, mi è salita a cavallo. Solite varianti sul tema, direi quasi scontate, lei a schiena dritta prima, china verso le mie labbra poi, ad offrirmi ancora la sua bocca e i suoi seni.
Successivamente è stata lei a chiedermi il passaggio alla pecorina ed io non mi sono fatto certo pregare; unica accortezza quella di mettersi di traverso sul letto per poter guardare l'azione nello specchio. La situazione era eccitante: i nostri sguardi di incrociavano nel riflesso e a me, per quanto mi dispiaccia non posso negarlo, è venuta in mente la mia amica... L'effetto della suggestione era notevole e stavo per capitolare. Mi sono preso un attimo di respiro e l'ho posizionata supina bordo letto. Nell'ampio specchio ammiravo la mia figura di orso pompare sulla esile siluette di una gazzella con le gambe flesse e bloccate dalle mie braccia e il grottesco contrasto mi ha accompagnato al limite della resistenza. Finale con ricca innaffiata a nudo sulla sua liscia pelle.
Tornando dal secondo giro in bagno mi grattavo un bel pizzico su una spalla e appena giunto in camera trovavo lei di nuovo davanti al climatizzatore intenta, con una posa innaturale, a guardarsi dietro una coscia dove era stata bersagliato pure lei: magari in quella zanzara ora il nostro sangue si era mescolato. Mi è saltata alla mente la firma di un esimio collega anche se la pulce rende tutto più poetico...

Bacetto a lei ancora nuda sulla porta e, nel cortile, un "buonasera e a presto" accompagnato da un ampio sorriso al solerte portiere... chissà magari ci rivedremo davvero!

Ossequi.

Foto:
 

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