CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Natasha
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/NATASHA-40144?from=regular_list
RIFERIMENTO INTERNET: http://catania.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/new-belissima-mora-stupenda-2bzp55703316
CITTA’ DELL'INCONTRO: Catania
DATA DELL’INCONTRO: Primi di Dicembre
NAZIONALITA': Ungherese
ETA': In teoria 23, nella realtà 32
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Tra il conforme e il photoshop über alles
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Fk, Gfe, BBJ, Rai1, Cim
SERVIZI USUFRUITI: Fk, Gfe, BBJ, Rai1, Cim
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz’ora
DESCRIZIONE FISICA: Le foto sono sue ma praticamente con dieci anni di meno. Non proprio bella: una normalissima ragazza, alta, un filo di pancetta, poche tette, culo normale.
ATTITUDINE: Una gfe pornostar
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Un piano senza ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 33192863xx
LA MIA RECENSIONE: «Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» diceva Dexter, mentre se ne stava lì, a guidare, nel suo suv, tutto eccitato e impaziente all’idea di prendere il povero stronzo di turno, di farlo a pezzetti e poi catafotterlo da qualche parte in culo all’oceano insalumatato come una bresaola... Questa è la notte! Suv e povero stronzo a parte è quello che mi dico anch’io. È sera, sono appena tornato dal lavoro. Già pregusto tutto! Questa è la notte, dico, mentre faccio le mie cose, mentre mi organizzo, sto per uscire. Sono già davanti la porta quando suona il telefono. Il tempo si ferma. Un silenzio di tomba. Che fare? Mandarlo a cagare oppure no? In un impulso di autolesionismo estremo rispondo: è la Peste! Sono fatto! Fregato! Un fegatello! Mi tiene al telefono mezz’ora solo per dirmi che sta per venire. Ha delle cose importanti da dirmi, che ovviamente non possono aspettare. La notte se n’è andata ‘affanculo... La Peste!.. (Venerdì)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Solo che è un giorno di fila che piove e ancora non ha smesso. Se devo essere sincero mi sta un po’ sul cazzo l’idea di uscire sotto la pioggia, e poi magari lasciare l’auto in qualche posto in culo ai lupi perché trovare parcheggio è sempre un’impresa, e farmi tutta la strada sotto l’acqua e poi salire da lei bagnato come un stronzo... quindi, sommando il tutto, forse no, mi sa che nemmeno questa è la notte! (Sabato)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Se solo a cena non avessi mangiato come un porco! Momentaneamente ha smesso di piovere, esco di casa. Ho una sensazione di pesantezza allo stomaco, ma non ci faccio caso. È l’oscuro passeggero, mi dico. Parcheggio la puntermobile (Batman c’ha la batmobile, il papa la papamobile...) proprio sotto il trombodomo, scendo, e la sensazione di pesante è diventato un macigno pulsante che dallo stomaco va fino al buco del culo. Santamerda!.. Non può essere vero, mi dico. Ci penso su, cerco di trovare una soluzione, ma che si può fare?.. Posso mica salire da lei, chiederle di usare il bagno, e poi mollare uno stronzo delle dimensione di un cucciolo d’elefante, col rischio pure di appestarle il bagno... roba da farti venire i riccioli appena entri! Va da se che sono cose che non si fanno. Risalgo in macchina, quindi, torno a casa. A casa il cesso sembra quasi una sala parto: Spingi Ted!.. Un altro sforzo, ci sei quasi!.. E ricorda di respirare!.. Vai che sta uscendo!.. (Domenica)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Ha smesso di piovere, ho mangiato poco. Tutto è perfetto, esco di casa felice. Questa è la notte! Faccio qualche centinaio di metri, mi fermo in banca per prendere le cucuzze dell’onorario. Ogni cosa è al suo giusto posto, come diceva la canzone! Al bancomat non c’è neppure fila. Mi sbrigherò subito. Infilo la carta, aspetto. Dieci secondi dopo (giuro che è tutto vero!) tutto lo schermo si illumina di mille luci verdi scoppiettanti a intermittenza che Santoddio!..nemmeno pacman era così! Ed ecco che il bancomat si spegne tutto, e le mille luci stroboscopiche pure, e la carta che rimane bloccata dentro, con i miei soldi e la mia quanto mai agognata scopata. Signore!.. Tutto questo è opera tua! (Lunedì)
«Questa è la notte, e non ci sono cazzi che tengono! Anche al costo di scippare una vecchietta e poi trascinarmi a piedi, sotto la pioggia, lasciandomi dietro una scia di escherichia coli... Questa è la notte!» Telefono che sono già lì sotto, mi risponde, salgo.
Porcocazzo, questa è la notte! E ce ne saranno altre...
L’avevo già vista una volta, la prima volta che era venuta a Catania. (Solo vista, però). C’ero andato perché, dalle foto, mi faceva molto bagnante di Renoir, il volto tondo, le forme non proprio da modella. Come già detto, le foto sono un capolavoro di fotoritocco, roba che chi le ha fatte dovrebbe lavorare alla Nasa per quanto è genio del computer. Il volto non è così liscio e perfetto, le forme non così sinuose. Porta i segni, penso, di un cesareo. È alta, sorridente. Non è propriamente bella: è quel tipo di ragazza che per strada passa inosservata, ma non per questa la si può definire una cariatide (o anormale, come qualcuno ha detto, di qualcuna...)
Mi fa accomodare, pago le cento cucuzze (che per la cronaca non ho scippato a nessuna vecchietta) e comincio a spogliami, con fare alla Steve McQueen. Lei prende la camicia, la posa dandole una mezza piega, mi s’avvicina lenta, m’abbraccia. Mi caccia tre dita di lingua giù per l’esofago. Una volta finito mi siedo sul bordo del letto, lei s’inginocchia per terra, comincia un pompino profondissimo e ben fatto, slinguazza ovunque, lecca le palle. Le sposto i capelli che le finiscono davanti la faccia, lei prende il dillinger e si da lei colpi sulla lingua, lo copre di baci, mugugna. Lo succhia come un’indemoniata. La faccio sdraiare a pancia in su, allora, mi metto al suo fianco, in ginocchio sul letto, glielo do di nuovo a succhiare mentre con una mano le sgrilletto la fica. La cosa va avanti così ancora per un po’, poi si alza, mi bacia tutto, mi mordicchia i capezzoli, m’incappuccia.
Anche la missionaria è da bestie feroci, lei si contorce tutta, mi stringe le gambe attorno al culo, ansima. Cambiamo posizione, si mette alla pecorina, sul bordo del letto. La pecorina dura meno di quanto avrei voluto, ma non fa nulla. Il finale è inevitabile.
Il social è quasi inesistente, con me che parlo poco e lei che non capisce l’italiano. Ci fosse una musichetta al piano, di sottofondo, sembrerebbe la scena di un film muto. Una cosa alla Fatty Arbuckle. Mi guarda vestirmi, sorride. Quando finisco mi abbraccia, mi bacia il collo, si stringe di nuovo. Mi accompagna alla porta.
NOME INSERZIONISTA: Natasha
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/NATASHA-40144?from=regular_list
RIFERIMENTO INTERNET: http://catania.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/new-belissima-mora-stupenda-2bzp55703316
CITTA’ DELL'INCONTRO: Catania
DATA DELL’INCONTRO: Primi di Dicembre
NAZIONALITA': Ungherese
ETA': In teoria 23, nella realtà 32
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Tra il conforme e il photoshop über alles
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Fk, Gfe, BBJ, Rai1, Cim
SERVIZI USUFRUITI: Fk, Gfe, BBJ, Rai1, Cim
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz’ora
DESCRIZIONE FISICA: Le foto sono sue ma praticamente con dieci anni di meno. Non proprio bella: una normalissima ragazza, alta, un filo di pancetta, poche tette, culo normale.
ATTITUDINE: Una gfe pornostar
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Un piano senza ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 33192863xx
LA MIA RECENSIONE: «Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» diceva Dexter, mentre se ne stava lì, a guidare, nel suo suv, tutto eccitato e impaziente all’idea di prendere il povero stronzo di turno, di farlo a pezzetti e poi catafotterlo da qualche parte in culo all’oceano insalumatato come una bresaola... Questa è la notte! Suv e povero stronzo a parte è quello che mi dico anch’io. È sera, sono appena tornato dal lavoro. Già pregusto tutto! Questa è la notte, dico, mentre faccio le mie cose, mentre mi organizzo, sto per uscire. Sono già davanti la porta quando suona il telefono. Il tempo si ferma. Un silenzio di tomba. Che fare? Mandarlo a cagare oppure no? In un impulso di autolesionismo estremo rispondo: è la Peste! Sono fatto! Fregato! Un fegatello! Mi tiene al telefono mezz’ora solo per dirmi che sta per venire. Ha delle cose importanti da dirmi, che ovviamente non possono aspettare. La notte se n’è andata ‘affanculo... La Peste!.. (Venerdì)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Solo che è un giorno di fila che piove e ancora non ha smesso. Se devo essere sincero mi sta un po’ sul cazzo l’idea di uscire sotto la pioggia, e poi magari lasciare l’auto in qualche posto in culo ai lupi perché trovare parcheggio è sempre un’impresa, e farmi tutta la strada sotto l’acqua e poi salire da lei bagnato come un stronzo... quindi, sommando il tutto, forse no, mi sa che nemmeno questa è la notte! (Sabato)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Se solo a cena non avessi mangiato come un porco! Momentaneamente ha smesso di piovere, esco di casa. Ho una sensazione di pesantezza allo stomaco, ma non ci faccio caso. È l’oscuro passeggero, mi dico. Parcheggio la puntermobile (Batman c’ha la batmobile, il papa la papamobile...) proprio sotto il trombodomo, scendo, e la sensazione di pesante è diventato un macigno pulsante che dallo stomaco va fino al buco del culo. Santamerda!.. Non può essere vero, mi dico. Ci penso su, cerco di trovare una soluzione, ma che si può fare?.. Posso mica salire da lei, chiederle di usare il bagno, e poi mollare uno stronzo delle dimensione di un cucciolo d’elefante, col rischio pure di appestarle il bagno... roba da farti venire i riccioli appena entri! Va da se che sono cose che non si fanno. Risalgo in macchina, quindi, torno a casa. A casa il cesso sembra quasi una sala parto: Spingi Ted!.. Un altro sforzo, ci sei quasi!.. E ricorda di respirare!.. Vai che sta uscendo!.. (Domenica)
«Questa è la notte, e ce ne saranno altre!» Ha smesso di piovere, ho mangiato poco. Tutto è perfetto, esco di casa felice. Questa è la notte! Faccio qualche centinaio di metri, mi fermo in banca per prendere le cucuzze dell’onorario. Ogni cosa è al suo giusto posto, come diceva la canzone! Al bancomat non c’è neppure fila. Mi sbrigherò subito. Infilo la carta, aspetto. Dieci secondi dopo (giuro che è tutto vero!) tutto lo schermo si illumina di mille luci verdi scoppiettanti a intermittenza che Santoddio!..nemmeno pacman era così! Ed ecco che il bancomat si spegne tutto, e le mille luci stroboscopiche pure, e la carta che rimane bloccata dentro, con i miei soldi e la mia quanto mai agognata scopata. Signore!.. Tutto questo è opera tua! (Lunedì)
«Questa è la notte, e non ci sono cazzi che tengono! Anche al costo di scippare una vecchietta e poi trascinarmi a piedi, sotto la pioggia, lasciandomi dietro una scia di escherichia coli... Questa è la notte!» Telefono che sono già lì sotto, mi risponde, salgo.
Porcocazzo, questa è la notte! E ce ne saranno altre...
L’avevo già vista una volta, la prima volta che era venuta a Catania. (Solo vista, però). C’ero andato perché, dalle foto, mi faceva molto bagnante di Renoir, il volto tondo, le forme non proprio da modella. Come già detto, le foto sono un capolavoro di fotoritocco, roba che chi le ha fatte dovrebbe lavorare alla Nasa per quanto è genio del computer. Il volto non è così liscio e perfetto, le forme non così sinuose. Porta i segni, penso, di un cesareo. È alta, sorridente. Non è propriamente bella: è quel tipo di ragazza che per strada passa inosservata, ma non per questa la si può definire una cariatide (o anormale, come qualcuno ha detto, di qualcuna...)
Mi fa accomodare, pago le cento cucuzze (che per la cronaca non ho scippato a nessuna vecchietta) e comincio a spogliami, con fare alla Steve McQueen. Lei prende la camicia, la posa dandole una mezza piega, mi s’avvicina lenta, m’abbraccia. Mi caccia tre dita di lingua giù per l’esofago. Una volta finito mi siedo sul bordo del letto, lei s’inginocchia per terra, comincia un pompino profondissimo e ben fatto, slinguazza ovunque, lecca le palle. Le sposto i capelli che le finiscono davanti la faccia, lei prende il dillinger e si da lei colpi sulla lingua, lo copre di baci, mugugna. Lo succhia come un’indemoniata. La faccio sdraiare a pancia in su, allora, mi metto al suo fianco, in ginocchio sul letto, glielo do di nuovo a succhiare mentre con una mano le sgrilletto la fica. La cosa va avanti così ancora per un po’, poi si alza, mi bacia tutto, mi mordicchia i capezzoli, m’incappuccia.
Anche la missionaria è da bestie feroci, lei si contorce tutta, mi stringe le gambe attorno al culo, ansima. Cambiamo posizione, si mette alla pecorina, sul bordo del letto. La pecorina dura meno di quanto avrei voluto, ma non fa nulla. Il finale è inevitabile.
Il social è quasi inesistente, con me che parlo poco e lei che non capisce l’italiano. Ci fosse una musichetta al piano, di sottofondo, sembrerebbe la scena di un film muto. Una cosa alla Fatty Arbuckle. Mi guarda vestirmi, sorride. Quando finisco mi abbraccia, mi bacia il collo, si stringe di nuovo. Mi accompagna alla porta.