Vittoria-Bologna-Escortinn (o Bolognaeros)
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortinn.com/Girl-Bologna-ItR00024.php; ma anche qui: Collegamento alla pagina web non disponibile
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: Vittoria
NAZIONALITA': Italiana
ETA': Direi 33-35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Discreta
SERVIZI OFFERTI: DATY, BJ, RAI1
RATE DI PARTENZA: 200
RATE CONCORDATO: 200
DESCRIZIONE FISICA: Non malaccio
ATTITUDINE: Discreta
REPERIBILITA': Ottima
LA MIA ESPERIENZA
Ordunque: è la prima metÃ* dicembre 2007, ed io è un po’ che m’arrovello con l’uccello al posto del confratello (leggi: cervello) sulle foto di questa ragazza che si dichiara trentenne. Quello che particolarmente mi attira è uno dei suoi pezzi forti: «Italiana, mora, altezza 1.70, taglia 42, 3 naturale di seno, elegante sexy e raffinata, amante di lingerie, tacchi a spillo e foot fetish». Così la chiamo, e trovo una persona gentile, dalla voce molto bella, che ascolta le mie domande e risponde senza alcun fastidio (insomma, non mi è successo quello che lamentano molti colleghi: vedi Collegamento alla pagina web non disponibile). Mi chiede di salire 200 scalini (non 250 come ho letto in altri messaggi), ed io, che sono inabile quando si tratta di mercanteggiare, accetto. Le foto non sono rassicuranti: perché intrigano, ma all’esperto appare chiaro, anche senza sospettare fake, che lì dietro possa esserci tanto una gnocca quanto una ex-gnocca, o anche una che sa farsi fotografare. Comunque l’uccello insiste a ingerirsi nell’attivitÃ* ragionativa, e prendo un appuntamento.
La ragassòla, in quella metÃ* dicembre 2007 (ora non so), abita in una strada decisamente tranquilla tra Mazzini e Murri, abbastanza comoda anche per il parcheggio. Io ci vado, parcheggio davanti a una banca (sono le sei, e la banca è chiusa), la richiamo, mi spiega chiaramente come arrivare al portone nella stradina perpendicolare, mi apre il portone e la raggiungo subito, perché sta al piano terra. Quando le sono davanti devo dire che non mi sembra male. Insomma, non sono d’accordo con il_buono: così sui due piedi Vittoria non mi dispiace. È vero che non è proprio di primo pelo, e si vede, ma è longilinea, in effetti sull’1.70, ha un viso molto interessante anche se un po’ asimmetrico, lunghi capelli neri e lisci, occhi un po’ tondi ma anch’essi molto interessanti ed è truccata bene e senza esagerazione.
Così concordiamo il rate e il servizio: che non è buono, e qui siamo sempre all'uccello che ragiona al mio posto. Praticamente solo BJ e RAI1 (niente FK: ha paura delle malattie che potrebbe contrarre frullando lingue su lingue), e non si parla di tempo. Il che dovrebbe ulteriormente preoccuparmi, ma invece non sarÃ* un problema, perché alla fine starò poco meno di un’ora. Vado in bagno e torno, e anche lei fa lo stesso (ma ci mette un botto): io intanto osservo la camera, che non è proprio pulitissima: non un cesso, ma insomma un po’ di sporcizia di anni e anni, e fa freddino. Lei ritorna e si spoglia: qui un po’ la delusione c’è: tette che iniziano a pendulare e culo piatto. A me la ragassòla continua a piacere per i modi gentili, ma sto giÃ* pensando che ho buttato dei soldi. Però c’è un però, perché i piedi di Vittoria sono davvero belli: sinuosi, morbidi e dalle dita guizzanti laccate di nero (un numero 37, direi). Io sono sensibile all’articolo e mi metto in moto. Per cui ci arrotoliamo variamente sul letto, in una lunga procedura di carezze, sfioramenti, baci di qua e di lÃ*, fino a che io non arrivo ai piedi, e mi diletto in quella che si chiama adorazione e, dopo, in un lungo-lungo e molto-mooolto gradevole footjob.
Sta di fatto che, tornando a baciare di qua e di lÃ*, finisce che io capiti con la bocca in mezzo alle sue gambe. Quindi comincio a leccarla. Ecco: non pretendo di avere la classe e la grandezza del Formichiere, però nel mio piccolo mi diverto a leccare la passera, e quindi di solito cerco di dilungarmi per fare venire la signorina. Vittoria è stesa, se ne sta ferma e zitta, tanto che mi sembra più un pesce morto che un pesce lesso. Vado avanti ancora un bel po’ e dopo un sei o sette minuti alzo la testa per capire se sta dormendo. Al che lei mi fa: «Se ti fermi ti uccido». Poi mi carezza, e dice: «Continua, che sei così bravo». Io penso che lo dica per farmi sentire un grande amatore: però: la passera è depilata, ha un buon sapore, e mi sto divertendo. Così mi metto più comodo (ginocchia sul pavimento e lei tirata sul bordo del letto) e riprendo l’opera. Vado avanti ancora un dieci minuti buoni, e lei comincia a sussultare un po’ e quindi ad ansimare. Ma a questo punto, incredibile!, i sussulti si fanno più profondi e poi violenti; gli ansimi rochi, insistiti, rapidi e acuti; mi stringe le cosce intorno alla faccia; mi mette una mano sui capelli, spingendo verso di sé e… Insomma, alla fine viene lungamente, allagandomi la bocca e urlando.
Ovviamente so che le signorine che noi frequentiamo sono più o meno brave a fingere, e quindi difficile dire quanto l’orgasmo sia stato ‘esagerato’. Però, per esserci, c’è stato. E a me è piaciuto anche parecchio essere lì a berlo. Sta di fatto che Vittoria mi tira su, e mi fa: «Cacchio, io qua bisogna che ti presenti alle mie amiche». Poi si accorge che sono in erezione paonazza, e aggiunge: «Adesso tocca a me, e spero di essere all’altezza», e mi incappuccia. Il dubbio è ragionevole, perché non è all’altezza. Ora, non è che io sopravvaluti la mia prestazione: è proprio lei che non è all’altezza. BJ qualsiasi, senza infamia e senza lode, ma con eccessivo sentimento (da parte mia) dei denti suoi: cosa che non mi piace. E intanto mi mette un ditino nell’ano. Esperienza giÃ* fatta e abbastanza gradita, allora. SarÃ* che lei è un po’ maldestra, ma ’sto ditino, su cui ha messo un profilattico, e che mi serpeggia su, non mi fa granché piacere. Al che la stoppo e le dico se possiamo passare al trombo, anche perché il BJ mi ha annoiato, e anzi temo di perdere il cosiddetto turgore.
Trombo che, come il lavoro di bocca, non è nulla di particolare: alla pecora, poi lei sopra e alla fine missionario. Quest’ultima postura mi va un po’ meglio perché riesco a tenerle le caviglie tra le mani e quei suoi bellissimi piedi in bocca. Senza infamia e senza lode anche questo, insomma; ma anche senza fretta, perché lei mi lascia fare. Io, se non sono molto partecipe di quello che avviene, tendo a tenerla lunga, e così ci mettiamo un bel po’. Alla fine giungo al traguardo e, con il tempo che c’è voluto, ne vien fuori un orgasmetto non male (ma ne ricordo centinaia di più etnei). Alla fine torno in bagno, poi facciamo quattro e anche otto chiacchiere tutti ignudi sul letto. Devo ammetterlo: a me Vittoria è simpatica, e non trovo in lei segni di supponenza. Alla fine ci rivestiamo, e mi accompagna alla porta. Qui mi deposita un bacino sulle labbra, con l’aria di fare una grande concessione, come a dire: «eh!, ma con uno come te». E questo mi fa girare un po’ i coglioni, in effetti, perché non sono né un quindicenne, né un romantico. Poi vorrebbe aprirmi la porta, ma c’è una vecchietta davanti all’ascensore. Io le spiego che non mi spaventa essere visto dalla vecchietta, e che potrebbe aprire comunque. Ma lei attende, dicendo che lo fa per la mia privacy e per quella della vecchietta (??). Apre quando crede che quest’ultima se ne sia andata: e invece è lì che sposta buste di plastica da una parte all’altra (certo che ci son vecchiette che fanno cose proprio bischere!), e quindi io le passo accanto salutandola gentilmente.
A quel punto sono fuori, e me ne resto in strada a fumare, assai perplesso. Difficile spiegare questa mia perplessitÃ*, perché quella lunga leccata mi è piaciuta proprio (la passera di Vittoria è un gran bella cosina), e adesso avrei voglia di tornare dentro e riprendere a leccarla. Però penso anche che ho salito duecento scalini (no, dico: 200!
) ed è stata lei a godere. :girl_wacko: Perché evidentemente, in questo caso, sono stato meglio io come puttano: però ho pagato. E per quanto Vittoria sia una donna interessante, che per strada mi incuriosirebbe, alla fine mi sa che sono, come uomo, un cicinìn più belloccio. Morale: una settimana dopo sono andato da Nicole di EFit (vedi Collegamento alla pagina web non disponibile) ed è successa una cosa non diversissima: anche se Nicole è più giovane, più bella, più generosa nei servizi e ben più dotata nei fondamentali. Da allora mi son dato una calmata, perché: a) i soldi scarseggiano; b) mi spaventano le ragazze da 50 o 70 scalini che si rivelano di marca Normende o Ignis: e allora son meglio le mani mie, o certe minestre giÃ* assaggiate con la mia compagna; c) ragazze come Vittoria e come Emma non valgono a sostituire quello che potrei anche corteggiare e farmi gratis: se non altro perché non sono delle gnocche pazzesche e non concedono quello che è alquanto difficile avere in rapporti consueti (RAI2 e CIM, per dir di due cosette così). Questo è quanto, miei cari colleghi. OrvuÃ*r
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortinn.com/Girl-Bologna-ItR00024.php; ma anche qui: Collegamento alla pagina web non disponibile
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: Vittoria
NAZIONALITA': Italiana
ETA': Direi 33-35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Discreta
SERVIZI OFFERTI: DATY, BJ, RAI1
RATE DI PARTENZA: 200
RATE CONCORDATO: 200
DESCRIZIONE FISICA: Non malaccio
ATTITUDINE: Discreta
REPERIBILITA': Ottima
LA MIA ESPERIENZA
Ordunque: è la prima metÃ* dicembre 2007, ed io è un po’ che m’arrovello con l’uccello al posto del confratello (leggi: cervello) sulle foto di questa ragazza che si dichiara trentenne. Quello che particolarmente mi attira è uno dei suoi pezzi forti: «Italiana, mora, altezza 1.70, taglia 42, 3 naturale di seno, elegante sexy e raffinata, amante di lingerie, tacchi a spillo e foot fetish». Così la chiamo, e trovo una persona gentile, dalla voce molto bella, che ascolta le mie domande e risponde senza alcun fastidio (insomma, non mi è successo quello che lamentano molti colleghi: vedi Collegamento alla pagina web non disponibile). Mi chiede di salire 200 scalini (non 250 come ho letto in altri messaggi), ed io, che sono inabile quando si tratta di mercanteggiare, accetto. Le foto non sono rassicuranti: perché intrigano, ma all’esperto appare chiaro, anche senza sospettare fake, che lì dietro possa esserci tanto una gnocca quanto una ex-gnocca, o anche una che sa farsi fotografare. Comunque l’uccello insiste a ingerirsi nell’attivitÃ* ragionativa, e prendo un appuntamento.
La ragassòla, in quella metÃ* dicembre 2007 (ora non so), abita in una strada decisamente tranquilla tra Mazzini e Murri, abbastanza comoda anche per il parcheggio. Io ci vado, parcheggio davanti a una banca (sono le sei, e la banca è chiusa), la richiamo, mi spiega chiaramente come arrivare al portone nella stradina perpendicolare, mi apre il portone e la raggiungo subito, perché sta al piano terra. Quando le sono davanti devo dire che non mi sembra male. Insomma, non sono d’accordo con il_buono: così sui due piedi Vittoria non mi dispiace. È vero che non è proprio di primo pelo, e si vede, ma è longilinea, in effetti sull’1.70, ha un viso molto interessante anche se un po’ asimmetrico, lunghi capelli neri e lisci, occhi un po’ tondi ma anch’essi molto interessanti ed è truccata bene e senza esagerazione.
Così concordiamo il rate e il servizio: che non è buono, e qui siamo sempre all'uccello che ragiona al mio posto. Praticamente solo BJ e RAI1 (niente FK: ha paura delle malattie che potrebbe contrarre frullando lingue su lingue), e non si parla di tempo. Il che dovrebbe ulteriormente preoccuparmi, ma invece non sarÃ* un problema, perché alla fine starò poco meno di un’ora. Vado in bagno e torno, e anche lei fa lo stesso (ma ci mette un botto): io intanto osservo la camera, che non è proprio pulitissima: non un cesso, ma insomma un po’ di sporcizia di anni e anni, e fa freddino. Lei ritorna e si spoglia: qui un po’ la delusione c’è: tette che iniziano a pendulare e culo piatto. A me la ragassòla continua a piacere per i modi gentili, ma sto giÃ* pensando che ho buttato dei soldi. Però c’è un però, perché i piedi di Vittoria sono davvero belli: sinuosi, morbidi e dalle dita guizzanti laccate di nero (un numero 37, direi). Io sono sensibile all’articolo e mi metto in moto. Per cui ci arrotoliamo variamente sul letto, in una lunga procedura di carezze, sfioramenti, baci di qua e di lÃ*, fino a che io non arrivo ai piedi, e mi diletto in quella che si chiama adorazione e, dopo, in un lungo-lungo e molto-mooolto gradevole footjob.
Sta di fatto che, tornando a baciare di qua e di lÃ*, finisce che io capiti con la bocca in mezzo alle sue gambe. Quindi comincio a leccarla. Ecco: non pretendo di avere la classe e la grandezza del Formichiere, però nel mio piccolo mi diverto a leccare la passera, e quindi di solito cerco di dilungarmi per fare venire la signorina. Vittoria è stesa, se ne sta ferma e zitta, tanto che mi sembra più un pesce morto che un pesce lesso. Vado avanti ancora un bel po’ e dopo un sei o sette minuti alzo la testa per capire se sta dormendo. Al che lei mi fa: «Se ti fermi ti uccido». Poi mi carezza, e dice: «Continua, che sei così bravo». Io penso che lo dica per farmi sentire un grande amatore: però: la passera è depilata, ha un buon sapore, e mi sto divertendo. Così mi metto più comodo (ginocchia sul pavimento e lei tirata sul bordo del letto) e riprendo l’opera. Vado avanti ancora un dieci minuti buoni, e lei comincia a sussultare un po’ e quindi ad ansimare. Ma a questo punto, incredibile!, i sussulti si fanno più profondi e poi violenti; gli ansimi rochi, insistiti, rapidi e acuti; mi stringe le cosce intorno alla faccia; mi mette una mano sui capelli, spingendo verso di sé e… Insomma, alla fine viene lungamente, allagandomi la bocca e urlando.
Ovviamente so che le signorine che noi frequentiamo sono più o meno brave a fingere, e quindi difficile dire quanto l’orgasmo sia stato ‘esagerato’. Però, per esserci, c’è stato. E a me è piaciuto anche parecchio essere lì a berlo. Sta di fatto che Vittoria mi tira su, e mi fa: «Cacchio, io qua bisogna che ti presenti alle mie amiche». Poi si accorge che sono in erezione paonazza, e aggiunge: «Adesso tocca a me, e spero di essere all’altezza», e mi incappuccia. Il dubbio è ragionevole, perché non è all’altezza. Ora, non è che io sopravvaluti la mia prestazione: è proprio lei che non è all’altezza. BJ qualsiasi, senza infamia e senza lode, ma con eccessivo sentimento (da parte mia) dei denti suoi: cosa che non mi piace. E intanto mi mette un ditino nell’ano. Esperienza giÃ* fatta e abbastanza gradita, allora. SarÃ* che lei è un po’ maldestra, ma ’sto ditino, su cui ha messo un profilattico, e che mi serpeggia su, non mi fa granché piacere. Al che la stoppo e le dico se possiamo passare al trombo, anche perché il BJ mi ha annoiato, e anzi temo di perdere il cosiddetto turgore.
Trombo che, come il lavoro di bocca, non è nulla di particolare: alla pecora, poi lei sopra e alla fine missionario. Quest’ultima postura mi va un po’ meglio perché riesco a tenerle le caviglie tra le mani e quei suoi bellissimi piedi in bocca. Senza infamia e senza lode anche questo, insomma; ma anche senza fretta, perché lei mi lascia fare. Io, se non sono molto partecipe di quello che avviene, tendo a tenerla lunga, e così ci mettiamo un bel po’. Alla fine giungo al traguardo e, con il tempo che c’è voluto, ne vien fuori un orgasmetto non male (ma ne ricordo centinaia di più etnei). Alla fine torno in bagno, poi facciamo quattro e anche otto chiacchiere tutti ignudi sul letto. Devo ammetterlo: a me Vittoria è simpatica, e non trovo in lei segni di supponenza. Alla fine ci rivestiamo, e mi accompagna alla porta. Qui mi deposita un bacino sulle labbra, con l’aria di fare una grande concessione, come a dire: «eh!, ma con uno come te». E questo mi fa girare un po’ i coglioni, in effetti, perché non sono né un quindicenne, né un romantico. Poi vorrebbe aprirmi la porta, ma c’è una vecchietta davanti all’ascensore. Io le spiego che non mi spaventa essere visto dalla vecchietta, e che potrebbe aprire comunque. Ma lei attende, dicendo che lo fa per la mia privacy e per quella della vecchietta (??). Apre quando crede che quest’ultima se ne sia andata: e invece è lì che sposta buste di plastica da una parte all’altra (certo che ci son vecchiette che fanno cose proprio bischere!), e quindi io le passo accanto salutandola gentilmente.
A quel punto sono fuori, e me ne resto in strada a fumare, assai perplesso. Difficile spiegare questa mia perplessitÃ*, perché quella lunga leccata mi è piaciuta proprio (la passera di Vittoria è un gran bella cosina), e adesso avrei voglia di tornare dentro e riprendere a leccarla. Però penso anche che ho salito duecento scalini (no, dico: 200!

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