NIENTE TRUCCO STASERA - considerazioni di Cobracan del 23/07/2021

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TITOLO:
“NIENTE TRUCCO STASERA”
tratto da R. Zero feat. Cobracan

Sottotitolo:
“Qualcosa di diverso, e retroscena inaspettati su una recensione”



Un saluto a tutti quelli che vorranno leggere alcune mie considerazioni.
Come sempre cerco di entrare in punta di piedi per non creare malumore, perché siamo qui per scrivere di un piacere senza competere con nessuno, pertanto partiamo dal presupposto che non è mia intenzione dare consigli o sembrarvi saccente (che non ho le qualità per esserlo), ma semplicemente mi impegno per farvi prendere in considerazione un punto di vista diverso. Insomma, scrivere è un momento di riflessione per illuminare un mondo molto particolare.

Torniamo a noi, sappiate che ho fatto un viaggio incredibilmente complicato causa lavori. Dove? Ovunque…traete voi le conclusioni, salire in Fkk è davvero un impegno ed un rischio. Ho il sospetto che il nostro grande paese, l’Italia, osteggi la fuga dei capitali all’estero, mettendo i bastoni tra le ruote agli appassionati delle belle donne.

Sono salito in Wellcum venerdi 23/07/2021, reception e camera dell’hotel impeccabili, ristorante buono, ma colazione da migliorare, in particolare per chi parte molto presto.

Ho trovato alcuni amici di penna (e anche di pene, visti i gusti simili sulle ragazze).
Con piacere ho parlato con l’ottimo @roberto1964 ed il suo compagno di avventure A. (metto l’iniziale per privacy), con il buon @SPunter, il riflessivo amico di Padova che non nomino per privacy e, inaspettatamente, in tarda serata, pure @bobafett (della serie “meglio tardi che mai”) (secondo me lui gira in limousine con l’autista per fare ste tirate, ma mica ce lo racconta, bravo, bravo).

Per la cronaca, della serie “meteore”, ho osservato anche un tizio originale, sicuramente un goliardico, girare per il locale con una corona da re in testa, per carità un buon diavolo, ma non mi pare abbia fatto una grande figura né con le ragazze, né con gli altri che lo guardavano straniti, mah, sarà stata una anticipazione del Carnevale, o gliela avranno data dopo aver ordinato un menu al fast food, mistero. Comunque meglio lui che qualche zotico ubriaco…

Noto un generale appiattimento nella scelta delle ragazze, quasi tutte omogenee, pochissime che spiccano, davvero poche ragazze che stimolano la mia curiosità, le vedo tutte molto simili, con approcci gentili ma privi di verve, a parte qualche caduta di stile nel volgare di zanzaresca conoscenza, davvero un venerdi moscio anche se l’ho trascorso davvero bene.
Insomma, belle ragazze, ma io, dopo anni di frequentazione, cerco di più, quel di più che, forse, ognuno di voi cerca ma che non ammettete di cercare (forse per timore di essere presi per dei sentimentali che, a torto, passano per essere meno virili).

Non anelo solo al sesso, ma indago sull’emozione del desiderio, perché se manca il desiderio l’atto sessuale diventa meno stimolante dell’onanismo, ma con dei costi eccessivi. E non è solo finzione, perché se la ragazze è vero che la paghiamo, è ancora più vero quel pensiero nella nostra testa che ci spinge a cercarle (almeno per me).

Meno male che la zona bulgara è nutrita davvero da buone ragazze, chi per un motivo, chi per l’altro. Trovo sempre bella e simpatica Sonia (ex Matilda Andiamo) a cui molte altre ragazze dovrebbero ispirarsi per rispetto, professionalità e gentilezza. Fascinosa ed educata Monika. Stuzzichevole e di buon carattere Tina. Di classe ed elegante Lilly. Aurora donna con esperienza e gentile fuori misura. Per alcune altre ho concluso gli aggettivi e poi ho scordato i nomi. Le altre mie considerazioni sulla giornata rasenterebbero la banalità spinta, però vi volevo incuriosire a proseguire nella lettura...perdonatemi...

NIENTE TRUCCO STASERA, adesso arriva la parte che più mi interessa, dietro l’apparenza, nello specifico le ragazze truccate, si cela un mondo variopinto. Bisogna cercare di vedere la vera faccia delle persone. E capire che il nostro desiderio, cosa che io cerco ma con attenzione e cautela, potrebbe essere una arma a doppio taglio da cui difendersi, soprattutto davanti a donne belle, desiderabili e furbe.

Nel corso degli anni, e anche della giornata di ieri parlando con alcuni ragazzetti, ho sviscerato il pensiero che molti uomini cercano la donna ideale nel luogo sbagliato, e complice la solitudine, in tanti casi, ci spinge a scelte illogiche (se non disastrose). Qui vorrei elencare alcuni pensieri che dovrebbero aiutare le persone, non dico fragili, ma meno corazzate, a livello emotivo.

QUALCOSA DI DIVERSO, anche in memoria e in onore del buon @estatico (metto la @ nella speranza gli arrivi la notiFICA nei Campi Nudisti Elisi…).

Estatico il quale è autore di buona parte di questa riflessione che, essendo stata in origine rivolta a me, in quanto vedendomi molto buono umanamente mi aveva creduto anche indifeso nei confronti di qualche “amica”, cosa che per fortuna gli dimostrai infondata. Però, complice la recensione ed il fatto che ieri alcune persone mi hanno stimolato a questo pensiero, vorrei cercare dare un supporto a quelli che, spesso, a torto o a ragione, vedo succubi della forte volontà di qualche ragazze senza troppi freni inibitori.

Segue una interessante epistola, qualcosa di diverso per l'appunto (meno sigle e più informazioni utili):

“Ho sempre sottolineato la difficoltà di rapportarsi con le ragazze, questo in base alle mie esperienze pregresse.
Avere un rapporto di qualsiasi tipo con le ragazze, al di là del lavoro, è una cosa difficile proprio per definizione, non parliamo poi di un rapporto sentimentale-amoroso, molto, molto difficile. Molto difficile ma non impossibile ... sul non impossibile torno dopo.

Scrivevo prima che per definizione è molto difficile crearlo, si, per definizione, proprio così. Figurati se una ragazza che, ad un certo punto, per sue convinzioni dovute agli più svariati motivi, decide di fare quel lavoro, il quale è ancora visto, a torto, moralmente condannabile, figurati, dicevo, se si mette in attività pensando che poi trova uno con cui creare un rapporto ... ma è proprio l’opposto ... quella di rapporti ne deve avere tanti, e nessuno deve coinvolgerla, deve far soldi, questo è l’importante, e proprio perché si mette a fare una vita che lei per prima ritiene “brutta”, la sua idea è di lavorare il più possibile per fare più soldi possibile e finire il prima possibile (poi spesso questo non si avvera, ma intanto è così). Oltre tutto sempre con la possibilità che dietro le spalle ci sia qualcuno che già occupa il posto (meritatamente o no, e nel nostro caso non sappiamo). In questo mondo, anche tra le ragazze stesse, l’ipotesi che una ragazza si innamori veramente di un cliente o lo incontri per piacere (intellettuale o peggio fisico), è vista come la peste bubbonica, è una cosa esecrabile, una che va con un cliente al di là del lavoro, si che la chiamano puttana, incredibile ma è così.

Questo per dire quanto sia difficile entrare davvero nel loro mondo e fare breccia, difficile per definizione, perché se mi metto a fare quel lavoro, creare un qualsiasi rapporto è proprio quel che devo evitare.

Dall’altra parte, chi si avvicina ad una di esse con l’idea di farla innamorare, parte per una missione impossibile, è come uno che va dal dentista con la speranza di curargli un dente, lui al dentista ... è una guerra persa in partenza, quello ti dice: “ma guarda che qui sono io che curo i denti”.
Non prendo qui in considerazione la possibilità, non impossibile ma rara, e che comunque si palesa subito, di un amore a prima vista da parte di una lei, amore a prima vista peraltro, dal quale bisognerebbe diffidare e chiedere per crederci prove provate e materiali (del tipo smettere subito, chiudere il gas e scappar via).

Detto questo, come premessa, si possono mettere in atto delle strategie per entrare nel loro guscio. La prima cosa da fare è non dare l’impressione di essere innamorati o potersi innamorare. La lei di turno lo pensa, ne sono certo, un po’ rientra proprio nel loro modo di pensare, perché per loro è la norma: sono belle, ammirate, desiderate, molto al di sopra (vero o no loro credono così) delle comuni donne mortali che noi possiamo frequentare. Quindi mettere in atto comportamenti che abbiano comunque un che di paritario che faccia loro capire che se non danno non hanno e che non sono importanti fino al punto che non si possa fare a meno di loro, in questo caso della lei di turno.

La ragazza deve arrivare a capire, non a parole (queste le parole le capiscono sempre poco), ma a fatti, atteggiamenti che non è così. Va dimostrato che non è così. Questo è il cambio di passo che serve, alla lei di turno e forse un po’ anche noi per stare più tranquilli.
Io sono sempre del parere che se uno è una brava persona e crea qualcosa di buono, però va riportato nell’ambito di un rapporto paritario.
Per cui certe attenzioni, sulla comunicazione, ad esempio, basta. Ti scrive? Bene, non ti scrive? Pace, non scrivi più nemmeno tu.
Vedrai che sono cose che la lei di turno capirà per il verso giusto, non servono molte parole con le ragazze, messaggi e letterine, non dimenticate che più di tanto non ne capiranno, voglio dire capire a fondo. Noi siamo troppo signori e raffinati per certe realtà, bisogna adeguarsi, volere bene ma do ut des.

Passiamo a fatti concreti.

Se la lei di turno cerca di mantenere il cliente mostrandosi più coinvolta emotivamente di quel che è, allora non è una bella cosa, però ci sono modi per capirlo e metterla di fronte alla realtà. Se per esempio dice che sei unico, ti spieghi che intende, se sei unico come amico e basta non vedo perché deve contrariarsi se non vai solo con lei. Se lo fai è gelosa, allora ti vuole di più che come amico, lei, non tu. Allora lo dimostri, scrivendoti, baciandoti et similia.

Se dice di provare qualcosa va provato in altri modi, altrimenti si ricade nella accezione “solo amici” che comporta comportamenti diversi anche da parte nostra.
In sostanza bisogna appurare coi fatti quale è il coinvolgimento della lei di turno, partendo dal livello meno alto, quindi comportandosi davvero some solo amici e non di più, quindi levando di mezzo ogni cosa che sia altro. Riportare il rapporto in un ambito paritario e condiviso.
A quel punto è la lei di turno che dovrà farsi avanti a mostrare di più se vuole, e se non vuole, bene così, si perderà meno tempo, meno energie e si avranno meno dispiaceri e attese di comunicazioni che non arrivano.

Per quel che riguarda la strategia di diventare un punto di riferimento.
Per tentare di entrare in loro, seriamente, e io ne ho esperienza diretta e riuscita, bisogna veramente tenere la forte attrazione che sentiamo sotto controllo al massimo e reprimerla quotidianamente, non cedendo ad alcun atteggiamento che vada troppo in là, in questo modo la stessa emozione che proviamo sarà automaticamente diminuita, mentre invece se ci lasciamo andare a crederci un po’, quasi ci leggittimiamo ad averla. Questo, oltre alle conseguenze su di noi, ha anche l’effetto di far capire, ovvero far percepire alla lei di turno che è molto importante, e ciò non va bene. Sicuramente lei così pensa, deve cambiare idea, deve capire che tu come amico ci sarai sempre ma che lì finisce, almeno finché non sia lei a chiedere diversamente, ma non tu, deve capire che sei molto più importante te per lei che viceversa, se mi vuoi come amico, mi vuoi, se no pace, è tuo interesse. Se le diamo corda ci illudono senza problemi. Costituire per la lei di turno un punto di riferimento significa non che ti troverà se si innamorasse un domani, ma che quando le dovesse servire un amico vero lo troverebbe, per fare questo bisogna limitarsi ad atteggiamenti strettamente amichevoli e mai troppo coinvolti emotivamente, nel contempo dandole tutta la disponibilità che vuole, se la vuole, ma non troppi riguardi, delicatezze e attenzioni, salvo quelle giuste che si fanno mentre si sta in intimità, ma senza troppo sdolcinarsi, a meno che non ricambi completamente, se no si ricade nel dare l’impressione sbagliata che facilmente la lei di turno crede perché è nel suo ruolo.

Vedi, a volte si ha l’impressione, e lo dico anche per me, almeno per me come ero un po’ di anni fa, si ha l’impressione di fare a botte con un tipo grande, grosso e cattivo che ci mena in tutti i modi e noi siamo lì a lottare con in mano il manuale del perfetto boxeur sul quale cerchiamo le mosse, e intanto quello ci mena. Voglio dire, che da gentiluomini e brave persone quali siamo, pensiamo di avere dall’altra parte persone che lo apprezzano, invece queste persone se lo devono guadagnare il nostro comportamento, altrimenti nix.

Teniamo presente poi che, dato il lavoro che fanno, si passano alti e bassi, e chissà quali pensieri avranno in testa, non lo sapremo mai.
Insomma, se non siete solo amici la scoperta di ciò deve venire dalla lei di turno. Aggiungo, che anche l’essere solo amici deve volerlo anche lei, perché gli amici ogni tanto comunicano, ma sempre andando sul pratico, perché le nostre elucubrazioni da manuale del perfetto gentiluomo hanno poca presa, sono abituate ad altro.

Nel contempo darsi una raffreddata, cominciare a pensarci di meno e a pensare anche ad altre (tante altre). L’interesse che tu avrai anche per altre stai tranquillo che la colpirà molto, perché come avevo detto e hai potuto ben constatare, le ragazze sono molto gelose, da tutti i punti di vista, vuole continuare a godere di questa situazione di privilegio, ma senza darla per scontata.

Beh, mi pare che come spunto per la riflessione ce ne sia.

Come al solito sono sono mie idee dalle quali prendere ciò che vuoi, ma la mia pochezza oltre non mi manda.”

Chissà se potrà essere di supporto per qualche persona, lo spero, e lo sperava anche Estatico, perché dietro ad un bel trucco si celano molte insidie. Grazie della lunga attenzione e perdonatemi in caso di noia.
Un saluto.​
 
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Tutto molto giusto e condivisibile. Se non fosse però che quando il mare è in tempesta a poco vale cercare di disciplinare pensieri e azioni. Doversi imporre limiti già di per sé dovrebbe dirci la natura malsana di quel rapporto. Quando un sentimento è sincero, cerchiamo di essere i migliori noi stessi. Ma comunque noi stessi. Senza troppi stratagemmi e dissimulazioni. Un rapporto con una pay non sarà mai paritario a causa dello schiacciante fardello di cazzi che prende al giorno. E sarebbe da ipocriti non ammettere che tutto il discorso più mieloso vada in crisi a causa della deficienza della peculiarità principle di un qualsiasi rapporto sentimentale. Quella caratteristica che in una coppia fa sentire davvero bene. L’esclusività. Che è più o meno quella che ogni pay tenta di riparare quando dice “tu sei unico, sei speciale”. Lei sa che il punto debole della eventuale relazione sta proprio lì.

Ps in merito alla gelosia di una pay ci sarebbe da scrivere un trattato ma le cose non sono così semplici quanto sembra. È un discorso ricco di fattispecie e sfumature.
 
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  • #7
@submale

Eh, il mio discorso é solo la punta dell'iceberg, lo so io, e lo sapeva Estatico. Però é un punto di riflessione, un campanello d'allarme per stare accorti. In particolare é rivolto a chi si invaghisce di una pay e non ha molti punti cui riferirsi.
In tutti i rapporti si naviga a braccio, con le pay a maggior ragione.

Comunque la vita é un equilibrio labile, spesso per mera sopravvivenza, non siamo noi stessi anche per evitare il conflitto continuo. So che non é bello, ma spesso é così. Beato un eremita che litiga con la solutudine.
 
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