RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforum.net/accompagnatr ... a_mi-25702
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: Nina o Nina_mi
NAZIONALITA': Russa (Mockba)
ETA': 24 dichiarati, stimati intorno ai 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto fake e 50% dei servizi offerti non realmente disponibili.
SERVIZI OFFERTI: SK, BBJ, TJ, DATY, Rai1, CIM
RATE DI PARTENZA: 120
RATE CONCORDATO: 120
DESCRIZIONE FISICA: 1,65, tonica, capelli scuri lisci raccolti a coda, pelle vellutata, tette proporzionate e naturali, viso “russo” e occhi molto belli.
ATTITUDINE: Signora Rottenmeier (=semi missilistica)
REPERIBILITA': Al primo colpo
LA MIA ESPERIENZA:
Questa non era in programma.
Sono in periodo di austerity e ancora sotto i postumi di un raffreddore, ma non c’è niente di più efficace di una lunga chiacchierata con un amico punter per risvegliare “lo spi-ri-to!”.
Resta quindi solo da scegliere il target.
Di certo non posso rischiare di contagiare una “fidelizzata”.
Allora? Si va alla ventura (con la minuscola).
Giro rapido di telefonate.
Una delle contattate cerca di convincermi che la spesa esorbitante richiesta per 30 minuti è ragionevole se effettuata una sola volta al mese. Le faccio notare che con questa logica se uno va ogni dieci anni si troverebbe a pagare l’equivalente di un Cayenne. Lei resta in pausa per qualche secondo e poi mi riattacca in faccia.
Scartati il Nobel dell’economia ed altri soggetti del club dell’ammmorreeee, intercetto una vocina così impacciata che fa tenerezza. E’ evidente che non capisce una parola di quello che dico e recita frasi predefinite.
Già questo sarebbe sufficiente a farmi scattare, ma alla fine mi rivela la location: via Galliera. Il solo nome ha l’effetto di una bomba nucleare, risvegliando epici ricordi di carbonare, docce, dildi, diavolette ed altre amenità inenarrabili.
Mi precipito, parcheggio distante e noto che nonostante il contesto urbano ad alta densità abitativa, l’insegna della destinazione è visibile da molto lontano. Sembra un miraggio.
Lo sguardo è fisso sul target.
Il passo è sicuro.
Veloce.
Azz, troppo veloce! Sono coperto come Fantozzi a Cortina e sto sudando esageratamente.
Rallento e l’insegna sembra allontanarsi come in una zoomata di Hitchcock.
Potrei scrivere altre cazzate come questa e allungare il brodo per altre due pagine, ma ragazzi questa è una rece. Non siam mica qui a scaricare il water con emule, porco boia!
Mi apre in intimo nero.
E’ diversa dalle foto. Parecchio.
Me lo aspettavo: sono in preda all’ormone, ma riesco ancora distinguere tra possibile e probabile.
Speravo avesse qualche annetto in meno, ma il fisico è buono e il viso è carino. Magari un po’ duretto di lineamenti, ma neanche tanto. La volevo russa e si vede che è russa.
Labbra sottili messe in risalto da un bel rosso e occhi chiari.
Almeno non è stile “zia” di Highlander.
Ok, sono convinto!
Parla pochissimo inglese, e nulla di uzbeko e kazaco. Non è un problema: neanche io conosco l’uzbeko e il kazaco. Inoltre, la scarsa padronanza delle lingue straniere era scritta chiara nella scheda di EFIT.
Contrattiamo.
Tento di riportare la cifra per 30minuti entro lo standard di mercato.
Niente: non molla.
Si appella alla carta fondamentale dei diritti delle escort (sempre la scheda di EFIT).
Azz, è vero: c’è scritta proprio la tariffa sostenuta da lei.
Accetto confidando che anche i servizi sulla scheda saranno confermati.
L’ambiente è pulito, bagno ben riscaldato e il letto confortevole.
In breve ci troviamo sul campo di battaglia.
Lei toglie il reggiseno e resta in autoreggenti.
Il seno ha una forma splendida, non grande, ma tutto naturale e soffice.
Attacco la sequenza “warm up” per il target “russa a bassa temperatura”.
Carezza sulla guancia. Lei: ”no, io…guancia…no”.
Carezza sui capelli…”no, io…capelli…no”.
Carezza base del collo…”no, collo ….no”.
A questo punto mi fa il segno internazionale di “ti taglio la gola”.
Resto sbalordito per un attimo ritenendo la minaccia un po’ esagerata, poi capisco che mi sta solo dicendo “dal collo in su, non si tocca!”.
E va beh! Manco ti avesse truccato il truccatissimo visagista delle dive!
Resto un po’ spiazzato e chiedo almeno il FK e lei risponde sì.
Bene!…ma che fa…cosa è questo?
Uno strano contatto tra le punte delle lingue senza che quasi le labbra si tocchino.
Non ci posso credere…ma certo: è il siberian kiss già citato da Gomez!
Più che un bacio, un bacillo. E sicuramente qualche bacillo di raffreddore sarà passato, almeno per vendicare la scarsa prestazione offerta.
Si può facilmente comprendere il mio stato di frustrazione se in momento del genere mi viene in mente Gomez e il suo SK.
Mi riprendo dallo shock e passo alla parte finale del warm up: zone erogene di braccia e schiena.
Niente da fare: sembra percorsa da scosse le elettriche ogni volta che la tocco.
Alla ricerca di una spiegazione, mi annuso le dita per sentire se per caso puzzano di merda…non mi pare…ma ho il raffreddore e potrebbe anche essere.
Allora vado al bersaglio grosso: tette!
Nonostante sia andato con delicatezza, anche lì reagisce come se l’avessi bastonata.
Non posso rinunciare alle tette! Così alleggerisco il tocco che diventa ”molecolare” e finalmente i capezzoli reagiscono. Lei sorride. Per scioglierla ci vorrebbero tre ore altro che 30 minuti!
Mentre le accarezzo il seno e la bacio siberianamente, ho la malaugurata idea di stringerla con le gambe. Altro scatto isterico! Incredulo le chiedo che cosa non va e lei risponde che il mio tallone - da lei immaginato come una raspa - potrebbe rovinare le sue preziose autoreggenti. Qualcuno dovrebbe spiegarle che sebbene siamo stati declassati da Moody, non siamo ancora ridotti a camminare scalzi. Ma io non ne ho voglia e non sopportando il rischio di ulteriori dinieghi, opto per una strategia a sorpresa: mi metto in posizione Ken (1), paralizzato sul letto con sorriso ebete. Poi la invito a prendere l’iniziativa.
Avendo il controllo, si scioglie un po’ e inizia un buon BBJ condito di carezze varie su tutto il corpo. Le mani sono molto belle e sensuali. Alterna un po’ di tit job e gli effetti positivi si rendono subito evidenti sul mio stato di pressione. Si va avanti così e un po’ si riscatta.
Propongo un DATY e accetta.
E’ depilata e profumata. Solleva leggermente il busto per guardarmi all’opera.
Buon segno. Ha pure qualche reazione, ma quando le chiedo se le va di andare fino in fondo, dice: “io…no finire…se finire …problema”. Che problema potrà mai avere? Si innamora? Le viene una convulsione? Boh!
Sono smontato dalla risposta e non mi va di praticare un DATY fine a se stesso.
Propongo quindi la gommatura. Sempre per evitare altri “niet”, vado sui classici: pecos e mission. La prima va via liscia con un bel panorama. La mission invece è complicata dal fatto che non “devo” toccarle il viso. E’ come andare in moto senza mani.
Così decido di tagliare corto e domando: dove posso venire?
Lei: dove vuoi!
Eh, ho sentito bene? Posso inondarti la faccia?
In faccia , no!…ah, ecco, mi pareva.
Se vuoi puoi venire in bocca. Siiii, almeno il CIF!!!
Sono diversi giorni che causa riposo forzato non scarico e pregusto l’effetto.
Io in ginocchio e lei stesa su un fianco offrendo la passerina e le tette alla ravanata manuale (fingering …no!).
Tutto procede tranquillo fino alla conclusione.
Mi accorgo che, come previsto, va in difficoltà contenitiva e avvicina una mano sotto al mento.
Immobile fino al quel punto, dò un piccolo affondo per provocare l’effetto “morso al pomodoro pachino” e…sguishhh…perfettamente riuscito!
Lavaggi di rito e mentre ci rimettiamo in ordine riesco a fare un po’ di conversazione (in inglese).
Mi dice che a Firenze non si è trovata bene (forse i troppi “no” hanno girato di ‘ulo i colleghi toscani? Ma qualcuno l’ha recensita e non mi sono accorto?). A Bologna si è trovata bene. Andrà via lunedì, ma probabilmente tornerà a gennaio.
Non resisto alla tentazione e le chiedo “perché” non vuole essere toccata dal collo in su. Lei mi guarda con gli occhioni languidi e imbarazzati, bofonchia qualcosa ma sinceramente non capisco la spiegazione.
Conclusione: fisicamente è una bella donna e avrebbe pure il potenziale per buone prestazioni, ma ha più paletti di uno slalom speciale.
Se qualche anima buona mette le figurine, si tenga presente che non corrispondo a lei.
cell index: 32732578xx
120/35/5
[spoiler:c57lvoy9](1) Ken, il bambolotto più perverso che esista. Infatti, per trombare Barbie pretende che lei si vesta nei modi più inconsueti: surfista, infermiera, scalatrice, becchina, taglialegna, assistente alla monta, assessore alla regione…[/spoiler:c57lvoy9]
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: Nina o Nina_mi
NAZIONALITA': Russa (Mockba)
ETA': 24 dichiarati, stimati intorno ai 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto fake e 50% dei servizi offerti non realmente disponibili.
SERVIZI OFFERTI: SK, BBJ, TJ, DATY, Rai1, CIM
RATE DI PARTENZA: 120
RATE CONCORDATO: 120
DESCRIZIONE FISICA: 1,65, tonica, capelli scuri lisci raccolti a coda, pelle vellutata, tette proporzionate e naturali, viso “russo” e occhi molto belli.
ATTITUDINE: Signora Rottenmeier (=semi missilistica)
REPERIBILITA': Al primo colpo
LA MIA ESPERIENZA:
Questa non era in programma.
Sono in periodo di austerity e ancora sotto i postumi di un raffreddore, ma non c’è niente di più efficace di una lunga chiacchierata con un amico punter per risvegliare “lo spi-ri-to!”.
Resta quindi solo da scegliere il target.
Di certo non posso rischiare di contagiare una “fidelizzata”.
Allora? Si va alla ventura (con la minuscola).
Giro rapido di telefonate.
Una delle contattate cerca di convincermi che la spesa esorbitante richiesta per 30 minuti è ragionevole se effettuata una sola volta al mese. Le faccio notare che con questa logica se uno va ogni dieci anni si troverebbe a pagare l’equivalente di un Cayenne. Lei resta in pausa per qualche secondo e poi mi riattacca in faccia.
Scartati il Nobel dell’economia ed altri soggetti del club dell’ammmorreeee, intercetto una vocina così impacciata che fa tenerezza. E’ evidente che non capisce una parola di quello che dico e recita frasi predefinite.
Già questo sarebbe sufficiente a farmi scattare, ma alla fine mi rivela la location: via Galliera. Il solo nome ha l’effetto di una bomba nucleare, risvegliando epici ricordi di carbonare, docce, dildi, diavolette ed altre amenità inenarrabili.
Mi precipito, parcheggio distante e noto che nonostante il contesto urbano ad alta densità abitativa, l’insegna della destinazione è visibile da molto lontano. Sembra un miraggio.
Lo sguardo è fisso sul target.
Il passo è sicuro.
Veloce.
Azz, troppo veloce! Sono coperto come Fantozzi a Cortina e sto sudando esageratamente.
Rallento e l’insegna sembra allontanarsi come in una zoomata di Hitchcock.
Potrei scrivere altre cazzate come questa e allungare il brodo per altre due pagine, ma ragazzi questa è una rece. Non siam mica qui a scaricare il water con emule, porco boia!
Mi apre in intimo nero.
E’ diversa dalle foto. Parecchio.
Me lo aspettavo: sono in preda all’ormone, ma riesco ancora distinguere tra possibile e probabile.
Speravo avesse qualche annetto in meno, ma il fisico è buono e il viso è carino. Magari un po’ duretto di lineamenti, ma neanche tanto. La volevo russa e si vede che è russa.
Labbra sottili messe in risalto da un bel rosso e occhi chiari.
Almeno non è stile “zia” di Highlander.
Ok, sono convinto!
Parla pochissimo inglese, e nulla di uzbeko e kazaco. Non è un problema: neanche io conosco l’uzbeko e il kazaco. Inoltre, la scarsa padronanza delle lingue straniere era scritta chiara nella scheda di EFIT.
Contrattiamo.
Tento di riportare la cifra per 30minuti entro lo standard di mercato.
Niente: non molla.
Si appella alla carta fondamentale dei diritti delle escort (sempre la scheda di EFIT).
Azz, è vero: c’è scritta proprio la tariffa sostenuta da lei.
Accetto confidando che anche i servizi sulla scheda saranno confermati.
L’ambiente è pulito, bagno ben riscaldato e il letto confortevole.
In breve ci troviamo sul campo di battaglia.
Lei toglie il reggiseno e resta in autoreggenti.
Il seno ha una forma splendida, non grande, ma tutto naturale e soffice.
Attacco la sequenza “warm up” per il target “russa a bassa temperatura”.
Carezza sulla guancia. Lei: ”no, io…guancia…no”.
Carezza sui capelli…”no, io…capelli…no”.
Carezza base del collo…”no, collo ….no”.
A questo punto mi fa il segno internazionale di “ti taglio la gola”.
Resto sbalordito per un attimo ritenendo la minaccia un po’ esagerata, poi capisco che mi sta solo dicendo “dal collo in su, non si tocca!”.
E va beh! Manco ti avesse truccato il truccatissimo visagista delle dive!
Resto un po’ spiazzato e chiedo almeno il FK e lei risponde sì.
Bene!…ma che fa…cosa è questo?
Uno strano contatto tra le punte delle lingue senza che quasi le labbra si tocchino.
Non ci posso credere…ma certo: è il siberian kiss già citato da Gomez!
Più che un bacio, un bacillo. E sicuramente qualche bacillo di raffreddore sarà passato, almeno per vendicare la scarsa prestazione offerta.
Si può facilmente comprendere il mio stato di frustrazione se in momento del genere mi viene in mente Gomez e il suo SK.
Mi riprendo dallo shock e passo alla parte finale del warm up: zone erogene di braccia e schiena.
Niente da fare: sembra percorsa da scosse le elettriche ogni volta che la tocco.
Alla ricerca di una spiegazione, mi annuso le dita per sentire se per caso puzzano di merda…non mi pare…ma ho il raffreddore e potrebbe anche essere.
Allora vado al bersaglio grosso: tette!
Nonostante sia andato con delicatezza, anche lì reagisce come se l’avessi bastonata.
Non posso rinunciare alle tette! Così alleggerisco il tocco che diventa ”molecolare” e finalmente i capezzoli reagiscono. Lei sorride. Per scioglierla ci vorrebbero tre ore altro che 30 minuti!
Mentre le accarezzo il seno e la bacio siberianamente, ho la malaugurata idea di stringerla con le gambe. Altro scatto isterico! Incredulo le chiedo che cosa non va e lei risponde che il mio tallone - da lei immaginato come una raspa - potrebbe rovinare le sue preziose autoreggenti. Qualcuno dovrebbe spiegarle che sebbene siamo stati declassati da Moody, non siamo ancora ridotti a camminare scalzi. Ma io non ne ho voglia e non sopportando il rischio di ulteriori dinieghi, opto per una strategia a sorpresa: mi metto in posizione Ken (1), paralizzato sul letto con sorriso ebete. Poi la invito a prendere l’iniziativa.
Avendo il controllo, si scioglie un po’ e inizia un buon BBJ condito di carezze varie su tutto il corpo. Le mani sono molto belle e sensuali. Alterna un po’ di tit job e gli effetti positivi si rendono subito evidenti sul mio stato di pressione. Si va avanti così e un po’ si riscatta.
Propongo un DATY e accetta.
E’ depilata e profumata. Solleva leggermente il busto per guardarmi all’opera.
Buon segno. Ha pure qualche reazione, ma quando le chiedo se le va di andare fino in fondo, dice: “io…no finire…se finire …problema”. Che problema potrà mai avere? Si innamora? Le viene una convulsione? Boh!
Sono smontato dalla risposta e non mi va di praticare un DATY fine a se stesso.
Propongo quindi la gommatura. Sempre per evitare altri “niet”, vado sui classici: pecos e mission. La prima va via liscia con un bel panorama. La mission invece è complicata dal fatto che non “devo” toccarle il viso. E’ come andare in moto senza mani.
Così decido di tagliare corto e domando: dove posso venire?
Lei: dove vuoi!
Eh, ho sentito bene? Posso inondarti la faccia?
In faccia , no!…ah, ecco, mi pareva.
Se vuoi puoi venire in bocca. Siiii, almeno il CIF!!!
Sono diversi giorni che causa riposo forzato non scarico e pregusto l’effetto.
Io in ginocchio e lei stesa su un fianco offrendo la passerina e le tette alla ravanata manuale (fingering …no!).
Tutto procede tranquillo fino alla conclusione.
Mi accorgo che, come previsto, va in difficoltà contenitiva e avvicina una mano sotto al mento.
Immobile fino al quel punto, dò un piccolo affondo per provocare l’effetto “morso al pomodoro pachino” e…sguishhh…perfettamente riuscito!
Lavaggi di rito e mentre ci rimettiamo in ordine riesco a fare un po’ di conversazione (in inglese).
Mi dice che a Firenze non si è trovata bene (forse i troppi “no” hanno girato di ‘ulo i colleghi toscani? Ma qualcuno l’ha recensita e non mi sono accorto?). A Bologna si è trovata bene. Andrà via lunedì, ma probabilmente tornerà a gennaio.
Non resisto alla tentazione e le chiedo “perché” non vuole essere toccata dal collo in su. Lei mi guarda con gli occhioni languidi e imbarazzati, bofonchia qualcosa ma sinceramente non capisco la spiegazione.
Conclusione: fisicamente è una bella donna e avrebbe pure il potenziale per buone prestazioni, ma ha più paletti di uno slalom speciale.
Se qualche anima buona mette le figurine, si tenga presente che non corrispondo a lei.
cell index: 32732578xx
120/35/5
[spoiler:c57lvoy9](1) Ken, il bambolotto più perverso che esista. Infatti, per trombare Barbie pretende che lei si vesta nei modi più inconsueti: surfista, infermiera, scalatrice, becchina, taglialegna, assistente alla monta, assessore alla regione…[/spoiler:c57lvoy9]