Non pertinente alla discussione, al regolamento.

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puttaniere del piave
Quando usufruisco di un sevizio di un professionista senza partita iva e che quindi non mi rilascia fattura a questione potrebbe essere di interesse fiscale e tributario, materia per commercialisti.

La faccenda però diventa di rilevanza penale e ordine etico, almeno per quanto mi riguarda, e me la sono posta in passato. Se i soldi non finiscono, interamente o in parte, in mano al prestatore d’opera, se la transazione non si risolve nell’ambito degli attori ma passa per quelle di persone terze?

Mi vengono in mente , a questo proposito certe “compagne di appartamento” (che forse sarebbe più onesto definire caporali) di alcune cinesine di cui ho avuto esperienza e che ora mi rifiuterei di recensire e tanto meno di frequentare a meno che non decidessi, in piena coscienza, di entrare in qualche modo, nel giro della tratta delle bianche.

Mi dispiace contribuire alla discussione con toni di questa gravità ma secondo me il problema etico, e non solo, c’è e sarebbe ipocrita fare finta di ignorarlo.

Buona sera a tutti
quale pena per questi rifiuti dell' umanita' ?
 
quale pena per questi rifiuti dell' umanita' ?


Temo di essere stato frainteso, caro Riccard, e che lo stile involuto, la sintassi incerta e la punteggiatura incoerente del mio scrivere ti abbiano indotto a vedere lucciole per lanterne, mea culpa. Spero di riuscire a spiegarmi meglio nelle prossime righe; altrimenti rinuncio; sempre meglio evitare di forzare i propri limiti; si corre il rischio di inciampare in un filo logico.

Quando vado a trovare una persona, una persona trovo. Non un rifiuto umano, ammesso che esistano. Forse sei tu che, avvezzo alla schiavitù del cartellino, dei ritmi che ti sono stati imposti, ti specchi nel prossimo in questi termini. Io, per la cronaca, non mi accoppio con rifiuti umani.

Nessuna pena poi, intesa come esercizio di buonismo d’accatto. Casomai un senso di solidarietà di fronte a una condizione umana così alienata. Ma saranno meno alienate le nostre vite? Non so neanche io cosa mi spinge a scrivere queste cose. Per affermare che? Per denunciare chi? Chi cazzo se ne frega.
Non intendo forzare le tue abitudini, non ne sarei capace anche perché dovrei passare attraverso le idee ,e tu non sembri averne alcuna, e perché non ne ho nessuna voglia. Tuttavia mi viene da dire questo:

Togliere la libertà e rubare il tempo sono la stessa cosa- Quando a qualcuno rubi il tempo gli togli la libertà di agire secondo scelta o secondo quello che molti chiamano impropriamente libero arbitrio. Lo spazio (il corpo) e il tempo sono le dimensioni fondamentali dell’individuo e forse è per questo che, saltando alcuni passaggi che preferirei lasciare a un giurista, la vendita del proprio corpo non può e non deve essere vincolata alla condizione di subordinazione propria del lavoratore dipendente.
 
Temo di essere stato frainteso, caro Riccard, e che lo stile involuto, la sintassi incerta e la punteggiatura incoerente del mio scrivere ti abbiano indotto a vedere lucciole per lanterne, mea culpa. Spero di riuscire a spiegarmi meglio nelle prossime righe; altrimenti rinuncio; sempre meglio evitare di forzare i propri limiti; si corre il rischio di inciampare in un filo logico.

Quando vado a trovare una persona, una persona trovo. Non un rifiuto umano, ammesso che esistano. Forse sei tu che, avvezzo alla schiavitù del cartellino, dei ritmi che ti sono stati imposti, ti specchi nel prossimo in questi termini. Io, per la cronaca, non mi accoppio con rifiuti umani.

Nessuna pena poi, intesa come esercizio di buonismo d’accatto. Casomai un senso di solidarietà di fronte a una condizione umana così alienata. Ma saranno meno alienate le nostre vite? Non so neanche io cosa mi spinge a scrivere queste cose. Per affermare che? Per denunciare chi? Chi cazzo se ne frega.
Non intendo forzare le tue abitudini, non ne sarei capace anche perché dovrei passare attraverso le idee ,e tu non sembri averne alcuna, e perché non ne ho nessuna voglia. Tuttavia mi viene da dire questo:

Togliere la libertà e rubare il tempo sono la stessa cosa- Quando a qualcuno rubi il tempo gli togli la libertà di agire secondo scelta o secondo quello che molti chiamano impropriamente libero arbitrio. Lo spazio (il corpo) e il tempo sono le dimensioni fondamentali dell’individuo e forse è per questo che, saltando alcuni passaggi che preferirei lasciare a un giurista, la vendita del proprio corpo non può e non deve essere vincolata alla condizione di subordinazione propria del lavoratore dipendente.

Azzardo una ipotesi da esterno alla discussione, forse Riccard si riferiva alle sfruttatrici alle caporali.. Non certo alle ragazze.

Tocco un argomento che non mi pare ancora sfiorato in questo 3D, sperando di non andare OT nell' interpretare il titolo..ossia anche senza costrizione e sfruttamento esplicito da parte di terzi, c'è un secondo tipo di sfruttamento che molta della propaganda femminista affibia a noi punter..

Ossia l'atto di pagare una donna ancorché libera nelle sue scelte, come un atto di sopruso e sfruttamento comunque della persona, di un uomo che approfittandosi dei sui bisogni ( se ha emergenze monetarie) o altrimenti sulle sue volubilità e vizi...la possiede carnalmente.

Qui ci sarebbe da discutere "assaie" :prankster2:
 
Temo di essere stato frainteso, caro Riccard, e che lo stile involuto, la sintassi incerta e la punteggiatura incoerente del mio scrivere ti abbiano indotto a vedere lucciole per lanterne, mea culpa. Spero di riuscire a spiegarmi meglio nelle prossime righe; altrimenti rinuncio; sempre meglio evitare di forzare i propri limiti; si corre il rischio di inciampare in un filo logico.

Quando vado a trovare una persona, una persona trovo. Non un rifiuto umano, ammesso che esistano. Forse sei tu che, avvezzo alla schiavitù del cartellino, dei ritmi che ti sono stati imposti, ti specchi nel prossimo in questi termini. Io, per la cronaca, non mi accoppio con rifiuti umani.

Nessuna pena poi, intesa come esercizio di buonismo d’accatto. Casomai un senso di solidarietà di fronte a una condizione umana così alienata. Ma saranno meno alienate le nostre vite? Non so neanche io cosa mi spinge a scrivere queste cose. Per affermare che? Per denunciare chi? Chi cazzo se ne frega.
Non intendo forzare le tue abitudini, non ne sarei capace anche perché dovrei passare attraverso le idee ,e tu non sembri averne alcuna, e perché non ne ho nessuna voglia. Tuttavia mi viene da dire questo:

Togliere la libertà e rubare il tempo sono la stessa cosa- Quando a qualcuno rubi il tempo gli togli la libertà di agire secondo scelta o secondo quello che molti chiamano impropriamente libero arbitrio. Lo spazio (il corpo) e il tempo sono le dimensioni fondamentali dell’individuo e forse è per questo che, saltando alcuni passaggi che preferirei lasciare a un giurista, la vendita del proprio corpo non può e non deve essere vincolata alla condizione di subordinazione propria del lavoratore dipendente.
Per tanti parlare e' perdere l' occasione per non fare figure di merda
 
A mio avviso le nostre attività hanno poco a che fare con l'etica,...., a me piace credere che dietro la domanda e l'offerta ci siano due soggetti che alla fine dei giochi restano soddisfatti sia della prestazione che del pagamento, considero l'attività di meretricio un lavoro come gli altri e ben remunerato (per questo mi aspetto cura ed impegno dalla gentile donzella). Dovessi affrontare con più attenzione la cosa cesserei qualsiasi attività. Non ho capito l'utilità degli interventi di riccard.
 
Temo di essere stato frainteso, caro Riccard, e che lo stile involuto, la sintassi incerta e la punteggiatura incoerente del mio scrivere ti abbiano indotto a vedere lucciole per lanterne, mea culpa. Spero di riuscire a spiegarmi meglio nelle prossime righe; altrimenti rinuncio; sempre meglio evitare di forzare i propri limiti; si corre il rischio di inciampare in un filo logico.

Quando vado a trovare una persona, una persona trovo. Non un rifiuto umano, ammesso che esistano. Forse sei tu che, avvezzo alla schiavitù del cartellino, dei ritmi che ti sono stati imposti, ti specchi nel prossimo in questi termini. Io, per la cronaca, non mi accoppio con rifiuti umani.

Nessuna pena poi, intesa come esercizio di buonismo d’accatto. Casomai un senso di solidarietà di fronte a una condizione umana così alienata. Ma saranno meno alienate le nostre vite? Non so neanche io cosa mi spinge a scrivere queste cose. Per affermare che? Per denunciare chi? Chi cazzo se ne frega.
Non intendo forzare le tue abitudini, non ne sarei capace anche perché dovrei passare attraverso le idee ,e tu non sembri averne alcuna, e perché non ne ho nessuna voglia. Tuttavia mi viene da dire questo:

Togliere la libertà e rubare il tempo sono la stessa cosa- Quando a qualcuno rubi il tempo gli togli la libertà di agire secondo scelta o secondo quello che molti chiamano impropriamente libero arbitrio. Lo spazio (il corpo) e il tempo sono le dimensioni fondamentali dell’individuo e forse è per questo che, saltando alcuni passaggi che preferirei lasciare a un giurista, la vendita del proprio corpo non può e non deve essere vincolata alla condizione di subordinazione propria del lavoratore dipendente.
Insopportabili gli onanisti morali di cui pullula la nostra societa'.....
 
Lo sfruttamento, contestato dalle femministe, di un bisogno economico della prostituta da parte del vile maschio che paga è una questione sulla quale si potrebbe anche moraleggiare, magari al circolo parrocchiale. Però “La figa è mia e la gestisco io”, dice la prostituta mentre la noleggia un tanto all’ora. Presupporre a priori che lo faccia sotto la spinta del bisogno e a causa di una sua impossibilità ad autodeterminarsi in una società maschilista, mi sembra quanto meno riduttivo e piuttosto difficile da sostenere nel 2016 anche per la più patetica delle suffragette, se mai ne esistono ancora.
Più che le femministe mi pare che quelli dell Esercito della Salvezza stanno già più sul pezzo: http://www.globalslaveryindex.org
Non che io voglia portare la fede in questa banda di peccatori impenitenti ma non vedo neanche perché lasciare la questione al monopolio dei puritani. Il problema c’è e il traffico di forza lavoro (fra cui le prostitute) e reale. Non è che io me ne devo sbattere perché se ne occupano i cristianisti inglesi. Il problema esiste, io li ho visti nella mia città alcuni di questi schiavi, non li ho trovati nelle statistiche della Chiesa Universale dei miei coglioni.
E a me 'sta cosa non sta bene.
 
Chiedo scusa a Riccard pubblicamente per aver frainteso il suo commento.

Sì, gli onanismi mi piacciono. Li rubo a brancate dai più grandi pippaioli della storia, Kant, Hobbes ecc, li condisco con una bella canna e poi li riverso qui in ordine sparso. Spero non ti diano motivo di noia. Spero anche che tu non me ne voglia per il mio malinteso sui “rifiuti della società”.

Spero anche che qualcuno mi indichi come fare per segnalare correttamente il missile atomico che mi sono da poco beccato. Grazie
 
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