Il senso di "costrizione a compiere un atto" è molto forte, presente in ciascuno di noi soprattutto quando si parla di sesso e di attività affini. Oggi più che mai è necessario però essere razionali. Accantonare per un periodo di tempo idee belligeranti non è semplice ma è alla portata di tutti soprattutto quando certi nostri atteggiamenti risultano essere pericolosi per la salute pubblica oltre che in violazione delle leggi vigenti (i c.d. Decreti Ministeriali in vigore).
[...]
Ma il punter che chiede, che prende appuntamento, che va e recensisce, dal mio punto di vista non può ritenersi un utente degno di partecipare a questa community.
[...]
Allacciate il cervello, sempre.
Senza intenzioni polemiche, giusto a titolo di analisi razionale (per quanto possibile):
se non ho interpretato male il messaggio, sono stati bannati alcuni consoci, anche di vecchia data e/o certificati, con la motivazione di aver infranto leggi vigenti e senso civico in contrasto alla sensibilità dell'amministrazione di questo spazio virtuale.
Riguardo le leggi vigenti (decreti ministeriali tutt'ora in vigore), è fatto divieto di oltrepassare i confini cittadini, uscire senza una valida motivazione, creare assembramenti di persone, è fatto obbligo di quarantena domiciliare se si hanno qualsivoglia tipo di sintomi influenzali.
E' consentito uscire ( ed evidentemente incontrare anche altre persone ) per motivi di lavoro, per visite mediche, per gli approvvigionamenti negli esercizi rimasti aperti e per ogni altra esigenza e/o necessità.
Stante il fatto che il meretricio non è regolamentato e, di conseguenza, non è menzionato come attività lecita o proibita nei vari decreti introdotti, teoricamente si potrebbe inserire in quelle motivazioni di necessità che inducono un soggetto ad uscire di casa nel rispetto dei decreti emanati.
Per dire, è stato deciso di mettere un limite all'attività fisico/motoria all'aperto, vietandone l'espletamento in parchi pubblici e limitandolo in un area di 200m dal domicilio ( e immaginate nei pressi di palazzine con 200 famiglie cosa potrebbe venire a crearsi...), ma non è stato vietato l'assembramento - anche se a distanza più o meno consigliata ma non controllata, rimandandone al senso civico del singolo individuo il rispetto - fuori l'ingresso di centri commerciali, market, farmacie e tabaccherie ( bizzarro ma in perfetto italian style ).
Vale cioè la regola secondo la quale tutto ciò che non è espressamente vietato, è lecito.
Ora, prendere come motivazione l'aver infranto un decreto e l'aver messo in pericolo la popolazione, mi sembra un tantino esuberante in termini puramente regolamentari, specie se poi (ma di questo bisognerebbe chiedere conferma e fare una scrematura delle pomposità egoistiche che si inseriscono nei racconti) il tipo è rimasto nei confini cittadini, vive solo, non ha sintomi evidenti influenzali e se ha una vera necessità impellente in assenza della quale potrebbe manifestare altri tipi di problematiche della salute sia fisica che psichica.
Riguardo la sensibilità dell'amministrazione verso tale comportamento in questo particolare momento storico, nulla da dire, tranne che, a mio avviso, dovrebbe essere riservato medesimo trattamento anche verso chi usufruisce di una prestazione e va via senza pagare, attacca avvisi denigranti fuori la porta della prostituta con l'unica motivazione di non aver ricevuto un trattamento a livello delle aspettative, approfitta di ragazzine immigrate che sono state confinate in centri di accoglienza, richiede prestazioni non protette o accetta vedendosele proporre, posta recensioni farlocche e/o dissimili dalla realtà e finanche il malato cronico della contrattazione economica.
Ripeto, senza nessuna intenzione polemica e mi si perdoni l'aver alimentato un fuori tema.