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22 Giugno 2009
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Italia
ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO
Numero di telefono: 3314081639
Riferimento internet (link): Alejandra 3314081639 - Annunci trans Salerno
Conformità dell'annuncio: nessuna
Città dove è avvenuto l'incontro: Salerno

DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della girl/escort: Alejandra Holguin
Nazionalità: non so
Età apparente: 27
Descrizione fisica: molto al di sotto
Attitudine: bah
Reperibilità: molto molto molto meglio di no

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 50
Compenso concordato 50
Servizi offerti:
Servizi usufruiti:
Durata dell'incontro: 10 minuti

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio:
Igiene dei locali:
Presenza di barriere architettoniche:

LA MIA RECENSIONE Pur non essendo molto attivo nel forum - onestamente anzi essendo proprio inattivo- ho deciso di recensire la tgirl in questione per puro spirito di servizio. Ho vissuto infatti un'esperienza talmente sconcertante e avvilente da risultare persino surreale. Importa soprattutto il fatto che, mio malgrado, a un certo punto ho temuto davvero per la mia incolumita. E allora data la gravita e l'assurdita della cosa, ho pensato che valesse la pena almeno fare qualcosa per evitare a qualcun altro di trovarsi nella stessa situazione. Partiamo dal principio, giusto per dire che la tip* si era rivelata sin dalla prima telefonata tendente all'antipatia. Arrivato in loco, un piccolo fraintendimento sul numero civico, che ha causato un paio di minuti di incertezza. Mi ha richiamato e mi ha chiarito dove dovevo entrare. Sono entrato e ho per prima cosa appurato l'efficacia dei filtri nelle foto e nei video instagram che la ritraevano. Fatto sta che, quando te la ritrovi davanti fisicamente, i filtri non ci sono e l'effetto diventa non poco deludente. Effetto ulteriormente peggiorato dalle improbabili ciabatte plastificate che si era messa ai piedi per l'occasione. Ma queste sono cose da mettere in conto, la follia comincia da questo momento in poi. Prima recrimina ancora un altro poco- dopo averlo fatto poco prima a telefono- sulla questione del numero civico. Faccio buon viso a cattivo gioco e verso l'obolo: una carta da 20 tre da 10. Mi rivolge un'espressione facciale come se le avessi cacato sul pavimento, che tra l'altro il suo viso risulta abbastanza incarognito di suo. Mi dice: "ma cosa mi dai? Io non lavoro per meno di 50" e mi rimette sdegnata i soldi in mano". A quel punto, avrei dovuto prendere la palla al balzo, girare i tacchi e andarmene, ma ho fatto la cazzata. Ho preso i soldi e glieli ho contati davanti: " 20, 30, 40, 50. Ma non sai contare?" Li ha ripresi in mano e ha abbozzato uno strano ghigno: "ah si, scusa. No pensavo che questa era...ehm...questa" mi gira le spalle e va a posare i soldi. Che pensava? Boh. Con una faccia ancora piu incarognita di prima, aspetta che mi svesta e mi ordina di sdraiarmi sul letto. Cerco di smorzare la tensione con qualche parola, ma niente. Incarognita, incazzata e con le ciabatte di suo zio ai piedi. Vogliate scusarmi, ma in queste condizioni a me non si alza. Mi infila il preservativo, comincia la meccanica pompinatoria, con la freddezza che la contraddistingue. Niente. Forse sono strano io, ma in queste condizioni tendo a faticare a eccitarmi. Lei ovviamente la prende come una questione personale e comincia a blaterare cose tipo "concentrati" con tutta la carogna che si porta dentro. Leva e mette tre preservativi. Mi rompo le palle, c'ho poco da fare pure con il suo coso e men che meno voglia ormai, la sposto e vado a rivestirmi. Lei, nella infruttuosa pratica, aveva cominciato a imbruttirmi con cose tipo " ma se non avevi voglia che sei venuto a fare?" Alzandomi dal letto rispondo: "la voglia me l'hai fatta passare tu, essendo una delle persone piu antipatiche mai viste". Poi faccio un altro errore, ma magari che mi girassero le palle era lecito. Le rinfaccio quella patetica e surreale manfrina con i soldi. Avrei dovuto andarmene allora le dico, per quanto si era mostrata ridicola. Deflagrazione totale. Mi stavo ancora infilando il pantalone, lei si fionda sulle mie scarpe e le butta fuori dalla porta. Poi apre uno stipite della cucina adiacente e ne trae un coltellaccio. Me lo punta contro intimamdomi di uscire e me lo preme sulle braccia spingendomi fuiri dalla porta che avevo la maglia ancora in mano e senza darmi neanche modo e tempo di portare con me cellulare e chiavi della macchina. Mi chiude il portone praticamente sulla schiena. Io ormai ero nella condizione di straniamento che si puo immaginare, mi infilo le scarpe alla meglio e suono alla porta. Lei apre e con l'espressione facciale che la contraddistingue mi dice: "che vuoi". Mia risposta: "mi fai prendere il telefonino o ti vuoi tenere pure quello"? Mi apre la porta, sempre con il coltellaccio in mano, e appena le do le spalle mi aggredisce con uno spintone clamoroso. Quindi come un ossessa prende a vibrare ceffoni con la mano non impegnata dal coltello, e mi prende almeno una volta in faccia. Decido non so se saggiamente o solo per codardia di non opporre la minima reazione fisica, mi avvio alla porta e esco, provando a lasciare dietro di me tutta la merda in cui ho dovuto nuotare. D'altronde, che fai? Chiami le guardie? Denunci? Sarebbe solo altra merda. In certe situazioni bisogna solo evitare di mettersi. Evitare proprio di base. O almeno alzare i tacchi al primo sentore. Ho voluto raccontarla solo per dare modo a chi legge questa storia assurda di fare quello che non ho fatto io: evitare.

Vedi l'allegato 305887Vedi l'allegato 305886Vedi l'allegato 305885
Glielo avrei fatto ingoiare il coltello.
Viene la voglia di andare a prenderla e spedirla all’ospedale massacrandola di botte.
 
@belbottom comprensibile, ma non risolverebbe niente e significherebbe andarsi a cercare altri guai. E lo dico proprio in generale. Se uno se la sente, l'unica cosa da fare sarebbe denunciare. Altrimenti, ripeto, la soluzione vera rimane una sola: evitare, scansare.
 
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