Io no ma conosco persone che si innamorano apposta delle pay per poi esternare gelosia e manie di possesso al fine di cominciare la tribolazione da cornuto che è ciò che in fondo cercano. Tale status è caratterizzato da continue aggressioni verbali, stalking, tampinamenti, il tutto condito da sindrome da missionario (ipocrita), minacce, ricatti, mind games. In pratica cercano la relazione con una pay per godere della mortificazione implicita derivante dalla consapevolezza che ella prende fior fior di cazzi ogni giorno. E per quanto possano esternare il disagio in realtà è ciò che sono andati a cercarsi, il senso di annichilimento da stambecco. Ne è la riprova che ascoltano con eccitazione le loro vicissitudini lavorative salvo poi colpevolizzarle in quanto grandissime troie, a loro dire. Scommetto che se una pay chiedesse a qualunque di questi fantomatici innamorati delle esercenti di presenziare da spettatore ad un incontro a pago, tali individui non solo metterebbero da parte la loro gelosia con qualche scusa contraddittoria, non solo assisterebbero alla monta a cazzetto duro, ma ove i pertugi della amata non dovessero essere sufficienti sarebbero pronti a sopperire anche con il loro stesso BDC. Perché che ci crediate o no, esiste un sottile piacere correlato anche al malessere, al dolore, all’umiliazione. Ma per rendere tutto più intenso e realistico non basta ingaggiare una pay: bisogna prima innamorarsene.