Cristina, scusa, ma forse non hai letto bene la recensione del magog. La sua lamentela non è perché tu non gli hai fatto il cim. La sua lamentela è perché dopo che lui ti ha chiesto il cim per 3 volte:
1. al telefono,
2. di persona, prima di pagare,
3. sempre di persona, dopo aver pagato, un istante prima di iniziare la prestazione,
tu ti sei degnata di esprimere il tuo rifiuto solo dopo averlo fatto entrare in casa e pagare.
L'italiano lo parli molto bene, quindi hai capito quello che ti aveva chiesto. Forse allora speravi che lui rimanesse lo stesso e che si accontentasse di un servizio diverso da quello che ti aveva chiesto? Eppure lui era stato chiaro. Se anche tu fossi stata chiara, magari già al telefono, la storia sarebbe finita lì e lui non ti avrebbe più disturbata. Altro che «prendere un appuntamento»...
I soldi comunque tu glieli hai restituiti; questo è bene e sei stata corretta.
Però questo atteggiamento di «fare orecchie da mercante», cioè ascoltare solo quello che ti fa comodo e ignorare tutto il resto, questo non è molto onesto, anche se poi cerchi di sembrare una persona perfetta ripetendo delle frasi pre-confezionate più o meno educate. Questo è male e dovresti ammetterlo. Conosco questo stile, so chi te lo ha insegnato. Vi dà fastidio dare nell'occhio? Allora con tutti i clienti abbiate cura di evitare ogni forma di furbizia, così finalmente avremo quella bella, anonima catena di montaggio: "entrare, pagare, scopare, uscire" che tutti vorremmo, evitando qualunque incomprensione e risparmiandoci tante parole inutili e imbarazzate (sia da parte delle esercenti che dei clienti) che creano solo dei guai. Questa è la vera «professionalità» che dovrebbe essere il vostro obiettivo e di cui potreste essere orgogliose. Altro che «non avere niente da fare»...
Comunque c'è di peggio, anzi, grazie per il tuo messaggio che ce lo ricorda...