Il problema delle recensioni è che ultimamente stanno diventando sempre più telegrafiche e, almeno per come la vedo io, sta diventando sempre più difficile farsi un’idea “vera” dell’esperienza vissuta e della soddisfazione o insoddisfazione ricevuta.
Stanno diventando sempre più un mero elenco di sigle e un menù a tendina tre le opzioni: GFE, PSE, distaccata, pessima.
Non è una critica ma di questo passo, forse non pochi utenti potrebbero addirittura arrivare a gradire esprimere il giudizio a stelline, menù a tendina per tirar giù le varie sigle, mettere il telefono e il link all’annuncio, altra tendina per la descrizione fisica, l’attitudine, la corrispondenza foto, la reperibilità, un’altra stringa di testo per la città, poi buona lì: a che serve a quel punto la descrizione anche solo telegrafica dell’incontro? Solo una seccatura.
Poi con tutte quelle tendine si possono anche configurare le medie per ogni categoria…
Va bene che forse un po’ l’indirizzo generale delle recensioni è virato dal poetico all’utilitaristico (e ci può stare), va bene la tendenza ad essere perciò più efficaci e concisi a scapito della prolissità e poesia (anche se per fortuna ancora quest’ultime non sono moderate e censurate) però ripeto, dal mio punto di vista, ultimamente le recensioni stanno diventando sempre meno leggibili e interpretabili senza ambiguità.
Tante volte non capisco più se uno ha avuto un’esperienza positiva o negativa, indipendentemente dalle proprie percezioni personali o propensione più o meno marcata alla sincerità o alla dovizia/avarzia di particolari.
L’unica cosa che capisco ultimamente dalle recensioni è che uno c’è andato (tra l’altro non si capisce neanche bene quando), ha visto se le foto erano vere o no e che sigle ha fatto.
Stanno diventando sempre più un mero elenco di sigle e un menù a tendina tre le opzioni: GFE, PSE, distaccata, pessima.
Non è una critica ma di questo passo, forse non pochi utenti potrebbero addirittura arrivare a gradire esprimere il giudizio a stelline, menù a tendina per tirar giù le varie sigle, mettere il telefono e il link all’annuncio, altra tendina per la descrizione fisica, l’attitudine, la corrispondenza foto, la reperibilità, un’altra stringa di testo per la città, poi buona lì: a che serve a quel punto la descrizione anche solo telegrafica dell’incontro? Solo una seccatura.
Poi con tutte quelle tendine si possono anche configurare le medie per ogni categoria…
Va bene che forse un po’ l’indirizzo generale delle recensioni è virato dal poetico all’utilitaristico (e ci può stare), va bene la tendenza ad essere perciò più efficaci e concisi a scapito della prolissità e poesia (anche se per fortuna ancora quest’ultime non sono moderate e censurate) però ripeto, dal mio punto di vista, ultimamente le recensioni stanno diventando sempre meno leggibili e interpretabili senza ambiguità.
Tante volte non capisco più se uno ha avuto un’esperienza positiva o negativa, indipendentemente dalle proprie percezioni personali o propensione più o meno marcata alla sincerità o alla dovizia/avarzia di particolari.
L’unica cosa che capisco ultimamente dalle recensioni è che uno c’è andato (tra l’altro non si capisce neanche bene quando), ha visto se le foto erano vere o no e che sigle ha fatto.