Che ho 50 anni l’ho scritto nei saluti di presentazione. Adesso posso anche aggiungere che solo da 5 mi dedico all’intrigante avventura della patatinapay. Non perché prima vivessi di sole seghe, ma diciamo così, per fortunate coincidenze, la gnocca non è mai mancata sulla tavola, agevolato dalla miriade di fiere, congressi e convention a cui ho partecipato per lavoro.
Qui si potrebbero aprire di quelle parentesi, graffe, quadre e tonde, che mi perderei nei meandri di mille pensieri che crescevano nella mente, mentre nelle camere di infiniti hotel, mi scopavo insospettabili interpreti, giovani hostess più o meno carine ma molto disponibili, o milfottone ninfomani e insoddisfatte, anche se ormai a fine carriera erotica. Queste ultime poi, ho sempre pensato, venissero ai convegni più per la certezza del cazzo sicuro, che per il tema delle convention.
Adesso che su quel terreno ho già dato (e ricevuto) e sono passato al piacere della gnoccapay, mi chiedo non raramente quanto fosse poi diverso il tipo di approccio e di consumazione. Non poi così tanto, direi. Ma soprattutto, quanto erano molto ma molto più costose quelle consumazioni. Eggià, perché con una giovane hostess o milfona d’annata, non certo facevo a metà con cene, piano-bar, e via dicendo. Vabbè che quasi sempre l’hotel era pagato (essendo già li, promiscuamente anche tre, quattro o più notti), ma tutto il resto? E il tempo dedicato al “corteggiamento”, chiamiamolo così.
Vabbè, ma non usciamo dal tema, che già di queste riflessioni ne ho lette.
Dunque, cinque anni fa, mese più mese meno, sono con un mio carissimo amico. Di lui so tutto, anche che che è un attivissimo punter.
Finita una cena di lavoro mi dice che ha preso un appuntamento con una girl alle 23 e dovrebbe scappare.
In quel momento scocca la scintilla. Devo provare anch’io!!! Sono così in confidenza con lui che glielo confesso senza titubanza e lui si offre di chiamare la ragazza per vedere se ha un’amica libera.
Telefonata e OK, si parte per l’avventura. Prima scoperta di questo mondo affascinante: evviva, esistono anche le “amiche”!!
Il menù alla cieca quelal notte prevede una brasiliana, sui trent’anni di cui non ho mai visto una foto né so quel che fa. So solo che chiede 100.
Sono fortunato nell’incognita avventura, perché è notevole, non altissima, ma figa vera. Quel che invece scopro a mie spese (ma allora non lo sapevo), che in assenza di ricerca e trattativa, con quei 100 c’era la carrozzeria senza motore.
O meglio, così mi fece credere la furbona. Quindi, ogni cosa che chiedevo, identica risposta: questo non è compreso. E vai di altri 50, tanto da non ricordare se le mani le ho messe più tra le cosce della tipa o nel portafoglio.
Magari sono l’unico pirlone che ha iniziato così, ma solo dopo ho realizzato la fregatura. Al momento ero così ingrifato che, col cazzo, avrei rinunciato agli optional che mi proponeva con quella boccuccia da angelo cacciato da tutti i paradisi.
Sta di fatto che il mio amico (vissuto e scafato) mi ha dovuto aspettare oltre mezzora fuori dal portone e che l’altra, quando siamo usciti, ha esclamato “eh eh vi siete divertiti voi!!”. Grazie al cazzo, mi ha spellato la tua amica! (al mio amico però i dettagli non li ho mai raccontati e si sta ancora chiedendo come alla stessa cifra sua, io sia rimasto tutto quel tempo).
Non entro nei dettagli della seconda esperienza, perché abbastanza nella norma. Avevo comunque già iniziato a scegliere su internet e dunque, almeno avevo l’idea dell’aspetto, pur con tutte le preoccupazioni di fregature, e dei regalo e servizi proposti. Buon per me che tutto sia andato nel migliore dei modi: ragazza anche migliore delle foto e servizi top.
Così, come quando segni goal, sei gasato e ti senti invulnerabile, alla terza botta mi tocca il primo FAKE (ancora non sapevo si definisse così).
Annuncio di una bella ragazza mulatta, 22enne, slanciata, terza di seno autoportante.
Mi apre la porta un bombolone che con l’originale aveva in comune solo il colore della pelle e, bene o male, l’età. Che si fa? Scappo o entro? Entro.
Non so sinceramente cosa avrei fatto se fosse stata anche brutta e col doppio degli anni. Ma davanti a quella topolona caruccia, sorridente e gentile, anche se così diversa dall’amazzone oliata dell’annuncio, non sono riuscito ad andar via. Un po per la simpatia e un po’ per quel senso di “schiavitù da ormone” (l’avrei scoperto col tempo) in cui queste avventure ti intrappolano.
Quando ti sei costruito il film, hai telefonato, hai percorso strada, hai salito una scala e varcato una porta, solo se dietro trovi tua nonna riusciresti a bere un te, fare due chicchere e salutare con un bacino sulla guancia.
In tutti gli altri casi comanda LUI.
Eppure quella che, oggi so, è stata la mia prima fake, alla fine mi darà più soddisfazione di tante altre che oggi definirei “corrispondenti al profilo”.
La topolina grassottella e gentile infatti, si è presa letteralmente cura di me. Dopo limitata conversazione per via della lingua, mi accompagna al bagno, mi offre servietta pulita e si ritira lasciandomi la mia privacy (detesto quelle che stanno lì a controllare se te lo lavi davvero; o me lo lavi tu con arte geisha o te ne vai).
Quando rientro in camera la trovo tutta nuda ma in piedi ad attendermi. Mi spoglia senza fretta, mi accompagna al letto e, dopo avermi chiesto se lo gradivo, inizia un eccitante massaggio completo, comprese tette sulla schiena e sul culo, di raro piacere. Poi mi fa voltare e continua sul davanti, partendo dai piedi che non solo massaggia, ma si succhia divinamente. BBJ molto ben fatto e poi via via il resto.
Me ne vado contento di essere rimasto dopo il primo impatto da fregatura. Peccato che la ragazza sia scomparsa. O magari meglio così. Forse adesso è dimagrita di venti chili e fa la top escort a Los Angeles Glielo auguro davvero.
Tante sono le escort da corrispondenza 100% col profilo, che ho davvero dimenticato un’ora dopo la fine dell’incontro. Anche a volte molto ma molto più fiche di quella topolotta fake, che invece ricordo ancora con simpatia dopo cinque anni.
PS
Avevo questo pensiero che volevo condividere e lo posto qui.
So che ho ancora qualche bonus, dovuto alla recente iscrizione, su eventuale errori di collocazione e/o attinenza del 3d, ma vi prego, se lo spostate, di dirmi anche perché e indicarmi la ricerca giusta per trovare il posto giusto. A me piace capire, oltre che agire.
ciao
Qui si potrebbero aprire di quelle parentesi, graffe, quadre e tonde, che mi perderei nei meandri di mille pensieri che crescevano nella mente, mentre nelle camere di infiniti hotel, mi scopavo insospettabili interpreti, giovani hostess più o meno carine ma molto disponibili, o milfottone ninfomani e insoddisfatte, anche se ormai a fine carriera erotica. Queste ultime poi, ho sempre pensato, venissero ai convegni più per la certezza del cazzo sicuro, che per il tema delle convention.
Adesso che su quel terreno ho già dato (e ricevuto) e sono passato al piacere della gnoccapay, mi chiedo non raramente quanto fosse poi diverso il tipo di approccio e di consumazione. Non poi così tanto, direi. Ma soprattutto, quanto erano molto ma molto più costose quelle consumazioni. Eggià, perché con una giovane hostess o milfona d’annata, non certo facevo a metà con cene, piano-bar, e via dicendo. Vabbè che quasi sempre l’hotel era pagato (essendo già li, promiscuamente anche tre, quattro o più notti), ma tutto il resto? E il tempo dedicato al “corteggiamento”, chiamiamolo così.
Vabbè, ma non usciamo dal tema, che già di queste riflessioni ne ho lette.
Dunque, cinque anni fa, mese più mese meno, sono con un mio carissimo amico. Di lui so tutto, anche che che è un attivissimo punter.
Finita una cena di lavoro mi dice che ha preso un appuntamento con una girl alle 23 e dovrebbe scappare.
In quel momento scocca la scintilla. Devo provare anch’io!!! Sono così in confidenza con lui che glielo confesso senza titubanza e lui si offre di chiamare la ragazza per vedere se ha un’amica libera.
Telefonata e OK, si parte per l’avventura. Prima scoperta di questo mondo affascinante: evviva, esistono anche le “amiche”!!
Il menù alla cieca quelal notte prevede una brasiliana, sui trent’anni di cui non ho mai visto una foto né so quel che fa. So solo che chiede 100.
Sono fortunato nell’incognita avventura, perché è notevole, non altissima, ma figa vera. Quel che invece scopro a mie spese (ma allora non lo sapevo), che in assenza di ricerca e trattativa, con quei 100 c’era la carrozzeria senza motore.
O meglio, così mi fece credere la furbona. Quindi, ogni cosa che chiedevo, identica risposta: questo non è compreso. E vai di altri 50, tanto da non ricordare se le mani le ho messe più tra le cosce della tipa o nel portafoglio.
Magari sono l’unico pirlone che ha iniziato così, ma solo dopo ho realizzato la fregatura. Al momento ero così ingrifato che, col cazzo, avrei rinunciato agli optional che mi proponeva con quella boccuccia da angelo cacciato da tutti i paradisi.
Sta di fatto che il mio amico (vissuto e scafato) mi ha dovuto aspettare oltre mezzora fuori dal portone e che l’altra, quando siamo usciti, ha esclamato “eh eh vi siete divertiti voi!!”. Grazie al cazzo, mi ha spellato la tua amica! (al mio amico però i dettagli non li ho mai raccontati e si sta ancora chiedendo come alla stessa cifra sua, io sia rimasto tutto quel tempo).
Non entro nei dettagli della seconda esperienza, perché abbastanza nella norma. Avevo comunque già iniziato a scegliere su internet e dunque, almeno avevo l’idea dell’aspetto, pur con tutte le preoccupazioni di fregature, e dei regalo e servizi proposti. Buon per me che tutto sia andato nel migliore dei modi: ragazza anche migliore delle foto e servizi top.
Così, come quando segni goal, sei gasato e ti senti invulnerabile, alla terza botta mi tocca il primo FAKE (ancora non sapevo si definisse così).
Annuncio di una bella ragazza mulatta, 22enne, slanciata, terza di seno autoportante.
Mi apre la porta un bombolone che con l’originale aveva in comune solo il colore della pelle e, bene o male, l’età. Che si fa? Scappo o entro? Entro.
Non so sinceramente cosa avrei fatto se fosse stata anche brutta e col doppio degli anni. Ma davanti a quella topolona caruccia, sorridente e gentile, anche se così diversa dall’amazzone oliata dell’annuncio, non sono riuscito ad andar via. Un po per la simpatia e un po’ per quel senso di “schiavitù da ormone” (l’avrei scoperto col tempo) in cui queste avventure ti intrappolano.
Quando ti sei costruito il film, hai telefonato, hai percorso strada, hai salito una scala e varcato una porta, solo se dietro trovi tua nonna riusciresti a bere un te, fare due chicchere e salutare con un bacino sulla guancia.
In tutti gli altri casi comanda LUI.
Eppure quella che, oggi so, è stata la mia prima fake, alla fine mi darà più soddisfazione di tante altre che oggi definirei “corrispondenti al profilo”.
La topolina grassottella e gentile infatti, si è presa letteralmente cura di me. Dopo limitata conversazione per via della lingua, mi accompagna al bagno, mi offre servietta pulita e si ritira lasciandomi la mia privacy (detesto quelle che stanno lì a controllare se te lo lavi davvero; o me lo lavi tu con arte geisha o te ne vai).
Quando rientro in camera la trovo tutta nuda ma in piedi ad attendermi. Mi spoglia senza fretta, mi accompagna al letto e, dopo avermi chiesto se lo gradivo, inizia un eccitante massaggio completo, comprese tette sulla schiena e sul culo, di raro piacere. Poi mi fa voltare e continua sul davanti, partendo dai piedi che non solo massaggia, ma si succhia divinamente. BBJ molto ben fatto e poi via via il resto.
Me ne vado contento di essere rimasto dopo il primo impatto da fregatura. Peccato che la ragazza sia scomparsa. O magari meglio così. Forse adesso è dimagrita di venti chili e fa la top escort a Los Angeles Glielo auguro davvero.
Tante sono le escort da corrispondenza 100% col profilo, che ho davvero dimenticato un’ora dopo la fine dell’incontro. Anche a volte molto ma molto più fiche di quella topolotta fake, che invece ricordo ancora con simpatia dopo cinque anni.
PS
Avevo questo pensiero che volevo condividere e lo posto qui.
So che ho ancora qualche bonus, dovuto alla recente iscrizione, su eventuale errori di collocazione e/o attinenza del 3d, ma vi prego, se lo spostate, di dirmi anche perché e indicarmi la ricerca giusta per trovare il posto giusto. A me piace capire, oltre che agire.
ciao